Una terza e conclusiva giornata dei campionati italiani assoluti disputati a Molfetta in provincia di Bari, la prima storica edizione della storia in Puglia, contraddistinta da tanti risultati di alto contenuto tecnico a cominciare da quanto accaduto nella finale più attesa, quella dei 200 metri intitolati per la prima volta alla compianta leggenda dell’atletica Pietro Mennea, dove il campione olimpico della 4×100 Filippo Tortu ha dato spettacolo con una splendida dimostrazione di talento ed una vittoria entusiasmante nel tempo di 20″14, sua terza miglior prestazione della carriera a soli 4 centesimi dal crono con cui sfiorò, di pochi millesimi, la finale ai mondiali di Eugene 2022.

Per il velocista lombardo di origini sarde una grandissima soddisfazione esternata dopo il traguardo da una gioia incontenibile che l’ha portato addirittura a strapparsi la maglia, ma tanta era stata la tensione e la paura nell’ultima settimana in cui aveva temuto di non poter essere presente a questo fondamentale appuntamento, a causa del banale contrattempo causato dall’esultanza dopo la qualificazione della 4×100 per i Mondiali a Grosseto, e soprattutto una grande iniezione di fiducia in una stagione in cui non era sinora riuscito a rendere per le sue straordinarie possibilità.

Da segnalare anche il buon ritorno agonistico nella gara, dopo alcuni problemi fisici subiti, da parte dell’altro campione a cinque cerchi della staffetta Fausto Desalu, secondo con 20″52, mentre al terzo posto si è piazzato Marco Ricci con 20″69.

Nella gara femminile del mezzo giro di pista brillante successo di Dalia Kaddari con 22″90, leggermente peggiore del 20″86 con cui aveva impressionato in batteria facendo presagire un risultato ancor più eclatante nella sia pur ottima e vittoriosa finale in cui Anna Bongiorni si è piazzata al secondo posto con 23″29 e Irene Siragusa terza con 23″58.

Le dichiarazioni di Tortu: Sono molto contento perché sono riuscito a trovare una gara che sentivo di aver dentro, ma che per vari motivi e problemi tecnici non riuscivo a tirare fuori. È stata davvero una finale di alto livello, anche grazie alla concorrenza, per questo ringrazio tutti i miei avversari”.

Zane Weir-Leonardo Fabbri (foto Grana/FIDAL)
Zane Weir-Leonardo Fabbri (foto Grana/FIDAL)

Se la gara dei 200 maschili è stata la più emozionante tra quelle viste allo stadio Cozzoli, quella dai più ricchi contenuti tecnici è stata certamente il getto del peso maschile con l’ennesima grande sfida consumata tra i due compagni di allenamento e amici, Leonardo Fabbri e Zane Weir, sempre più costanti a ridosso dei ventidue metri, con la vittoria del primo con 21,80 e l’ottimo 21,69 del secondo.

Splendida prestazione di Simone Barontini che ha vinto il titolo italiano degli 800 metri maschili con il proprio personale di 1’44″50, in una splendida gara tirata per 650 metri da un coraggiosissimo Francesco Pernici, che poi chiude al terzo posto anche lui con il personale di 1’45″23, mentre Catalin Tecuceanu finisce secondo con 1’45″04.

Eloisa Coiro ha confermato la sua eccellente condizione di questa stagione e conquista il titolo italiano femminile sui due giri di pista, con il crono di 2’00″43 davanti a Gaia Sabbatini seconda in 2’00″87 e a Elena Bellò terza in 2’01″22 dopo avere fatto il ritmo per gran parte della gara.

Nei 1500 donne bella sfida sul rettilineo finale tra Sintayeu Vissa e Federica Del Buono con la prima che ha operato il sorpasso decisivo negli ultimi metri, vincendo in 4’06″85 davanti all’avversaria seconda con 4’07″05.

Nei 1500 uomini facile vittoria in una gara totalmente tattica da parte di Pietro Arese che si è imposto con 3’46″07 davanti a Ossama Meslek secondo con 3’47″20.

Simone Barontini (foto Grana/FIDAL)
Simone Barontini (foto Grana/FIDAL)

Nei 400 maschili ottima prestazione anche di Davide Re, primatista italiano sulla distanza che ha vinto con lo stagionale di 45″21 davanti a un eccellente Lorenzo Benati al personale con 45″39.

Nel giro di pista al femminile vittoria di un soffio di Alessandra Bonora che, con 52″24, precedendo di 1 centesimo Giancarla Trevisan.

Nuovo primato italiano nei 400 ostacoli donne di Ayomide Folorunso, che ha dominato la gara e chiuso in 54″22 per un miglioramento di 12 centesimi rispetto al suo precedente limite di 54″34 realizzato ai mondiali di Eugene 2022, mentre nella gara maschile vittoria di Mario Lambrughi che si è imposto facilmente in 49″54.

Da quattro anni Stefano Sottile non saltava così tanto nell’alto e lo ha fatto con 2,28 alla terza, di nuovo ispirato dagli Assoluti, evento in cui raggiunse 2,33 nel 2019.

Bella anche la prova di Roberta Bruni nell’asta donne con 4,60 alla prima e poi tre errori al possibile record italiano di 4,73 mentre nel lungo maschile il rientro di Filippo Randazzo vale il tricolore con 7,88, e al femminile Ottavia Cestonaro ha bissato il titolo di ieri del triplo con 6,37.

Roberta Bruni (foto Grana/FIDAL)
Roberta Bruni (foto Grana/FIDAL)

Pur in assenza del primatista italiano Dario Dester, la gara del decathlon ai campionati italiani assoluti di Molfetta si è rivelata di altissimo contenuto tecnico con il 24enne atleta trentino, Lorenzo Naidon, capace di chiudere la prima giornata con 4162 punti, e poi confermarsi nella seconda per un punteggio finale di 8090 che gli vale il superamento della fatidica soglia dell’eccellenza degli 8000.

Naidon ha collezionato cinque successi su dieci gare, realizzando nella prima giornata i personali nei 100 metri con 10”69 e nel salto in lungo con 7.45m mentre nella seconda di ieri la sua sequenza ha visto la vittoria nei 110 ostacoli con 14″15, il terzo posto nel lancio del disco con 38.85, l’altro successo nel salto con l’asta con la misura capolavoro di 5.20 con ben 25 cm di miglioramento rispetto al suo precedente limite, poi 54,34 di ennesimo personale nel giavellotto per chiudere, in maniera composta, senza nemmeno troppa apparente fatica i 1500 metri in 4’35″76 per il magico totale di 8090 punti.

Lorenzo Naidon (foto Grana/FIDAL)
Lorenzo Naidon (foto Grana/FIDAL)

Tutto come da copione nei 3000 siepi, senza particolari imprevisti, con Ala Zoghlami che ha vinto tra gli uomini con 8’30″97, liberandosi della concorrenza di Enrico Vecchi secondo in 8’35″62 e Yassin Bouih terzo con 8’39″57, mentre tra le donne il dominio è stato per la favorita Eleonora Curtabbi con 9’55″28, per precedere Sveva Fascetti al personale di 10’06″25 e Laura Dalla Montà terza con 10’10″45.

Le Fiamme Gialle hanno sollevato la Coppa Italia maschile con 113 punti mentre i Carabinieri si sono imposti al femminile con 141 punti.

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