Il bilancio e le interviste ai protagonisti del meeting di Stoccolma

L'approfondimento con le dichiarazioni dei principali attori del Bauhaus-Galan

Armand “Mondo” Duplantis ha stabilito la migliore prestazione all-time all’aperto nel salto con l’asta maschile saltando 6.16m davanti ai circa 10000 spettatori entusiasti che hanno riempito lo storico Stadio Olimpico di Stoccolma, teatro delle Olimpiadi del 1912 e di 83 record del mondo.

Non si può parlare di vero e proprio record del mondo perché Duplantis ha saltato 6.20m ai Mondiali indoor di Belgrado e World Athletics equipara le prestazioni indoor a quelle outdoor.

Duplantis ha aggiunto un centimetro alla precedente prestazione di sempre outdoor realizzata nel Settembre 2020 al Golden Gala di Roma con 6.15m, quando cancellò il vecchio primato outdoor dello”zar” Sergey Bubka.

Duplantis ha migliorato il primato della Diamond League, il record del meeting da lui stesso realizzato l’anno scorso con 6.02m e il record nazionale. Duplantis ha superato le misure di 5.63m, 5.83m, 5.93m e 6.03m sempre al primo tentativo aggiudicandosi la quarta vittoria della sua carriera al Bauhaus Galan di Stoccolma dopo i successi nel 2018 con 5.86m (quando vinse la prima delle diciotto gare della sua carriera in Diamond League), nel 2020 con 6.01m e nel 2021 con 6.02m.

Il vice campione olimpico Christopher Nilsen ha superato 5.93m al primo tentativo aggiudicandosi il secondo posto con la stessa misura del brasiliano Thiago Braz Da Silva ma con un numero minore di errori. Il norvegese Paul Haugen Lillfosse ha superato 5.83m precedendo con la stessa misura il sette volte vincitore della Diamond League Renaud Lavillenie grazie ad un numero minore di errori.

Per Duplantis è stato speciale gareggiare a Stoccolma perché da alcuni mesi vive nella capitale svedese in un appartamento insieme alla sua compagna Desire.

Armand Duplantis: “Le sensazioni sono davvero ottime. Non posso lamentarmi. Volevo venire qui e regalare qualcosa di speciale. Mi sentivo in grande forma. Ora vivo a Stoccolma e ricevo sempre un grande sostegno dal pubblico. Gareggiare in casa mi ha dato un grande vantaggio. E’ difficile descrivere cosa provo. L’obiettivo è avvicinarmi ai Mondiali nella migliore condizione di forma. Penso di poter volare davvero molto in alto in Oregon”.

Embed from Getty Images

400 ostacoli maschili

Alison Dos Santon ha battuto il primato del meeting sui 400 metri ostacoli di Karsten Warholm fermando il cronometro in uno straordinario 46”80. Il giovane brasiliano ha corso sette centesimi di secondo più velocemente rispetto al 46”87 realizzato da Warholm nel 2020.

La prestazione di Dos Santos è la quinta performance all-time a livello mondiale anche se il sudamericano aveva corso otto centesimi più veloce in occasione della medaglia di bronzo olimpica a Tokyo in 46”72 alle spalle di Warholm e aj Benjamin nella più grande gara di sempre.

Anche a Eugene si preannuncia un grande spettacolo con la sfida tra Dos Santos e Raj Benjamin, vincitore ai Campionati statunitensi con 47”04 (secondo miglior crono mondiale dell’anno). Nella speranza che Karsten Warholm possa recuperare in tempo dall’infortunio subito a Rabat.

Cj Allen (quarto classificato ai Campionati statunitensi di Eugene lo scorso fine settimana) si è piazzato al secondo posto con 48”28 davanti al finalista olimpico Kyron McMaster (48”58).

Alison Dos Santos: “Sono davvero orgoglioso di questa prestazione. La gara è andata molto bene e questo risultato lo dimostra. Non vedo l’ora dei mondiali. Ho cercato semplicemente di divertirmi e di correre velocemente. Mi aspettavo un tempo simile. Mi sento pronto. Sarà emozionante gareggiare a Eugene. Penso al record del mondo ogni giorno

400 metri ostacoli femminili

La primatista europea Femke Bol ha vinto i 400 ostacoli femminili a Stoccolma per il secondo anno consecutivo migliorando di un decimo di secondo il suo primato del meeting con 52”27. Lo scorso anno l’olandese vinse in 52”37 per due centesimi di secondo su Shamier Little.

Femke Bol: “Sono davvero felice di essere tornata in questo stadio, che amo molto. Sono contenta di aver vinto qui. Spero di fare davvero qualcosa di speciale a Eugene. E’ stata una buona gara ma non perfetta. Sono felice del tempo.

Non ricordo molto della gara ma penso di essere andata bene nei primi cinque, sei ostacoli. Ho colpito l’ultimo ostacolo.. Quando vedo i risultati di Hayward Field, non vedo l’ora di gareggiare ai Mondiali. Ho davvero grandi avversari”.

La medaglia di bronzo mondiale Rushell Clayton si è piazzata al secondo posto con 53”90 battendo la finalista olimpica Anna Ryzykova (54”33). L’azzurra Ayomide Folorunso si è piazzata al quarto posto in 54”66 a soli 12 centesimi di secondo dal primato italiano della neo mamma Yadis Pedroso. L’atleta di Fidenza è già scesa quattro volte sotto i 55 secondi in questa stagione correndo in 54”84 a Roma, in 54”73 a Turku e in 54”60 ai Campionati Italiani di Rieti.

Ayomide Folorunso: “Sono contenta di aver corso un tempo vicino al personale. Qualche centesimo di secondo in meno mi avrebbe fatto più contenta. Farò ancora qualche lavoro a casa prima di partire per Eugene, dove spero di divertirmi”.

Lancio del giavellotto maschile

Il campione olimpico Neeraj Chopra ha stabilito il primato indiano e il primato del meeting con 89.94m nel primo tentativo. Il campione mondiale Anderson Peters ha risposto al terzo lancio con da 90.31m migliorando ancora il record del meeting detenuto dal norvegese Andreas Thorkildsen dal 2006 con 89.78m.

Il neo campione tedesco Julian Weber si è piazzato al terzo posto con un lancio da 89.08m al terzo tentativo confermandosi come il miglior giavellottista del suo paese in questa stagione. Il ceco Jakub Vadlejch ha lanciato ancora molto lontano realizzando 88.59m. Il finlandese Oliver Helander si è piazzato al quinto posto con 85.46m dopo il recente successo di Turku.

Anderson Peters: “Non sono in grande forma perché ho avuto un infortunio alla schiena. La situazione sta migliorando, ma spero di poter tornare nella mia migliore condizione. Superare i 90 metri è davvero un grande risultato. Sono stimolato dalla concorrenza di Neeraj. Ha iniziato la gara realizzando il personale al primo lancio. E’ stato un grande inizio e questo mi ha stimolato”.

Neraaj Chopra: “Mi sentivo bene e dopo il primo tentativo pensavo di poter lanciare oltre i 90 metri, ma va bene così perché hp ancora molte gare in programma in questa stagione. Sono vicino ai 90 metri e posso farcela quest’anno. Anche se non ho vinto oggi sono contento la stesso perché ho battuto il mio primato personale”.

Lancio del disco maschile

Il campione mondiale under 20 Mykolas Alekna ha battuto il record del meeting del lancio del disco maschile con un super lancio da 69.81m, che migliora di 81 cm il personale realizzato settimana scorsa ai Campionati lituani.

Non è il record di famiglia perché il padre Virgilius realizzò la sensazionale misura di 73.88m. Il giovane lituano non è riuscito a vincere la gara perché lo sloveno Krijtjan Ceh ha superato ancora i 70 metri con 70.02m al quinto tentativo aggiudicandosi la quarta gara in questa stagione di Diamond League dopo i successi di Birmingham (71.27m), Rabat (69.68m) e Roma (70.72m).

Daniel Stahl si è qualificato per la Finale a 3 con un lancio da 67.57m al quinto tentativo, che gli ha permesso di superare l’altro lituano Andrius Gudzius, che aveva realizzato la misura di 67.37m al primo tentativo.

Mykolas Alekna: “Non sono sicuro ma ho battuto la migliore prestazione mondiale all-time della mia categoria. Non mi aspettavo di lanciare così lontano. E’ uno stadio molto bello con un grande pubblico. Gli spettatori mi hanno dato la spinta per lanciare lontano. E’ stata una grande esperienza per me. Ho cercato di rimanere tranquillo e mi sono goduto questo momento”.

100 metri ostacoli femminili

La campionessa olimpica Jasmine Camacho Quinn ha vinto la terza gara di Diamond League in questa stagione sui 100 metri ostacoli con 12”46 con vento contrario di -0.5 m/s precedendo per un soffio la regolarissima Tobi Amusan, che ha fermato il cronometro in 12”50.

La campionessa mondiale Nia Ali ha avvicinato il personale stagionale di quattro centesimi di secondo con 12”53 precedendo la giamaicana Danielle Willams, che ha eguagliato il personale stagionale con 12”59.

Jasmine Camacho Quinn: “Prendo per buona la vittoria ma mi sono sentita sotto tono. Arrivando allo stadio sapevo quello che dovevo fare nonostante le sensazioni negative. Ho pasticciato tra il quarto e l’ottavo ostacolo.

Ora tornerò ad allenarmi per rifinire la preparazione in vista dei Mondiali. Non vedo l’ora di Eugene. Non è lontano da casa e non dovrò fare un viaggio molto lungo. Il primato del mondo rappresenterebbe molto per me. Quando arriva, arriva. Spero succeda quest’anno. Altrimenti ho ancora davanti molti anni”.

200 metri femminili

La campionessa mondiale in carica Dina Asher Smith ha vinto i 200 metri femminili in 22”37 battendo al photo-finish la primatista svizzera dei 100 e dei 200 metri Mujinga Kambundji per soli tre millesimi di secondo. Asher Smith ha vinto per la terza volta in carriera a Stoccolma dopo i successi sui 100 metri nel 2018 in 10”93 sui 200 metri nel 2019 in 22”18.

Mujinga Kambundji: “Mi dispiace aver mancato la vittoria per tre millesimi di secondo. Pensavo di poter recuperare Dina negli ultimi metri ma ho forzato troppo nel finale. La prossima volta la prenderò. L’obiettivo è raggiungere le finali sui 100m, 200m e nella staffetta 4×100 ai Mondiali.

Settimana prossima partirò per un training camp. Nella stagione indoor ho già dimostrato di poter rendere al meglio nei grandi appuntamenti. Dall’autunno 2020 lavoro con lo stesso team e questo mi ha aiutato molto.

In passato ho cambiato tanti allenatori dai quali ho imparato molte cose, ma era troppo stancante perché ogni volta dovevo ripartire dall’inizio”.

Staffetta 4×100 femminile

Ad inizio serata Kambundji ha corso la seconda frazione della staffetta 4×100 svizzera insieme a Geraldine Frey, Salome Kora e Ajla Del Ponte con l’eccellente tempo di 42”13,arrivando a soli otto centesimi di secondo dal record nazionale realizzato lo scorso anno alle Olimpiadi di Tokyo.

100 metri maschili

In assenza di Marcell Jacobs per un piccolo problema al gluteo il sudafricano Akani Simbine si è preso la scena vincendo i 100 metri maschili con 10”02 davanti al vice campione europeo Reece Prescod (10”15), al francese Jimmy Vicaut (10”19) e al cingalese d’Italia Yupun Abeykoon (10”21).

Akani Simbine: “Sono venuto qui per vincere e sono contento della vittoria. E’ una vittoria importante perché arriva prima dei Mondiali. Battere il record stagionale significa che tutto sta funzionando al meglio in allenamento.

Non vedo l’ora dei Mondiali in Oregon. Voglio dare il mio meglio e rappresentare il Sud Africa. Ho solo bisogno di trovare la forma migliore. Rifinirò la preparazione durante il training camp in Arizona”.

800 metri femminili

Mary Moraa continua il suo eccellente momento di forma vincendo la prima gara di Diamond League della sua carriera in 1’57”88 dopo il successo ai Trials keniani in 1’57”45 a Nairobi. Moraa ha battuto la vice campionessa olimpica Keely Hodgkinson, che si è dovuta accontentare del secondo posto in 1’58”18.

L’australiana Catriona Bisset ha stabilito il personale stagionale chiudendo al terzo posto in 1’58”54 davanti alla campionessa mondiale Halimah Naakayi (1’58”85) e alla statunitense Sage Hurta(1’58”95).

Mary Moraa: “Sono molto felice della vittoria e del modo in cui ho corso. Sono venuta qui per vincere, ma non è stato facile. Non vedo l’ora di correre con le migliori al mondo ai Mondiali di Eugene. Mi sono qualificata per i 400 e per gli 800 metri”.

Keely Hodgkinson: “La gara è stata confusa. Non mi piace perdere ma è stata lo stesso una buona esperienza. Sono rimasta imbottigliata sul rettilineo opposto. Sono riuscita a venirne fuori ma le cose non hanno funzionato al meglio. Mary ha corso meglio e ha meritato di vincere.

Io venivo dalla gara dei 400 metri ai Campionati britannici dove ho fatto un buon allenamento in vista dei Mondia gareggiando su più turni eliminatori. Non vedo l’ora dei Mondiali. Svolgerò ancora un blocco di allenamenti prima di partire per i Mondiali.

Mi aspettano tre grandi campionati con Mondiali, Giochi del Commonwealth ed Europei e devo lavorare ancora duramente. Non posso riposarmi. E’ stata una grande esperienza gareggiare qui a Stoccolma davanti a questo pubblico”.

3000 metri maschili

L’atleta del Sud Sudan Domnic Loninyomo Lobalu ha regalato il risultato più sorprendente della serata vincendo davanti al bronzo olimpico dei 10000 metri Jacob Kiplimo in una volata emozionante in 7’29”48, miglior tempo mondiale dell’anno. Lobalu gareggia per il team dei rifugiati e risiede in Svizzera.

Kiplimo è sceso a sua volta sotto i 7’30” con 7’29”55. Cornelius Kemboi si è piazzato al terzo posto in 7’31”26 davanti al primatista dell’Oceania Stewart McSweyn, che ha migliorato il personale stagionale con 7’31”93. Da sottolineare anche i primati del Burundi di Thierry Ndikumenayo (7’34”91) e del Guatemala di Luis Grijalva (7’38”67).

Domnic Lobalu: “Era la prima volta che gareggiavo in questo tipo di manifestazione ed ero quasi spaventato. Alla fine ho cominciato a riprendere i miei avversari e ho capito di poter vincere negli ultimi 100 metri. Volevo essere il primo atleta del team dei rifugiati a vincere. Spero che questa vittoria sia una motivazione per altri rifugiati.

Sono cresciuto in Sudan e ho cominciato a correre quando avevo 15 anni. Ho praticato calcio e corsa e il mio insegnante mi disse che le mie gambe potevano cambiare la mia vita. Nel 2017 sono diventato un rifugiato e sono arrivato a Ginevra in Svizzera, dove ho conosciuto il mio allenatore”.

Salto in lungo femminile

La brasiliana Agate De Sousa si è portata sorprendentemente in testa con un salto da 6.73m al secondo tentativo ma l’ucraina Maryna Beck Romanchuk e Malaika Mihambo si sono avvicinate realizzando la stessa misura di 6.72m.

Beck Romanchuk (seguita a Stoccolma dal marito nuotatore Mykaylo Romanchuk) è andata a condurre con un salto da 6.76m in un combattutissimo quinto tentativo, nel quale la svedese Khaddi Sagnia si è qualificata per la finale a 3. Le emozioni non sono finite perché la britannica Lorraine Ugen ha strappato la vittoria con il salto di 6.81m sempre al penultimo tentativo.

Getto del peso femminile

La statunitense Chase Ealey ha vinto la terza gara stagionale in Diamond League con 20.48m meno di una settimana dopo la vittoria ai Campionati statunitensi con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 20,51.

La canadese Sarah Mitton si è confermata su eccellenti livelli piazzandosi al secondo posto con 19.90m davanti alla campionessa mondiale ed europea indoor Auriol Dongmo (19.20m).

Salto in alto femminile

L’australiana Eleanor Patterson è stata l’unica a saltare 1.96m al secondo tentativo aggiudicandosi il salto in alto femminili davanti ad una ritrovata Yuliya Levchenko e all’altra ucraina Iryna Geraschenko, che hanno superato entrambe quota 1.93m.

Eleanor Patterson: “Non ho avuto la mia preparazione migliore a causa di molti problemi fisici durante il riscaldamento in una tappa della Diamond League. Ho iniziato tardi la stagione.

Tornare a casa con una vittoria in Diamond League è stato fantastico considerando che avevo superato quota 1.93m solo al terzo tentativo. Volevo una buona gara e non c’è posto migliore di Stoccolma.

Ora andrò negli Stati Uniti insieme al team australiano per acclimatarmi in vista dei Mondiali. Dopo Eugene ho ancora i Giochi del Commonwealth che amo perché questa manifestazione è stata la mia prima a livello internazionale.

Poi tornerò a gareggiare in Diamond League con l’obiettivo di qualificarmi per la finale, anche se non sarà facile perché ho iniziato tardi la stagione.

La grande sorpresa è la prima sconfitta stagionale di Yarolsava Mahuchik, che ha superato 1.89m al primo tentativo ma ha passato la quota di 1.93m per tentare successivamente tre tentativi senza successo a 1.96m.

L’ucraina si è piazzata al quinto posto precedendo per un numero minore di errori l’azzurra Elena Vallortigara, che ha superato 1.80m al secondo tentativo, 1.85m alla prima, 1.89m alla terza ma ha commesso tre errori a 1.93m chiudendo al settimo posto pochi giorni dopo il fantastico 1.98m ai Campionati Italiani di Rieti.

Elena Vallortigara: “Non ho trovato in pedana le sensazioni giuste, ma probabilmente non ho recuperato bene la gara di Rieti. Anche perché con il mio allenatore Stefano Giardi, abbiamo scelto di continuare ad allenarci in prospettiva dei Mondiali”.

3000 siepi femminili

La ventiseienne kazaka di origini keniane Daisy Chepkemei ha vinto i 3000 siepi femminili stabilendo il personale stagionale con 9’15”77. La francese Alice Finot si è piazzata al secondo posto stabilendo il primato nazionale con 9’19”59. La svizzera Claudia Scherrer si è piazzata al terzo posto in 9’24”16 due settimane dopo aver stabilito il primato nazionale a Parigi con 9’20”28. Natalyia Strebkova ha realizzato il primato nazionale con 9’24”54.

800 metri maschili

L’algerino Slimane Moula ha conquistato il successo negli 800 metri maschili in 1’44”60 battendo in volata il vincitore del meeting di Parigi Benjamin Robert (1’45”11), l’altro francese Gabriel Tual (1’45”29) e il vice campione europeo Andreas Kramer (1’45”42).

Salto in lungo maschile

Il campione olimpico e mondiale indoor del salto in lungo Miltiadis Tentoglou ha realizzato l’unico salto della serata oltre gli 8 metri con 8.31m al quinto tentativo in una gara non valida per la classifica per la Diamond League. Lo svedese Thobias Montler ha saltato 7.98m con un vento contrario di -1.7 m/s.

1500 metri femminili

L’australiana Linden Hall si è aggiudicata i 1500 metri femminili non valida per il punteggio della Diamond League in un buon 4’02”65 precedendo l’ugandese Winnie Nanyondo (4’03”66) e l’altra australiana Georgia Griffith (4’04”75).

Tutti i risultati

Sport OK Junior