Yeman Crippa, campione europeo dei 10.000 metri a Monaco di Baviera nell’agosto 2022, dopo un’intensa stagione invernale e primaverile che l’ha visto gareggiare tra corse campestri e su strada, con anche il debutto sulla distanza della maratona il 2 aprile scorso, è tornato ieri sera a competere in pista all’aperto per il suo esordio stagionale nella Coppa Europa dei 10.000 metri, disputata a Pacé, in Francia, dove ha vinto con il tempo di 28’08″83 alla fine di una gara molto tattica in cui contava soltanto il piazzamento finale.

Per il fuoriclasse trentino è stata anche la seconda affermazione della carriera in questa rassegna, a quattro anni dal successo del 2019 a Londra, grazie ad una poderosa volata finale nell’ultimo giro percorso in 55″83 in cui ha resistito all’assalto dell’israeliano Tadesse Getahon, secondo in 28’09″48, mentre terzo è stato lo spagnolo Ilias Fifa con 28’12″62.

Nella speciale classifica a squadre medaglia d’argento dell’Italia alle spalle di Israele ma davanti ai padroni di casa e campioni uscenti della Francia, grazie soprattutto all’ottimo quinto posto individuale dell’ex primatista azzurro della maratona, Eyob Faniel, che ha chiuso con il proprio personale sui 10.000 in pista di 28’19″01, e al 17esimo dell’attuale primatista sui 42,195 km, Iliass Aouani con 28’42″72, che si è staccato dal gruppo di testa nel penultimo chilometro.

Nella classifica finale poi 29esimo posto per Alberto Mondazzi in 29’08″16, trentesimo per Pasquale Selvarolo in 29’08″39, mentre Nekagenet Crippa si è ritirato durante il quarto chilometro.

È la terza vittoria italiana al maschile in Coppa Europa, nell’albo d’oro che vede anche il primo posto di Daniele Meucci nel 2016.

Le dichiarazioni di Yeman: “Un successo in maglia azzurra è sempre importante anche se mi sarebbe piaciuto correre più forte. Ma qui non erano previste lepri per scandire il passo, soltanto gli indicatori luminosi, e in pista si sentiva tanto vento. Ho provato con Aouani a dettare il ritmo all’inizio, però non ci davano il cambio e allora gli obiettivi iniziali sono variati.

A quattro giri dall’arrivo ho fatto un’azione per vedere quanti avversari rimanevano, poi negli ultimi 500 metri sapevo di poter esprimere le mie potenzialità in volata. Adesso ho in programma i 3000 a Pergine Valsugana il 17 giugno e i 5000 negli Europei a squadre a Chorzow, in Polonia, una settimana più tardi. Ai Mondiali di agosto a Budapest vorrei puntare invece sui 10.000 metri e spero che questa vittoria sia utile per guadagnare la qualificazione in base al ranking”.

Yeman Crippa (foto European Athletics)
Yeman Crippa (foto European Athletics)

Lo svolgimento della gara ha visto gli azzurri condurre nelle fasi di avvio con Yeman Crippa e Iliass Aouani a tenere alto il ritmo, per un parziale ai 3000 metri di 8’24, ma la corsa è diventata tattica quando hanno capito che nessuno avrebbe dato loro il cambio e allora hanno deciso di rallentare decidendo di continuare in maniera più prudente.

Ai 5000 metri il display segnava 14’13 e il gruppo si è ricompattato con una ventina di atleti tra i quali anche Faniel, poi al settimo chilometro ci ha provato l’israeliano Gashau Ayale (poi quarto in 28’15″32) seguito dallo spagnolo Fifa.

Quando mancavano quattro giri Crippa ha infine cercato di fare selezione, con Aouani che ha iniziato a perdere qualche metro sul drappello di testa, quindi si sono portati avanti Fifa e l’altro israeliano Getahon ma Yeman è passato al comando Crippa al suono della campana dell’ultimo giro, piazzando il suo irresistibile spunto con Getahon che ha tentato di affiancare l’azzurro nella curva finale, ma senza riuscirci.

Azzurri sul podio (foto European Athletics)
Azzurri sul podio (foto European Athletics)

La gara femminile

Quarto posto della squadra azzurra in una classifica finale che ha visto primeggiare come nella scorsa edizione la Germania, con la Spagna seconda e l’Ucraina terza, con i migliori piazzamenti italiani ottenuti da due debuttanti in Nazionale assoluta, entrambe con il personale migliorato di quasi mezzo minuto, la piemontese Elisa Palmero 12esima in 33’02″48, e l’emiliana Sara Nestola, 14esima in 33’05″54.

A completare il risultato del team è Rebecca Lonedo, con il 21esimo tempo complessivo in 33’28″75, mentre si sono fermate Anna Arnaudo, al settimo chilometro, e la maratoneta Giovanna Epis, incappata in una caduta dopo un chilometro e mezzo, ed anche Giovanna Selva in un’altra a circa duemila metri dal traguardo.

La vittoria nella gara è andata alla tedesca Alina Reh, seconda un anno fa e stavolta al successo in 32’15″47 nei confronti dell’ucraina Valeriia Zinenko seconda in 32’29″81 e della connazionale Domenika Mayer terza in 32’35″95.

Alina Reh (foto European Athletics)
Alina Reh (foto European Athletics)

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