Andy Diaz trionfa nella finale del triplo con il personale di 17,70

Il possibile futuro azzurro supera il campione del mondo e olimpico Pichardo

Grande impresa del saltatore cubano Andy Diaz, che vive e si allena a Roma da oltre un anno sotto la guida del mitico Fabrizio Donato e a breve potrebbe diventare cittadino italiano, che vince la finale del triplo della Diamond League realizzando oltretutto il proprio personale di 17,70 metri.

Per Andy quindi una doppia straordinaria soddisfazione, avendo anche superato il campione mondiale e olimpico Pedro Pablo Pichardo secondo con 17,63 mentre terzo è stato il connazionale, in procinto di diventare a sua volta cittadino spagnolo, Jordan Diaz con 17,60.

Per il vincitore subito il salto vincente per poi fare due nulli e due rinunce, e chiudere con la misura di 16,46 ormai a gara conclusa.

400 metri maschili

Il grenadino Kirani James ha conquistato il suo terzo titolo della Diamond League dopo i successi nel 2011 e nel 2015, dopo che nella finale dell’anno scorso si era piazzato secondo ad un solo centesimo dal vincitore Michael Cherry.

James si é aggiudicato la gara con il crono di 44″26 davanti agli statunitensi Bryce Deadmon secondo con 44″47 e Vernon Norwood terzo con 44″66, mentre l’idolo di casa lo svizzero ticinese Ricky Petrucciani ha ottenuto un buon quinto posto in 45″31, e il britannico Matthew Hudson Smith con è invece partito.

Lancio del disco maschile

Il campione del mondo lo sloveno Kristjan Ceh trionfa con la misura di 67,10 davanti al bronzo olimpico, l’austriaco Lukas Weisshainher, secondo con 65,70 mentre terzo è il bronzo mondiale di Eugene, il lituano Andrius Gudzius, con 65,28.

110 metri ostacoli maschili

Lo statunitense Grant Holloway ottiene l’ennesimo grande successo di una splendida carriera, nell’anno in cui ha vinto il secondo titolo mondiale consecutivo a Eugene in 13”03 ed è sceso per la prima volta al di sotto dei 13 secondi correndo in 12”99 a Montecarlo.

Per Grant oggi il Trofeo del Diamante arriva con un eccellente 13″02 davanti al giamaicano Rasheed Broadbell con 13″06 e al connazionale di quest’ultimo, il campione olimpico Hansle Parchment, terzo con 13″26.

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