La città polacca di Chorzow nella regione della Slesia ospiterà da domani sino a domenica le World Relays, il campionato del mondo di staffette. Sarà la prima volta che questa manifestazione si svolgerà su suolo europeo dopo le quattro edizioni disputate a Nassau nel 2014, 2015, 2017 e a Yokohama nel 2019.
Le World Relays sono la porta d’accesso per la qualificazione diretta alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e ai Mondiali di Eugene 2022. Le prime otto classificate delle staffette 4×100 e 4×400 maschile e femminile, oltre che quelle della staffetta mista sempre del giro di pista, si qualificheranno per i Giochi olimpici della prossima estate, mentre un piazzamento tra le prime dieci (o dodici nel caso della staffetta mista) garantirà l’accesso diretto ai Mondiali di Eugene.
L’Italia si è già assicurata il pass olimpico per la staffetta 4×100 femminile e la 4×400 maschile grazie alle finali conquistate ai mondiali di Doha 2019, e punta a completare l’en-plein qualificandosi anche nella staffetta 4×100 maschile, 4×400 femminile e in quella mista.
Il quadro delle 16 qualificate per le Olimpiadi sarà completato il prossimo 29 giugno in base ai risultati utili per il Ranking mondiale.
In questa presentazione analizziamo le possibili favorite per il podio e le nazionali con le maggiori speranze di qualificarsi per le Olimpiadi.
Staffetta 4×100 maschile
L’Italia proverà a staccare il pass olimpico dopo aver mancato per poco l’ingresso nella finale dei Mondiali di Doha 2019 dove il quartetto formato da Federico Cattaneo, Marcell Jacobs, Davide Manenti e Filippo Tortu ha stabilito il primato italiano con 38”11 in batteria.
L’obiettivo è alla portata degli azzurri ma non sarà facile da raggiungere, anche se mancheranno diverse formazioni di grande livello come la Giamaica, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l’Australia, il Canada e Trinidad and Tobago.
Ci sarà invece il Brasile, che vinse l’oro nella staffetta 4×100 nell’ultima edizione di Yokohama 2019 grazie all’ultima frazione di uno straordinario Paulo Camilo de Oliveira, che precedette Noah Lyles di due centesimi di secondo in 38”05. Oltre a Camilo De Oliveira la formazione sudamericana potrà contare su Rodrigo do Nascimento e Derrick Silva, che hanno contribuito al quarto posto ai Mondiali di Doha in 37”72.
Tra le nazionali presenti a Silesia ci saranno quattro nazionali finaliste ai mondiali di Doha: Francia, Olanda, Giappone e Sudafrica.
Akani Simbine guiderà un forte quartetto sudafricano, che migliorò il primato africano con 37”65 nella batteria dei Mondiali di Doha 2019 prima di classificarsi quinto nella finale in 37”73.
Simbine ha già corso tre volte sotto i 10 secondi sui 100 metri nel 2021 e ha vinto il titolo sudafricano in 9”99 dopo aver corso la semifinale in 9”82 con vento a favore. Oltre a Simbine il team sudafricano potrà contare su altri talenti del calibro di Clarence Munyai, Thando Dodlo, Simon Magakwe, Tlotlso Leothela.
L’équipe francese sarà guidata da Christophe Lemaitre, bronzo olimpico sui 200 metri a Rio de Janeiro 2016 e nella staffetta 4×100 a Londra 2017.
L’Olanda centrò la finale ai Mondiali di Doha grazie all’eccellente 37”91 realizzato nella batteria. Il quartetto “oranje” presenta nomi di assoluto livello come Churandy Martina, il bronzo europeo dei 60 metri indoor Joris Van Gool e Henry Paulina.
Il Giappone vinse la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e il bronzo mondiale a Doha 2019, ma presenta una formazione giovane priva delle sue stelle più importanti. La nazionale del Sol Levante sarà composta da Kazuma Higuchi, Soshi Mizukubo, Ryuchiro Sakai, Ryota Suzuki e Hiroki Yanagita.
La “Nationalmannschaft” tedesca avrà come elemento di punta Julian Reus, tre volte sul podio ai Campionati Europei nel 2012, 2014 e 2016.
Il campione europeo dei 200 metri Ramil Gulyev è la stella della formazione turca.
Gli Stati Uniti detengono il primato della manifestazione con 37”38 dall’edizione 2015.
Staffetta 4×100 femminile
Tra le sedici nazionali presenti soltanto l’Italia e la Svizzera si sono già garantite il posto per le Olimpiadi grazie alla qualificazione alla finale dei Mondiali di Doha.
Numerose federazioni come Giamaica, Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania hanno rinunciato a schierare formazioni nella staffetta 4×100.
La Svizzera vanta una ricca tradizione nelle staffette 4×100 nelle più grandi rassegne internazionali e ha sfiorato il podio ai Mondiali di Doha con il quarto posto in 42”18 (record nazionale).
La stella del team rossocrociato è la ticinese Ajla Del Ponte, campionessa europea indoor sui 60 metri 7”03 a Torun. Nelle ultime settimane Del Ponte ha contratto il covid in forma lieve e con pochi sintomi ma è in ripresa. Le altre staffettiste svizzere in gara sono Sarah Atcho e Salome Kora, mentre Mujinga Kambundj ha rinunciato perché è ancora indietro con la preparazione dopo un infortunio al piede nella scorsa stagione.
Le staffettiste italiane Johanelis Herrera Abreu, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Irene Siragusa hanno già messo al sicuro la qualificazione per le Olimpiadi grazie al settimo posto nella finale iridata di Doha e puntano ad un piazzamento tra le migliori dieci nazionali, che garantirebbe un posto per i Mondiali di Eugene 2022.
Le azzurre migliorarono il record italiano con 42”90 nella batteria dei Mondiali prima di correre in 42”98 in finale.
Un altro quartetto europeo in grado di puntare ad un piazzamento di primo piano è l’Olanda, che presenterà tre stelle di assoluto livello, come la due volte campionessa mondiale dei 200 metri Dafne Schippers, la medaglia d’oro dei 60 metri ostacoli Nadine Visser e il bronzo europeo indoor dei 60 metri Jamile Samuel.
La polacca Ewa Swoboda (campionessa europea indoor nel 2019 sui 60 metri a Glasgow) è la stella della formazione di casa. Dopo aver rinunciato agli Europei Indoor a causa del covid, Swoboda difenderà i colori della sua nazionale nelle staffette 4×100 e 4×200.
La Nigeria schiera Blessing Okagbare, vincitrice sui 100 metri nel meeting del Continental Tour a Eugene in 10”97, e Tobi Amusan, campionessa ai Giochi del Commonwealth di Gold Coast 2018 e quarta ai Mondiali di Doha 2019 sui 100 ostacoli.
Il nome di spicco della nazionale francese è Carolle Zahi, che vinse l’oro nella staffetta 4×200 nella precedente edizione delle World Relays di Yokohama.
Gli Stati Uniti detengono il primato delle World Relays con il 41”88 realizzato nel 2014.
Staffetta 4×400 maschile
Nell’edizione del 2019 di Yokohama Trinidad and Tobago vinse a sorpresa sugli Stati Uniti. A Chorzow potrebbe essere la volta di una formazione europea.
Il Belgio dei fratelli Kevin, Jonathan e Dylan Borlée punta a vincere la staffetta del miglio dopo la medaglia di bronzo conquistata ai Mondiali di Doha 2019 in 2’58”78, prestazione molto vicina al primato nazionale stabilito in occasione del quarto posto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
I figli di coach Jacques Borlée si sono allenati nei giorni scorsi a Rieti e hanno corso i 400 metri contro Davide Re al Trofeo Perseo nel capoluogo sabino. Il Belgio ha vinto tre titoli europei nel 2012, 2016 e 2018.
La principale avversaria del Belgio per il primo posto è la Colombia, che si classificò quarta a sorpresa ai Mondiali di Doha stabilendo il primato nazionale con 2’59”60.
La formazione sudamericana schiera il talento Anthony Zambrano, medaglia d’argento sui 400 metri ai Mondiali di Doha in 44”15, Alejandro Perlaza, Diego Palomeque e John Alexander Solis. Zambrano si mise in luce al meeting di La Chaux de Fonds in 44”68 precedendo l’azzurro Davide Re, che nell’occasione migliorò il primato italiano con 44”77.
L’Italia punta ad un buon piazzamento in finale dopo l’eccellente sesto posto e la qualificazione olimpica ai Mondiali di Doha in 3’01”60 con un quartetto formato da Edoardo Scotti, Vladimir Aceti, Matteo Galvan e Davide Re. Di quella formazione Scotti, Aceti e Re saranno presenti anche a Chorzow insieme ad Alessandro Sibilio, Lorenzo Benati, Mattia Casarico e Brayan Lopez.
L’obiettivo nel mirino è battere il vecchio record italiano (3’01”37) stabilito agli Europei di Stoccarda nel lontano 1986. Re ha esordito in questa stagione vincendo i 400 metri in 45”76 davanti ai fratelli Borlée sulla pista di casa al Trofeo Perseo di Rieti.
L’Olanda si presenta alle World Relays con uno dei tempi di accredito più lenti, ma arriva a questo appuntamento con ottime possibilità di fare bene dopo la medaglia d’oro conquistata agli Europei Indoor di Torun. Il team oranje ripresenta la stessa formazione composta da Jochem Dobber, Liemarvin Bonevacia, Ramsey Angela e Tony Van Diepen, che ha vinto il titolo continentale.
La Polonia ha una solida tradizione nella staffetta del miglio e ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali Indoor di Birmingham ne 2018. Tre dei quattro membri di quella formazione (Lukasz Krawczuk, Jakub Krzewina e Karol Zalewski) faranno parte del team biancorosso nella rassegna organizzata in casa.
Il Giappone si classificò quarto nell’ultima edizione della World Relays di Yokohama prima di sfiorare la finale dei Mondiali di Doha per soli nove centesimi di secondo. Della formazione che ha gareggiato a Yokohama saranno presenti Julian Walsh e Kentaro Sato.
Le starting list presentano numerosi nomi di spicco come il tre volte campione mondiale ed europeo indoor Pavel Maslak della Repubblica Ceca, Isaac Makwala del Botswana, il vincitore del titolo europeo indoor 2021 Oscar Husillos della Spagna. Le altre formazioni da seguire saranno la Gran Bretagna e il Sudafrica.
Staffetta 4×400 femminile
Si preannuncia una sfida tra le padrone di casa della Polonia e le neo campionesse europee indoor di Torun 2021 dell’Olanda. La Polonia vinse la medaglia d’oro nell’edizione di Yokohama 2019 davanti agli Stati Uniti e all’Italia pochi mesi prima di aggiudicarsi l’argento ai Mondiali di Doha.
Anche se mancherà la campionessa europea outdoor dei 400 metri e della staffetta 4×400 Justyna Swiety Ersetic, la formazione polacca si presenta all’appuntamento con una formazione molto competitiva con atlete del calibro di Iga Baumgart Witan (campionessa europea outdoor della 4×400 a Berlino nel 2018 e due volte medaglia d’oro agli Europei Indoor di Belgrado 2017 e di Glasgow 2019), Patryicya Wyciszkiewicz e Malgorzata Holub Kowalik.
L’Olanda presenta lo stesso quartetto che ha vinto il titolo europeo indoor a Torun, comprendente Lieke Klaver, Marit Dopheide, Lisanne De Witte e la formidabile Femke Bol, campionessa europea indoor sui 400 metri con il record nazionale di 50”63 e vincitrice sui 400 ostacoli nell’ultima edizione del Golden Gala a Roma. Le olandesi potrebbero attaccare il primato nazionale di 3’26”98, stabilito alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
La Gran Bretagna ha una grande tradizione e si è classificata seconda alle spalle dell’Olanda agli Europei Indoor di Torun e quarta ai Mondiali di Doha.
L’Italia vinse una splendida medaglia di bronzo a Yokohama (la prima nella storia di questa manifestazione per i colori azzurri) con un quartetto formato da Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Giancarla Trevisan e Raphaela Lukudo.
La squadra azzurra presente a Chrorzow ripresenta le stesse atlete tranne Chigbolu oltre ai talenti della nuova generazione emersi nell’ultimo anno come Alice Mangione (campionessa italiana outdoor sui 400m a Padova nel 2020), Eleonora Marchiando e Virginia Troiani.
La formazione del Belgio della staffetta 4×400 è stata una delle maggiori sorprese dell’ultima edizione dei Mondiali di Doha dove si è classificata al quinto posto nella finale dopo aver stabilito il primato nazionale in batteria.
La Svizzera presenta Lea Sprunger, campionessa europea a Berlino nel 2018 e quarta ai Mondiali di Doha 2019 sui 400 ostacoli. Le altre nazionali da seguire in ottica qualificazione per le Olimpiadi 2021 e i Mondiali 2022 sono la Francia, la Nigeria, Cuba e il Botswana.
Staffetta 4×400 mista
Dopo aver fatto il debutto in una grande rassegna internazionale ai Mondiali di Doha, la staffetta mista esordirà sul palcoscenico olimpico a Tokyo 2021. Le otto formazioni finaliste alle World Relays si qualificheranno per le Olimpiadi, mentre le prime dieci (le otto finaliste e i migliori due tempi delle batterie escluse dalla finale) accederanno ai Mondiali di Eugene del prossimo anno.
La Polonia è una delle quattro formazioni già qualificate per le Olimpiadi grazie al quinto posto raggiunto con il primato nazionale di 3’12”33 ai Mondiali di Doha. Il team di casa presenta due campioni del mondo indoor di Birmingham 2018 (Karol Zalewski e Lukasz Krawczuk), Natalia Kazmarek e Karolina Lozowska.
La Gran Bretagna è stata la migliore delle formazioni europee ai Mondiali di Doha con il quarto posto alle spalle di Stati Uniti, Giamaica e Barhein. La formazione britannica sarà rappresentata da Amy Alcock, Ami Pipi, Joe Brier e James Williams.
I fratelli Borlée e il campione mondiale under 20 dei 400 metri di Tampere 2018 Jonathan Sacoor sono stati iscritti sia nella 4×400 sia nella staffetta mista del Belgio. Cynthia Bolingo (argento sui 400 metri agli Europei Indoor di Glasgow 2019) rinforza ulteriormente una formazione mista belga potenzialmente da podio.
L’Olanda potrebbe dare vita ad un derby dei Paesi Bassi con l’Olanda che presenta Femke Bol, Lieke Klaver e i campioni europei della 4×400 maschile di Torun 2021.
L’Italia punta alla qualificazione olimpica due anni dopo il quarto posto alle World Relays di Yokohama in 3’20”28. Ai Mondiali di Doha gli azzurri realizzarono 3’16”52 in batteria ma videro sfumare per meno di quattro decimi di secondo l’ingresso nella finale e l’accesso diretto alle Olimpiadi e daranno tutto per centrare l’obiettivo.
Aron Koech ha trascinato il Kenya al terzo posto a Yokohama alle spalle degli Stati Uniti e del Canada. La formazione keniana annovera il formidabile Emmanuel Korir (personali di 44”21 sui 400m e 1’42”05 sugli 800m).
Staffetta 4×200 maschile
La Germania punta al terzo podio nella staffetta 4×200 alle World Relays dopo i due terzi posti nelle edizioni di Nassau nel 2015 e di Yokohama nel 2019. La formazione tedesca è completamente diversa da quella che stabilì il primato nazionale di 1’21”26 a Yokohama.
L’Equador schiera Alex Quinonez, medaglia di bronzo iridata sui 200 metri a Doha nel 2019 e velocista dal personale di 19”87 stabilito a Losanna due anni fa.
Il Kenya ha un ottimo bilancio in questa disciplina alle World Relays avendo collezionato un quarto e un quinto posto rispettivamente nel 2019 e nel 2014. Il team africano schiera Mark Odhiambo, che di recente ha migliorato il record personale con 10”11 sui 100 metri.
Una sorpresa potrebbe arrivare dalla Danimarca, che schiera il teenager Tazana Kamanga Dyrbak, che di recente ha migliorato il primato nazionale sui 200 metri con 20”48.
Staffetta 4×200 femminile
Ci sarà una nuova squadra vincitrice, perché i team degli Stati Uniti, della Giamaica, della Nigeria e della Francia, che hanno vinto le precedenti edizioni delle World Relays, non saranno al via.
In una gara molto aperta emerge come team leggermente favorito l’Ecuador, che schiera l’ex campionessa del mondo under 18 e under 20 Angela Tenorio e la star emergente Gabriela Anahi Suarez, che ha corso in 11”16 da atleta under 20 l’anno scorso.
La Polonia schiera la campionessa europea indoor di Glasgow 2019 Ewa Swoboda e la vincitrice del titolo nazionale dei 200 metri Marlena Gola.
L’Irlanda avrà due protagoniste come la campionessa europea under 20 di Grosseto 2017 Gina Akpe Moses e l’ostacolista Molly Scott.
Staffetta mista 2x2x400m
La Polonia veste il ruolo di squadra favorita di questa nuova gara introdotta nel programma a Yokohama 2019. Il team di casa schiera l’ex quattrocentista ad ostacoli Patryk Dobek, campione europeo indoor sugli 800 metri a Torun 2021, e Joanna Jozwik, finalista olimpica e argento europeo indoor.
Il Kenya presenta due ottocentisti di grande livello come Ferguson Cheruiyot Rotich, bronzo ai Mondiali di Doha 2019, ed Emily Tuei, atleta dal personale di 1’58”04.
Staffetta mista ad ostacoli
Polonia ancora protagonista nella staffetta shuttle ad ostacoli con il finalista europeo dei 110 ostacoli Damian Czykier e il primatista nazionale ed ex campione del mondo under 20 Artur Noga, e Klaudia Wojtunik, ostacolista dal personale di 13”08.
La Germania può contare su un team di atleti esperti come Erik Balnuweit e Gregor Traber e la finalista europea Rebecca Lobe.