Vetter impressiona al Golden Spike di Ostrava

Tra gli azzurri molto bene Osama Zoghlami nei 3000 siepi

Grande serata di atletica sulla pista di Ostrava, in occasione del 60esimo Golden Spike, tradizionale appuntamento che si svolge nella Repubblica Ceca, e che adesso vale come prova Gold del Continental Tour.

Tanti i protagonisti mondiali ed anche le loro imprese agonistiche, ma su tutte il solito sensazionale giavellottista tedesco, Johannes Vetter che, proprio nella terra di Jan Železný, organizzatore del meeting e primatista del mondo con 98,48 metri, dal 1996, dimostra ancora una volta di essere pronto per battere il record, già avvicinato l’anno scorso con un fantastico lancio a 97,76, seconda miglior misura della storia.

Nella serata di Ostrava una spallata a 94,20 e, per ora, solo miglior prestazione mondiale dell’anno, così come quella dell’ugandese Joshua Cheptegei nei 3000, 7’33″24, ma lontano da un altro leggendario record quale quello di Daniel Komen con 7’20″67.

Sul rettilineo dei 100 metri lo statunitense Fred Kerley scende sotto i dieci secondi 9″96, con vento alle spalle di +1.4 e lascia dietro lo statunitense Justin Gatlin (10″08) e il canadese André De Grasse (10″17) uno che, giustamente, non ha certo fretta di entrare in forma troppo presto, perché conterà veramente quella di fine luglio ed inizio agosto e sicuramente, lui è uno che non sbaglia gli appuntamenti fondamentali.

Le dichiarazioni di Vetter: “E’ stato un grande lancio, ma certamente il primato del mondo sarebbe stato meglio. Mi sono allenato molto bene. Ho commesso soltanto dei piccoli errori e ho lanciato il giavellotto in modo molto pulito.

Posso riprodurre lo stesso livello di forma che mi ha permesso di raggiungere il super lancio dell’anno scorso in una grande competizione. Credo che raggiungere il momento magico sia soltanto una questione di tempo. L’importante è rimanere in salute”.

10000 metri: Kiplimo trascina Aouani al primato personale

Il campione mondiale di mezza maratona Jacob Kiplimo ha demolito il primato personale con un eccellente 26’33”93 firmando la migliore prestazione dell’anno e il settimo miglior crono mondiale di sempre.

Kiplimo ha staccato Birhanu Balew al settimo chilometro involandosi verso un facile successo.

Il ventenne ugandese ha trascinato il compagno di club dell’Atletica Casone Noceto Iliass Aouani, che ha conquistato un brillante terzo posto al debutto nel Continental Tour di Ostrava migliorando il primato personale di sette secondi con 27’45”81 (dodicesimo crono italiano di sempre). Aouani ha preceduto lo spagnolo Juan Antonio Perez (27’46”08)

L’atleta lombardo, laureatosi in ingegneria negli Stati Uniti e allenato ora da Massimo Magnani, aveva realizzato il precedente personale con 27’52”98 a Rubiera. Aouani è stato preceduto al traguardo dal rappresentante del Barhein Birhanu Balew (secondo con 27’07”49).

Kiplimo è transitato in 13’27”43 nella prima parte della gara e ha corso la seconda metà in 13’06” da solo contro il cronometro.

Jacob Kiplimo: “Non mi aspettavo di correre questo tempo. Pensavo al massimo di poter scendere al di sotto dei 27 minuti. Il mio piano è correre i 5000 e i 10000 metri alle Olimpiadi di Tokyo. L’obiettivo è salire sul podio olimpico”.

3000 maschili: Cheptegei non riesce nell’impresa di battere il primato del mondo

Il primatista del mondo dei 5000 e dei 10000 metri Joshua Cheptegei ha provato senza successo il tentativo di battere lo storico primato del mondo dei 3000 metri stabilito da Daniel Komen a Rieti nel 1996 con 7’20”67.

Cheptegei è rimasto in tabella di marcia fino al primo chilometro (passaggio in 2’26”). L’ugandese ha seguito il pacemaker Stewart McSweyn nei successivi due giri prima di passare da solo al secondo chilometro in 4’56”19.

Cheptegei ha tagliato il traguardo in 7’33”24 in una serata fredda e umida, non favorevole per battere primati. Lo statunitense Paul Chelimo (secondo sui 5000m alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016) si è piazzato al secondo posto in 7’41”69.

Cheptegei inseguiva l’obiettivo di diventare il terzo uomo della storia dopo Henry Rono e Paavo Nurmi in grado di detenere contemporaneamente i primati del mondo dei 3000m, 5000m e 10000 metri.

Joshua Cheptegei: “E’ stato un test di velocità in vista delle Olimpiadi. Correrò la mia prossima gara contro Jacob Kiplimo al Golden Gala di Firenze il 10 Giugno. Volevo battere il record del mondo.

Da quando ho iniziato a correre ho sempre sognato di battere il record del mondo di Komen. Ho visto il video della gara record di Rieti tre o quattro volte all’anno. Tanti grandi atleti come Haile Gebrselassie, Hicham El Guerrouj e Kenenisa Bekele hanno tentato di battere il record di Komen, senza riuscirci e questo dimostra quanto sia speciale questo primato”.

800 metri: Burgin e Hodgkinson battono il primato europeo under 20

Max Burgin non poteva farsi un regalo migliore per il suo diciannovesimo compleanno. Il talento britannico ha conquistato il successo negli 800 metri stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1’44”14.

Il campione europeo under 18 in carica ha tolto dopo 21 anni il primato europeo under 20 del doppio giro di pista al russo Yuriy Borzakovsky, che realizzò il tempo di 1’44”33 nel 2000.

Burgin ha preso il largo nei confronti degli avversari dopo i 400 metri. L’olandese Tony Van Diepen si è piazzato al secondo posto in 1’45”36 precedendo di undici centesimi il vincitore dell’edizione dell’anno scorso Jake Wightman.

Max Burgin: “Sapevo di essere in ottime condizioni di forma ma è diverso quando bisogna scendere in pista. Il pacemaker ha svolto un ottimo lavoro. Non potevo chiedere di più. Ho visto la gara della mia amica Keely Hodginson, che ha corso poco prima di me, e ho pensato che dovevo almeno emularla”.

La campionessa europea indoor di Torun 2021 Keely Hodgkinson ha lanciato l’allungo decisivo a 200 metri dalla fine chiudendo in un ottimo 1’58”89, primato europeo under 20. Ha battuto il primato britannico juniores di Charlotte Moore.

La diciannovenne britannica vive a Wigan nella regione di Manchester ed è allenata dal marito dell’ex ottocentista Jenny Meadows. Burgin e Hodgkinson sono molto amici e si allenano spesso insieme.

L’etiope Deribe Weltelj ha migliorato il primato stagionale con 1’59”79 precedendo la svedese Lovisa Lindh (2’01”10).

Già cinque atlete britanniche sono scese sotto i 2 minuti sugli 800m nel 2021.

Keely Hodgkinson (foto Colombo/FIDAL)
Keely Hodgkinson (foto Colombo/FIDAL)

Salto con l’asta maschile: Duplantis batte Kendricks con 5.90m

Armand Duplantis ha avuto bisogno di due tentativi a 5.50m e 5.70m prima di superare 5.90m alla prima prova in una serata non favorevole per gli astisti a causa del freddo e del vento.

Lo svedese ha commesso un errore a 5.95m e due a 6.00m. Il due volte campione mondiale Sam Kendricks ha superato tutte le misure fino a 5.70m al primo tentativo prima di valicare l’asticella a 5.85m al secondo tentativo.

L’astista di Oxford nel Mississippi ha provato senza successo una prova a 5.90m e due a 5.95m Il bronzo europeo indoor di Torun 2021 Valentin Lavillenie si è classificato al terzo posto con 5.60m.

Armand Duplantis: “Era il mio primo meeting dell’estate e avevo bisogno di togliermi la ruggine. Finora avevo saltato 5.90m a Baton Rouge in Louisiana ma era come una sessione di allenamento. Ho avuto dei problemi con la rincorsa e le gambe non hanno svolto il lavoro di cui avevo bisogno.

Era la mia prima gara con la rincorsa completa. Mi sento in buone condizioni. Sono contento che siano tornati gli spettatori. E’ stato difficile passare da gare in stadi pieni a competizioni a porte chiuse. Mi è sempre piaciuto saltare con la pressione addosso e con i riflettori puntati addosso”.

Sam Kendricks: “Grazie a Mondo riesco a tirare sempre fuori il meglio di me stesso. Sono felice di aver ritrovato i nostri fan in tribuna. Il loro incitamento ci permette di saltare meglio”.

Sam Kendricks-Mondo Duplantis (foto Colombo/FIDAL)
Sam Kendricks-Mondo Duplantis (foto Colombo/FIDAL)

200 metri maschili: Bednarek ancora sotto i 20 secondi

Lo sprinter statunitense Kenny Bednarek si candida come uno dei possibili favoriti per il podio olimpico vincendo i 200 metri in 19”93 con freddo e vento contrario di -06 m/s. il bronzo iridato dei 400 metri Fred Kerley si è piazzato al secondo posto in 20”27 davanti al canadese Aaron Brown (20”40).

200 metri femminili: Richardson vince la prima gara europea della stagione

La ventunenne statunitense Sha’Carri Richardson ha fatto il debutto su suolo europeo vincendo i 200 metri in 22”35 con vento contrario di -1.1 m/s davanti alla nigeriana Blessing Okagbare (22”59), alla svizzera Mujinga Kambundji (22”85) e alla due volte campionessa del mondo Dafne Schippers (22”91).

Richardson si candida come una delle grandi protagoniste delle prossime Olimpiadi di Tokyo.

Sha’Carri Richardson: “E’ un buon risultato considerando le condizioni climatiche difficili. Le mie avversarie sono state un grande stimolo. Ho dimostrato che i miei risultati non sono frutto del caso, ma sono il premio del duro lavoro svolto con il mio allenatore. Mi sono innamorata dei 200 metri.

La distanza mi piace di più rispetto ai 100 metri. Voglio dimostrare di essere brava sui 200 metri tanto quanto sulla distanza più breve. Non penso che il record del mondo sia imbattibile. I primati sono fatti per essere battuti”.

Sha’Carri Richardson (foto World Athletics)
Sha’Carri Richardson (foto World Athletics)

100 metri maschili: Kerley scende ancora sotto i 10 secondi

Il bronzo iridato dei 400 metri Fred Kerley è sceso sotto i 10 secondi per la seconda volta in questa stagione con uno straordinario 9”96 precedendo il campione del mondo di Londra 2017 Justin Gatlin (10”08) e André De Grasse (10”17).

Fred Kerley: “Ho disputato due buone gare qui ad Ostrava. Non posso lamentarmi. Sono pronto per affrontare i 400 metri. Correre 100 e 200 metri faceva parte del mio ciclo di allenamento”.

400 metri maschili: James vince per la seconda volta ad Ostrava

Il campione olimpico dei 400 metri Kirani James ha vinto per la seconda volta in carriera al Golden Spike di Ostrava migliorando il personale stagionale di 12 centesimi di secondo con 44”76. Il grenadino debuttò sul palcoscenico internazionale nel 2007 quando vinse il titolo mondiale under 18 ad Ostrava.

Kirani James: “Ho ancora molto lavoro da fare. Ci sono aspetti sui quali devo migliorare. Il tempo era importante ma l’aspetto principale era correre bene e rimanere in salute

Il primatista italiano under 23 Edoardo Scotti ha debuttato nella stagione all’aperto classificandosi al quarto posto in 45”73 alle spalle dello statunitense Vernon Norwood (45”28) e dell’olandese Jochem Dobber (45”30).

Salto triplo maschile: Zango unico oltre i 17 metri

Il primatista mondiale indoor Fabrice Hugues Zango è stato l’unico a superare la barriera dei 17 metri in due tentativi da 17.14m e 17.20m.

Il tedesco Max Hess si è piazzato al secondo posto con 16.97m davanti al francese Melvin Raffin (16.71m). Il due volte campione olimpico Christian Taylor si è infortunato durante il penultimo tentativo e non è andato oltre il quinto posto con 16.36m.

Fabrice Zango: “Quest’inverno ho battuto il record del mondo ma non mi pongo limiti. So che posso fare ancora meglio”.

1500 metri maschili

ll bronzo iridato Marcin Lewandowski ha vinto la volata sul rettilineo finale in 3’35”57 precedendo lo spagnolo Jesus Gomez (3’35”70) e l’etiope Samuel Abate (3’36”48)

Marcin Lewandowski: “Chi mi conosce sa che parto sempre lentamente ad inizio stagione, ma con il passare delle settimane farò sempre meglio”.

1500 metri femminili: Sabbatini migliora il personale

L’etiope Freweyni Hailu ha vinto a sorpresa i 1500 metri in 4’04”20 battendo la siepista slovena Marusa Mismas (4’07”50) e l’altra etiope Hirut Meshesha (4’07”52). La due volte campionessa italiana indoor Gaia Sabbatini ha corso una gara eccellente classificandosi al quarto posto con il primato personale di 4’08”14. La giovane atleta teramana aveva un personale di 4’11”27. Genzebe Dibba si è ritirata.

Gaia Sabbatini: “Sono felicissima perché ho corso contro atlete fortissime. Non mi sono spaventata davanti ad alcuni dei miei idoli come Genzebe Dibaba. Si poteva fare ancora meglio, perché i passaggi non sono stati veloci”.

Gaia Sabbatini (foto Fidal)
Gaia Sabbatini (foto Fidal)

3000 siepi: Wale domina, Zoghlami e Abdelhawed centrano il minimo per Tokyo

Il fuoriclasse etiope Getnet Wale (vincitore nella finale della Diamond League 2019) ha dominato i 3000 siepi stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 8’09”47 con una gara in solitaria.

Il britannico Phil Norman si è imposto nella lotta per il secondo posto in 8’20”12 precedendo l’azzurro Osama Zoghlami, che ha centrato il minimo olimpico e il personale con 8’20”29 (nona migliore prestazione italiana all-time e tempo azzurro più veloce dal Settembre 1999).

Il siciliano allenato da Gaspare Polizzi aveva un personale di 8’20”88 realizzato al Golden Gala di Roma nel 2019. Ahmed Abdelwahed si è classificato quinto centrando lo standard olimpico con 8’21”54 migliorandosi di oltre quattro secondi rispetto al record personale precedente.

Il romano allenato da Vittorio Di Saverio è stato preceduto in volata dallo spagnolo Daniel Arce per un solo centesimo. Un anno dopo il record italiano di Yeman Crippa la pista di Ostrava porta ancora una volta la fortuna ai colori azzurri.

Osama Zoghlami: “Sono contento ma ero partito per fare ancora meno, sotto gli 8’20” perché dagli allenamenti che ho svolto so che lo valgo. E’ stata una gara particolare perché il ritmo delle lepri era strano per noi, quindi ci siamo trovati davanti a tirare.

Quando ho visto il passaggio ai 2000 metri ho pensato che fosse il momento di dare un cambio secco, per chiudere forte. Il lavoro svolto al Sestriere sta dando i suoi frutti”.

Ahmed Abdelwahed: “Sono felice e spero di avere continuità. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino perché ho passato un inverno duro a livello personale”.

Osama Zoghlami (foto archivio)
Osama Zoghlami (foto archivio)

Getto del peso maschile: Mihljevic batte Haratyk

Il bronzo europeo indoor Filip Mihaljevic si è imposto migliorando il personale stagionale con 21.58m precedendo l’oro continentale outdoor Michal Haratyk (21.30m) e lo svedese Wictor Petterson (20.90m). Leonardo Fabbri si è classificato al settimo posto con 19.04m.

Lancio del martello femminile: Kopron oltre i 74 metri

La polacca Malwina Kopron si è aggiudicata il lancio del martello femminile migliorando il personale stagionale con 74.74m davanti alla francese Alexandra Tavernier (73.30m) e alla primatista del mondo Anita Wlodarczyk (72.72m).

Malwina Kopron: “Il clima ha aiutato perché la pedana era più veloce dopo la pioggia e questo mi ha aiutato. Non penso di essere ancora al top della forma ma la condizione migliore dovrebbe arrivare per le Olimpiadi. Sarà necessario superare i 76 metri per vincere una medaglia alle Olimpiadi”.

Lancio del giavellotto femminile: Hussong completa la doppietta tedesca

La campionessa europea di Berlino 2018 Christin Hussong ha realizzato il miglior lancio di 66.58m aggiudicandosi la gara davanti alla ceca Nikola Ogrodnikova (65.13m). Con i successi di Vetter e Hussong la Germania ha fatto doppietta. La primatista mondiale Barbora Spotakova si è piazzata al quarto posto con 59.49m.

400 ostacoli maschili: Copello si prende la rivincita nei confronti di Sibilio

Il bronzo olimpico Yasmani Copello si è imposto in 49”21 prendendosi la rivincita nei confronti dell’azzurro Alessandro Sibilio (49”62). Il napoletano aveva battuto il turco a Savona pochi giorni fa. Il portacolori delle Fiamme Gialle (argento europeo under 20 a Grosseto 2017) ha esibito il suo finale in rimonta.

Alessandro Sibilio (foto Colombo/Roma Sprint Festival)
Alessandro Sibilio (foto Colombo/Roma Sprint Festival)

400 ostacoli femminili: personale stagionale di Linda Olivieri

La britannica Jessie Knight ha stabilito il personale con 54”74 precedendo la vice campionessa europea Ana Ryzhikova (55”09) e la danese Sara Slott Petersen (55”76). La novarese Linda Olivieri (seconda agli Europei Under 23) si è classificata al quinto posto migliorando il personale stagionale con 56”48.

Salto in lungo maschile

Il francese Augustin Bay è stato l’unico a superare la barriera degli 8 metri nel salto in lungo con 8.02m.

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