Tortu secondo a Madrid nella grande serata di Sara Fantini

10"27 nei 100 (-1,3) per il velocista azzurro e 72,31 per la martellista

Tanti azzurri impegnati a Madrid nel meeting di Continental Tour Silver e massima attenzione per Filippo Tortu, ritornato nella capitale spagnola a distanza di tre anni dal suo allora record italiano di 9″99, che rimane il suo personale, ma in uno stadio diverso, il Vallehermoso che purtroppo non porta fortuna al velocista azzurro per quanto riguarda la direzione del vento che, per tutta la sera, soffia nettamente contro sul rettilineo principale.

Così Filippo, che sta preparando al meglio le Olimpiadi e attualmente non è ancora all’apice della condizione, vince la sua semifinale agevolmente in 10″33 con un vento contrario di – 1,8, ma poi in finale si deve arrendere al sudafricano Gift Leotlela che chiude in 10″15, davanti all’azzurro con 10″27 (-1.3), che si toglie quantomeno la soddisfazione di lasciare dietro il francese Mouhamadou Fall, 10″28, che l’aveva battuto a Ginevra una settimana fa.

La migliore notizia per l’Italia arriva, comunque, dalla pedana del lancio del martello femminile dove Sara Fantini vince la gara, ma soprattutto realizza un grande lancio a 72,31 che migliora nettamente il suo personale.

Per l’azzurra terza miglior prestazione italiana di sempre, scavalcando una grande ex atleta quale Silvia Salis, con davanti solamente la primatista, Ester Balassini (73,59 nel 2005) e Clarissa Claretti (72,46 nel 2008).

Per Sara anche il minimo olimpico avvicinato di soli 19 centimetri (72,50), ma il ranking già la qualifica con un discreto margine di sicurezza.

Le sue dichiarazioni dopo la gara: “Lo aspettavo da un po’, mi sentivo di valere questi 72 metri e sono contenta che siano usciti in una competizione internazionale di alto livello.

Mi dispiace, certo, per quei 19 centimetri che ancora mi separano da Tokyo, al ‘minimo’ ci tengo tantissimo. Ma vado a Rovereto, agli Assoluti, convinta di stare bene e di potercela fare“.

Sara Fantini (foto Colombo/FIDAL)
Sara Fantini (foto Colombo/FIDAL)

Nelle altre gare dove erano impegnati gli azzurri o le azzurre, bella vittoria di Linda Olivieri nei 400 ostacoli con 55″89, ma ottima seconda Eleonora Marchiando con 56″02, mentre nella finale B, chiude in 56″75 la primatista italiana Yadisleidy Pedroso.

Non riesce a ripetere la brillante prestazione di 6 giorni fa a Grosseto nel salto triplo, Simone Forte che termina la prova con 16,39 (+1.6) al nono posto, con tre soli salti in quanto escluso dai tre di finale.

Nelle semifinali dei 100 ostacoli femminili si impongono le due azzurre, Elisa Di Lazzaro nella prima con 12″98 e Luminosa Bogliolo nella seconda con 13″02, per la sfida decisiva in finale dove si devono arrendere, con la Di Lazzaro che chiude terza in 12″95, mentre la Bogliolo è quarta in 12″98. (vento 0)

Nei 200 femminili buon sesto posto di Gloria Hooper con 23″36 e vento contro di -1,1.

Sfortunata Martina Merlo, nei 3000 siepi femminili, che alla terzultima riviera non può evitare l’impatto con l’irlandese Eilish Flanagan caduta dinanzi a lei, per cui cade si rialza ma ormai il ritmo è completamente compromesso per cui chiude al settimo posto in 9’54″00.

Nei 1500 metri femminili Federica Del Buono appare un pochino stanca per le tante gare degli ultimi tempi e finisce dodicesima in 4’18″74.

I principali risultati delle altre gare

Da segnalare, innanzitutto, il primo posto nel triplo maschile di Fabrice Zango che vince con 17,83, inficiato ai fini statistici dal vento oltre la norma (+2,5), per cui il grande salto del portoghese Pedro Pablo Pichardo, che atterra a 17,69 con +0,2, gli vale oltre al secondo posto la miglior prestazione mondiale dell’anno.

Il triplo al femminile era la gara più attesa per la prospettiva dell’attacco al record del mondo da parte della venezuelana Yulimar Rojas che, certamente, non delude ma si ferma a un 15,34 ventoso (+2.2) e 15,19 regolare (+1.4).

Nei 400 metri maschili c’è il grande ritorno agonistico di Wayde van Niekerk, che da una bella dimostrazione di efficienza finendo secondo in 44″56, dietro all’eccellente colombiano Anthony Zambrano che lo supera di un soffio con 44″51.

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