Il campione olimpico del salto in alto Gianmarco Tamberi si impone al Memorial Kamila Skolimowska, prova Gold del Continental Tour, con la misura di 2,30 superando avversari di grande spessore tecnico, a cominciare dal russo Ivanyuk, secondo con 2,27.
Tamberi, molto più reattivo delle precedenti uscite, fa un percorso netto fino a 2,27 (con passaggi a 2.10, 2,15, 2,20 e 2,24) mentre i suoi concorrenti faticano al punto che il russo Ivanyuk spende due tentativi su tutte le misure e addirittura tre su 2,27.
A quota 2,30 il russo sbaglia tre volte e l’azzurro, ormai vittorioso, si presenta ancora in pedana, per la gioia del pubblico, e supera con grande ampiezza l’asticella.
Tre tentativi ancora per il marchigiano, salutati dalle ovazioni dei circa ventimila spettatori di Chorzow: uno a 2,34, e due a 2,36, tutti ovviamente senza fortuna.
Le dichiarazioni di Gimbo: “Mi mancava il boato del pubblico, sentire venti, venticinquemila persone che salutano con la voce un tuo salto riuscito, mentre atterri sui sacconi. Che bello, mi ha dato davvero una grande emozione, quasi non me lo ricordavo più. In effetti, sto ancora bene, e in certi salti si vede. Cresce la voglia di gareggiare, di tornare a superare l’asticella, dopo i festeggiamenti post Olimpiade.
E’ chiaro che la condizione non sia quella di Tokyo, figuriamoci, ma quando le cose tecnicamente riescono, posso salire alle quote viste stasera. Il 2,30 era un bel salto, credo che possa valere qualche centimetro in più, e spero di riuscire ad aggiungerli a Zurigo, nelle finali della Diamond League.
Sì, Zurigo è una tappa importante, diciamo il terzo obiettivo stagionale, dopo Olimpiade ed Europei indoor; voglio fare bene anche per centrare un altro obiettivo, che è più mio, ma che mi stimola, ovvero terminare la stagione al primo posto del ranking mondiale. Mi piacerebbe davvero riuscirci.”
Prima di Tamberi un’altra ottima affermazione azzurra a Chorzow con Elena Vallortigara che, sempre nell’alto, supera l’asticella a 1,96 e batte rivali eccellenti, a cominciare dall’ucraina Irina Gerashchenko (seconda con 1,94) e poi la polacca Kamila Licwinko (terza, 1,91).
L’azzurra in tal modo eguaglia lo stagionale di 1,96 superato l’11 luglio a Sotteville in Francia.
Le dichiarazioni di Elena: “Sapevo di valere queste misure e le valevo anche a Tokyo: il problema ai Giochi è stato tecnico, e senza il mio allenatore non sono riuscita a trovare la soluzione. Oggi lui era qui, e insieme siamo riusciti a costruire una buona rincorsa.
Le avversarie? Stanno gareggiando moltissimo, non posso paragonarmi a loro, anche se batterle fa sempre piacere. In realtà con la testa sono ancora a Tokyo: stavo ancora meglio lì, mi è dispiaciuto aver finito male, mi ero preparata moltissimo, l’eliminazione brucia.
Sarò ancora in pedana a Berlino, domenica prossima, poi vacanza: devo rigenerarmi, sia fisicamente, sia mentalmente. Il mio obiettivo a lungo termine è Parigi, i Giochi Olimpici 2024. In mezzo obiettivi importanti, e voglio prendermi quello che non sono riuscita a cogliere finora.”
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