Il Silesian Stadium da 52000 posti ha ospitato la prima giornata delle World Relays 2021 in una serata fredda. Le prime due finali in programma hanno incoronato i padroni di casa della Polonia nella staffetta 2x2x400m e la Germania nella shuttle relay ad ostacoli.
Staffetta 2x2x400 metri
Joanna Jozwik e Patryk Dobek hanno vinto la medaglia d’oro per la Polonia nell’edizione 2021 delle World Relays nell’innovativa staffetta 2x2x400m con 3’40”92 davanti al Kenya guidato da Ferguson Rotich Cheruyot (3’41”79) e alla Slovenia (3’41”95).
Joanna Jozwik: “In questo tipo di gare bisogna stare attaccati agli avversari e controllare il ritmo. Verso la fine della gara ho avuto la sensazione che il ritmo fosse troppo lento e ho accelerato”.
Patryk Dobek: “Non volevo farmi prendere troppo dall’eccitazione e correre troppo forte nel primo giro. Rotich è un atleta di grande livello e ho cercato di tenere il suo ritmo. Fa freddo, ma vengo da un training camp a Zakopane e sono abituato a queste temperature”.
Staffetta ad ostacoli
La formazione tedesca composta da Monika Zapalska, Erik Balnuweit, Anne Weigold e Gregor Traber ha conquistato il successo nella staffetta ad ostacoli in 56”53 davanti alla Polonia (56”58) e al Kenia (58”89). L’ultimo frazionista polacco Damian Czykier ha ridotto lo svantaggio nei confronti della Germania, ma ha colpito l’ultimo ostacolo e non è riuscito a superare il tedesco Gregor Traber
Batterie staffetta 4×100 maschile
L’Italia ha centrato l’obiettivo della qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo firmando il miglior tempo delle batterie alla pari con il Brasile (squadra vincitrice dell’edizione di due anni fa di Yokohama).
Eseosa Desalu, Marcell Jacobs, Davide Manenti e Filippo Tortu hanno vinto la batteria in 38”45, che vale in un colpo solo la qualificazione per le Olimpiadi di quest’estate a Tokyo e per i Mondiali di Eugene 2022.
Nell’ultima frazione Tortu ha preceduto di quattro centesimi di secondo Akani Simbine nell’ennesimo testa a testa della loro carriera. Gli split cronometrici degli azzurri forniti dagli organizzatori sono i seguenti: Desalu 10”67, Jacobs 9”03, Manenti 9”65 e Tortu 9”10.
Filippo Tortu: “La grande prestazione è il frutto del lavoro svolto durante il raduno delle staffette. Il pensiero che tra pochi mesi sarà a Tokyo con i miei compagni mi commuove”.
Marcell Jacobs: “Era una serata davvero fredda, ma abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di qualificarci per le Olimpiadi. Abbiamo fatto il primo step. I cambi sono stati molto buoni. Domani sarà un altro giorno. Speriamo che il clima sia migliore”.
La rivale più accreditata è la formazione brasiliana composta da Rodrigo Do Nascimento, Felipe Bardi Dos Santos, Derick Silva e Paulo Camilo de Oliveira, che ha vinto la seconda batteria in 38”45 precedendo la Germania (38”70) e il Giappone (38”98).
L’Italia ha corso un solo millesimo più velocemente del Brasile. La sorprendente Danimarca ha stabilito il record nazionale con 39”06 centrando la qualificazione per la finale.
L’Olanda trascinata da Churandy Martina ha vinto la terza batteria in 38”79 davanti al Ghana.
Batterie staffetta 4×100 femminile
La fortissima squadra “oranje” dell’Olanda composta da Jamile Samuel, Dafne Schippers, Nadine Visser e Marije Van Hunenstjin ha realizzato il miglior tempo delle tre batterie con 43”28 precedendo le padrone di casa della Polonia (43”64) e l’Equador, che ha stabilito il primato nazionale con 43”86 centrando l’ingresso in finale.
La Francia ha vinto la terza batteria in 43”51 davanti alla Svizzera priva di Ajla Del Ponte e Mujinga Kambundji (43”71).
Le sprinter azzurre Johanelis Herrera Abreu, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Irene Siragusa hanno vinto la batteria in 44”02 dopo la squalifica per invasione di corsia del Brasile, che aveva tagliato il traguardo in prima posizione davanti alle italiane. L’Italia, già qualificata per le Olimpiadi di Tokyo 2021, ha conquistato anche il pass per i Mondiali di Eugene 2022.
Johanelis Herrera: “Siamo contente di aver confermato tutte le staffette per le Olimpiadi. I cambi sono da migliorare. Ci stiamo lavorando. Non vediamo l’ora di essere a Tokyo per conquistare il posto in finale”.
Gloria Hooper: “In finale possiamo fare meglio. C’è tantissimo margine.”
Anna Bongiorni: “Non ci aspettavamo il freddo. Ci siamo scaldate bene. Non cercavamo il tempo. L’obiettivo era la qualificazione in finale. La missione è compiuta. Vogliamo giocarci alla grande le nostre carte in finale. Mancavano alcune delle big, ma dopo un anno e mezzo era importante ripartire da qualcosa”.
Irene Siragusa: “Vogliamo migliorare sia a livello cronometrico sia a livello di cambi. Nonostante delle imperfezioni questo risultato è il frutto del lavoro che abbiamo svolto”.
Batterie staffetta 4×400 femminile
La staffetta 4×400 femminile italiana ha centrato la qualificazione alla finale delle World Relays e il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2021 classificandosi al terzo posto in 3’30”04, migliore dei tempi di ripescaggio. Nella prima batteria il quartetto inedito composto da Raphaela Lukudo, Eleonora Marchiando, Petra Nardelli e Ayomide Folorunso si è classificato al terzo posto in 3’30”04 dietro alle padroni di casa della Polonia (3’28”11) e alle finaliste iridate del Belgio (3’28”27).
Cuba ha fatto registrare il crono più veloce aggiudicandosi la seconda batteria in 3’27”90 davanti alle campionesse europee indoor di Torun 2021 dell’Olanda con la fuoriclasse Femke Bol (3’28”40). Bol ha fatto registrare la frazione più veloce con 49”81. La Francia ha terminato al terzo posto in 3’30”46.
La conferma della qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo e i Mondiali di Eugene dell’anno prossimo è arrivata dopo l’esito della terza batteria, dove la Gran Bretagna si è imposta in 3’28”83 davanti alla Germania (3’29”73). In finale saranno presenti sette formazioni europee oltre a Cuba.
Raphaela Lukudo: “Siamo partite sapendo di dover lottare fino alla fine. La qualificazione diretta era un sogno. Ognuna ha dato il suo meglio. Il tempo ci prospetta un miglioramento”.
Eleonora Marchiando: “Ero un po’ timorosa perché non avevo mai corso la seconda frazione, ma è andata bene. E’ stata una bella gara ma siamo rimaste in ansia perché non avevamo la qualificazione diretta”.
Petra Nardelli: “E’ stata una bellissima esperienza. Sono orgogliosa di far parte di questa nazionale”.
Ayomide Folorunso: “Per un attimo siamo rimaste a sudare nell’attesa della sospirata qualificazione. Ce l’abbiamo fatta. Ci abbiamo creduto fino in fondo”.
Batterie staffetta 4×400 maschile
I campioni europei indoor dell’Olanda Jochem Dobber, Liemarvin Bonevacia, Ramsey Angela e Tony Van Diepen si sono confermati come una delle formazioni favorite stabilendo il crono più veloce delle batterie con 3’03”09 precedendo il Sud Africa (3’03”79) e il Belgio (3’04”01).
La giovane formazione italiana composta da Lorenzo Benati, Alessandro Sibilio, Brayan Lopez e Vladimir Aceti si è classificata seconda nella terza batteria in 3’04”81 alle spalle del Botswana capitanato da Isaac Makwala (3’04”81) qualificandosi per le Olimpiadi di Tokyo e i Mondiali di Eugene.
Da sottolineare la frazione lanciata di Aceti, che ha superato il forte polacco Karol Zalewski chiudendo la sua frazione in 45”36.
Brayan Lopez: “A 24 anni sto diventando ormai un “veterano” di questo gruppo cosi giovane. E’ bello fare un risultato del genere”
Vladimir Aceti: “E’ stata una gara tosta. La mia forza è stata quella di attaccarmi a qualcuno. Ho resistito e nel rettilineo finale abbiamo fatto la volata e ho avuto la meglio sul polacco. Nelle altre batterie abbiamo visto tanta competizione. Sarà una finale divertente”.
Il Giappone ha conquistato il successo nella seconda batteria in 3’03”31 superando la Colombia (3’04”64) e la Francia (3’04”78 ultimo tempo dei ripescaggi).
Batterie staffetta 4×400 mista
Edoardo Scotti, Giancarla Trevisan, Alice Mangione e Davide Re hanno vinto la batteria con il miglior tempo di tutte le squadre qualificate con 3’16”52 completando l’en-plein dell’atletica italiana, che qualifica tutte le cinque squadre per le Olimpiadi di Tokyo della prossima estate.
Scotti (vincitore sui 400 metri al Golden Gala 2020) ha lanciato l’Italia con una prima frazione in 46”07 passando il testimone all’italo-americana Giancarla Trevisan, che ha scavato un margine abissale nei confronti delle formazioni avversarie.
Bravissima anche la campionessa italiana dei 400 metri Alice Mangione, che ha corso la sua frazione in meno di 52 secondi prima di passare il testimone a Re, che ha controllato l’ampio margine correndo la sua frazione in poco meno di 47 secondi chiudendo davanti al belga Kevin Borlée.
La formazione belga schierava anche il campione del mondo under 20 dei 400 metri Jonathan Sacoor, la vice campionessa europea indoor di Glasgow 2019 Cynthia Bolingo e Camille Laus. La Colombia con Anthony Zambrano in ultima frazione si è classificata terza in 3’17”61 ma non è bastato per centrare l’ingresso in finale.
Il team brasiliano formato da Anderson Freitas Henriques, Tiffani Silva Marinho, Geisa Coutinho e Alison Dos Santos ha corso solo un centesimo più lentamente dell’Italia vincendo la terza batteria in 3.16.53 davanti alla Republica Dominicana (3’16”67).
Davide Re: “E’ stata una frazione facile da gestire. Giancarla e Alice hanno fatto un ottimo lavoro correndo davvero forte. Mi sono limitato a controllare la gara nell’ultima frazione risparmiando energie per la finale”.
Edoardo Scotti: “Ieri ero un po’ agitato. Stamattina ho sentito il freddo, ma se ci sei di testa e si da tutto e sei carico, le condizioni climatiche non le senti neanche”-
Alice Mangione: “Ho avuto sensazioni bellissime. Ero preoccupata anch’io per il freddo, ma quando sono entrata in pista non ho pensato a niente. Mi sono divertita tantissimo. E’ stato davvero bello correre una staffetta mista”.
L’Olanda ha vinto la prima batteria in 3’18”04 con una frazione di Femke Bol cronometrata in 50”72.