Nove campioni olimpici di Parigi 2024 saranno in gara nella quarantaquattresima edizione del Golden Gala Pietro Mennea allo Stadio Olimpico di Roma: Faith Kipyegon (1500 metri femminili), Letsile Tebogo (campione olimpico dei 200 metri ma impegnato sui 100 metri a Roma), Ryan Crouser (getto del peso maschile), Roje Stona (lancio del disco maschile), Tara Davis Woodhall (salto in lungo femminile), Nina Kennedy (salto con l’asta femminile), Masai Russell (100 metri ostacoli femminili) e Winfred Yavi (3000 siepi femminili).
Il Golden Gala torna in Agosto, esattamente come nella prima edizione organizzata da Primo Nebiolo il 5 Agosto 1980 a pochi giorni dalle Olimpiadi di Mosca. La prima edizione fu illuminata dagli ori olimpici Pietro Mennea, Sara Simeoni e Maurizio Damilano.
1500 metri femminili
La campionessa olimpica e mondiale Faith Kipyegon torna a correre al Golden Gala un anno dopo aver stabilito il record mondiale dei 1500 metri con 3’49”11 nell’edizione disputata a Firenze nel Giugno 2023. Kipyegon ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi in 3’51”29 diventando la prima atleta a vincere tre titoli olimpici consecutivi sui 1500 metri. La fuoriclasse keniana si è aggiudicata anche l’argento olimpico sui 5000 metri in 14’29”60. Kipyegon ha collezionato in carriera quattro medaglie d’oro ai Mondiali, compresa la doppietta sui 1500 e sui 5000 metri ai Mondiali di Budapest.
I 1500 metri si preannunciano come una gara spettacolare. L’azzurra Nadia Battocletti torna a correre i 1500 metri sulla pista dello Stadio Olimpico dove ha vinto due medaglie d’oro agli Europei sui 5000 e sui 10000 metri lo scorso Giugno. La mezzofondista di Cavareno ha vinto successivamente la medaglia d’argento sui 10000 metri e si è piazzata al quarto posto sui 5000 metri alle Olimpiadi di Parigi migliorando i record italiani su entrambe le distanze con 14’31”64 e 30’43”35.
Per un paio di ore Battocletti ha assaporato il sogno della medaglia di bronzo sui 5000 metri dopo l’iniziale squalifica di Kipyegon, che successivamente è stata riammessa in classifica e si è aggiudicata la medaglia d’argento alle spalle della connazionale Beatrice Chebet. Giuliano Battocletti, padre e allenatore di Nadia Battocletti, ha dichiarato in una recente intervista che sua figlia ha le potenzialità per correre su tempi intorno a 3’55”- 3’56”. L’atleta trentina ha realizzato il record personale di 4’03”50 sui 1500 metri a Modena lo scorso 1 Maggio. Nadia ha appena superato l’esame scritto e orale in “Materiali innovativi ed energetici” con voto 30 all’Università di Trento
Nadia Battocletti: “Sarò a Roma con il cuore e con il sentimento. Vorrei risentire il boato dell’Olimpico come a giugno, e ancora più forte. Degli Europei mi è rimasto dentro il tifo impressionante dello stadio. Kipyegon è veramente un’atleta alla quale ispirarsi, nessuna aveva mai vinto tre ori nei 1500 alle Olimpiadi e tra questi è riuscita anche a diventare mamma di una bimba. Sono cresciuta con il mito di Genzebe Dibaba e il fatto che abbia superato il suo record mi ha reso incredula. Ma non c’è solo Faith, in molte si stanno avvicinando, a partire dall’australiana Jessica Hull che ha corso in 3:50 al meeting di Parigi. Il livello complessivo si sta alzando. Dopo Parigi dieci giorni di stop totale. Ho fatto risonanza e c’era una lieve peritendinite, quindi sto proseguendo con laser e ozono. Da una settimana ho ricominciato a correre: mi butto, mi diverto! A fine stagione tante ragazze sono stanche ma non credo che le prestazioni ne risentiranno, sarà una gara di fuoco. L’intento è migliorare il mio personale di 4:03.34, anche se ovviamente so che al top della condizione potrei valere un tempo sotto i quattro minuti, considerato che 4:03 l’ho corso negli ultimi mille e cinque dei 5000 metri a Parigi. Come sempre darò tutto e spero che il pubblico mi aiuti”.
Il campo delle partenti comprende le etiopi Diribe Welteji, Birke Haylom, Workenesh Mesele e Nigist Getachew. Welteji si è piazzata al quarto posto sui 1500 metri migliorando il primato personale con 3’52”75 prima di vincere i 3000 metri stabilendo il record del meeting con 8’21”50 a Losanna.
Haylom ha migliorato il record personale correndo in 3’53”22 nella tappa della Diamond League a Xiamen lo scorso Aprile e detiene il record del mondo under 20 nel miglio con 4’17”23 ai Bislett Games di Oslo del 2023.
Mesele ha migliorato I record personali con 3’57”61 sui 1500 metri e 1’58”06 sugli 800 metri nella semifinale delle Olimpiadi prima di piazzarsi al sesto posto nela finale in 1’58”28.
Getachew ha migliorato il record personale sui 1500 metri nella tappa della Diamond League di Parigi.
I fans italiani faranno il tifo per Sintayehu Vissa e Ludovica Cavalli. Vissa ha migliorato il record italiano detenuto da Gabriella Dorio correndo in 3’58”11 nella semifinale delle Olimpiadi di Parigi e ha vinto il titolo NCAA sui 1500 metri nel 2022. Cavalli si è piazzata undicesima sui 1500 metri nella finale dei Mondiali di Budapest con il record personale di 4’01”84.
100 metri maschili
Tre finalisti delle ultime Olimpiadi di Parigi saranno in gara sui 100 metri allo Stadio Olimpico. La medaglia di bronzo Fred Kerley sfiderà l’azzurro Marcell Jacobs (campione olimpico a Tokyo 2021 e quinto classificato a Parigi), Letsile Tebogo (oro olimpico sui 200 metri e sesto classificato sui 100 metri). La starting list comprende anche lo statunitense Christian Coleman, il keniano Ferdinand Omanyala, il giapponese Abdul Hakim Sani Brow e l’altro azzurro Chituru Ali.
Tebogo ha vinto la medaglia d’oro sui 200 metri alle Olimpiadi di Parigi stabilendo il record africano con 19”46. Tebogo si è piazzato al sesto posto sui 100 metri con il record personale di 9”86 e ha trascinato la staffetta 4×400 del Botswana alla medaglia d’argento con il record africano di 2’54”53. Il giovane sprinter botswano ha vinto tre gare di Diamond League sui 200 metri a Montecarlo in 19”87, a Losanna in 19”64 e a Chorzow in 19”83. Ai Mondiali di Budapest 2023 Tebogo ha vinto l’argento sui 100 metri e il bronzo sui 200 metri.
Tebogo è stato ricevuto da Papa Francesco al Vaticano due giorni prima del Golden Gala insieme all’ucraina Anna Rhyzykova, bronzo olimpico nela staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Londra 2012. Tebogo ha chiesto al Papa di rivolgere una preghiera per sua mamma Elizabeth Seratiwa, morta lo scorso Maggio a soli 43 anni per un cancro al seno. Il campione del Botswana ha mostrato le scarpe con le quali ha vinto le Olimpiadi. Su di queste ha inciso le iniziali del nome e la data di nascita di sua madre (23.12.80). Letsile ha iniziato a correre scalzo nel 2019 dopo aver giocato a calcio. Ha calzato il primo paio di scarpe l’anno dopo quando ha vinto il titolo nazionale.
Letsile Tebogo: “È stato incredibile qui a Roma poter conoscere Papa Francesco, qualcosa che sognavo da quando ero piccolo e ieri il sogno è diventato realtà, sono onorato di avere la sua firma sulle scarpe. Vedendomi vincere l’oro olimpico forse tante persone saranno andate a cercare sulle mappe dove si trova il Botswana e leggendo sulle mie scarpe le iniziali del nome di mia mamma e la sua data nascita spero che qualcuno avrà pregato per lei. Correre senza scarpe in Africa e nelle regioni povere del mondo è normale. Le mie prime gare le ho corse con i pantaloni di mio zio. Spero che le mie vittorie sui 100 e sui 200 metri portino attenzioni al Botswana e all’Africa in generale. È significativo che gli africani non vengano visti unicamente come atleti che corrono le lunghe distanza. Con più strutture anche sportive, sarebbe importante organizzare finalmente le Olimpiadi in Africa: il mondo conoscerebbe culture straordinarie- Sono certo che mia mamma è felice, era una donna di fede. Quando è morta, per un cancro al seno dopo una lunga battaglia, ho pensato di chiudere con lo sport. Ora ho vinto i Giochi per e con mamma. Per mia sorella, che ha 12 anni, e per me lei è stata ed è tutto! Ci ha dato l’opportunità di crescere nonostante il contesto dove siamo nati: il villaggio di Kanye che nessuno sa dov’è. Sempre insieme, grazie allo sport abbiamo visto città che non pensavamo neppure esistessero. È stata con me durante tutto il mio percorso, mi ha aiutato a decidere di diventare un atleta perché all’inizio ero più interessato al calcio e mi ha sempre guidato. Il mio viaggio prosegue anche per lei.Ero un bambino iperattivo, senza speranze: lo sport e l’amore infinito di mia mamma hanno consentito di realizzarmi nella vita, fino all’oro olimpico. Ma tutti i bambini in Africa dovrebbero avere queste opportunità- Il mio soprannome è school-boy. Mi hanno chiamato affettuosamente così i compagni di staffetta alle World Relays in Polonia nel 2021: ero il più piccolo, uno “scolaretto”. Poi ho vinto medaglie internazionali a raffica a suon di record. Ma resto uno school-boy. Mia madre mi ha testimoniato l’umiltà, E’ stata la mia roccia. La porto in ogni respiro e in ogni passo. E ogni tanto mando un bacio al cielo per lei. Credo che potrà esserci un grande risultato in una gara con tanti big come il bronzo olimpico Fred Kerley. Non ho un crono in mente, ma farò del mio meglio.. Ho fatto tante gare quest’anno, ma ho scelto così e non mi sento ancora stanco. Sono contento di aver provato anche i 400 metri, correndo con la staffetta 4×400 d’argento alle Olimpiadi, ma in realtà l’obiettivo è di vincere sui 100 e solo a quel punto potrò concentrarmi su qualcosa di diverso”.
Kerley si é aggiudicato il bronzo olimpico in 9”81 a Parigi tre anni dopo il secondo posto dietro a Jacobs a Tokyo. Lo statunitense si è piazzato inoltre al terzo posto ai Trials statunitensi in 9”88. Lo sprinter texano insegue la terza vittoria consecutiva al Golden Gala dopo i successi nel 2022 allo Stadio Olimpico di Roma in 9”92 e nel 2023 allo Stadio Luigi Ridolfi di Firenze in 9”94.
Jacobs torna allo Stadio Olimpico di Roma, dove ha vinto la sua medaglia d’oro consecutiva sui 100 metri agli Europei in 10”02 davanti al compagno di nazionale Chituru Ali. Il due volte campione olimpico si è piazzato al quinto posto nella finale olimpica di Parigi in 9”85, suo miglior tempo dalla finale di Tokyo vinta con il record europeo di 9”80. Lo sprinter allenato da Rana Reider ha vinto anche nella tappa del Continental Tour Gold in 9”92.
Marcell Jacobs: “Ho dato tutto, sono contento di aver fatto un’ottima stagione e una finale olimpica, anche se da campione uscente non mi basta. A Parigi mancava la costanza nel gareggiare a quei livelli: quando si cambia tutto è una scommessa, ho avuto un po’ di difficoltà a inizio stagione e non sono riuscito a entrare subito nel meccanismo che il mio allenatore richiedeva. Si potrà anche puntare ad avvicinare il 9.80 di Tokyo ma in questo momento l’obiettivo è divertirmi il più possibile: questo sport lo faccio perché mi piace, non perché devo. In Slesia ero preoccupato di non riuscire a correre in meno di 10.10 e invece è arrivato un 9.93: un’altra gara sotto i 10 secondi dopo le Olimpiadi ha gran valore. Io e Fred Kerley ci siamo organizzati dopo la gara in Polonia, mi ha chiesto di andare a mangiare in qualche bel ristorante. Abbiamo parlato della questione sponsor, del futuro, degli avversari e dei nostri business. Il patto era ‘chi perde, paga’. E allora ho dovuto pagare io.”
Ackeem Blake ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali indoor di Glasgow 2024 sui 60 metri in 6”46 e si è piazzato quinto al meeting di Londra in 9”97 e terzo a Chorzow eguagliando il record personale con 9”89.
Il keniano Ferdinando Omanyala ha stabilito il record africano correndo in 9”77 nella tappa del Continental Gold di Nairobi e ha vinto i Trials keniani nella stessa città in 9”79. L’ex giocatore di rugby ha corso la semifinale olimpica in 10”08 a Parigi prima di tornare a correre al di sotto dei 10 secondi con 9”95 nel meeting austriaco di Andorf.
Blake ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali indoor sui 60 metri in 6”46 e si è classificato al terzo posto ai Trials olimpici di Kingston in 9”92. Lo sprinter giamaicano si è piazzato al quinto posto nella tappa della Diamond League in 9”97 e ha eguagliato il record personale con 9”89 a Chorzow la scorsa Domenica.
Sani Brown ha stabilito il record stagionale di 9”96 nella semifinale dei 100 metri in 9”96 e si è classificato al quinto posto nella staffetta 4×100 in 37”78 alle Olimpiadi di Parigi. Lo sprinter giapponese ha raggiunto la finale nelle ultime due edizioni dei Mondiali piazzandosi settimo a Eugene 2022 e sesto a Budapest 2023.
Il vice campione olimpico Kishane Thompson ha dovuto rinunciare per un piccolo infortunio subito al meeting di Chorzow. Il giamaicano sarà sostituito dallo statunitense Kyree King, quinto ai Trials statunitensi sui 200 metri in 19”90 a Eugene e vincitore con la staffetta 4×100 alle World Relays di Nassau in 37”40.
Getto del peso maschile
Il primatista mondiale Ryan Crouser ha vinto la terza medaglia d’oro olimpica a Parigi con 22.90m in una serata piovosa. Crouser gareggerà per la prima volta in carriera al Golden Gala. Il suo obiettivo è battere il record del meeting detenuto dal polacco Konrad Bukowiecki nel 2019 con 21.97m.
Ryan Crouser: “Mi aspetto una sfida avvincente con l’azzurro Leonardo Fabbri che non vede l’ora di gareggiare di fronte alla sua gente e quindi risarà difficile batterlo, ma anche con Joe Kovacs che viene dal successo di domenica in Polonia. Spero che gli spettatori avranno qualcosa anche per me, in ogni caso sono sicuro che ci divertiremo. Ogni medaglia d’oro è diversa, ma stavolta sono orgoglioso di averla apprezzata di più dopo gli infortuni, di essere stato in grado di andare avanti nonostante le difficoltà e rappresenta un segno di crescita. Il quarto oro olimpico tra quattro anni a Los Angeles? Sarebbe un sogno per un americano, ma per il momento mi concentro su una gara per volta e finora ha funzionato bene. A Parigi ho potuto gioire anche come coach dell’oro olimpico del disco, il giamaicano Roje Stona. Un ruolo molto più stressante, che mi ha dato molto aiutandomi a rafforzare ulteriormente la fiducia in me stesso”. E poi c’è una scommessa con Tamberi… “Scherzando ci siamo detti se possiamo fare almeno la metà del record personale dell’altro e io sarei deluso di non riuscirci”.
Crouser sfiderà il connazionale Joe Kovacs e il giamaicano Rajindra Campbell, secondo e terzo alle Olimpiadi di Parigi con la stessa misura di 22.15m, Payton Otterdahl, quarto alle Olimpiadi di Parigi, e l’azzurro Leonardo Fabbri, campione europeo a Roma e argento mondiale nel 2023 ai Mondiali di Budapest.
Kovacs ha vinto due gare di Diamond League in questa stagione a Eugene con la migliore prestazione mondiale di 23.13m e a Chorzow con 22.14m battendo Crouser per appena due centimetri. Kovacs ha vinto la Finale della Diamond League di Eugene 2023 con 22.93m.
Fabbri ritorna a gareggiare sulla pedana dello Stadio Olimpico di Roma dove ha conquistato il primo titolo europeo della sua carriera con 22.45m lo scorso Giugno. Il pesista azzurro insegue la terza vittoria in carriera in Diamond League dopo i successi a Firenze con 21.73m nel 2023 e a Londra 2024 con 22.52m. Fabbri ha battuto il record italiano di Alessandro Andrei con 22.95m a Savona diventando il quinto a mondo di sempre. Il pesista fiorentino si è piazzato al quinto posto alle Olimpiadi di Parigi con 21.70m e terzo in Diamond League a Chorzow con 22.03m nelle ultime due gare disputate.
Otterdahl si é piazzato al terzo posto ai Trials statunitensi di Eugene con 22.28m e al meeting di Londra con 22.13m prima del quarto posto alle Olimpiadi di Parigi con 22.03m.
La starting list comprende il nigeriano Chukwebuka Enekwechi, il neozelandese Jacko Gill, rispettivamente sesto e settimo alle Olimpiadi di Parigi, il croato Filup Mihaljevic, campione europeo a Monaco di Baviera 2022 e l’azzurro Zane Weir, campione europeo indoor a Istanbul 2023 e quinto alle Olimpiadi di Tokyo 2021.
Lancio del disco maschile
La starting list del lancio del disco maschile comprende l’intero podio delle Olimpiadi di Parigi, compreso il giamaicano Roje Stona (oro), il lituano Mykolas Alekna (argento) e l’australiano Matthew Denny (bronzo). I primi sette della finale olimpica saranno presenti a Roma.
Stona insegue la prima vittoria in Diamond League della sua carriera. Il giovane giamaicano ha vinto la medaglia d’oro olimpica con la misura di 70.00m. Stona è allenato dal tre volte campione olimpico Ryan Crouser alla University of Arkansas.
Alekna ha stabilito il record del mondo lanciando alla stratosferica misura di 74.35m lo scorso Aprile nella piccola località di Ramona in Oklahoma, cancellando lo storico primato detenuto dal tedesco Jurgen Shult stabilito nel 1986. Lo scorso Agosto Alekna ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi con 69.97m, misura con la quale ha battuto il record olimpico detenuto da suo padre Virgilius Alekna che resisteva da Atene 2004. Questo primato è stato migliorato pochi minuti più tardi dal campione olimpico Stona con 70.00m.
L’australiano Matthew Denny ha vinto la medaglia di bronzo olimpica a Parigi con la misura di 69.31m. Denny si è piazzato al quarto posto ai Mondiali di Budapest 2023 con 68.24m e si è aggiudicato la Finale della Diamond League di Eugene 2023 con 68.24m.
Kristjan Ceh ha stabilito il primato del Golden Gala con 70.22m nell’anno in cui ha vinto il titolo mondiale a Eugene e l’argento agli Europei di Monaco di Baviera. Il fuoriclasse sloveno ha vinto l’oro agli Europei di Roma dello scorso Giugno con 68.08m e la finale della Diamond League a Zurigo 2022 con 67.10m.
Daniel Stahl ha vinto le medaglie d’oro ai Mondiali ai Mondiali di Budapest con il record dei campionati di 71.46m battendo Ceh e alle Olimpiadi di Tokyo con 68.90m.
Gli altri atleti da seguire sono l’austriaco Lukas Weissheidinger, vice campione europeo a Roma 2024 con 67.70m e bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e ai Mondiali di Doha 2019, i tedeschi Clemens Prufer, sesto alle Olimpiadi di Parigi con 67.41m e agli Europei di Roma con 64.60m, e Henrik Janssen, quinto agli Europei di Roma con 65.48m, lo svedese Simon Petterson, vice campione olimpico a Tokyo dietro al connazionale Stahl, e l’azzurro Alessio Mannucci, che ha migliorato il record personale con 64.97m a Donnas lo scorso Maggio.
100 metri ostacoli femminili
La statunitense Masai Russell ha vinto ai Trials statunitensi di Eugene diventando la quarta atleta più veloce della storia sui 100 metri ostacoli femminili con 12”25 un mese prima di conquistare la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi in 12”33. Russell si è piazzata inoltre al quarto posto sui 60 ostacoli ai Mondiali indoor di Glasgow con 7”81. La statunitense insegue la prima vittoria della sua carriera in Diamond League.
Le altre due ostacoliste statunitensi in gara sono Alaysha Johnson e la vice campionessa olimpica di Tokyo 2021 Kendra Harrison. Johnson si è piazzata al secondo posto ai Trials statunitensi di Eugene in 12”31 e ha corso in 12”59 a Losanna e in 12”42 a Chorzow in 12”42. Harrison si è classificata al sesto posto ai Trials statunitensi in 12”39 e ha corso in 12”49 a Chorzow.
Samba Mayela ritorna allo Stadio Olimpico di Roma, dove ha vinto la medaglia d’oro europea lo scorso Giugno stabilendo il miglior tempo europeo dell’anno con 12”31. L’ostacolista francese ha vinto l’unica medaglia dell’atletica transalpina alle Olimpiadi di Parigi piazzandosi seconda in 12”34 dietro a Russell davanti al pubblico di casa.
Nugent ha conquistato la vittoria ai Trials giamaicani con il record personale di 12”28. La scorsa settimana la ventiduenne giamaicana si è piazzata terza a Losanna in 12”38 e ha vinto a Chorzow migliorando due volte il primato del meeting con 12”30 in batteria e 12”29 in finale.
Visser ha migliorato il primato olandese sui 100 metri ostacoli con 12”36 a La Chaux de Fonds con 12”36 lo scorso 14 Luglio e si è piazzata al quarto posto nella finale olimpica di Parigi in 12”43. Visser ha vinto due titoli europei indoor sui 60 metri ostacoli a Glasgow 2019 e a Torun 2021 e si è aggiudicata due gare di Diamond League a Roma 2020 e a Bruxelles 2021.
La svizzera Ditaji Kambundji torna a Roma dove vinse la medaglia d’argento agli Europei dello scorso Giugno migliorando il suo record svizzero con 12”40. Kambundji ha vinto la prima gara della sua carriera in Diamond League a Doha in 12”49 e ha corso in 12”68 nella semifinale delle Olimpiadi di Parigi e in 12”75 al meeting di Losanna.
Devynne Charlton ha migliorato il record del mondo indoor sui 60 metri ostacoli con 7”67 ai Millrose Games di New York e ha vinto il titolo mondiale indoor a Glasgow migliorando ancora il suo primato con 7”65. L’ostacolista bahamense si è piazzata al sesto posto nella finale olimpica di Parigi in 12”56.
In gara ci sarà l’azzurra Giada Carmassi, che ha vinto il secondo titolo italiano consecutivo con il record personale di 12”87 a La Spezia sfiorando la qualificazione per le Olimpiadi di Parigi.
Salto in lungo femminile
La statunitense Tara Davis Woodhall ha vinto la medaglia d’oro olimpica a Parigi con 7.10m e il titolo mondiale indoor a Glasgow con 7.07m e il titolo statunitense indoor con 7.18m ad Albuquerque durante una stagione 2024 straordinaria. Davis Woodhall insegue la prima vittoria della sua carriera in Diamond League.
Tara Davis Woodhall: “Ogni volta che arrivo vicina ai sette metri: è la prova del lavoro che ho fatto e anche qui a Roma c’è la possibilità di superarli. Ho lottato duramente per raggiungere questo livello, mi sono impegnata tanto. In passato ho avuto momenti difficili, ma ho cambiato la mia visione perché si vive una volta sola e non lascio che le piccole cose mi buttino giù facilmente. Sono qui per condividere il sorriso con gli altri”.
Davis Woodhall affronterà la connazionale Jasmine Moore, doppia medaglia di bronzo olimpica nel salto triplo (14.67m) e nel salto in lungo (6.96m) e sette volte vincitrice di titoli NCAA in entrambe le specialità nel 2022 e nel 2023.
La starting list comprende anche la nigeriana Ese Brume, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e due volte medagliata ai Mondiali (bronzo a Doha 2019 e argento a Eugene 2022), la romena Alina Rotaru Kottman, medaglia di di bronzo ai Mondiali di Budapest 2023, Quanesha Burks, quarta ai Mondiali di Eugene e ai Trials statunitensi nello stesso impianto di Hayward Field, Monae Nichols, sesta alle Olimpiadi di Parigi con 6.67m, la portacolori del Burkina Faso Marthe Koala , settima ai Mondiali di Budapest 2023 e vincitrice nella tappa della Diamond League di Suzhou con 6.68m, la serba Milica Gardasevic, campionessa europea under 20 a Grosseto nel 2017 e sesta ai Mondiali indoor di Glasgow 2024.
400 metri maschili
Lo zambiano Muzala Samukonga e il grenadino Kirani James sono le principali stelle dei 400 metri maschili. Samukonga è sceso per la prima volta in carriera al di sotto dei 44 secondi correndo in 43”91 in occasione della tappa del Continental Tour Gold di Gaborone dell’anno scorso. L’atleta africano ha migliorato due volte il record personale correndo in 43”81 in semifinale e in 43”74 in finale piazzandosi al terzo posto alle Olimpiadi di Parigi.
James ha vinto tre medaglie olimpiche (oro a Londra 2012, argento a Rio de Janeiro 2016 e bronzo a Tokyo 2021) e tre medaglie ai Mondiali (oro a Daegu 2011, bronzo a Pechino 2015 e argento a Eugene 2022). L’atleta grenadino ha corso la semifinale delle Olimpiadi in 43”78 prima di piazzarsi quinto nella finale alle Olimpiadi di Parigi.
Norwood ha conquistato due medaglie d’oro olimpiche nella staffetta 4×400 e nella 4×400 mista. L’atleta statunitense si è piazzato al quarto posto ai Trials statunitensi in 44”47 e ha corso in 44”34 a Montecarlo e in 44”10 a Londra. Il campione olimpico Quincy Hall ha dovuto rinunciare al Golden Gala per un infortunio e sarà sostituito dal connazionale Bryce Deadmon, che ha vinto due medaglie d’oro olimpiche nella staffetta 4×400 a Tokyo 2021 e a Parigi 2024 e si è piazzato al quinto posto in 44”61 ai Trials statunitensi di Eugene.
Il trinidegno Jereem Richards ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali indoor di Belgrado 2022, l’oro ai Giochi del Commonwealth sui 200 metri a Birmingham 2022 in 19”80. In questa stagione Richards si è piazzato al quarto posto nella finale olimpica di Tokyo sui 400 metri in 43”78.
Due altri medagliati olimpici della staffetta 4×400 sono Collen Busang Kebinatshipi e Bayapo Ndori, che hanno vinto l’argento a Parigi con il record africano di 2’54”53.
Ndori ha vinto al Kip Keino Classic di Nairobi in 44”10 lo scorso Aprile. Kebinatshipi ha migliorato il record personale con 44”22 a Losanna settimana scorsa.
Il britannico Charles Dobson ha vinto l’argento europeo a Roma in 44”38 e ha migliorato il record personale con 44”23 nella tappa della Diamond League di Londra. Alle Olimpiadi di Parigi Dobson ha corso la semifinale dei 400 metri in 44”48 e ha vinto la medaglia di bronzo con la staffetta 4×400 in 2’55”83.
L’azzurro Luca Sito correrà la seconda in carriera in Diamond League dopo il settimo posto a Montecarlo in 45”26 correndo con la maglia del Cus Patria Milano. Il quattrocentista milanese nato da padre napoletano ha migliorato il record italiano di Davide Re fermando il cronometro in 44”75 nella semifinale degli Europei di Roma prima di piazzarsi quinto nella finale in 45”12. Alle Olimpiadi di Parigi l’atleta allenato da Alessandro Simonelli è sceso al di sotto dei 45 secondi per la seconda volta in carriera con 44”99 in batteria prima di ripetersi su alti livelli con 45”01 in semifinale.
La gara dei 400 metri è dedicata al ricordo dell’ex primatista italiano Andrea Barberi, morto nel 2023 a 44 anni.
400 metri metri ostacoli femminili
La statunitense Anna Cockrell ha vinto la medaglia d’’argento alle Olimpiadi sui 400 metri ostacoli a Parigi alle spalle di Sydney McLaughlin diventando la quarta atleta delle liste mondiali all-time. Cockrell si è piazzata seconda anche ai Trials statunitensi in 52”64 e nella tappa della Diamond League di Chorzow in 52”88.
Cockrell affronterà tre finaliste delle Olimpiadi di Parigi: le giamaicane Rushell Clayton (quinta in 52”88) e Shiann Salmon, (sesta in 53”29) e la francese Louise Maraval (ottava alle Olimpiadi di Parigi in 54”53 e argento agli Europei di Roma in 54”53).
Il cast comprende quattro atlete, che hanno vinto quattro medaglie olimpiche nella staffetta 4×400: la statunitense Shamier Little, due volte campionessa olimpica con la staffetta 4×400 e con la 4×400 mista e argento sui 400 metri ostacoli ai Mondiali di Budapest 2023, la britannica di origini danesi Laviai Nielsen, che ha vinto la medaglia di bronzo con la staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Parigi e ha migliorato il record personale con 49”87 nella tappa della Diamond League di Londra, la giamaicana Janieve Russell, medaglia di bronzo olimpica con la staffetta 4×400 a Tokyo 2021 e due volte vincitrice al Golden Gala di Roma nel 2016 e nel 2017.
Per l’Italia sarà presente Ayomide Folorunso, sesta nella finale dei Mondiali di Budapest 2023 dopo aver migliorato il record italiano con 53”89 in semifinale. In questa stagione l’allieva di Maurizio Pratizzoli ha realizzato il miglior tempo di 54”52 nella semifinale degli Europei di Roma prima di piazzarsi quinta in finale in 55”20 ed è scesa successivamente altre due volte al di sotto dei 55 secondi con 54”67 a La Chaux de Fonds e 54”92 nella semifinale delle Olimpiadi di Parigi.
110 metri ostacoli maschili
Lorenzo Simonelli torna a correre sulla pista dello Stadio Olimpico di Roma dove vinse il titolo europeo sui 110 metri ostacoli stabilendo il record italiano e la migliore prestazione europea dell’anno con 13”05 davanti al pubblico di casa. In questa stagione l’ostacolista romano allenato da Giorgio Frinolli ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali Indoor di Glasgow sui 60 metri ostacoli con il record italiano di 7”43 alle spalle di Grant Holloway, ma è stato eliminato in semifinale alle Olimpiadi dove ha corso in 13”38 dopo aver colpito la nona barriera. In Diamond League Simonelli si è piazzato secondo a Montecarlo con 13”08 e quinto a Losanna con 13”26 e ottavo a Chorzow in 13”48.
Lorenzo Simonelli: “Gli Europei sono andati bene. Da ‘Re dei Pirati’ sono pronto a lottare per il tesoro. Sono felice di essere un’ispirazione per i più piccoli”.
Simonelli ritroverà in pista l’amico-rivale Sasha Zhoya, che vinse il titolo europeo under 23 a Espoo nel 2023 battendo l’azzurro. L’ostacolista nato in Australia da madre francese e da padre originario dello Zimbabwe ha vinto la prima gara della Diamond League a Parigi stabilendo il primato personale con 13”15 e si è piazzato quinto a Montecarlo in 13”25, settimo a Losanna in 13”37 e sesto a Chorzow in 13”40.
Il cast di questa gara non valida per il punteggio della Diamond League comprende il fenomeno Cordell Tinch, quarto ai Trials statunitensi con il record personale di 13”03, i giamaicani Orlando Bennett, secondo ai Trials giamaicani in 13”18, Omar McLeod, campione olimpico a Rio de Janeiro 2016 in 13”05 e vincitore al Golden Gala a Firenze nel 2021 con 13”01, e lo spagnolo Asler Martinez, campione europeo a Monaco di Baviera e bronzo ai Mondiali di Eugene nel 2022.
Salto con l’asta femminile
L’australiana Nina Kennedy ha conquistato la prima medaglia d’oro della sua carriera nel salto con l’asta femminile a Parigi superando la misura di 4.90m e punta a riconquistare il titolo della Diamond League che ha perso contro la statunitense Katie Moon nella finale di Eugene dell’anno scorso. Kennedy ha condiviso la medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest 2023 con Moon e ha vinto la finale della Diamond League di Zurigo nel 2022 with 4.81m.
Nina Kennedy: “Dopo aver vinto l’oro olimpico e realizzato un sogno, questa parte della stagione è solo divertimento, perché la pressione diminuisce. In questa specialità allentare la tensione è qualcosa che può aiutare molto. Al Golden Gala si può puntare molto in alto e mi piacerebbe provare i cinque metri. Lo sport australiano ha vinto 59 medaglie alle Olimpiadi. Sette di queste sono arrivate dall’atletica. Le donne hanno vinto sei di queste medaglie. Credo che le donne siano forti in sport olimpici come atletica e nuoto, mentre gli uomini preferiscono giocare a cricket e a rugby”.
Kennedy sfiderà la canadese Alysha Newman e la svizzera Angelica Moser. Newman ha vinto la medaglia di bronzo olimpica a Parigi con il record nazionale di 4.85m e l’oro ai Giochi del Commonwealth di Gold Coast 2018.
Moser ha un grande ricordo dello Stadio Olimpico di Roma, dove ha vinto la medaglia d’oro agli Europei dello scorso Giugno con il record svizzero di 4.78m. L’astista zurighese allenata da Adrian Rothenbuhler ha migliorato due volte il record nazionale con 4.83m e 4.88m nella tappa della Diamond League di Montecarlo. Moser ha vinto in un altro meeting del circuito Marrakesh con 4.73m e si é piazzata al quarto posto alle Olimpiadi di Parigi con 4.80m.
La statunitense Sandi Morris (tre volte medaglia d’argento ai Mondiali) ritorna a Roma, dove vinse l’edizione del Golden Gala del 2022 con 4.81m. Morris proverà a riscattare il quarto posto ai Trials olimpici di Eugene.
Ci sarà grande attesa per le azzurre Elisa Molinarolo e Roberta Bruni, che hanno fatto molto bene in questa stagione.
Molinarolo si é piazzata terza al meeting della Diamond League di Marrakesh con 4.55m e sesta agli Europei di Roma con 4.58m e alle Olimpiadi di Parigi con il record personale migliorato di due centiemtri con 4.70m. Bruni ha realizzato come migliori piazzamenti il secondo posto a Marrakesh con 4.65m e il settimo posto agli Europei di Roma con 4.58m e ha superato le misure di 4.66m a Montecarlo e 4.65m a Londra.
La neozelandese Eliza McCartney ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e l’argento ai Mondiali indoor di Glasgow 2024 con 4.80m.
La trentacinquenne slovena Tina Sutej ha vinto due medaglie di bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado e agli Europei di Monaco di Baviera nel 2022.
La ceca Amalia Svabikova ha vinto la medaglia di bronzo agli Europei indoor di Istanbul e si è piazzata al quinto posto alle Olimpiadi di Parigi con il record personale di 4.80m e al quarto posto agli Europei di Roma.
Salto in alto maschile
Il campione olimpico di Tokyo 2021 Gianmarco Tamberi ha acceso l’entusiasmo del pubblico dello Stadio Olimpico di Roma in occasione del terzo titolo della sua carriera agli Europei con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 2.37m. Tamberi ha scritto una pagina indimenticabile di storia dell’atletica quando ha vinto l’oro olimpico con 2.37m in condivisione con l’amico Muraz Barshim a Tokyo nel 2021 e ha completato il “Grande Slam” di titoli vincendo la medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest con 2.36m. Un infortunio al meeting di Szekesfehrvar e una colica renale hanno fortemente condizionato l’avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi dove non è sceso in pedana nelle migliori condizioni.
Il marchigiano, portabandiera della squadra italiana durante la Cerimonia inaugurale delle Olimpiadi sulla Senna, è riuscito a disputare la finale concludendo all’undicesimo posto con un salto da 2.22m realizzato al terzo tentativo. Tamberi si è riscattato vincendo la quarta gara di Diamond League della sua carriera a Chorzow superando la misura di 2.31m. Le altre vittorie in carriera nel circuito sono state quelle di Montecarlo nel 2016 con il record italiano di 2.39m nella serata dolce-amara dell’infortunio, e i due trionfi nelle finali della Diamond League di Zurigo nel 2021 e nel 2022 con la stessa misura di 2.34m. Non ha mai vinto invece al Golden Gala. Nelle sue cinque partecipazioni a questo meeting Gimbo si è piazzato secondo nel 2020, tre volte terzo nel 2016 e nel 2021 ( quando superò 2.33m a Firenze) e nel 2022 e quarto nel 2019.
Gianmarco Tamberi: “Sto decisamente meglio dal punto di vista fisico. Ho fatto tutti gli accertamenti necessari: le analisi del sangue e l’ecografia hanno scongiurato calcoli in corpo. La Tac, avendone fatte due nei 15 giorni precedenti, mi è stata sconsigliata. Le ultime due coliche le ho avuto il giorno dopo la gara, poi ho iniziato una cura di farmaci che mi ha fatto stare meglio ed è stata interrotta poco prima di Chorzow. Dal punto di vista mentale, invece, sto vivendo un momento molto altalenante, non tutte le mattine mi sveglio con il sorriso. Ma dentro sento una voglia che mi spinge a ricominciare e a mettermi in gioco per i Mondiali di Tokyo del prossimo anno. Los Angeles? Si aprirebbe un nuovo capitolo della mia vita e dovrei capire come e con chi. Se devo pensare ai Giochi del 2028 devo riprendere tutto in mano e capire se fattibile e come farlo. La mia qualità migliore è dare tutto nelle situazioni importanti, con la maglia azzurra mi trasformo, mentre nei meeting faccio più fatica. Ma ho cercato di annullare ogni limite mentale”.
Gimbo ha parlato del suo desiderio di diventare padre.
“Entrambi, io e Chiara, amiamo e adoriamo i bambini e ci vorremmo dedicare a loro. Finora non è stato il momento giusto, ma adesso ci piacerebbe da morire riuscire a coronarla. Non ho ancora ritirato la fede ma siamo andati a riprendere le misure. La prendiamo tra qualche giorno. Gregorio Paltrinieri non l’ha trovata nella Senna quindi abbiamo dovuto provvedere”.
I saltatori italiani, Manuel Lando ha preso il posto di Stefano Sottile fermato da un piccolo problema muscolare, sfideranno il sudcoreano Songyeok Woo, campione del mondo indoor a Belgrado 2022 con 2.34m e vincitore nella finale della Diamond League di Eugene con 2.33m, l’ucraino Oleh Doroshchuk, bronzo agli Europei di Roma con 2.29m e sesto alle Olimpiadi di Parigi con 2.31m, il giamaicano Romaine Beckford, decimo nella finale olimpica di Parigi e secondo nella tappa della Diamond League di Chorzow con 2.29m e il ceco Jan Stefela, quinto agli Europei di Roma nel 2024 con 2.26m.
200 metri femminili
Daryll Neita insegue il terzo successo stagionale dopo i successi a Suzhou sui 200 metri in 22”62 e a Doha sui 100 metri in 10”98 e ha stabilito il personale stagionale con 22”20 al meeting della Diamond League di Londra. Alle Olimpiadi di Parigi la velocista britannica ha sfiorato il podio piazzandosi al quarto posto sui 100 metri in 10”96 dopo aver corso la batteria in 10”92 e al quinto posto sui 200 metri in 22”23. La sprinter allenata da Marco Airale ha conquistato la medaglia d’argento con la staffetta 4×100 in 41”85.
Neita ritorna a Roma dove ha vinto la medaglia d’argento sui 200 metri in 22”50, l’oro nella staffetta 4×100 in 41”91 agli Europei.
Neita ritroverà in pista la svizzera Mujinga Kambundji, che ha vinto la sua medaglia d’oro europea sui 200 metri a Roma in 22”49. Kambundji si è piazzata al sesto posto nella finale olimpica dei 100 metri a Parigi nella sua quarta partecipazione alla manifestazione a Cinque Cerchi. La sprinter bernese nata da padre congolese si è piazzata terza a Losanna in 11”06 raggiungendo il primo piazzamento della sua carriera tra le prime tre sui 100 metri in un meeting della Diamond League.
Britany Brown ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi sui 200 metri in 22”20 a Parigi battendo Neita e l’argento ai Mondiali di Doha 2019 davanti a Kambundji. La sprinter statunitense si é piazzata al secondo posto ai Trials olimpici di Eugene con il record personale di 21”90.
La starting list comprende anche la statunitense Jenna Prandini, campionessa mondiale con la staffetta 4×100 a Eugene 2022 e argento olimpico con la staffetta 4×100 a Tokyo 2021, Anavia Battle (record personale di 21”95 ai Trials statunitensi nel 2021), l’ivoriana Mabondou Koné, seconda sui 200 metri ai Campionati africani nel 2024, e la britannica Amy Hunt, argento olimpico a Parigi e campionessa europea a Roma con la staffetta 4×100 nel 2024.
Salto triplo maschile
L’azzurro Andy Diaz Hernandez ha vinto la medaglia di bronzo olimpica del salto triplo a Parigi con 17.64m esattamente 12 anni dopo il terzo posto del suo allenatore Fabrizio Donato a Londra 2012. Diaz si è aggiudicato due Trofei dei Diamanti a Zurigo nel 2022 e a Eugene nel 2023. L’atleta di origini cubane ha vinto nell’edizione dell’anno scorso del Golden Gala a Firenze con 17.75m migliorando di 15 centimetri il record italiano di Donato.
Andy Diaz: “Per la prima volta ho fatto ufficialmente parte della squadra italiana alle Olimpiadi, è una seconda vita. Felice di farlo alle Olimpiadi. Aspettiamo tutti all’Olimpico per il Golden Gala. Purtroppo non ho potuto saltare agli Europei perché non potevo ancora indossare la maglia azzurra, ho una ‘spina nel cuore’ per questo. Voglio dimostrare con i fatti che sono pronto a vincere e a saltare anche io 18 metri. Piacevole essere il favorito. Mi sento un esempio per chi come me vuole ricominciare da zero e inseguire i propri sogni, non solo nello sport. Sono felice ma non del tutto soddisfatto del bronzo, in questi due anni abbiamo alzato l’asticella dei risultati. Nella qualificazione di Parigi sembravo un ragazzino, poi in finale è stato tutto diverso. Sapevo che stavo rappresentando una Nazione, non potevo tornare senza medaglia. Golden Gala? Tutti sappiamo che l’Olimpico è un impianto magico, e domani, nella mia prima gara in questo stadio, vorrei superarmi. Diciotto metri? Perché no, ci proverò. E se un giorno ci sarà qualcuno che migliorerà il record del mondo di Jonathan Edwards che resiste dal 1995, quell’atleta vorrei essere io”.
Diaz Hernandez sfiderà il burkinabé Fabrice Hugues Zango, medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest con 17.64m e ai Mondiali indoor di Glasgow 2024 con 17.53m.Il triplista allenato da Teddy Tamgo ha collezionato inoltre due medaglie d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e ai Mondiali di Doha 2019 e l’argento ai Mondiali di Eugene 2022. In questa stagione Zango si è piazzato al quinto posto alle Olimpiadi di Parigi con 17.50m.
Gli altri atleti da seguire sono il cubano Lazaro Martinez, vice campione mondiale a Budapest 2023 e campione mondiale indoor a Belgrado 2022, il tedesco Max Hess, campione europeo a Amsterdam 2016 e settimo alle Olimpiadi di Parigi con 17.38m, e l’altro azzurro Andrea Dallavalle, argento agli Europei di Monaco di Baviera e quarto ai Mondiali di Eugene 2022.
3000 siepi femminili
La portacolori del Barhein Winfred Yavi duellerà con l’ugandese Peruth Chemutai in una sfida tra le vincitrici delle ultime due edizioni delle Olimpiadi.
Yavi ha vinto la medaglia d’oro olimpica sui 3000 siepi a Parigi stabilendo il record olimpico con 8’52”76. Yavi proverà a bissare il titolo della Diamond League conquistato l’anno scorso a Eugene in 8’50”66. In questa stagione Yavi ha già vinto una gara di Diamond League a Parigi in 9’03”68.
Chemutai ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e si è piazzata al secondo posto a Parigi con il primato nazionale di 8’53”34. Chemutai ha vinto la prima gara di Diamond League della sua carriera a Eugene in 8’55”09.
L’intero podio delle Olimpiadi di Parigi é completato dalla ventenne keniana Faith Cherotich, che ha vinto la medaglia di bronzo in 8’55”15 un anno dopo il terzo posto ai Mondiali di Budapest.
Le altre atlete da seguire sono la kazaka Norah Jeruto, campionessa mondiale a Eugene 2022 , le statunitensi Courtney Wayment, campionessa NCAA nel 2022, e Valarie Constien, vincitrice ai Trials statunitensi di Eugene in 9’03”22. La barriera dei 9 minuti potrebbe venire infranta per la prima volta nella storia del Golden Gala. L’etiope Sembo Almayew ha stabilito il record del meeting correndo in 9’00”71 a Florence nel 2023.
5000 metri maschili
L’etiope Berihu Aregawi affronterà i connazionali Selemon Barega, Yomif Kejelcha, Hagos Gebrhiwet, Biniam Mehary, Telahun Haile Bekele, lo svizzero Dominic Lobalu, lo statunitense Grant Fisher, i keniani Nicholas Kipkorir, Jacob Krop e Ronald Kwemoi e il canadese Mohamed Ahmed.
Aregawi ha vinto la medaglia d’argento sui 10000 metri alle Olimpiadi di Parigi stabilendo il record personale con 26’43”44 e si è piazzato al quarto posto sulla stessa distanza ai Mondiali di Budapest 2023.
Kejelcha si é piazzato secondo sui 5000 metri in 12’38”95 nell’edizione di quest’anno dei Bislett Games di Oslo, ha vinto ai Trials sui 10000 metri in 26’31”01 e ha tagliato il traguardo al settimo posto in 26’44”02 alle Olimpiadi di Parigi.
Barega ha vinto l’oro olimpico sui 10000 metri a Tokyo 2021 e l’argento mondiale sui 5000 metri a Doha nel 2019. L’etiope si è classificato al settimo posto sui 10000 metri alle Olimpiadi di Parigi corendo in 26’44”48 e ha stabilito primati stagionali di 26’34”93 sui 10000 metri ai Trials e 12’51”60 sui 5000 metri a Los Angeles.
Gebrhiewet ha vinto I 5000 metri a Oslo in questa stagione in 12’36”73 battendo il record etiope detenuto da Kenenisa Bekele. In carriera l’etiope ha collezionato il bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016 e due medaglie mondiali (argento a Mosca 2013 e bronzo a Pechino 2015).
Bekele si rivelò con la vittoria al Golden Gala nel 2019 in 12’52”98. L’etiope ha migliorato il primato personale con 12’42”70 a Montecarlo nel 2023.
Mehary ha stabilito il record africano under 20 sui 10000 metri con 26’37”93 e ha corso i 5000 metri in 12’54”10.
Fisher ha vinto due medaglie di bronzo alle Olimpiadi sui 5000 metri con 13’15”13 e 26’43”46 sui 10000 metri. L’atleta statunitense detiene i primati nord americani con 7’25”47 sui 3000 metri, 12’46”96 sui 5000 metri e 26’33”84 sui 10000 metri.
Ahmed si è piazzato al quarto posto posto sui 10000 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024 in 26’43”79 e ha vinto l’argeno sui 5000 metri alle Olimpiadi di Tokyo in 12’58”61.
Lobalu ritorna allo Stadio Olimpico, dove ha vinto la medaglia d’oro sui 10000 metri e si è piazzato il bronzo sui 5000 metri agli Europei dello scorso Giugno. Lo svizzero di origini sud-sudanesi ha stabilito il record svizzero sui 3000 metri correndo in 7’27”68 al meeting di Londra.
I keniani Nicholas Kipkorir Kimeli e Jacob Krop si misero in luce nell’edizione del 2022 del Golden Gala quando si piazzarono primo e secondo in 12’46”33 e 12’46”79. Krop vinse successivamente la medaglia d’argento sui 5000 metri ai Mondiali di Eugene 2022 prima di migliorare il record personale con 12’45”71 a Bruxelles.
Kwemoi ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi sui 5000 metri a Parigi nel 2024 e detiene il record mondiale under 20 sui 1500 metri con 3’28”81.