Cinque migliori prestazioni mondiali dell’anno e sette record del meeting hanno illuminato una splendida edizione del London Athletics Meet davanti a 60000 spettatori entusiasti e competenti del London Stadium, impianto delle Olimpiadi di Londra 2012 e ora casa della squadra di calcio dell’West Ham, che milita nella Premier League.
I momenti clou sono state il record personale di Noah Lyles sui 100 metri maschili (9”81), il record del meeting di Kemke Bol sui 400 metri ostacoli femminili (51”30), le migliori prestazioni mondiali dell’anno della giamaicana Nickisha Pryce (48”57) e del britannico Matthew Hudson Smith (43”74 primato europeo) sui 400 metri, il trionfo di Keely Hodgkinson (1’54”81) in un super 800 metri femminile. Il meeting della capitale britannica ha fatto registrare il sold-out per il secondo anno consecutivo.
100 metri maschili
Noah Lyles ha vinto la sua prima gara di questa stagione in Diamond League sui 100 metri maschili migliorando il record personale di due centesimi di secondo con 9”81 nonostante un vento leggermente contrario di -0.3 m/s nella rivincita con gli altri medagliati dei Mondiali di Budapest Letsile Tebogo e Zharnel Hughes. Lyles si impose anche l’anno scorso sulla pista del London Stadium sui 200 metri in 19”47 un mese prima di vincere tre medaglie d’oro sui 100 e 200 metri e nella staffetta 4×100 ai Mondiali di Budapest.
Il sudafricano Akani Simbine si è piazzato secondo in 9”86 sfiorando di due centesimi di secondo il suo record sudafricano stabilito al meeting di Szekesfehrvar del 2021. Il botswano Letsile Tebogo ha eguagliato il suo record nazionale con 9”88, il tempo che gli permise di vincere la medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest. Il britannico Louie Hinchliffe e il giamaicano Ackeem Blake si sono piazzati al quarto e al quinto posto con lo stesso tempo di 9”97. Hinchliffe, sprinter allenato in Texas dal pluricampione olimpico e mondiale Carl Lewis, ha vinto il titolo NCAA lo scorso Giugno. Zharnel Hughes è tornato dopo un infortunio con un sesto posto in 10”00.
Noah Lyles: “Ho stabilito il record personale e sono andato più veloce prima delle Olimpiadi di Parigi. Volevo scendere sotto i 9”80. So esattamente a che punto sono prima delle Olimpiadi. So che noi velocisti avremo i riflettori addosso alle Olimpiadi di Parigi. Sto aspettando questo appuntamento da sei anni. Vivo per questi grandi momenti. Più cresce l’attenzione del pubblico davanti alla televisione e nello stadio, meglio riesco ad esprimermi. Non vedo l’ora di correre la staffetta alle Olimpiadi. Parliamo spesso di battere il record del mondo ma dobbiamo passarci il testimone in modo pulito e senza commettere errori”.
400 metri ostacoli femminili:
La campionessa mondiale e olimpica Femke Bol ha vinto la sua seconda gara di Diamond League in questa stagione sui 400 metri ostacoli migliorando il suo record del meeting di 15 centesimi di secondi con 51”30, secondo miglior tempo della sua carriera. Nell’edizione dell’anno scorso la fuoriclasse olandese si impose con il record europeo di 51”45, tempo migliorato settimana scorsa al meeting di Chaux de Fonds in Svizzera, dove ha fermato il cronometro in 50”95 diventando la seconda donna della storia ad infrangere la barriera dei 51 secondi. Bol è arrivata a 30 centesimi di secondo dalla primatista mondiale Sydney McLaughlin Levrone. I 400 metri ostacoli si preannunciano come una delle più grandi gare delle Olimpiadi di Parigi.
La vice campionessa mondiale Shamier Little si è piazzata al secondo posto con 52”78 ma non andrà alle Olimpiadi dopo il quarto posto ai Trials statunitensi. Russell Clayton e Andrnette Knight si sono piazzate al terzo e al quarto posto con 53”24 e in 53”69.
Femke Bol: “Amo davvero correre in questo stadio. E’ davvero speciale contro grandi avversarie. Sono felice della mia prestazione. Sto lavorando sulla partenza e sul primo ostacolo.Non vedo l’ora di correre la mia miglior gara alle Olimpiadi di Parigi”.
400 metri femminili:
La giamaicana Nickisha Pryce ha vinto la sua prima gara della sua carriera in Diamond League stabilendo il primato giamaicano e la migliore prestazione mondiale dell’anno con l’eccellente tempo 48”57, tempo che le ha permesso di salire al settimo posto nelle liste mondiali all-time. E’ la terza performance dal 2000. Pryce ha corso più velocemente rispetto alla precedente migliore prestazione mondiale dell’anno detenuta dalla statunitense Sydney Levrone McLaughlin, che ha corso in 48”75 al meeting di New York dello scorso 9 Giugno. Pryce è salita sulla ribalta un mese fa in occasione della vittoria alle finali NCAA di Eugene in 48”89.
Natalia Kaczmarek ha dato filo da torcere a Pryce impegnando la giamaicana fino alla fine ed è stata ripagata con il secondo posto e il record polacco di 48”90, tempo con il quale ha migliorato di otto centesimi di secondo il suo precedente primato di 48”98 realizzato in occasione della vittoria agli Europei di Roma. Per la settima volta nella storia due atlete sono scese al di sotto dei 49 secondi nella stessa gara.
L’olandese Lieke Klaver ha migliorato il record personale di sei centesimi di secondo con 49”58 una settimana dopo aver corso in 49”64 a Montecarlo. La britannica Amber Anning, terza ai Campionati NCAA dietro a Pryce, si è piazzata quarta in 49”63 precedendo la connazionale Laviai Nielsen, che è scesa sotto i 50 secondi con 49”87.
Klaver è partita forte andando in testa ai 200 metri ma Pryce ha attaccato all’uscita della curva prima di allungare sul rettilineo finale.
400 metri maschili:
Il britannico Matthew Hudson Smith ha vinto la sua seconda gara di Diamond League in questa stagione in 43”74 migliorando il suo record europeo di 44”07 realizzato ai Bislett Games di Oslo dello scorso 30 Maggio. Hudson Smith sale al dodicesimo posto nelle liste mondiali all-time a pari merito con Kirani James. L’atleta di casa diventa il secondo quattrocentista a scendere sotto i 44 secondi in questa stagione dopo lo statunitense Quincy Hall, vincitore a Montecarlo in 43”80. Lo statunitense Vernon Norwood e il trinidegno Jereem Richards si sono piazzati al secondo e al terzo posto migliorando i rispettivi record personali con 44”10 e 44”18. Charles Dobson ha tolto 15 centesimi al suo precedente record personale correndo in 44”23. Dobson si era già migliorato altre due volte nel corso del 2024 correndo in 44”46 a Savona e in 44”38 in occasione della medaglia d’argento agli Europei di Roma. Kirani James si è piazzato al quinto posto con il personale stagionale di 44”38.
Hudson Smith ha guidato dall’inizio prendendo subito un buon vantaggio su Norwood. Il quattrocentista britannico ha allungato la striscia vincente a tre successi consecutivi dopo i primi posti di Kingston (44”69) e di Oslo.
Matthew Hudson Smith: “Correre in 43 secondi prima di Parigi è esattamente l’obiettivo al quale aspiravamo io, il mio allenatore e il mio team. Battere il record personale è ciò di cui avevo bisogno per dimostrare al mondo ciò di cui sono capace”.
800 metri femminili:
La britannica Keely Hodgkinson ha vinto la sua seconda gara stagionale in Diamond League sugli 800 metri femminili stabilendo il sesto crono più veloce della storia (superando la statunitense Athing Mu), la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record britannico con 1’54”81 al debutto in carriera sulla pista del London Olympic Stadium. L’ottocentista di Wigan ha mantenuto la sua imbattibilitò stagionale dopo i successi al Prefontaine Classic di Eugene, agli Europei di Roma e al meeting di Hengelo confermandosi come la “First Lady” del mezzofondo britannico, come hanno scritto in un bell’articolo sulla media guide ufficiale del meeting di Londra.
In una gara straordinaria con dieci atlete in grado di scendere sotto la barriera dell’1’59” Jemma Reekie e Georgia Bell hanno completato la tripletta britannica migliorando i rispettivi record personali con 1’55”61 e in 1’56”26. La giamaicana Natoya Goule Toppin si è piazzata al quarto posto con 1’56”83. Primati personali sono stati stabiliti dalla francese Renelle Lamote (1’57”06), dall’ugandese Halimah Nakaayi (1’57”26) e dalla statunitense Allie Wilson (1’57”52). Laura Muir è scesa sotto gli 1’58” con 1’57”63. L’azzurra Elena Bellò si è piazzata al decimo posto migliorando il record personale con 1’58”89 alle spalle di Catriona Bisset (1’58”12). Per la seconda volta nella storia otto atlete sono scese al di sotto della barriera di 1’58”.
Hodgkinson è transitata ai 400 metri in 56”5 quasi un secondo dietro la pacemaker e appena davanti a Reekie. Hodgkinson ha lanciato l’attacco all’uscita della curva.
Keely Hodgkinson: “Ho avuto ottime sensazioni. Volevo provare a correre in meno di 1’55”. Ho corso con un po’ di coraggio e spavalderia in una grande atmosfera. E’ bello sentire la gente gridare il mio nome”.
200 metri femminili:
La medaglia di bronzo olimpica Gabby Thomas ha vinto una straordinaria gara di 200 metri femminili con il record del meeting di 21”82 con vento contrario di -0.9 m/s. In questa stagione Thomas ha corso più velocemente soltanto ai Trials statunitensi dove ha corso la semifinale in 21”78 e la finale in 21”81. Dina Asher Smith è partita fortissima ed era in testa fino ai 150 metri ma è stata superata nel finale da Thomas e da Julien Alfred. Thomas si è imposta per quattro centesimi di secondo su Alfred, che ha migliorato il record personale con 21”86. Asher Smith ha migliorato il personale stagionale con 22”07 aggiudicandosi il derby londinese con la compagna di staffette Daryll Neita (22”20), mentre la quattrocentista irlandese di origini nigeriane Rhasidat Adeleke si è piazzata al quinto posto in 22”38.
Gabby Thomas: “Ho ottime sensazioni. Questo risultato mi rende fiduciosa in vista delle Olimpiadi. Il pubblico è davvero incredibile. E’ il mio meeting della Diamond League preferito. Questo stadio è fantastico e il meeting è ben organizzato. Questa è stata una grande esperienza”.
Dina Asher Smith: “Sono delusa ma d’altra parte ho corso il mio miglior tempo degli ultimi due anni. Mi sento in salute a due settimane dalle Olimpiadi. Sono in condizioni migliori rispetto al periodo prima delle Olimpiadi di Tokyo e questo promette bene. Penso che oggi potevo fare anche meglio, ma mi fa piacere correre in 22”07 prima delle Olimpiadi. Correre la staffetta ad inizio meeting è stata un’ottima preparazione in vista di Parigi e dimostra che il lavoro sta pagando”.
Getto del peso maschile:
Il vice campione mondiale e primatista italiano Leonardo Fabbri ha vinto la sua undicesima gara consecutiva di questa straordinaria stagione outdoor con la misura di 22.52m al quinto tentativo. Fabbri si è aggiudicato il secondo successo in carriera in Diamond League dopo la vittoria al Golden Gala del 2023 a Firenze.
Il campione olimpico Ryan Crouser ha preso il comando della gara con 22.23m al primo tentativo e si è migliorato successivamente con 22.37m alla quinta prova. Joe Kovacs ha realizzato la misura di 22.03m ma è stato superato dall’altro statunitense Payton Otterdahl, che si è portato in seconda posizione con 22.13m al secondo tentativo. Fabbri era in quarta posizione con 21.62m dopo i primi quattro lanci, ma ha piazzato il lancio della vittoria con 22.52m alla quinta prova battendo Crouser per la prima volta su quattordici scontri diretti con lo statunitense che non perdeva contro uno specialista europeo dal 2018. Tom Walsh ha concluso la gara al sesto posto con 21.08m.
Leonardo Fabbri: “Sono davvero felice, ma non è stata una gara facile. Ho dimostrato di essere un campione. Nell’ultima settimana ho lanciato malissimo. Nell’ultimo allenamento ero lento e stanco. E’ stato il peggiore degli ultimi anni. I primi lanci sono andati anche peggio. Al quinto lancio ho tirato fuori gli attributi. Sono felice di aver concluso in gara con un grande lancio. Sono felice perché sto migliorato molto dal punto di vista mentale. Sono davvero fiducioso per Parigi”.
Ryan Crouser: “Ho ancora un paio di settimane ma vedo che sto migliorando rapidamente dopo l’infortunio al gomito. Resterò qui in Europa fino a Parigi, così non dovrò preoccuparmi del jel-lag. La gara non è stata perfetta, ma è andata meglio di quanto pensassi”.
400 metri ostacoli maschili:
Alison Dos Santos si é aggiudicato la quinta gara stagionale di Diamond League su sei gare disputate in 47”18 in una gara che ha visto altri tre atleti scendere al di sotto dei 48 secondi. Il vincitore dei Trials giamaicani Roshawn Clarke si è confermato al di sotto dei 48 secondi con 47”63. Ismail Abakar è sceso al di sotto dei 48 secondi per la prima volta con 47”72 migliorandosi di quasi un secondo. Kyron McMaster ha stabilito il primato stagionale con 47”81.
Alison Dos Santos: “Mi sento pronto per le Olimpiadi di Parigi. So che cosa ho bisogno di fare per lottare per la medaglia d’oro. Sono davvero eccitato. Prima di questa gara mi sentivo davvero forte. Durante la prima parte della gara ho spinto molto forte, ma sono riuscito a vincere. Ora tornerò in Turchia per riposare e prepararmi per Parigi”.
Salto con l’asta femminile:
La canadese Alysha Newman ha superato 4.50, 4.60m e 4.75m sempre al primo tentativo. La campionessa mondiale Nina Kennedy ha avuto bisogno di tre tentativi per valicare l’asticella alla quota di 4.65m prima di superare 4.75m alla prima prova. Kennedy si è assicurata la vittoria con un salto alla quota di 4.85m superata alla seconda prova prima di commettere tre errori a 4.95m.
Sandi Morris e Molly Caudery hanno condiviso il terzo posto dopo aver superato 4.65m al primo tentativo. La neozelandese Eliza McCartney e la svizzera Angelica Moser si sono piazzate al quinto posto a pari merito con 4.65m precedendo la primatista italiana Roberta Bruni a pari misura grazie ad un numero minore di errori. Katie Moon si è dovuta accontentare dell’ottavo posto con 4.50m.
Nina Kennedy: “Amo davvero molto il London Stadium. E’ la mia seconda volta nella tappa della Diamond League di Londra. E’ stato davvero bello gareggiare davanti ad un pubblico fantastico che continuava ad incitarci. Normalmente non partecipo a tappe della Diamond League a poche settimane dalle Olimpiadi o dai Mondiali. E’ stato importante concludere la gara in salute”.
Salto in lungo femminile:
La campionessa olimpica ed europea Malaika Mihambo ha vinto per la seconda volta in carriera al meeting di Londra con un salto da 6.87m realizzato ali primo tentativo. Mihambo si impose in questo meeting nel 2019 con 7.07m poche settimane prima di vincere il titolo mondiale a Doha con 7.30m. La portoghese Agate De Sousa si è aggiudicata il secondo posto con 6.75m superando al sesto tentativo la vice campionessa europea Larissa Iapichino, che ha realizzato la misura di 6.70m alla terza prova.
Malaika Mihambo: “Ho avuto ottime sensazioni. Ho avuto il COVID dopo gli Europei e ho avuto bisogno di tempo per riposare e tornare alle gare. Ora mi sento di nuovo nelle migliori condizioni. Ho provato una bella sensazione comandare la gara fin dal primo tentativo. Sono concentrata completamente prima delle Olimpiadi. Fisicamente e mentalmente sono in ottime condizioni di forma. Non vedo l’ora delle Olimpiadi. Voglio godermele”.
Larissa Iapichino: “Purtroppo non è il risultato che mi sento ad oggi nelle gambe. Purtroppo ho trovato una pedana con una tavoletta che cedeva allo stacco, non fissata bene, causando un contro movimento che non mi ha permesso di ottimizzare la fase finale. Per me che ho tempi di contatto brevissimi non era una condizione ottimale. Ultimo salto con vento contrario più della media. In ogni caso la rincorsa è stata stabile. Prendiamo il positivo. Sono in testa nella classifica della Diamond League per la qualificazione alla Finale di Bruxelles”.
Salto in alto maschile:
Il campione del mondo indoor di Glasgow Hamish Kerr ha superato tutte le misure a 2.18m, 2.22m, 2.26m e 2.30m al primo tentativo aggiudicandosi la terza gara consecutiva di Diamond League di questa stagione dopo i successi a Suzhou e a Montecarlo. Chi vorrà vincere alle Olimpiadi dovrà fare i conti con il neozelandese. Il vice campione mondiale di Budapest 2023 Ju’Vaughn Harrison si è piazzato al secondo posto con un salto da 2.22m alla seconda prova. William Grimsey si è classificato al terzo posto con 2.22m precedendo per un numero minore di errori Jan Stefela. Mutaz Barshim ha rinunciato all’ultimo momento.
Hamish Kerr: “Londra ha uno stadio fantastico. Sono stato qui diverse volte ed è sempre un luogo speciale. Ho provato buone sensazioni. Mi dispiace soltanto non essere riuscito a regalare una misura migliore per questo pubblico straordinario”.
3000 metri maschili:
Lo svizzero Dominic Lobalu ha vinto la seconda gara in carriera sui 3000 metri maschili in Diamond League stabilendo il record svizzero e il record del meeting con 7’27”68. In carriera il campione europeo dei 10000 metri aveva corso in 7’29”48 in occasione del primo successo in carriera in Diamond League a Stoccolma. Lo statunitense Grant Fisher si è aggiudicato il secondo posto in 7’27”99 davanti al keniano Edwin Kurgat (7’28”53) e all’etiope Telahun Hailu Bekele (7’30”80).
Dominic Lobalu: “E’ stata una grande gara. Sono contento di aver vinto con il primato personale. E’ stata una grande battaglia negli ultimi 150 metri. Sono felice di aver vinto con un margine molto ridotto e con un grande primato personale”.
Emsley Carr Mile:
L’australiano Ollie Hoare si é aggiudicato la gara dell’Emsley Carr Mile con il record stagionale sulla distanza tipicamente anglosassone del miglio (1600 metri) con 3’49”03 battendo il norvegese Narve Gilje Nordas (vice campioper tre soli centesimi di secondo. Adel Mechal si è aggiudicato il terzo posto con 3’49”21. Tre atleti sono caduti in una collisione nei primi metri. Tra questi l’olandese Niels Laros, che è riuscito a rialzarsi e a rimontare fino alla quarta posizione con il record stagionale in 3’49”45 davanti a Stewart McSweyn (3’49”59).
Ollie Hoare: “Mi è dispiaciuto molto per gli atleti che sono caduti. E’ stata una gara difficile. Sono cose che succedono in questo tipo di gare. Ho cercato di rimanere al largo da questo problema. Mi son sentito fiducioso. A 300 metri dalla fine ho pensato che fosse arrivato il momento per lanciare l’attacco decisivo. Ho dovuto lottare duramente negli ultimi 50 metri. E’ la mia prima vittoria in Diamond League negli ultimi 4 anni. Londra è un luogo davvero speciale per me. Contro avversari molto competitivi non potevo permettermi alcun errore. Londra è una grande gara, ma non sono le Olimpiadi e ora devo tornare ad allenarmi con il mio team per arrivare ben preparato alle Olimpiadi. Voglio divertirmi a Parigi”.
Lancio del giavellotto femminile:
Mackenzie Little ha vinto il lancio del giavellotto femminile con 66.37m (seconda miglior misura mondiale dell’anno) al primo tentativo. Adriana Vilagos ha migliorato il record nazionale con 65.58m al quinto tentativo precedendo Maggie Malone Hardin (62.99m) e la campionessa mondiale Haruka Kitaguchi, che ha realizzato 62.69m ma non è riuscita a ribaltare la classifica all’ultimo tentativo come aveva fatto in passato.
Mackenzie Little: “Non mi aspettavo questo risultato. Ho avuto una settimana nella quale ho scaricato il lavoro e ho cercato di riposare. Ho dormito otto ore a notte e questo mi ha aiutato molto”.
Non potevo chiedere di più. Ho realizzato il primato personale nell’ultima gara prima delle Olimpiadi, ma questo comporta maggiori pressioni e aspettative. E’ importante tenere a bada la tensione nervosa”.
Staffetta 4×100 femminile:
La formazione britannica formata da Dina Asher Smith, Imani Lansiquot, Amy Hunt e Daryl Neita ha vinto la staffetta 4×100 femminile stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno di 41”45 davanti alla Francia (42”15) e alla Gran Bretagna 2 (42”46). L’Australia ha stabilito il record dell’Oceania con 42”48. Asher Smith, Lansiquot, Hunt e Neita hanno eguagliato il record nazionale stabilito in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2021.
Staffetta 4×100 maschile:
Il team giapponese formato da Sakai, Yamagita, Kiryu e Uleyama si è aggiudicato la vittoria nella staffetta 4×100 maschile in 38”07 davanti all’Australia (38”31) e alla Gran Bretagna 2 (38”32).
Serie nazionale dei 100 metri maschili:
Eugene Amo Dadzie ha vinto la serie nazionale sui 100 metri maschili in 10”12 davanti a Reece Prescod (10”14).
Serie nazionale dei 100 metri femminili:
Imani Lansiquot ha vinto la serie nazionale dei 100 metri femminili in 11”12 precedendo Desirée Henry (11”22) e Bianca Williams (11”29).
Serie nazionali 400 metri:
Samuel Reardon si é aggiudicato la serie nazionale dei 400 metri maschili migliorando il record personale con 44”70 davanti ad Alex Haydok Wilson (45”37).