Ancora una grandissima prestazione di Pietro Arese che, una settimana dopo aver ottenuto il proprio personale dei 1500 metri con 3’34”37 al meeting di Montreuil in Francia, diventando il secondo di sempre in Italia dopo il primatista nazionale Gennaro Di Napoli, ha ottenuto una prestigiosa vittoria nel Memorial Zdislaw Kryskoviak di Bydgoszcz in Polonia, prova Gold di Continental Tour, migliorandosi ancora sino a 3’33″56 che lo ha avvicinato ulteriormente al record italiano di 3’32″78 del 1990 a Rieti mentre, per la statistica esatta, esistono altri due crono migliori ma sempre di Di Napoli con 3’32″94 a Montecarlo nel 1995 e 3’32″98 a Pescara nel 1989.

Per Pietro anche il primato dell’importante meeting, oltre che il minimo per l’accesso diretto ai Mondiali di Budapest, con una condotta di gara intelligente e coraggiosa in cui si è mantenuto in mezzo al gruppo sino all’inizio dell’ultimo giro, per poi passare alla campana in seconda posizione ed effettuare l’attacco decisivo a 250 metri dal termine, superando il serbo Bibic e resistendo con grande vigore al tentativo di rimonta, sul rettilineo finale, dell’irlandese Andrew Coscoran, secondo al traguardo e anche lui al personale con 3’33″87.

Dietro, si sono piazzati al terzo posto il britannico Matthew Stonier in 3’34″43, poi il belga Ismael Debjani con 3’34″53, il sudafricano Tshepo Tshite in 3’34″59 e l’etiope Adisu Girma in 3’34″71, a completare un sestetto di atleti tutti sotto l’importante soglia dei tre e trentacinque.

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Degli altri azzurri impegnati nel meeting, Leonardo Fabbri dopo la grande vittoria nel getto del peso del Golden Gala, ha ottenuto un buon quarto posto con 21,18 mentre Zane Weir è stato quinto con 21,14 nella gara vinta dal neozelandese Tom Walsh con il record del meeting di 22,22 davanti allo statunitense Adrian Piperi con 21,61 e al nigeriano Chukwuebuka Enekwechi con 21,32.

Nei 200 femminili Dalia Kaddari si è piazzata al quarto posto con 23″16 nella gara vinta dalla britannica Daryll Neita con l’ottimo 22″23, anche questo primato del meeting, mentre Claudio Stecchi nel salto con l’asta ha trovato una serata poco fortunata e si è fermato a 5.42 nella competizione in cui lo statunitense Chris Nilsen si è imposto con un eccellente salto a 5.92 che, fatto salvo l’extraterrestre Duplantis, rappresenta una grande misura.

Da segnalare anche il 19″95 dello statunitense Erriyon Knighton nei 200 maschili e il 78,79 della sua connazionale Brooke Andersen nel lancio del martello donne.

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Le dichiarazioni di Arese: “Mentalità, questa è la caratteristica che mi riconosco oggi. Io guardo già avanti e sono a soli 6 centesimi dal minimo olimpico per Parigi che si potrà ottenere da luglio. Con coach Silvano Danzi ci siamo detti che, tra mille virgolette, ‘a fare i tempi sono bravi tutti’, ma farli vincendo una tappa Gold che è mezzo gradino sotto la Diamond League è veramente importante. Non è il risultato ma la sensazione. E la giornata di oggi mi gasa tanto.

Anche perché ora non bisognerà rincorrere il ranking per andare ai Mondiali e la preparazione sarà più semplice. Era un tempo atteso? Nì. Ma quando ho visto il passaggio ai 1100 ho pensato che avrei fatto il personale: mi sono incollato a Bibic e l’ho passato. Sentivo di poter vincere. Poi nel rettilineo finale ho messo un’altra marcia e sono rimasto davanti. Se mi chiedete del record italiano, rispondo senza nascondermi: l’obiettivo cronometrico è quello, ormai mancano soltanto otto decimi. Ora mi attende una gara di 800 metri, sabato 17 giugno a Dessau, in Germania, la mia prima all’estero su questa specialità. Può essere utile per velocizzare i ritmi nella prospettiva di una gara tattica agli Europei a squadre, qualora fossi convocato. E ci starebbe qualche bella Diamond League, mi sento pronto”.

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