Kennedy vince un po’ a sorpresa il Diamante nell’asta femminile

L'approfondimento delle 6 finali di ieri sera

Tra le 6 finali della Diamond League 2022 disputate ieri sera nella splendida Sechselautenplatz nel centro di Zurigo il risultato forse più imprevisto è stato quello dell’australiana Nina Kennedy che ha vinto il suo primo Trofeo dei Diamanti della sua carriera nel salto con l’asta femminile, superando 4.81m al terzo tentativo ed ha avvicinato il record personale di 4.82m realizzato lo scorso anno a Sydney.

La due volte campionessa mondiale indoor Sandi Morris, grande favorita della vigilia, si è piazzata al secondo posto con un salto da 4.76m centrato alla terza prova dopo un percorso senza errori fino a 4.71m.

La medaglia di bronzo mondiale indoor Tina Sutej si è aggiudicata il terzo posto con 4.61m in una gara senza errori fino a questa misura. La trentatreenne slovena ha avuto la meglio sull’azzurra Roberta Bruni, che ha avuto bisogno di due tentativi per superare la misura di ingresso a 4.36m ma ha centrato 4.51m e 4.61m al primo colpo prima di terminare la gara con tre errori a 4.71m. L’astista romana ha ripetuto lo stesso piazzamento di Montecarlo e Losanna confermandosi come una delle migliori astiste del circuito.

Nina Kennedy: “Ho vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali e l’oro ai Giochi del Commonwealth. La vittoria in Diamond League con il primato staginale corona una grande stagione. In futuro mi piacerebbe raggiungere la quota di 4.90m. Le Olimpiadi di Parigi sono tra due anni e punto a vincere la medaglia d’oro”.

Roberta Bruni: “Esco a testa alta e veramente contenta per una misuara che alza la media stagionale, all’ultima gara stagionale. Quattro punti per un errore in più e quattro punti di sutura alla mano per un taglio alla mano destra.

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Getto del peso maschile

Il due volte campione del mondo Joe Kovacs ha conquistato il secondo Trofeo dei Diamanti della sua carriera con 23.23m realizzando la seconda migliore prestazione mondiale della sua carriera sulla pedana montata in Sechsenlautenplatz, l’enorme piazza centrale nei pressi della Opernhaus di Zurigo.

Soltanto il primatista del mondo Ryan Crouser ha fatto meglio nella storia in occasione del record del mondo di 23.37m realizzato in occasione dei Trials Olimpici di Eugene dell’anno scorso.

Kovacs ha cominciato la competizione con un lancio da 22.67m che ha eguagliato il primato del Weltklasse stabilito da Crouser nell’edizione dell’anno scorso. Crouser ha risposto realizzando esattamente la stessa misura di Kovacs.

Nel secondo tentativo Kovacs ha fatto registrare la misura vincente di 23.23m, che ha migliorato il precedente personale di 22.91m stabilito in occasione del secondo titolo mondiale vinto a Doha nel 2019.

Crouser ha realizzato il secondo miglior lancio di giornata con 22.74m al terzo tentativo. Il due volte bronzo olimpico e campione del Commonwealth Tom Walsh si è classificato al terzo posto con 21.90m davanti al neozelandese Jacko Gill (21.51m), al croato Filip Mihalievic (21.43m) e all’azzurro Nick Ponzio (20.71m).

Kovacs é rimasto imbattuto nelle gare dopo i Mondiali di Eugene dove fu battuto da Crouser di cinque cm (22.94m contro 22.89m). Si è preso la rivincita nei confronti di Crouser realizzando 22.65m a Losanna e si è aggiudicato altre tre gare a Chorzow, Szekesfehrvar e Bruxelles.

Joe Kovacs: “Sono davvero felice della prestazione. Ho effettuato moltissimi lanci intorno ai 22.80m in questa stagione. E’ una bella sensazione essere diventato un lanciatore da 23 metri. So che Ryan Crouser lancerà ancora più lontano. Per questo dovrò fare ancora meglio”.

Salto in alto maschile

Il campione olimpico Gianmarco Tamberi ha vinto il suo secondo Trofeo dei Diamanti consecutivo. Nella sua prima gara dopo il matrimonio con Chiara Bontempi il marchigiano ha migliorato di un centimetro il primato stagionale con 2.34m al secondo tentativo.

Lo statunitense Ju’Vaughn Harrison ha superato la stessa misura di 2.34m al terzo tentativo migliorando il personale stagionale. Con questa il giovane talento conosciuto come “Mr. Jump” ha avvicinato il record personale di 2.36m realizzato nel 2021.

Sia Tamberi sia Harrison hanno valicato l’asticella alla quota di 2.27m al secondo tentativo e 2.30m alla prima prova. Harrison ha valicato l’asticella a 2.32m al primo colpo. Tamberi ha deciso invece di passare questa misura. L’azzurro ha realizzato 2.34m al secondo tentativo, mentre Harrison ha avuto bisogno di tre tentativi per superare questa misura.

Tamberi ha deciso di fermarsi dopo un errore commesso a 2.36m, mentre Harrison ha sbagliato tre prove a questa misura.

Il canadese Django Lovett ha superato tutte le misure fino a 2.27m alla prima prova ma ha commesso un errore a 2.30m e due a 2.32m. Andiy Protsenko si è piazzato al quarto posto con la misura di 2.24m superata al secondo tentativo. Mutaz Barshim ha aperto la gara con un primo tentativo riuscito a 2.18m prima di commettere un errore a 2.21m e uno a 2.24. Il tre volte campione mondiale ha deciso di riservare l’ultima prova a sua disposizione a 2.30m ma senza successo.

Gianmarco Tamberi: “Sono davvero felice della mia prestazione. Ho stabilito il personale stagionale nella mia ultima gara dell’anno. Ho deciso di fermarmi dopo un errore a 2.36m a causa della pioggia. In quel momento ero dispiaciuto ma sono contento che alla fine sono riuscito a vincere.

Il pubblico sa esattamente quanto mi piace intrattenerli, così quando ho chiesto a loro di rimanere in silenzio e di ritmare la rincorsa con il battito ritmato delle mani, questo mi ha dato l’energia in questo momento cruciale della gara. Ho avuto la stessa situazione agli Europei Indoor di Glasgow, quando realizzai un salto importante che mi permise di vincere la medaglia d’oro.

Getto del peso femminile

La campionessa mondiale di Eugene 2022 Chase Ealey ha completato la doppietta statunitense nel getto del peso femminile con un lancio da 20.19m al terzo tentativo, che le ha permesso di battere la campionessa dei Giochi del Commonwealth 2022 Sarah Mitton (19.56m) e Aa portoghese Auriol Dongmo (19.46m).

Chase Ealey: “L’energia che ci ha dato il pubblico è stata straordinaria. Mi piace sentire i battiti delle mani ritmati degli spettatori. Quest’atmosfera mi ha fatto quasi dimenticare il dolore al piede. Sono contenta del livello raggiunto negli ultimi meeting. Il livello della nostra specialità sta cescendo. Le atlete in gara erano tutte primatiste nazionali. Non vedo l’ora dell’anno prossimo. Il livello crescerà ancora in futuro”.

5000 metri femminili

La vice campionessa mondiale di Eugene Beatrice Chebet ha vinto i 5000 metri in 14’31”05 battendo la terza classificata dei 10000 m della rassegna iridata Margaret Chelimo (14’31”51), l’iridata Gudaf Tsegay (14’32”11) e Ejgayehu Taye (14’32”05) al termine di un emozionante arrivo in volata sul rettilineo finale.

La campionessa olimpica dei 5000 e dei 10000 metri Sifan Hassan ha tagliato il traguardo in quinta posizione in 14’37”05 battendo la neo primatista statunitense Alicia Monson, che con 14’37”22 si è confermata dopo il brillante secondo posto sui 3000m a Losanna.

Beattice Chebet: “Che arrivo allo sprint ho dovuto affrontare per vincere. E’ stata una stagione molto lunga dalla fine dei Mondiali di Eugene fino ad ora. E’ stata una grande performance”.

5000 metri maschili

Nicholas Kimeli Kipkorir ha trionfato sui 5000 metri in 12’59”05 battendo allo sprint il sud sudanese di stanza in Svizzera Dominic Lobalu, che è sceso per la prima volta in carriera sotto i 13 minuti con 12’59”40, e il neo primatista statunitense Grant Fisher (13’00”56). Kipkorir ha coronato una grande stagione nella quale ha vinto al Golden Gala di Roma con il record personale di 12’46”33.

Nicholas Kimeli Kipkorir: “Ho fatto fatica all’inizio. Ho deciso di non rimanere con il gruppo dei migliori all’inizio, ma successivamente sono riuscito a ridurre lo svantaggio. Non è stato difficile chiudere il gap e lanciare l’attacco decisivo nell’ultimo giro”.

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