Tutte le dichiarazioni dei protagonisti di Savona

L'approfondimento di chi ha seguito sul campo il Meeting Giulio Ottolia

Il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta 4×100 Marcell Lamont Jacobs ha vinto il suo primo 100 metri della stagione in 10”04 con vento a favore di +0.4 m/s dopo essersi imposto un’ora prima nella batteria in 9”99 con vento a favore oltre la norma di +2.3 m/s.

La prova di Savona era particolarmente attesa dagli appassionati perché era la prima gara sui 100 metri dopo la trionfale finale olimpica di Tokyo nell’indimenticabile 1 Agosto dell’atletica italiana.

L’allievo di Paolo Camossi era alla sesta partecipazione al meeting di Savona. Nelle precedenti apparizioni sulla pista blu della Fontanassa si era imposto due volte nel 2017 su un giovane Filippo Tortu e nel 2019 su Arthur Cissé e aveva stabilito il primo record italiano con 9”95 nella batteria dell’edizione dell’anno scorso. Nelle altre due partecipazioni nel 2018 e nel 2020 si era piazzato secondo dietro a Tortu.

Marcell Jacobs: “Ho fatto fatica. E’ stata una gara strana. Pensavo di correre meglio rispetto alla batteria e invece mi mancava un po’ di brillantezza e non avanzavo come al solito, ma quello che contava era portare a casa la vittoria.

Pensavo di averne di più. Mi manca ancora del lavoro, ma era la prima gara della stagione. Ho ancora tempo per arrivare pronto ai Mondiali di Eugene, l’obiettivo principale della nostra stagione. Il virus di Nairobi non ci voleva proprio.

Questa settimana non è stata esattamente la migliore della mia vita. Oggi ho voluto gareggiare perché sapevo di poterlo fare. Tanta gente è venuta apposta per vedermi. Quando Cissé mi ha superato, mi sono detto: ‘Non può superarmi’. A livello tecnico non ero io ma era importante correre. Era importante rompere il ghiaccio. Ero convinto di poter correre meglio tecnicamente, soprattutto nella seconda parte.

Ora mi aspetta la bellissima gara del Prefontaine Classic di Eugene in Diamond League. Sarà più difficile rispetto al Mondiale, dove ci saranno soltanto tre statunitensi e non sette come nel meeting del 28 Maggio. Successivamente correrò al Golden Gala di Roma e ai Bislett Games di Oslo”.

Paolo Camossi: “Non sono per nulla preoccupato. Sapevo che Marcell non era nelle migliori condizioni. Se ne era reso conto. Con due sole zampate, piazzate negli ultimi metri della finale, è riuscito lo stesso a far vedere chi è. Nervosamente ha recuperato quanto successo a Nairobi. Muscolarmente resta un po’ addormentato. La cosa più bella di Marcell è che, prima di pensare al cronometro, corre sempre per vincere”.

Un altro fedelissimo del meeting di Savona Arthur Cissé si è piazzato al secondo posto in 10”10 ripetendo lo stesso piazzamento dell’edizione del 2019, quando fu battuto proprio da Jacobs. L’ex primatista europeo Jimmy Vicaut ha debuttato in questa stagione con un terzo posto in 10”12.

Jimmy Vicaut: “Era la mia prima gara stagionale all’aperto. Non è andata male. Ho corso in 10”07 in batteria con vento a favore e 10”12 in finale. Sono arrivato vicino a Jacobs. L’obiettivo è raggiungere il top della forma per i Mondiali e gli Europei passo dopo passo. Mi alleno a Padova con Marco Airale. Mi trovo molto bene in questa città. Raggiungo la pista di allenamento in tram. Ora gareggerò ai Societari francesi di Grenoble del prossimo fine settimana”.

Il cingalese Yupun Abeykoon (allenato da Claudio Licciardello a Roma) si è confermato su ottimi livelli con 10”16 dopo aver corso la batteria in 10”04 con vento a favore di +2.3 m/s. Il lombardo Chitru Ali ha migliorato il personale con 10”18 una settimana dopo aver corso in 10”28 allo Stadio dei Marmi di Roma.

Prima di questa stagione l’atleta comasco nato da madre nigeriana e da padre ghanese aveva un personale di 10”40 e e nel giro di pochi giorni ha tolto 22 centesimi diventando un possibile protagonista in chiave staffetta 4×100.

Dall’autunno 2021 si allena a Castelporziano sotto la guuida di Claudio Licciardello. E’ un gigante alto quasi due metri e porta il 49 e mezzo di piede. Chitru ha studiato amministrazione, finanza e marketing all’istituto tecnico.

Chituru Ali: “La pista di Savona è ottima. Prima di questa stagione avevo un personale di 10”40. Mi alleno a Roma con Claudio Licciardello. Prima di questa stagione facevo poche gare, ma ora avrò più chance di correre. Parteciperò ai meeting di Grosseto dove correrò i 200 metri e Dessau. L’obiettivo è finire la stagione senza infortuni. E’ stato bello correre con Marcell, anche se l’ho visto da lontano. L’obiettivo, nel lungo periodo, è battere tutti”.

Il francese di origini senegalesi Mouhammadou Fall si è classificato al sesto posto in 10”24. Il campione olimpico della staffetta 4×100 Lorenzo Patta ha esordito in questa stagione con un buon 10”19 arrivando a sei centesimi di secondo dal personale realizzato sempre nel meeting di Savona dell’anno scorso.

Il compagno di squadra della 4×100 vincitrice alle Olimpiadi Eseosa Desalu ha migliorato il personale con 10”21 correndo otto centesimi di secondo più velocemente rispetto al precedente personale realizzato sempre a Savona nel 2020.

100 metri femminili

Darryl Neita (sprinter dal personale di 10”93 realizzato nella finale della Diamond League di Zurigo) ha vinto la batteria in 11”12 migliorando il record del meeting ma non ha corso successivamente la finale per concentrarsi sui 200 metri. Nella scia della britannica l’azzurra Zaynab Dosso ha migliorato il record personale con 11”19, seconda migliore italiana all-time a cinque centesimi di secondo dal record nazionale di Manuela Levorato, e secondo crono europeo del 2022.

Dosso ha demolito Il precedente record personale realizzato a La Chaux de Fonds nel 2020. La sprinter emiliana ha vinto successivamente la finale in 11”21 davanti alla svizzera Geraldine Frey (11”31) e alla giovane lombarda Vittoria Fontana, che è arrivata ad un centesimo di secondo dal personale con 11”34.

Dosso ha iniziato la carriera sotto la guida di Loredana Riccardi al campo di Rubiera dove mosse i primi passi nel mondo dell’atletica il campione olimpico di maratona Stefano Baldini. Ora si allena con il tecnico Giorgio Frinolli a Roma al Campo Paolo Rosi dove si allena un altro campione olimpico, Marcell Jacobs.

Zaynab Dosso: “Soddisfatta ? Ho fatto il mio compito per il primo 100 metri. Non è questo il momento per cercare il tempone. Siamo soltanto a Maggio. L’obiettivo è Eugene e soprattutto Monaco di Baviera e, perché no, un tempo vicino agli 11 secondi. In batteria mi sono sentita molto bene.

Non ho lasciato andare via Neita. In finale mi sono indurita e ho sentito un dolorino e ho gestito lo sforzo. Inserendo un tassello alla volta sono sulla strada giusta. Per essere l’inizio della stagione va benissimo, ma non ci accontentiamo. A breve cominceranno le sfide all’estero sui 100 metri. Correrò due volte in Polonia a Bydgoszcz il 3 Giugno e a Chorzow il 5 Giugno”.

200 metri femminili

Marileidy Paulino ha confermato il suo eccellente momento di forma vincendo i 200 metri in 22”59 con vento di +2.0 m/s dopo il successo sui 400 metri nella prima tappa della Wanda Diamond League di Doha. Marleidy Paulino si mise in luce per la prima volta l’anno scorso vincendo a Savona sui 400 metri in 50”71 prima dell’ascesa culminata con la medaglia d’argento olimpica sui 400 metri, due vittorie in Diamond League a Losanna e a Parigi e un secondo posto nella finale del circuito dei diamanti a Zurigo.

La Repubblica Dominicana ha trovato un’altra velocista di valore come Fiordaliza Cofil, che ha vinto i 400 metri in 51”36.

Marileidy Paulino: “Ho trovato ottime condizioni. La pista è molto veloce e il meeting è ben organizzato. Mi sono sentita molto meglio che a Doha”.

La britannica Darryl Neita (bronzo olimpico con la staffetta 4×100 a Tokyo 2021) si è piazzata seconda eguagliando il primato personale con 22”81 precedendo di due soli centesimi di secondo la sarda Dalia Kaddari (campionessa europea under 23), che ha stabilito la seconda migliore prestazione della sua carriera. Ha corso più forte soltanto in occasione del titolo europeo under 23 di Tallin con 22”64.

Getto del peso maschile

Il finalista dei Mondiali Indoor di Belgrado 2022 Nick Ponzio ha vinto il getto del peso maschile con 21.12m facendo tremare il record del meeting di Leonardo Fabbri realizzato con 2020 con 21.15m.

L’atleta nato e cresciuto in California ma italiano grazie alle origini siciliane del bisnonno non ha risentito della stanchezza dopo il tour de force degli ultimi giorni nei quali ha gareggiato a Ponce a Portorico (20.53) e ai Societari di Rovereto, dove ha realizzato un eccellente 21.73. Il finalista olimpico di Tokyo Zane Weir ha superato la barriera dei 21 metri con 21.05m al sesto tentativo. Sebastiano Bianchetti si è piazzato al terzo posto con 20.03m davanti a Leonardo Fabbri (19.54m).

Nick Ponzio: “Mi sto avvicinando sempre di più ai 22 metri. E’ stato un bel meeting. Sto continuando ad allenarmi duramente per arrivare pronto ai Mondiali di Eugene”.

Salto triplo femminile

La rappresentante dI Dominica Thea Lafond ha vinto il “derby” del Centro America con l’atleta della Repubblica Dominicana Ana Lucia Tima stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno di questo inizio stagione con 14.53m pochi giorni dopo il terzo posto nella tappa della Diamond League di Doha.

Tima si è messa in luce a sua volta con un ottimo 14.46m. Ottavia Cestonaro si è piazzata al quarto posto con 13.85m alle spalle della britannica Naomi Metger (13.87m).

100 metri ostacoli femminili

La finlandese Reeta Hurske ha vinto i 100 metri ostacoli in 12”94 battendo la primatista italiana Luminosa Bogliolo, che è scesa sotto i 13 secondi con 12”99 di fronte al pubblico di casa. Con questo tempo la ligure vinse nell’edizione del 2018 che la consacrò sul palcoscenico dell’atletica italiana.

L’atleta di Alassio ha festeggiato dopo la gara scattando foto con le amiche e colleghe ostacoliste. Per “Lumi” il meeting di Savona è sempre un momento speciale perché questo è un appuntamento dedicato a Giulio Ottolia, che è stato l’allenatore del suo coach Ezio Madonia.

La under 23 Elena Carraro si è piazzata al quarto posto migliorando il record personale con 13”13 battendo la vincitrice dell’edizione dell’anno scorso Luca Kozak (13”16) e Elisa Maria Di Lazzaro, sesta in 13”17.

Luminosa Bogliolo: “La prima gara è sempre particolare. No si sa mai cosa può succedere. E’ stato bello poter mangiare un piatto di pasta cucinato da mia mamma e dormire nel mio letto prima della gara. Non so cosa aspettarmi da questa stagione a livello di tempi. Guardando al risultato sono molto fiduciosa”.

110 metri ostacoli maschili

Il brasiliano Rafael Pereira (campione sudamericano indoor sui 60 metri ostacoli) ha vinto i 110 metri ostacoli in 13”36 mancando di sei centesimi il primato del meeting realizzato da Andy Pozzi nel 2020. Il giovane talento Lorenzo Simonelli ha sfiorato il personale con 13”80.

400 metri ostacoli maschili

“Super” Mario Lambrughi ha realizzato il secondo miglior crono della sua carriera con 49”03 avvicinando di quattro centesimi di secondo il personale realizzato nel 2018 a Rieti. Lambrughi ha cancellato il record del meeting ad Alessandro Sibilio che si impose l’anno scorso con 49”25.

L’ostacolista brianzolo aveva già dimostrato di essere in grandi condizioni di forma vincendo i 400 metri ai Societari di Nembro con la maglia della Riccardi Milano in 46”43 nello scorso fine settimana.

L’altro azzurro José Reynaldo Bencosme si è piazzato secondo tornando su ottimi livelli con 49”29. L’irlandese Thomas Barr (terzo agli Europei di Berlino 2018 e bronzo olimpico a Rio 2016) ha corso in 49”53.

400 metri ostacoli femminili

La due volte vincitrice delle Universiadi Ayomide Folorunso ha completato la doppietta italiana dei 400 ostacoli vincendo la gara femminile con il primato del meeting di 55”29 davanti alla quinta classificata delle ultime Olimpiadi di Tokyo Anna Ryzhikova (55”61) e l’altra azzurra Linda Olivieri (56”07). Rebecca Sartori ha realizzato il personale con 56”36.

800 metri femminili

Sette atlete sono scese sotto il precedente record del meeting. L’ucraina Olga Lyakhova ha vinto in 2’01”58 precedendo di due centesimi di secondo la slovena Anita Hovart. La polacca Angelika Sama si è classificata al terzo posto in 2’01”87 davanti alla diciassettenne etiope Mebriht Mekonnen (2’01”92).

Federica Del Buono è stata la migliore delle italiane con 2’02”03 davanti all’altra azzurra Joyce Mattagliano, che si è migliorata con 2’02”60.

400 metri maschili

Il campione italiano indoor Brayan Lopez si è imposto sul giro di pista migliorando il personale con 46”03. L’azzurro ha battuto il vice campione mondiale indoor Luis Aviles Ferreiro (46”10). L’ottocentista Catalin Tecuceanu ha realizzato il personale con 47”05.

200 metri maschili

Il francese Amaury Golitin si è aggiudicato i 200 metri in 20”63 precedendo di tre centesimi di secondo il vincitore dell’ultima edizione Yancarlos Martinez della Repubblica Dominicana. Andrea Federici si è piazzato al quinto posto in 20”87.

Martina Caironi ha vinto i 100 metri paralimpici in 14”49 davanti a Ambra Sabatini (14”51) e a Monica Contrafatto (14”88) nella riedizione della gara della Paralimpiadi che ha fatto sognare l’Italia con la storica tripletta azzurra.

Il meeting organizzato da Marco Mura ha confermato la sua crescita a livello internazionale proponendo un cast di tutto rispetto con atleti provenienti da 27 paesi e 52 medagliati in grandi rassegne assolute a livello internazionali (compresi 5 atleti saliti sul podio alle Olimpiadi di Tokyo).

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