I figli d’arte Larissa Iapichino, Sophie O’Sullivan e Mykolas Alekna hanno conquistato medaglie d’oro agli Europei Under 23 di Espoo portando avanti la ricca tradizione di famiglia. Il norvegese Markus Rooth ha trionfato nel decathlon davanti al connazionale Sander Skotheim seguendo l’esempio della cugina più giovane Andrea Rooth, che poche ore prima aveva vinto l’oro nei 400 metri ostacoli.
Larissa Iapichino
Larissa Iapichino ha proseguito la sua straordinaria stagione vincendo la medaglia d’oro agli Europei Under 23 nel salto in lungo con il record italiano under 23 di 6.93m al primo tentativo. Larissa ha migliorato di dieci centimetri il precedente record personale all’aperto stabilito lo scorso Maggio a Kalithea in Grecia con 6.83m con vento contrario di -1.8 m/s. La fiorentina ha eguagliato la migliore prestazione europea dell’anno all’aperto detenuta dalla tedesca Malaika Mihambo, che aveva vinto il titolo tedesco con 6.93m a Kassel settimana scorsa prima di infortunarsi. Iapichino corona una prima parte di stagione straordinaria nella quale ha vinto due tappe di Diamond League a Firenze con 6.79m e a Stoccolma con 6.69m.
Iapichino, vice campionessa europea indoor a Istanbul con il record italiano assoluto al coperto di 6.97m lo scorso Marzo, ha saltato 6.67m al zecondo tentativo prima di fermarsi per non correre rischi in una giornata di pioggia. La svedese Maja Askag (campionessa europea e mondiale under 20 del lungo e del triplo nel 2021) ha vinto la medaglia d’argento con 6.73m all’ultimo tentativo, mentre il bronzo è andato alla spagnola Tessy Ebosele con un salto da 6.63m alla quinta prova.
Larissa Iapichino: “Dopo il primo tentativo ero molto contenta perché era un salto molto buono. Successivamente ho deciso di fermarmi per non correre rischi a causa della pioggia. E’ davvero bello gareggiare nelle competizioni giovanili. Mi sono divertita e ho ricevuto il sostegno dei miei compagni di squadra in tribuna. Questa trasferta è stata fantastica. Adoro i miei compagni dal primo all’ultimo. Questo risultato mi dà la carica in vista delle prossime gare. E’ un’iniezione di fiducia ad un mese dai Mondiali.
Ora continueremo a lavorare e vedremo cosa ne verrà fuori. Ho fatto solo due salti perché, viste le condizioni meteo e i precedenti di alcuni ragazzi che nei giorni scorsi si sono infortunati scivolando in pedana, abbiamo preferito non rischiare, in accordo con il settore tecnico. Mi è dispiaciuto ma credo che sia stata la scelta più giusta da fare. Voglio dedicare la medaglia d’oro alla mia amica Veronica Besana. E’ la persona che mi è più vicina. La sua caduta di ieri sui 100 metri ostacoli è stata un colpo al cuore. Le auguro di continuare a correre forte e di avere un pochino più di fortuna. Il ricordo più bello è stato il momento della premiazione quando i miei compagni hanno cantato tutti insieme”.
Sophie O’Sullivan (1500 metri femminili)
L’Irlanda ha fatto doppietta vincendo l’oro e l’argento con Sophie O’Sullivan e Sarah Healy.
La favorita Healy ha guidato dall’inizio della gara fino a 100 metri dalla fine, ma O’Sullivan ha attaccato all’uscita dell’ultima curva. Healy non è riuscita a rispondere e O’Sulivan ha portato a casa la medaglia d’oro in 4’07”18 precedendo la connazionale di 18 centesimi di secondo. La britannica Shannon Flockart ha conquistato la medaglia di bronzo in 4’08”37. L’Irlanda ha vinto la prima medaglia d’oro europea under 23 nella storia.
La ventunenne Sophie O’Sullivan è figlia di Sonia O’Sullivan, tre volte campionessa europea e oro mondiale sui 5000 metri a Goteborg nel 1995. Sophie aveva vinto in precedenza l’argento agli Europei under 18 di Gyor nel 2018.
Sophie O’Sullivan: “Il mio piano era semplicemente tenere il passo di Healy. Mia mamma mi aveva consigliato di rimanere il più possibile vicina alle mie avversarie. Mi ha augurato tutto il meglio e di divertirmi. Per me Sonia è mamma e una grande atleta”.
Mykolas Alekna (lancio del disco)
Mykolas Alekna ha regalato alla Lituania la prima medaglia d’oro di questi campionati vincendo la medaglia d’oro nel lancio del disco maschile con 68.34m battendo il record dei campionati detenuto dallo sloveno Krjistian Ceh dall’edizione del 2021. Alekna ha lanciato l’attrezzo alla misura di 67.87m al primo tentativo aggiungendo 39 centimetri al precedente record della manifestazione di Ceh. Il ventenne lituano ha migliorato la misura con 68.34m al secondo tentativo. Nei tentativi successivi Alekna non è riuscito a migliorarsi ma ha aggiunto un altro lancio da 66.50m alla quarta prova. Il tedesco Marius Karges ha vinto la medaglia d’argento con 62.52m.
Alekna ha vinto l’argento ai Mondiali di Eugene e l’oro agli Europei di Monaco di Baviera e i titoli ai Mondiali Under 20 di Nairobi e agli Europei under 20 di Tallin 2021. Ha realizzato un personale di 71.00m lo scorso Aprile a Berkeley. Suo padre Virgilius vinse due ori alle Olimpiadi di Sydney 2000 e di Atene 2004, due ori mondiali a Parigi 2003 e Helsinki 2005 e il titolo europeo a Goteborg 2006.
Mykolas Alekna: “E’ bello aggiungere questo titolo alla mia collezione di medaglie. Questa gara è stata la migliore preparazione possibile per i Mondiali di Budapest, dove voglio vincere un’altra medaglia. Voglio lanciare il disco più lontano possibile”.
Markus Rooth (decathlon)
Il norvegese Markus Rooth ha vinto una grande gara di decathlon migliorando il record nazionale di Sander Skotheim con lo straordinario score di 8608 punti al termine di una prova strepitosa nella quale ha migliorato sei record personali. Skotheim ha completato la doppietta norvegese con 8561 punti avvicinando il record personale di 8590 punti realizzato lo scorso Maggio al meeting di Goetzis.
Rooth ha cominciato la gara con un record personale di 10”81 e un salto ventoso da 7.61m nel lungo. Skotheim si è portato in testa dopo due prove dopo aver corso i 100 metri in 10”86 e saltato 7.70m nel lungo.
Rooth è balzato al comando della gara dopo aver stabilito il personale nel getto del peso con 15.31m, ma Skotheim è tornato in testa dopo aver superato la quota di 2.15m nel salto in alto.
Skotheim ha concluso la prima giornata in testa dopo aver corso i 400 metri in 47”39. Rooth ha migliorato due personali nel salto in alto con 2.03m e 49”05 nei 400 metri concludendo la prima giornata al secondo posto con 73 punti di svantaggio nei confronti di Skotheim.
Rooth ha preceduto Skotheim sui 110 metri ostacoli con 14”43, nel lancio del disco con 48.63m e nel giavellotto con 63.71m. Entrambi hanno superato la quota di 5.10m nel salto con l’asta. Per Rooth si è trattato di un nuovo personale. Skotheim è rimasto 25 cm al di sotto del personale. Skotheim ha migliorato il personale sui 1500 metri con 4’16”60, ma non è bastato per superare nella classifica generale Rooth, che si è migliorato a sua volta con 4’29”66. L’olandese Sven Roosen ha vinto il bronzo con 8128 punti.
Rooth ha battuto il record dei campionati detenuto dal campione del mondo di Doha 2019 Nicklas Kaul.
Markus Rooth: “E’ stata una competizione surreale. Vincere l’oro è stato strabiliante. Ho migliorato il personale di 300 punti rispetto all’anno scorso”.
Andrea Rooth (400 metri ostacoli femminili)
La norvegese Andrea Rooth, cugina di Markus, ha completato il trionfo di famiglia vincendo i 400 metri ostacoli femminili demolendo il primato personale con 55”78. Rooth gareggia spesso anche nelle prove multiple. La ventunenne scandinava ha battuto di cinque centesimi di secondo la francese Louise Maraval (55”83).
Andrea Rooth: “Ho dato tutto e ha funzionato. Niente è meglio di questo. Sono una grande partente e alcuni mi consigliano di correre la prima parte della gara in modo meno spregiudicato. Ho ottime sensazioni e voglio continuare con queste partenze sparate. Partire in modo molto forte è una specialità norvegese”.
Sasha Zhoya e Lorenzo Simonelli (110 metri ostacoli)
Il fenomeno francese Sasha Zhoya ha conquistato l’oro sui 110 metri ostacoli in 13”31 due anni dopo la straordinaria doppietta agli Europei Under 20 di Tallin in 13”05 e ai Mondiali Under 20 di Nairobi con il record del mondo di 12”72 nella magica stagione 2021.
Zhoya è nato a Subiaco vicino a Perth in Australia il 25 Giugno 2002. La madre Catherine Larbiose Zhoya è francese. Il padre Yonah Zhoya è originario dello Zimbabwe. E’ cresciuto in Australia dove ha iniziato con l’atletica a 8 anni al Malville Little Atletics, dove sua madre faceva l’allenatrice. E’ entrato nell’Istituto australiano dello Sport dove era seguito da Paul Burgess e da Alex Parnov per il salto con l’asta e da Lindsay Bunn per lo sprint.
Sasha si è trasferito in Francia dove ha iniziato ad allenarsi nel 2017 al Clermont Auvergne Athletisme, club della città d’origine della madre. Nella città francese si è allenato con Philippe D’Encausse, tecnico del campione di salto con l’asta francese Renaud Lavillenie.
Zhoya ha la tripla cittadinanza francese, australiana e dello Zimbabwe ma nel 2020 ha scelto di rappresentare la Francia e ha iniziato ad allenarsi all’INSEP di Parigi con i coach Ladji Doucouré e Philippe Demonière.
Sasha Zhoya: “La gara è stata molto approssimativa. Non è stata una delle gare più pulite della mia carriera. Cercavo un tempo più veloce, ma può capitare di far una gara piena di errori. Ho vinto e ho portato a casa la medaglia”.
Zhoya ha battuto il primatista italiano under 23 Lorenzo Ndele Simonelli, che ha fermato il cronometro in 13”36 il giorno dopo aver migliorato il suo record italiano di sette centesimi con 13”33 sotto la pioggia in semifinale dove si è piazzato secondo sempre dietro a Zhoya, che ha migliorato il record dei campionati con 13”22.
Lorenzo Ndele Simonelli: “Sono contento, ma un po’ di amaro in bocca mi rimane perché in riscaldamento mi sentivo davvero a bomba. Forse mi sono fatto prendere un po’ dalla situazione. Credo di aver fatto una buona partenza. Nei primi cinque-sei ostacoli ero messo bene, poi ho commesso qualche piccolo errore forse per il vento.
Speriamo davvero di essere il futuro degli ostacoli insieme a Sasha Zhoya. Spero di prendermi qualche rivincita nei suoi confronti. Quest’anno l’obiettivo è il Campionato Mondiale di Budapest. Voglio fare bene anche lì. L’Italia ha vinto sei medaglie nella sola giornata di Sabato. Stiamo dimostrando di essere forti e competitivi”.
L’altro francese Erwann Cinna si è aggiudicato la medaglia di bronzo in 13”47.
Ditaji Kambundji e Elena Carraro (100 metri ostacoli femminili)
La svizzera Ditaji Kambundji ha vinto la medaglia d’oro sui 100 metri ostacoli in 12”68 davanti all’azzurra Elena Carraro, che ha fermato il cronometro in 12”97 dopo aver corso la semifinale in 12”98. L’ostacolista bresciana allenata da Andrea Uberti ha preceduto per cinque millesimi di secondo Anna Toth.
Ditaji è sorella della velocista Mujinga Kambundji, campionessa mondiale ed europea indoor sui 60 metri indoor e oro europeo outdoor sui 200 metri a Monaco di Baviera 2022. Le sorelle svizzere sono figlie di Safuka di origini congolesi e della bernese Ruth.
Ditaji Kambundji: “Non posso dire molto della gara dall’inizio alla fine. Non ho avuto black-out. Ho cercato di concentrarmi sulla mia corsia e sulla gara e superare tutti gli ostacoli uno per uno in modo efficace. Volevo battere il record dei campionati. Sapevo di poter valere un tempo 12”68, ma spero di poter correre ancora più velocemente”.
Carraro ha coronato una stagione estiva da sogno iniziata con la vittoria ai Campionati Italiani under 20 di Agropoli con il primato italiano di 12”89.
Elena Carraro: “Sono felicissima. Ci ho creduto fino in fondo. Ho corso bene. E’ andato tutto liscio. Negli ultimi ostacoli ho fatto fatica, mi sono un po’ sbilanciata ma ho fatto tutto quello che dovevo. Negli ultimi due mesi sono riuscita ad allenarmi al top. Ho finito gli esami all’università e i risultati sono arrivati. Adesso ho gli Assoluti di Molfetta e poi si sogna”.
Veronica Besana ha centrato l’ottavo ostacolo con la gamba di richiamo ed è caduta per terra quando era in piena lotta per le medaglie. L’ostacolista lecchese aveva corso in precedenza il miglior tempo delle batterie nella mattinata di Venerdì con un eccellente 12”90 scendendo per la prima volta in carriera al di sotto dei 13 secondi. Besana è diventando la quinta italiana di sempre.
Staffetta 4×100 maschile italiana
La staffetta 4×100 maschile italiana composta da Erik Marek, Matteo Melluzzo, Marco Ricci e Junior Tardioli ha conquistato la medaglia d’oro nella staffetta 4×100 agli Europei Under 23 di Espoo con la migliore prestazione italiana all-time under 23 di 38”92. Da ricordare anche l’importante contributo di Angelo Ulisse nella batteria. Gli azzurri hanno battuto la Francia per tre soli millesimi di secondo. La precedente migliore prestazione nazionale all-time era detenuta da Michael Tumi, Francesco Basciani, Davide Manenti e Delmas Obou, che trionfarono nell’edizione degli Europei Under 23 di Ostrava nel 2011.
La Polonia ha vinto la medaglia di bronzo in 39”06 precedendo la Grecia per tre centesimi di secondo.
Da sottolineare l’ultima straordinaria frazione in rimonta di Junior Tardioli, talento umbro di Campello sul Clitunno nato da madre nigeriana scoperto tre anni fa da Leonardo Carducci durante una gara scolastica.
Junior Tardioli: “Abbiamo lavorato molto per arrivare fin qui. Questo traguardo alimenta ancora i miei sogni e le mie motivazioni. Siamo una bella squadra. Era il mio primo grande campionato con la nazionale. E’ un onore rappresentare il mio paese ad un livello così alto. E’ stata una grande esperienza”.
Un’altra storia molto interessante da raccontare è quella del bergamasco di origini polacche Erik Marek, ex giocatore di football americano, che gareggiava per la prima volta in azzurro appena un anno dopo dalla sua prima gara di atletica disputata nel Giugno 2022.
Erik Marek: “Per me è un punto di arrivo. Spero che le cose possano continuare al meglio. Ho iniziato nel migliore dei modi. Il traguardo è stato raggiunto. E’ arrivato il momento giusto per rilassarmi. Mi sono concentrato sulla mia corsia e non ho avuto la chance di guardare gli altri e ho fatto la cosa migliore. Ho svolto un buon lavoro per il team”.
Il siracusano Matteo Melluzzo è figlio d’arte di Gianni Melluzzo, ex velocista. La madre ha praticato scherma. La sorella è una pallavolista. Matteo si è messo in luce nel 2019 vincendo la medaglia d’argento al Festival Europeo della Gioventù Europea di Baku. Nel 2021 è diventato il secondo italiano di sempre a livello under 20 sui 100 metri alle spalle di Filippo Tortu con 10”25 prima di vincere due bronzi sui 100 metri e nella staffetta 4×100.
Matteo Melluzzo: “Non ci credo ancora. Abbiamo preparato questa staffetta in pochissimo tempo ma siamo stati davvero bravi a riuscirci in un niente”.
Marco Ricci proviene dalla provincia di Latina. Ha vinto il titolo italiano under 23 sui 200 metri e ha già debuttato nella nazionale assoluta con la staffetta 4×100 agli Europei a squadre di Chorzow che hanno regalato la prima storica affermazione del team azzurro in questa manifestazione.
Marco Ricci: “Correre in curva non è stato facile, ma volevo mantenere la velocità e non perdere troppo. Siamo rimasti concentrati sul passaggio corretto del testimone.”
Italia (oro nella staffetta 4×400)
Il quartetto azzurro composto da Luca Sito, Riccardo Meli, Francesco Domenico Rossi e Lorenzo Benati ha conquistato la medaglia d’oro nella staffetta 4×400 maschile il giorno dopo il trionfo della 4×100. L’Italia ha dominato le prime due frazioni, ma ha subito il sorpasso della Gran Bretagna nella terza frazione.
Lorenzo Benati ha superato l’ultimo frazionista britannico Edward Faulds ai 200 metri involandosi verso la vittoria in 3’02”49, record italiano under 23, che cancella la migliore prestazione all-time realizzata da Marco Vistalli, Isalbet Juarez, Domenico Fontana e Matteo Galvan a Kaunas 14 anni fa. La Turchia si è aggiudicata l’argento in 3’03”04 grazie ad una frazione del campione europeo under 20 dei 400 metri ostacoli Ismael Nezir cronometrata in 44”63. La Gran Bretagna ha vinto la medaglia di bronzo in 3’03”12.
Luca Sito: “Siamo felicissimi. E’ davvero un risultato incredibile. E’ stata una gara bellissima dall’inizio alla fine, soprattutto con l’ultima frazione del nostro capitano Lorenzo Benati”.
Lorenzo Benati: “Già dalle indoor sapevamo di avere una bella staffetta under 23. Abbiamo lavorato bene insieme nei raduni, ma non era scontato farlo in una manifestazione che conta, con un calendario difficile che presentava tre turni di 400 metri in trenta ore. Ho avuto un po’ di paura sul rettilineo opposto. Mi sono detto: ‘lo passo adesso o non lo passo adesso ? si è rivelata la scelta giusta e ora siamo felici.”
Gran Bretagna (oro nella staffetta 4×100 femminile)
La staffetta 4×100 femminile britannica composta da da Cambie Ann Pemberton, Amy Hunt, Alyson Bell e Aleeya Sibbons ha vinto la medaglia d’oro in 43”04 davanti alla Francia (43”39) e alla Svizzera (43”59).
Francia (oro nella staffetta 4×400 femminile)
Il quartetto francese composto da Lea Thery Demarque, Cassandra Delaunay Belleville, Pauline Toriel e Louise Maraval ha vinto la staffetta 4×400 femminile in 3’30”60 precedendo per due centesimi di secondo la Svizzer, che ha battuto il record nazionaleunder 23 con 3’30”62. La Spagna si è aggiudicata la medaglia di bronzo con 3’31”11. Maraval, medaglia d’argento sui 400 metri ostacoli, ha rimontato dalla quinta alla prima posizione con una frazione cronometrata in 50”61, ma non è stata la più veloce in assoluto perché la norvegese Henriette Jaeger è stata cronometrata in 50”59.
Yanis Meziane (800 metri maschili)
Il francese Yanis Meziane ha vinto la finale degli 800 metri maschili in 1’45”92 per tre centesimi di secondo sul britannico Ethan Hussey dopo una gara di testa dall’inizio alla fine. L’altro francese Paul Anselmini ha completato il podio vincendo il bronzo in 1’45”99 davanti ad un ottimo Francesco Pernici, che ha sfiorato il podio con 1’46”24 dopo aver sfiorato il record personale per cinque centesimi di secondo con 1’45”53 in semifinale. Il ventenne bresciano, che in questa stagione ha corso in 1’45”48 a Nembro, si è allargato in terza corsia superando cinque avversari sul penultimo rettilineo e si è portato in seconda posizione alle spalle di Meziane. L’azzurro ha lottato alla grande sul rettilineo finale ma è stato scavalcato da Hussey e Anselmini.
Marie Julie Bonnin (salto con l’asta femminile)
La francese Marie Julie Bonnin ha vinto la medaglia d’oro nel salto con l’asta femminile superando la misura di 4.50m al terzo tentativo quattro anni dopo l’argento agli Europei Under 20 di Tallin 2021. La belga Elien Vekemans ha vinto la medaglia d’argento con 4.45m. La norvegese Kitty Friele Faye ha completato il podio vincendo la medaglia di bronzo con il record personale di 4.40m.
Simone Gore (salto triplo maschile)
La terza medaglia d’oro francese è arrivata da Simone Gore nel salto triplo maschile. La medaglia di bronzo dei Mondiali ha vinto con un salto da 16.40m nel quarto tentativo battendo lo svedese Gabriel Wallmark e l’ex campione europeo under 18 Batukan Cakir della Turchia (16.16m).
Jeremiah Azu (100 metri maschili)
Il britannico Jeremiah Azu ha realizzato il record dei campionati sui 100 metri in semifinale con 10”04. L’allievo del coach italiano Marco Airale ha conquistato successivamente l’oro nella finale con 10”05 con vento a favore di +2.1 m/s bissando il successo di due anni fa a Tallin. L’olandese Raphael Bouju ha vinto l’argento con 10”17 dopo aver corso la semifinale in 10”01 con vento a favore di +2.5 m/s. Il bronzo è andato al francese Pablo Mateo in 10”18.
Jeremiah Azu: “Volevo difendere il titolo europeo under 23 vinto nel 2021 e scrivere la storia. Il mio allenatore mi ha detto di ripetere quello che avevo fatto in semifinale. Ho avuto una buona reazione dai blocchi. La partenza è il mio punto forte. In gare di alto livello come questa contano questi dettagli”.
Azu ha contributo al primo posto della Gran Bretagna nel medagliere con sette ori, tre argenti e quattro bronzi.
N’Ketia Seedo (100 metri femminili)
L’olandese Nketia Seedo si è aggiudicata la medaglia d’oro sui 100 metri femminili con 11”22 aggiungendo un’altra medaglia alla sua collezione che comprende il bronzo ai Mondiali under 20 dell’anno scorso a Cali 2022 e l’argento agli Europei Under 20 a Boras 2019 alle spalle di Vittoria Fontana. L’ungherese Boglarka Takacs si è aggiudicata l’argento in 11”30 davanti alla svizzera Melissa Gutschmidt (11”33).
Nketia Seedo: “Provo grande gioia. Mi sono sentita eccitata tutto il giorno. Sono contenta della vittoria anche se speravo di correre un tempo migliore. Pioveva e la pista era bagnata. La medaglia d’oro compensa la delusione per il tempo finale. Sono più matura e ho imparato a gestire la pressione di questi campionati. Ho più esperienza. Partirò domani perché sarò impegnata con la staffetta al meeting di Londra, ma prima della partenza festeggerò con i miei compagni in albergo”.
Silja Kosonen (lancio del martello) e Saga Vanninen (eptathlon)
Le finlandesi Silja Kosonen e Saga Vanninen hanno regalato alla nazionale di casa due medaglie d’oro nella giornata di Venerdì rispettivamente nel lancio del martello e nell’eptathlon.
Kosonen ha aperto la finale del lancio del martello femminile con il record dei campionati di 73.71m e ha proseguito con quattro lanci oltre la barriera dei 70 metri. La britannica Charlotte Payne ha conquistato la medaglia d’argento con 69.22m precedendo la tedesca Alleen Kuhn (68.30m). La campionessa mondiale under 20 Rachele Mori si è piazzata al settimo posto con 65.36m al primo anno nella categoria under 23.
Saga Vanninen ha vinto l’oro nell’eptathlon con 6317 punti aggiungendo questo successo alla sua già ricca collezione che comprende i due titoli mondiali under 20 conquistati a Nairobi nel 2021 e a Cali nel 2022. L’olandese Sofia Dokter si è aggiudicata la medaglia d’argento con 6256 punti davanti all’altra finlandese Pippi Lotta Enok (6002 punti). La sfida tra Vanninen e Dokter è stata ricca di colpi di scena e ha visto la testa della gara cambiare quattro volte in due giornate.
Dokter ha guidato dopo la prima giornata con 3839 punti con un vantaggio di appena 13 punti su Vanninen. L’olandese è partita forte nella prima mattinata di gare con il record personale nel salto in alto migliorato di sette centimetri con 1.89m, ma Vanninen ha preso il comando della gara grazie al record personale nel getto del peso di 15.36m realizzato all’ultimo tentativo. Dokter ha corso il tempo più veloce sui 200 metri con 23”92 (+1.3 m/s), mentre Vanninen ha fatto registrare il tempo di 24”32.
La gara si è decisa quando Vanninen ha preso 100 punti su Dokter grazie al record stagionale nel lancio del giavellotto di 46.55m. Dokter aveva bisogno di battere Vanninen di sette punti per recuperare lo svantaggio nella classifica generale e ha speso ogni energia per lanciarsi all’inseguimento dell’atleta di casa. Dokter ha realizzato il terzo record personale del fine settimana con 2’15”84 ma non è bastato per superare nella classifica generale Vanninen, che ha tagliato il traguardo in 2’18”16.
Saga Vanninen: “Quando ho tagliato il traguardo, ero davvero felice. La medaglia d’oro era il mio obiettivo per me ma anche per le mie avversarie. Sapevo che Sofie Dokter era in grande forma e dovevo correre forte negli 800 metri. La medaglia d’oro è importante, ma è ancora più significativa perché gareggiavo nel mio paese”.
Juho Alasaari (salto con l’asta maschile)
La Finlandia è salita sul gradino più alto del podio con Juho Alasaari nel salto con l’asta maschile con 5.71m migliorando il precedente personale di 11 centimetri. Il francese Robin Emig ha vinto la medaglia d’argento con 5.66m precedendo per un numero minore di errori il norvegese Pal Haugen Lillefosse. Il campione mondiale under 20 Anthony Ammirati ha concluso la gara con 5.50m. L’azzurro Matteo Olivieri si è piazzato al settimo posto con 5.35m prima di commettere tre errori a 5.50m.
Juho Alasaari: “Prima della gara ho scherzato con Lillefosse. Gli ho detto che io avrei vinto l’oro e lui il bronzo. Si è verificato proprio così. E’ una sensazione fantastica aver ricevuto gli applausi del pubblico. L’atmosfera di Espoo è stata magica. Mi ha dato una carica extra”.
Yemi Mary John, Henriette Jaeger e Keely Hodgkinson (800 metri femminili)
La finale dei 400 metri femminili è stata una delle più emozionanti dell’intera rassegna continentale. La campionessa mondiale under 20 Yemi Mary John ha vinto la medaglia d’oro con il record personale di 51”04 battendo di due soli centesimi di secondo la norvegese Henriette Jaeger.
Jaeger era ancora in testa all’ingresso del rettilineo finale ma John ha recuperato gradualmente lo svantaggio e ha superato la scandinava negli ultimi 20 metri. Jaeger si è tuffata sulla linea del traguardo nel tentativo disperato di battere John ed è stata ripagata dal record nazionale di 51”06. La campionessa europea e argento olimpico e mondiale degli 800 metri Keely Hodgkinson ha vinto la medaglia di bronzo migliorando il personale con 51”76.
Keely Hodgkinson: “Le ragazze sono andate molto veloci. Ho cercato di divertirmi e di migliorare il record personale. Ho imparato ad essere paziente in ogni turno eliminatorio e di rimanere fiduciosa. Penso di essere diventata più veloce sugli 800 metri grazie al fatto di aver corso anche sui 400 metri. Mi sono divertita molto a correre sul giro di pista”.
Harvard Bentdal Ingvaldsen (400 metri maschili)
Il talento norvegese Havard Bentdal Ingvaldsen ha proseguito la sua striscia vincente in campo europeo conquistando l’oro negli 400 metri in 45”13 davanti allo svizzero Lionel Spitz (45”27) e all’ungherese Attila Molnar (45”36). Ingvaldsen si è rivelato quest’estate migliorando il record personale di un secondo con 44”86 ai Bislett Games di Oslo. La settimana successiva lo scandinavo ha vinto la gara del Campionato Europeo per nazioni a Chorzow con 44”88.
Havard Bentdal Ingvaldsen: “Non mi aspettavo un grande tempo, ma ho vinto l’oro e sono davvero felice. Questi Europei sono stati fantastici. Lo stadio è molto bello e la pista è veloce. Il prossimo obiettivo è rappresentato dai Mondiali di Budapest.”
Lorenzo Benati si è piazzato al quinto posto nella finale in 45”70 dopo aver corso in 45”96 in batteria e in 45”94 in semifinale. Il quattrocentista romano allenato dal papà Mario ha corso il terzo tempo della sua carriera dopo il 45”53 nel Campionato Europeo per nazioni di Chorzow nel 2023 e il 45”62 di La Chaux de Fonds nel 2022. Benati, argento europeo under 20 nel 2021 a Tallin, ha provato a fare una gara di rimonta fino a 40 metri dalla fine dopo un passaggio ai 200 metri in 21”96 ma non è bastato per salire sul podio.
Lorenzo Benati: “Niente di catastrofico, ma volevo questo podio e un bel primato personale, invece qualcosa non ha funzionato e mi lascia un sapore amaro”.
Artur Felfner e Michele Fina (lancio del giavellotto)
L’ucraino Artur Felfner ha conquistato la medaglia d’oro nel lancio del giavellotto maschile con 83.04m al sesto tentativo dopo essersi portato in testa con 82.32m al terzo tentativo. Felfner ha aggiunto questo successo alle medaglie d’oro vinte ai Mondiali under 20 e agli Europei under 20.
Michele Fina ha regalato la prima medaglia all’Italia con un bronzo nel giavellotto nella storia degli Europei under 23 con il primato personale portato a 77.23m. Il ventenne di Pordenone allenato dal primatista italiano Carlo Sonego aveva un record personale di 75.52m. Nel mese di Giugno il giavellottista friulano alto 1.98m ha vinto il titolo italiano under 23 ad Agropoli e ha esordito nella nazionale azzurra al Campionato Europeo a squadre di Chorzow.
Michele Fina: “Questa medaglia è tanta roba. Sono entrato in riscaldamento e ho detto: ‘Ma se oggi arrivo terzo ? E’ così impossibile ? Al secondo lancio ho fatto il personale di 76.19m. Poi ho visto la vittoria della staffetta 4×100 e mi sono gasato tantissimo. Ho pensato: ‘Adesso faccio il botto anch’io ed è arrivato il lancio da 77 metri. Ho un po’ tremato sull’ultimo turno del finlandese Laspa che per fortuna non mi ha superato per quattro centimetri. Non ero nessuno. Non ero tra i più attesi. Anche per questo la medaglia vale molto di più”.
Elina Tzengko (lancio del giavellotto femminile)
La giavellottista greca Elina Tzengko ha completato la tripletta di titoli europei vincendo l’oro under 23 con la misura di 59.24m dopo i trionfi agli Europei under 20 a Tallin 2021 e agli Europei assoluti di Monaco di Baviera 2022. L’estone Gedly Tugi si è aggiudicata l’argento con 57.62m davanti alla finlandese Anni Linnea Alanen (56.67m). Federica Botter si è piazzata all’ottavo posto con 53.72m.
Elina Tzengko: “So di aver raggiunto grandi risultati nella mia carriera ma questo mi ha resa molto nervosa prima della gara. Voglio esaudire tutte le mie aspettative. Forse questa è la ragione per la quale non sono riuscita a lanciare più lontano. Volevo vincere la medaglia d’oro e questo mi ha reso ancora più nervosa. Mi allenerò ancora più duramente e credo di poter realizzare una buona misura ai Mondiali di Budapest”.
Blessing Afrifah (200 metri)
L’israeliano Blessing Afrifah ha bissato il successo iridato dell’anno scorso tra gli under 20 a Cali con la vittoria europea tra gli under 23 in 20”67 con vento contrario di -1.1 m/s per un centesimo di secondo su Raphael Bouju, che ha vinto l’argento all’ottava gara di questi campionati. Lo svizzero Timothé Mumenthaler ha vinto la medaglia di bronzo in 20”85 davanti all’azzurro Marco Ricci (20”96). Afrifah, nato da genitori di origini ghanesi, vinse il titolo mondiale under a Cali in 19”96 battendo al photo-finish Letsile Tebogo.
Blessing Afrifah: “Arrivando a Espoo, ho ripensato alla medaglia di bronzo agli Europei Under 20 di Tallin nel 2021. Volevo salire sul gradino più alto del podio questa volta. Prima della finale ho sentito che dovevo farcela. E’ un onore essere diventato il primo israeliano a vincere la medaglia d’oro in questa manifestazione. Ho realizzato di essere diventato campione solo dopo aver tagliato il traguardo”.
Delphine Nkansa (200 metri femminili)
La belga Delphine Nkansa ha vinto i 200 metri femminili in 23”31 riscattando le delusioni per il quarto posto sui 100 metri e il quinto posto nella staffetta 4×100. Boglarka Takacs è arrivata a due centesimi dall’oro in 23”33 cinque anni dopo il secondo posto agli Europei Under 18 del 2018 a Gyor. La greca Poliniki Emmanouildou si è aggiudicata la medaglia di bronzo in 23”41. La campionessa in carica di Tallin 2021 Dalia Kaddari si è piazzata al quinto posto in 23”52 dopo essersi presentata sul rettilineo in lotta per un piazzamento da podio.
Maria Vicente (salto triplo)
La versatile atleta spagnola Maria Vicente è tornata sul gradino più alto del podio in una grande manifestazione internazionale vincendo il salto triplo femminile con il record personale eguagliato di 14.21m. Vicente vinse il doppio oro nel salto triplo e nell’eptathlon agli Europei under 18 di Gyor 2018 e altri due ori nell’eptathlon ai Mondiali under 18 del 2017 e agli Europei under 20 nel 2019.
Maria Vicente: “L’anno scorso è stato molto difficile a causa di un infortunio. Questa vittoria è stata molto speciale per me. Sono orgogliosa di come sono riuscita a tornare ad alti livelli. Sono orgogliosa del mio allenatore e del mio team perché non è stato facile tornare”.
La svedese Maja Askag ha vinto l’argento con 13.76m davanti alla finlandese Jessica Kahara, che acciuffato il podio con un salto da 13.59m all’ultimo tentativo. La triplista veneta Veronica Zanon si è piazzata al sesto posto con 13.38m con vento leggermente contrario di -0.2 m/s dopo essere rimasta in zona medaglie fino al quinto tentativo.
Elena Kulichenko (salto in alto femminile)
La saltatrice in alto Elena Kulichenko ha conquistato il primo storico oro per Cipro agli Europei Under 23 con un salto riuscito da 1.91m al secondo tentativo. Kulichenko è nata in Russia ma studia negli Stati Uniti.
Elena Kulichenko: “Ero concentrata solo su me stessa e non sulle mie avversarie e questo mi ha permesso di vincere”.
Ismail Nezir (400 metri ostacoli maschili)
Il campione del mondo under 20 Ismail Nezir e Berke Ackam hanno firmato la doppietta per la Turchia sui 400 metri ostacoli maschili. Nezir ha vinto l’oro in 49”19. Ackam ha superato lo svedese Oskar Edlund nel finale aggiudicandosi il secondo posto in 49”57. Edlund ha vinto il bronzo con il primato personale di 49”63.
Ismail Nezir: “Sono davvero felice. La doppietta turca era nei nostri pianti. Siamo orgogliosi. Abbiamo lavorato duramente per questo obiettivo.”
Alida Van Daalen (getto del peso e lancio del disco)
L’olandese Alida van Daalen ha vinto la medaglia d’oro nel getto del peso femminile con 18.32m all’ultimo tentativo nella seconda giornata degli Europei Under 23 di Espoo in Finlandia. Van Daalen è stata in pieno controllo della gara e ha superato tre volte la barriera dei 18 metri. Due anni fa Van Daalen vinse la medaglia d’argento agli Europei under 20 a Tallin nel getto del peso e nel lancio del disco.
La britannica Serena Vincent ha vinto la medaglia d’argento con 16.92m davanti alla finlandese Emila Kangas (16.75m).
Van Daalen ha fatto il bis vincendo anche il lancio del disco con 56.77m. L’atleta con la maglia color arancione ha realizzato i migliori quattro lanci della competizione. La turca Ozlam Becerek ha vinto l’argento con 55.38m. L’azzurra Emily Conte è rimasta in zona medaglie fino all’ultimo tentativo con un lancio da 53.75m realizzato alla prima prova. Flatum ha scalzato l’azzurra dal podio all’ultimo lancio con una misura di 54.45m.
Alida Van Daalen: “Mi sono goduta ogni secondo di questa finale. Il mio nuovo allenatore mi ha aiutato a migliorare il getto del peso perché io avevo iniziato con il lancio del disco. Mi sono preparata molto bene e potete vederlo nella performance che ho realizzato. Mi sono rinforzata molto in sala pesi. La mia forza mentale è cresciuta molto. Avevo molta pressione nel lancio del disco e ho scelto di provare il getto del peso. Due anni fa non ero in una buona posizione dal punto di vista mentale. Volevo vincere il doppio oro per entrare nella storia. Non ci sono molte atlete in grado di vincere due ori in due specialità diverse”.
Alice Goodall, Sara Nestola e Aurora Bado (10000 metri femminili)
La britannica Alice Goodall ha vinto una gara molto emozionante sui 10000 metri in 33’16”45 battendo le due azzurre Sara Nestola (33’17”15) e Aurora Bado (34’12”75). La reggiana Nestola, allenata dal campione olimpico di maratona di Atene 2004 Stefano Baldini, ha lottato con Goodall dal sesto chilometro, quando si è staccata la greca Maria Kassou. La ligure Aurora Bado si è lanciata all’inseguimento di Kassou per la medaglia di bronzo. Goodall ha preso cinque metri di vantaggio su Nestola ad un giro dalla fine conquistando l’oro.
Alice Goodall: “Prima della gara sapevo di avere una chance di vincere una medaglia. Forse speravo in un argento. Essere campionessa europea suona davvero incredibile. Mi aspettavo un attacco finale dell’italiana, ma alla fine non ci è riuscita e l’ho battuta. E’ stata una gara molto dura fino alla fine”.
Sara Nestola: “Ora piangerò fino a domani. Avevo delle belle sensazioni e ci ho creduto fino all’ultimo. I due chilometri sono stati tosti perché la britannica mi ha dato filo da torcere. Ho visto che stava cambiando ritmo. La gara stava entrando nel vivo ma non potevo mollare. Mi dicevo: ‘manca un giro.’ Ho realizzato questo sogno.”
Aurora Bado è figlia della medaglia di bronzo mondiale di maratona di Goteborg 1995 Ornella Ferrara e di Corrado Bado. Aurora è nata il 24 Agosto 2002 ad Imperia ed allenata dal fratello Riccardo dalla fine del 2021 dopo essere stata seguita dai genitori. Nel 2023 ha compiuto progressi nella mezza maratona migliorando il personale con 1h12’03”. Studia scienze dell’alimentazione e gastronomia con l’obiettivo di diventare nutrizionista.
Aurora Bado: “Ho avuto una stagione difficile. Prendere questo bronzo è la carica in più che mi serviva per rimettere mano a tutto quello che avevo lasciato in sospeso. Dedico il bronzo a mia nonna, che compie 85 anni”.
Finale 5000 metri femminile
La britannica Megan Keith ha conquistato la medaglia d’oro sui 5000 metri femminili in 15’34”33 davanti alla spagnola Forero (15’43”22) e all’olandese Maatoug (15’50”83) arricchendo la sua collezione di successi in campo continentale dopo le due medaglie agli Europei di cross (oro nella categoria juniores nel 2021 a Dublino e argento a livello under 23 nel 2022 a Venaria Reale). Due anni fa Keith perse la medaglia agli Europei Under 20 di Tallin per due centesimi di secondo. La Britannica succede nell’albo d’oro degli Europei Under 23 alla nostra Nadia Battocletti, che vinse a Tallin nel 2021.
Megan Keith: “Nell’ultimo giro mi sono ricordata del modo in cui persi la medaglia agli Europei under 20 per appena due centesimi di secondo. Ho imparato dai miei errori del passato. Volevo essere sicura di portare a casa la medaglia”.
Finale 5000 metri maschili
Charles Hicks ha completato la doppietta britannica vincendo i 5000 metri maschili con il record dello stadio di 13’35”07 al termine di una gara di testa dall’inizio alla fine. Hicks ha vinto il terzo titolo europeo della sua carriera dopo il doppio successo nelle rassegne continentali di cross di Dublino 2021 e di Venaria Reale 2022. Emil Helander si è aggiudicato la medaglia d’argento in 13’40”15 davanti all’altro britannico Will Barnicoat (13’45”24).
Rory Leonard ha completato la trionfale partecipazione del mezzofondo britannico vincendo i 10000 metri in 29’08”33 davanti all’azzurro Francesco Guerra, che ha tagliato il traguardo in 29’11”86 davanti allo spagnolo Miguel Baidal (29’14”19). L’atleta romano è seguito dal tecnico Vittorio Di Saverio.
Francesco Guerra: “Una gara non facile da interpretare tatticamente. Siamo partiti molto lenti, tranne il polacco Mateusz Gos, che è andato subito in fuga. Nessuno voleva fare l’azione per andarlo a riprendere. Mi sono messa a tirare ma non forte, perché c’era vento. Avevo maggiori ambizioni sui 5000 metri e il nono posto su questa distanza mi aveva messo tanta voglia di riscatto”.
L’Italia si è piazzata al sesto posto nel medagliere con 3 ori, 6 argenti e 2 bronzi e al quarto posto nella classifica a punti con 126,5 punti grazie a 27 finalisti. La Francia ha conquistato la vetta della placing table con 135 punti. La squadra azzurra aveva fatto meglio solo nell’edizione di due anni fa a Tallin quando vinse il medagliere con 6 ori.