Doppietta norvegese di Ingebrigtsen e Grovdal a Venaria Reale

Le dichiarazioni di tutti i principali protagonisti dell'Eurocross

Dopo aver ampiamente celebrato l’ottimo risultato complessivo della squadra azzurra nel corso dei Campionati Europei di corsa campestre disputati domenica scorsa, con un medagliere finale di due medaglie d’oro e due d’argento, vogliamo dare il giusto risalto ai due grandi protagonisti internazionali vincitori dei due titoli principali della competizione, i norvegesi Jakob Ingebrigtsen e Karoline Grovdal che hanno bissato il successo della passata edizione, firmando la seconda doppietta consecutiva per la propria nazione nella principale manifestazione continentale di cross.

Ingebrigtsen, che ha conquistato la seconda medaglia d’oro consecutiva a livello seniores e la sesta della sua carriera, comprendendo i quattro successi di fila nella categoria under 20 tra il 2016 e il 2019, ha coronato con tale successo una stagione memorabile nella quale ha vinto un oro nei 5000 metri e un argento sui 1500 ai Mondiali di Eugene, due ori sui 1500 e sui 5000 metri agli Europei di Monaco di Baviera, e conquistato il Trofeo della Diamond League nella finale di Zurigo, con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 3’29”02 sui 1500 metri.

Il campione britannico di cross Emile Cairess ha conquistato la medaglia d’argento in 29’42 precedendo l’ex campione europeo under 23 Isaac Kimeli, mentre il campione continentale dei 10.000 metri, l’azzurro Yeman Crippa, si è piazzato al quarto posto a due secondi dalla medaglia di bronzo, tre anni dopo l’argento individuale dell’edizione di Lisbona 2019.

La Francia ha conquistato l’oro a squadre con 24 punti precedendo l’Italia di un solo punto, avendo piazzato tre atleti tra i primi undici (Bastien Augusto sesto, Yann Schrub settimo, Morhad Amdouni undicesimo).

Nella gara femminile assoluta, invece, Grovdal ha vinto un’emozionante gara battendo per quattro secondi la tedesca Konstanze Klosterhalfen, seconda in 26’25, e arricchendo la sua collezione di medaglie vinte in carriera nell’Eurocross, che ora sono diventate nove (tre ori, due argenti e quattro bronzi).

Grovdal ha piazzato l’allungo decisivo staccando Klosterhalfen sul tratto in discesa finale a 200 metri dalla conclusione, e va del resto evidenziato come anche la tedesca abbia un ricco palmares in questa manifestazione con dieci medaglie ottenute (quattro ori, cinque argenti e un bronzo).

Un’altra pluri-medagliata di questa rassegna, Alina Reh pure lei tedesca, ha vinto il bronzo in 27’19, un anno dopo l’argento dell’edizione di Dublino 2021, precedendo la connazionale Hanna Klein e portando anche lei a dieci il numero di medaglie totali in carriera (tre ori, tre argenti e quattro bronzi).

La Germania ha piazzato tre atlete ai primi quattro posti aggiudicandosi la vittoria nella classifica a squadre femminile, mentre la Gran Bretagna si è piazzata seconda con 30 punti, continuando la sua straordinaria tradizione in questa rassegna nella quale è sempre salita sul podio nella gara a squadre in ogni edizione dal 2000 in poi.

Yeman Crippa (foto Colombo/FIDAL)
Yeman Crippa (foto Colombo/FIDAL)

Le dichiarazioni dei due vincitori e di Crippa

Jakob Ingebrigtsen: “E’ stata una gara molto dura ma nelle ultime settimane ho svolto un ottimo lavoro. Sapevo di essere in buone condizioni ma, arrivando qui, non sapevo molto del percorso e dello stato di forma dei miei avversari. Per questo penso di aver corso una buona gara. Mi sono divertito molto

Yeman Crippa: “Resta un po’ di amaro in bocca. Ero convinto di poter regalare all’Italia una medaglia individuale. Purtroppo non è arrivata. Ci ho provato dal primo minuto a metter in difficoltà tutti gli atleti e un po’ di selezione l’ho fatta.

Poi gli altri hanno incominciato a correre forte e oggi erano più in condizione di me. Non posso essere contento di una medaglia di legno ma a metà gara ho sentito che la situazione si sta mettendo male. Poteva andare molto peggio. Poteva andare molto peggio. Devo farmi i complimenti per essere riuscito a tenere duro e difendere il quarto posto”.

Karoline Grovdal: “Ero stanca nell’ultimo giro e ho avvertito la fatica negli ultimi metri, ma sapevo di essere forte nel tratto in discesa. Mi sono sentita a mio agio anche sui tratti in salita. Penso che questa sia la ragione per cui sono riuscita a vincere la medaglia d’oro”.

Secondo trionfo di Nadia Battocletti nella gara under 23

Nadia Battocletti ha conquistato il secondo oro europeo individuale under 23 di fila dopo il trionfo dell’anno scorso a Fingal-Dublino e il quarto successo della sua carriera considerando anche i due successi nella categoria under 20 a Tilburg nel 2018 e a Lisbona nel 2019.

Battocletti ha tagliato il traguardo in 19’55 battendo la campionessa europea under 20 dell’anno scorso Megan Keith (20”08). Il testa a testa tra Battocletti e Keith si è acceso durante la salita del secondo giro. L’azzurra ha lanciato l’attacco decisivo all’inizio dell’ultimo giro nel tratto pianeggiante prima dell’ultima salita ed è rimasta sola nel passaggio all’interno della Galleria delle Carrozze.

La britannica Alexandra Millard ha completato il podio vincendo la medaglia di bronzo con 20”27. Grace Carson ha completato la grande giornata britannica piazzandosi quinta. Con tre atlete tra le prime cinque la Gran Bretagna ha vinto l’oro a squadre con 10 punti davanti all’Italia (31 punti) e alla Francia (38 punti).

Aurora Bado (figlia d’arte di Ornella Ferrara e Corrado Bado) è stata la seconda delle italiane in quattordicesima posizione davanti a Giovanna Selva (sedicesima), Anna Arnaudo (diciannovesima), Sara Nestola (ventesima) e Ludovica Cavalli (trentesima).

Le parole di Nadia: “Questa gara é stata davvero speciale. La gente si aspettava da me una medaglia ma questa stagione non è stata facile. Ho dovuto lottare con dei virus. Ho avuto la mononucleosi e in primavera sono rimasta ferma per un infortunio. Non è stato per niente facile, ma questo rende la vittoria ancora più speciale. Mio padre e allenatore mi ha consigliato di accelerare nell’ultimo giro, ma penso che Megan avesse lo stesso piano. Non è stato facile batterla oggi.

E’ fantastico difendere il mio titolo e aggiungere un altro oro alla mia bacheca. Sono davvero felice. Volevo finire l’anno con una prestazione soddisfacente e penso che oggi lo sia stata. Sono venuti a salutarmi tutti, la mia famiglia, tutto il mio staff, tutta Cavareno, a loro va il mio grazie infinito. C’era il mio fan club che ha organizzato di venire con un pullman.

E’ stata una gara tosta. Venivo da un periodo difficile. Nell’ultimo periodo sono arrivata a mettere a dura prova me stessa sia dal punto di vista mentale che fisico. Quest’anno mi ha riservato dure sorprese. Non sono arrivati i risultati, tranne oggi, ma mi sento cresciuta come persona. Il titolo più bello resta il primo, quando non partivo da favorita”.

Nadia Battocletti (foto Giancarlo Colombo/FIDAL)
Nadia Battocletti (foto Giancarlo Colombo/FIDAL)

Hicks fa il bis nella gara maschile under 23

Il britannico Charles Hicks ha vinto il titolo europeo under 23 per la seconda edizione consecutiva dopo il trionfo del 2021 a Fingal-Dublin. Per Hick si tratta del secondo titolo consecutivo di questa stagione dopo la vittoria ai Campionati NCAA a Stillwater dello scorso Novembre. Hicks studia scienze cognitive alla Stanford University negli Stati Uniti.

Hicks ha staccato il connazionale Zakariya Mahamed a 500 metri dalla fine. La Gran Bretagna ha piazzato tre atleti ai primi otto posti vincendo la classifica a squadre under 20 con 11 punti davanti alla Francia (14 punti).

Le dichiarazioni di Hicks: “E’ una sensazione incredibile. E’ una sensazione quasi irreale aver vinto sia il titolo NCAA sia l’oro agli Europei. L’anno scorso la vittoria fu una grande impresa. Sapevo che se riuscivo a vincere ancora sarebbe stata una stagione perfetta per me. Questo percorso si adatta perfettamente alle mie caratteristiche. E’ stata una stagione lunga dal punto di vista mentale, ma fisicamente mi sento bene.”

L’Italia ha chiuso al quinto posto a squadre con Marco Fontana Granotto che è stato il migliore degli italiani in quattordicesima posizione in 24’22, davanti a Luca Alfieri (venticinquesimo in 24’50), Enrico Vecchi (trentesimo in 24’56), Francesco Guerra (trentottesimo in 25’05), Riccardo Martellato (sessantesimo in 25’54) e Alain Cavagna (sessantunesimo in 25’54).

Zakariya Mahamed-Charles Hicks (foto Colombo/FIDAL)
Zakariya Mahamed-Charles Hicks (foto Colombo/FIDAL)

Sabbatini porta l’Italia alla vittoria nella staffetta mista

Pietro Arese, Federica Del Buono, Yasisin Bouih e Gaia Sabbatini hanno regalato all’Italia la prima medaglia d’oro nella staffetta mista 4×1500 in questi campionati dopo una sfida emozionante con la Spagna.

Sabbatini, medaglia d’oro europea under 23 sui 1500 metri a Tallin 2021 e seconda italiana di sempre su questa distanza con il personale di 4’01”93 realizzato al Prefontaine Classic di Eugene lo scorso Maggio, ha battuto allo sprint l’ultima frazionista spagnola Rosalia Tarraga per un solo secondo con 17’23”. La Francia ha conquistato la medaglia di bronzo in 17’31”.

Le parole di Gaia: “Sentivo la responsabilità di dover portare la squadra al traguardo nella migliore posizione. E’ stata una gara difficile. Il pubblico é stato straordinario e ci ha sostenuto molto”.

Le dichiarazioni di Pietro: “Abbiamo disputato qui la gara di selezione e penso che il fatto di conoscere il percorso ci abbia dato un piccolo vantaggio rispetto alle altre squadre. E’ stato davvero speciale correre qui a casa mia. Sono di Torino ed è stato davvero emozionante”.

La squadra azzurra vincitrice staffetta mista Eurocross 2022 (foto FIDAL)
La squadra azzurra vincitrice staffetta mista Eurocross 2022 (foto FIDAL)

Trionfo britannico di Barnicoat nella gara under 20 maschile

Il britannico Will Barnicoat ha trionfato nella gara under 20 in 17’40” battendo i due irlandesi Nicholas Griggs (17’41”) e Dean Casey (17’46”). La Gran Bretagna ha piazzato tre atleti nei primi cinque aggiudicandosi la gara maschile under 20 con 10 punti davanti all’Irlanda (17 punti) e alla Spagna (30 punti).

La gara juniores é stata ricca di colpi di scena perché due dei grandi favoriti Abdullahi Dahir Rabi della Norvegia e il campione europeo in carica Axel Vang Christensen della Danimarca si sono ritirati. Griggs ha staccato Barnicoat a 300 metri dalla fine, ma è inciampato a 30 metri dalla fine e ha subito la rimonta di Barnicoat, che si è imposto per un secondo in 17’40”.

Barnicoat si é aggiudicato la seconda medaglia d’oro di questi campionati grazie al successo a squadre del team britannico. Sam Mills si è piazzato quarto in 17’54” con due secondi di vantaggio su Luke Birdseye.

Le sensazioni di Barnicoat: “E’ stata una gara molto dura, ma è stata una vittoria davvero speciale per me per il sostegno che abbiamo ricevuto lungo il percorso. Ero emozionato quando ho tagliato il traguardo perché ho pensato a mia mamma e a mio papà e al sostegno che mi hanno dato in questi anni.

Senza di loro non sarei qui. Normalmente non vengono a tutte le mie gare ma oggi erano qui. Era un percorso davvero duro. Nell’ultimo giro ho visto i miei avversari faticare molto e ho iniziato il mio attacco. Avevo ancora energie in corpo. Ho sempre avuto un grande finale. Sapevo che la gara non sarebbe finita fino al traguardo. Il mio piano era lottare fino alla fine. Ho avuto sensazioni incredibili e ancora non riesco a crederci”.

Konjoneh Maggi é stato il migliore degli italiani in trentasettesima posizione in 18’40” davanti a Elia Mattio (trentanovesimo in 18’44”), Nicolò Cornali (quarantaduesimo in 18’45”), Federico Sammartino (quarantottesimo in 18’49”), Francesco Ropelato (cinquantottesimo in 19’01”) e Matteo Bardea (19’16”)-

Forero vince a sorpresa la gara femminile

La spagnola Maria Forero ha vinto la gara femminile under 20 a sorpresa in 13’04” battendo la norvegese Ingeborg Ostgard (13’07”) e la finlandese (13’08”). La sedicenne britannica Ines Fitzgerald e Forero hanno corso una gara testa a testa nei primi tre chilometri. Forero ha staccato Fitzgerald nel tratto in salita.

Ostgard e Mononen hanno ridotto il gap nei confronti di Fitzgerald e hanno superato la britannica negli ultimi 200 metri tagliando il traguardo in seconda e terza posizione in 13’07” e in 13’08”.

Forero ha guidato la Spagna al successo a squadre nella gara a squadre under 20 con 21 punti davanti alla Turchia (25 punti) e alla Germania (33 punti).

Le parole di Forero: “Ad essere onesti ho una sensazione di incredulità. Non riesco ancora a trovare le parole. Non è solo una medaglia individuale, ma è pure d’oro. Non mi aspettavo di vincere con un margine così ampio sulle altre ragazze e di prendere il comando ad inizio gara. Mi sentivo forte ma non mi sarei mai sognata di poter vincere in questo modo.”

L’allieva Lucia Arnoldo è stata la migliore delle italiane in trentaduesima posizione in 14’02” davanti ad Adele Roatta (quarantacinquesima in 14’17”), Beatrice Casagrande (quarantaseiesima in 14’17”) e la sedicenne Sofia Sidenius (sessantasettesima in 14’41”).

L’Italia si è piazzata seconda nel medagliere con due ori e due argenti. E’ il miglior risultato azzurro dal 2006, quando l’Italia ospitò la massima rassegna continentale a San Giorgio su Legnano. La Gran Bretagna ha trionfato con 5 ori, quattro argenti e un bronzo, mentre la Spagna è terza con 2 ori, un argento e due bronzi davanti alla Norvegia (2 ori e un bronzo) e alla Francia (1 oro, 1 argento e 3 bronzo).

Le considerazioni finali di Antonio La Torre, direttore tecnico delle squadre nazionali: “Uno spirito di squadra da dieci e lode. Mi ha stupito, ma solo relativamente il grande spirito di gruppo mostrato in questa domenica sui prati. Torniamo al secondo posto nel medagliere. E’ un risultato che premia non solo l’aspetto agonistico ma anche lo sforzo organizzativo della Federazione per allestire un grande evento internazionale in un contesto meraviglioso come Mandria Park”.

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