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Cinque campioni olimpici di Parigi 2024 Marileidy Paulino, Grant Holloway, Yaroslava Mahuchik, Raj Benjamin e Soufiane El Bakkali guidano un cast stellare nella tappa della Wanda Diamond League in programma Venerdì 20 Giugno 2025 allo Stadio Charlety di Parigi, impianto da 18000 spettatori situato nel tredicesimo arrondissement di Parigi vicino alla Cité Universitaire e a Porte d’Italie, non molto lontano dal centro della Ville Lumiére.

Charlety è un luogo magico per gli appassionati francesi. Ha ospitato in passato due finali del Grand Prix, il Decanation e numerose edizioni dei Campionati francesi. Lo stadio ha dimensioni perfette per l’atletica e si possono godere al meglio le gare perché la tribuna è molto vicina alla pista. Per presentare il meeting il sito internet ufficiale ha definito il cast dei protagonisti come un “plateu royal”.

400 metri ostacoli maschili

Lo statunitense Raj Benjamin ritorna a Parigi dove ha vinto due medaglie d’oro olimpiche l’anno scorso sui 400 metri ostacoli con il record personale in 46”46 e nella staffetta 4×400 in 2’54”43, seconda migliore prestazione mondiale della storia a soli quattordici centesimi di secondo dal primato del mondo.

Benjamin ha iniziato la stagione di Diamond League con un secondo posto sui 300 metri ostacoli a Oslo con il record statunitense di 33”22 tre giorni prima di vincere davanti a Alison Dos Santos e Karsten Warholm a Stoccolma in 46”54, quarto tempo più veloce della sua carriera a 8 centesimi di secondo dal record personale. Benjamin ha corso 30 volte sotto i 48 secondi. L’atleta originario di Antigua e Barbuda esordì al meeting di Parigi nel 2018 quando realizzò il primato personale sui 200 metri con 19”99 piazzandosi al secondo posto dietro a Michael Norman nel suo primo anno da professionista dopo la vittoria ai Campionati NCAA sui 400 metri ostacoli in 47”02.

Un altro atleta con un buon ricordo della capitale francese è il portacolori del Qatar Abderrhamane Samba, che si impose nell’edizione del 2018 scendendo sotto i 47 secondi per la prima volta in carriera con 46”98. Samba ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha 2019 in 48”03 e si è piazzato al quinto posto alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 47”12. Samba ha vinto il titolo asiatico in 48”00 in questa stagione e si è piazzato al quarto posto sui 300 metri ostacoli a Oslo in 33”84.

L’azzurro Alessandro Sibilio disputerà la quarta gara stagionale dopo i successi sui 400 metri ostacoli nella tappa della Diamond League a Doha in 49”32, al meeting di Savona con il primato stagionale di 48”44 e sui 400 metri piani in 45”82 a Napoli. Sibilio ha vinto la medaglia d’argento agli Europei di Roma migliorando lo storico record italiano di Fabrizio Mori con 47”50 e si è piazzato all’ottavo posto alle Olimpiadi di Tokyo dopo essere sceso per la prima volta in carriera al di sotto dei 48 secondi con 47”93.

Gli altri atleti da seguire sono il giovane brasiliano Matheus Lima, accreditato di primati personali di 48”08 sui 400 metri ostacoli a Keqiao in questa stagione e di 44”52 sui 400 metri piani, lo statunitense Trevor Bassitt, argento ai Mondiali di Eugene 2022 in 47”39, il britannico Alaistar Chalmers, vincitore al meeting di Rehlingen con il primato personale di 48”30 in questa stagione e bronzo ai Giochi del Commonwealth di Birmingham 2022, e il tedesco Emil Agyekum, quarto a Stoccolma in 48”37.

Salto con l’asta femminile

La due volte campionessa mondiale outdoor e oro olimpico di Tokyo 2021 Katie Moon sfida la due volte iridata indoor Sandi Morris nel salto con l’asta. Le due campionesse statunitensi sono separate da un solo centimetro nelle liste mondiali stagionali. Morris ha vinto due gare consecutive di Diamond League di Roma con 4.80m e di Stoccolma con 4.82m.

Sandi Morris: “Per saltare grandi misure occorre rimanere in salute e senza infortuni per lungo tempo. Ho dato il meglio di me stessa. A volte ha funzionato. Altre volte no. Mi sento come una fenice che risorge dalle ceneri. Mi sento di nuovo leggera perché sto facendo tutto sotto controllo per raggiungere i miei obiettivi”.

Moon ha stabilito il primato stagionale con 4.83m nella tappa del World Indoor Tour di Liévin. Nelle prime tappe di Diamond League Moon ha vinto a Rabat con 4.73m e si è piazzata seconda a Doha con 4.63m.

Katie Moon: “Spero di essere diventata un modello per le nuove generazioni di atleti. Noi astiste ci rispettiamo molto a vicenda. Condividiamo lo stesso tipo di vita, gli stessi alberghi, lo stesso cibo. E’ una vita dura perché stiamo lontane da casa per tanto tempo. Allenarsi troppo porta ad avere infortuni. Il riposo è cruciale dal punto di vista fisico e mentale. Ora ho raggiunto tutti gli obiettivi e non sento più lo stress. Nel tempo libero mi piace rilassarmi, fare shopping, incontrare amici e provare cibi nuovi”.

Le due statunitensi rinnoveranno la rivalità con la svizzera Angelica Moser, campionessa europea outdoor a Roma 2024 con 4.78m e indoor ad Apeldoorn 2025 con 4.80. La zurighese si è piazzata seconda nel City Event di Stoccolma dietro a Morris con 4.63m.

Gli appassionati francesi sosterranno la beniamina locale Marie Julie Bonnin, oro europeo under 23 a Espoo 2023 e campionessa mondiale indoor a Nanchino 2025 con 4.75m.

Marie Julie Bonnin: “Parigi è il mio meeting preferito. Il pubblico francese è pazzesco. Non vedo l’ora di gareggiare domani. Spero che il sostegno del pubblico francese mi possa aiutare a migliorare di qualche centimetro”.

L’azzurra Roberta Bruni guida attualmente la classifica di specialità della Diamond League con 24 punti grazie ai secondi posti di Doha con 4.63m e di Roma con 4.65m, al terzo posto di Stoccolma con 4.53m e al quinto posto di Rabat con 4.50m. La trentunenne di Nazzano in provincia di Roma si è piazzata quinta agli Europei indoor di Apeldoorn con 4.70m e settima ai Mondiali Indoor di Nanchino con 4.60m.

Da seguire anche la trentaseienne slovena Tina Sutej, medaglia d’argento agli Europei indoor di Apeldoorn e ai Mondiali indoor di Nanchino, la statunitense Gabriela Leon, campionessa NCAA nel 2022 e seconda a pari merito con Bruni a Roma, e la ceca Amalie Svabikova, bronzo europeo indoor a Istanbul 2023.

Salto in alto femminile

L’ucraina Yaroslava Mahuchik torna nell’impianto di Charlety dove nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Parigi ha cancellato il primato del mondo del salto in alto femminile superando l’asticella alla misura di 2.10m, un centimetro in più rispetto al leggendario record stabilito dalla bulgara Stefka Kostadinova ai Mondiali di Roma 1987 con 2.09m. Mahuchik ha vinto la medaglia doro olimpica sempre a Parigi ma allo Stade de France di St. Denis con 2.00m battendo Nicola Olyslagers per un numero minore di errori.

Yaroslava Mahuchik: “Quando ero agli inizi della mia carriera sognavo di gareggiare nella Diamond League. Nel 2018 disputai la mia prima gara nel circuito a Roma. Arrivai ultima ma provai grandi emozioni nel gareggiare con le migliori. Ora il mio sogno si è avverato. Ho vinto tre trofei dei diamanti. Non mi piace la parola pressione. Parigi è una città speciale per me e ho un grande ricordo. Qui ho battuto il mio primo record del mondo e ho vinto l’oro olimpico. Spero che non sia il mio ultimo record. Qualcosa di speciale potrebbe succedere ancora. Spero di saltare il più in alto possibile. La gara del Continental Tour di Tokyo è stata dura perché venivo da un lungo viaggio dalla Cina al Giappone. A Stoccolma c’era vento e Nicola Olyslagers è stata più brava di me. Ci stimoliamo a vicenda e cerchiamo di essere la migliore versione di noi stesse. Al di fuori della pedana ci supportiamo a vicenda. E’ importante costruire amicizie”.

Olyslagers ha battuto Mahuchik due volte in questa stagione ai Mondiali indoor di Nanchino con 1.97m e al meeting della Diamond League di Stoccolma di Domenica scorsa con 2.01m. La saltatrice australiana ha vinto due edizioni del meeting di Parigi nel 2021 con 1.98m e nel 2023 con 2.01m. Mahuchik e Olyslagers sono in parità 2-2 nei loro confronti stagionali.

Mahuchik e Olyslagers affronteranno l’altra australiana Eleanor Patterson, campionessa mondiale a Eugene 2022, medaglia di bronzo olimpica a Parigi con 1.95m, e vice campionessa mondiale indoor a Nanchino 2025 con 1.97m.

Le altre atlete di spicco in gara sono la figlia d’arte serba Angelina Topic, argento olimpico a Roma con 1.97m e campionessa mondiale under 20 a Lima nel 2024, la polacca Maria Zodzik, atleta accreditata di un record personale di 1.98m realizzato quest’anno e terza classificata a Stoccolma con 1.93m, l’uzbeka Yulia Sadullayeva, settima alle Olimpiadi di Parigi, la kazaka Nadezhda Dubovitskaya, bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado 2022, l’ucraina Yulia Levchenko, argento ai Mondiali di Londra 2017 e atleta accreditata di un primato personale di 2.03m, la tedesca Christina Honsel, sesta alle Olimpiadi di Parigi con 1.95m, la figlia d’arte Solene Giquel, quattro volte campionessa francese outdoor, e Charity Huftnagel, vincitrice ai Trials statunitensi di Eugene 2024 con 1.94m

400 metri femminili

Marileidy Paulino ha un grande ricordo di Parigi. Nella capitale francese la portacolori della Repubblica Dominicana ha vinto la medaglia d’oro olimpica sui 400 metri sulla pista dello Stade de France di Parigi St. Denis in 48”17 migliorando il record olimpico stabilito dalla francese Marie José Pérec con 48”25 ad Atlanta 1996. Paulino ha vinto tre edizioni del meeting di Parigi nel 2021 in 50”12, nel 2023 in 49”12 e nel 2024 in 49”20.

Paulino, campionessa mondiale a Budapest 2023, insegue il quarto titolo della Diamond League della sua carriera. La portacolori della Repubblica Dominicana correrà la sua prima gara della stagione nel circuito. Nella prima parte del 2025 Paulino ha vinto due gare di 400 metri del Grand Slam Track a Miami in 49”21 e a Filadelfia in 49”12.

Marileidy Paulino: “Ho avuto una stagione intensa in preparazione ai Mondiali, il mio grande obiettivo della stagione. Mi sto preparando bene per arrivare al top della forma a Tokyo. Le gare del Grand Slam sono state una buona preparazione perché le gare sui 200 metri sono state un ottimo allenamento in funzione dei 400 metri. Sono fiduciosa di essere in grado di rimanere la star dello spettacolo. Mi emoziona molto tornare a Parigi, la città dove ho vinto le Olimpiadi. E’ sempre emozionante correre in uno stadio pieno. Ho deciso di scrivere un libro per raccontare la mia vita parlando anche del periodo prima di diventare atleta di alto livello.”

Paulino sfiderà la statunitense Isabella Whittaker, vincitrice del titolo NCAA indoor con 49”24 (record nord americano e seconda migliore prestazione mondiale all-time) e prima classificata nelle due tappe scandinave di Diamond League a Oslo in 49”58 e a Stoccolma in 49”78.

Le altre stelle da seguire sono la portacolori del Barhein Selwa Naser, l’olandese Lieke Klaver e la britannica Amber Anning.

Naser, campionessa mondiale a Doha 2019 con il primato asiatico di 48”14 e argento olimpico a Parigi 2024, ha vinto due gare di 400 metri nella prima tappa del Grand Slam Track di Kingston con il primato stagionale di 48”67 e nella tappa di Diamond League di Doha in 49”83.

Selwa Naser: “Sono fiduciosa di raggiungere il top della forma ai Mondiali. Voglio rivincere il titolo iridato. Non sempre ci sono tante opportunità di correre i 200 metri per noi quattrocentiste e sono felice di aver potuto correre su entrambe le distanze nel Grand Slam Track”.

Klaver ha vinto la medaglia di bronzo agli Europei outdoor di Roma 2024 in 50”08 e l’oro agli Europei indoor di Apeldoorn 2025 in 50”38. L’olandese si è piazzata al quarto posto nell’ultima gara disputata a Stoccolma in 50”35.

Anning, campionessa NCAA indoor nel 2024, ha vinto il titolo mondiale a Nanchino e si è piazzata terza a Oslo in 50”24 e a Stoccolma in 50”17.

Il pubblico francese seguirà con attenzione Amandine Brossier, quattro volte campionessa nazionale e quinta con la staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Parigi.

110 metri ostacoli maschili

Grant Holloway torna a Parigi un anno dopo la vittoria alle Olimpiadi di Parigi in 12”99 sulla pista dello Stade de France di Paris St. Denis. Con questa vittoria Holloway ha completato la sua collezione che comprende anche tre titoli mondiali all’aperto (Doha 2019, Eugene 2022 e Budapest 2023) e tre ori iridati indoor (Belgrado 2022, Glasgow 2024 e Nanchino 2025). L’atleta soprannominato Flamingo (fenicottero) ha già vinto una volta al meeting di Parigi Charlety nell’edizione del 2023 in 12”98. Durante la stagione indoor il fuoriclasse originario di Chesapeake in Virginia ha vinto la tappa francese del World Indoor Tour di Liévin in 7”36 e l’oro ai Mondiali indoor di Nanchino con 7”42. Holloway non gareggia dal meeting di Xiamen dello scorso Aprile a causa di un infortunio.

Grant Holloway: “E’ davvero speciale tornare a Parigi, città dove ho vinto l’oro olimpico l’anno scorso. Il meeting di Parigi è uno dei migliori del circuito. Qui vinsi nel 2023 in 12”98 e questo risultato fu per me il trampolino di lancio per vincere il titolo mondiale a Budapest pochi mesi dopo. Gli organizzatori sanno sempre allestire un grande spettacolo non solo nei 110 ostacoli ma in tutte le specialità. In ogni meeting è sempre una battaglia feroce tra noi ostacolisti. Mi sono preso due mesi di pausa perché non ero fisicamente al top ma ora sto bene e non vedo l’ora di correre domani. Sono già qualificato per i Mondiali essendo campione in carica. Gareggerò ai Campionati statunitensi ma non avrò bisogno della qualificazione e potrò lavorare tranquillamente con l’obiettivo dei Mondiali“.

Trey Cunningham, argento ai Mondiali di Eugene 2022 dietro a Holloway, fa l’esordio stagionale in Europa dopo il brillante inizio di stagione. Il campione NCAA del 2022 ha vinto a Gainesville davanti a Holloway in 13”09 lo scorso Aprile e ha vinto nel Grand Slam Track di Miami con il primato stagionale di 13”00 e nel Kingston Grand Prix in 13”08.

Trey Cunningham: “Domani ci saranno due gare perché avremo da correre batterie e finale. Avremo da superare venti ostacoli (dieci per ciascuna delle due gare). Nelle gare NCAA gli stessi atleti si confrontavano ogni due settimane. Da professionisti abbiamo due-tre gare alla settimana seguite da un periodo di pausa. Bisogna adattare gli allenamenti per avere una buona transizione dall’atletica universitaria a quella professionistica. Noi ostacolisti non abbiamo paura di affrontarci. Ogni gara è un test per capire che livello posso raggiungere”.

Lo svizzero Jason Joseph, nato da madre di Basilea e da padre di Santa Lucia, ha vinto al Golden Gala di Roma in 13”14 battendo per una questione di millesimi di secondo il leader mondiale stagionale Cordell Tinch. L’elvetico ha collezionato in carriera l’oro agli Europei Indoor di Istanbul 2023 con il record nazionale di 7”41 e il bronzo agli Europei di Roma 2024.

Le speranze del pubblico francese sono riposte sull’ostacolista originario della Guadalupa Wilhelm Belocian, due volte medaglia d’argento agli Europei indoor di Apeldoorn in 7”45 e ai Mondiali Indoor di Nanchino in 7”54. Sarà presente anche l’altro francese Just Kwou Mathey, medaglia di bronzo agli Europei di Monaco di Baviera 2022. Mathey ha migliorato tre volte il record personale a Charlety correndo in 13”27 nel 2022, in 13”25 in batteria e 13”09 in finale nel 2023. Il transalpino si é rotto il tendine d’Achille qualche anno fa ma è tornato a grandi livelli.

Just Kwaou Mathey: “Sono incredibilmente motivato dal fatto di gareggiare davanti al pubblico di casa. Ho migliorato tre record personali in questo stadio. E’ sempre un momento clou della stagione gareggiare nella città dove sono nato”.

Il cast annovera lo statunitense Freddie Crittenden (13”09 di personale stagionale), quarto ai Mondiali di Budapest 2023 e sesto alle Olimpiadi di Parigi 2024, gli spagnoli Enrique Llopis, quarto alle Olimpiadi di Parigi 2024, e Asler Martinez, bronzo ai Mondiali di Eugene e campione europeo a Monaco di Baviera nel 2022, il giapponese nato da padre africano Rachid Muratake, quinto alle Olimpiadi di Parigi e primatista nazionale con 13”04, e lo statunitense Jamal Britt, vincitore nel Grand Slam Track di Miami in 13”10.

100 metri ostacoli femminili

La statunitense Grace Stark e la giamaicana Ackera Nugent si ritroveranno in pista l’una contro l’altra dopo essersi classificate prima e seconda nella tappa di Diamond League di Stoccolma. Stark e Nugent sono separate da soltanto un centesimo di secondo nelle liste mondiali stagionali. Stark, quinta nella finale olimpica di Parigi con 12”43, ha migliorato il record del meeting di Stoccolma con 12”33.

Nugent, terza classificata ai Mondiali indoor di Nanchino 2025, ha stabilito un primato stagionale di 12”34 nel meeting del Grand Slam Track di Miami. La caraibica è diventata la quarta ostacolista più veloce della storia con il record personale di 12”24 realizzato al Golden Gala di Roma dell’anno scorso.

Stark e Nugent ritroveranno in pista la vice campionessa europea indoor di Apeldoorn 2025 Nadine Visser, la due volte vincitrice dei Mondiali indoor e primatista mondiale al coperto Devynne Charlton e l’ex primatista mondiale e argento olimpico di Tokyo 2021 Kendra Harrison, rispettivamente terza, quarta e quinta al meeting di Stoccolma, la polacca Pia Skrzyszowka, medaglia di bronzo agli Europei outdoor di Roma 2024 e agli Europei indoor di Apeldoorn 2025, la primatista mondiale Tobi Amusan, vincitrice nella tappa di Rabat con il primato stagionale di 12”45 e vincitrice a Parigi nell’edizione del 2022, e la statunitense Alaysha Johnson, seconda ai Trials statunitensi in 12”31, settima nella finale olimpica di Parigi e vincitrice al meeting di Savona in questa stagione.

200 metri femminili

La statunitense Anavia Battle proverà a conquistare la quarta gara stagionale in Diamond League sui 200 metri femminili dopo i successi di Xiamen (22”41), Keqiao (22”38) e Roma (22”53) e la quinta complessiva comprendendo il successo nel Continental Tour di Hengelo in 22”75.

Battle sfiderà la britannica Dina Asher Smith, campionessa mondiale sui 200 metri a Doha 2019 e oro europeo sui 100 metri e nella staffetta 4×100 a Roma 2024. Asher Smith si è piazzata terza a Oslo in 11”08 e seconda a Stoccolma con il primato stagionale di 10”93.
Arriva in ottime condizioni di forma l’altra britannica Amy Hunt, compagna di squadra di Asher Smith nella staffetta 4×100 che ha vinto l’oro agli Europei di Roma e l’argento agli Olimpiadi di Parigi. Hunt ha migliorato il record personale sui 100 metri con 11”03 nella tappa della Diamond League di Doha, si è piazzata seconda al Golden Gala di Roma in 22”57 e ha vinto a Savona in 22”45 sui 200m ventoso e ai Societari di Brescia in 11”23 sui 100m.

La statunitense Britany Brown fa l’esordio stagionale in Diamond League. Nel corso del 2024 Brown ha vinto il bronzo olimpico a Parigi e la finale della Diamond League a Bruxelles correndo in 22”20 in entrambe le occasioni.

Da seguire anche l’altra statunitense McKenzie Long, settima nella finale olimpica dei 200 metri a Parigi e campionessa NCAA sui 100 metri in 10”82 e sui 200 metri in 21”83. Long è scesa sotto gli 11 secondi con 10”98 agli Atlanta City Games. L’atleta francese in gara è Helene Parisot, terza agli Europei di Roma.

Lancio del giavellotto maschile

Il tedesco Julian Weber sfiderà l’indiano Neeraj Chropra in una rivincita della gara di Diamond League di Doha dove entrambi i giavellottisti hanno superato la magica barriera dei 90 metri.

Weber, campione europeo a Monaco di Baviera 2022, ha realizzato il record personale con 91.06m aggiudicandosi il secondo successo in Diamond League a Doha dopo il successo al meeting di Parigi nel 2024 con 85.91m. Chopra, campione olimpico a Tokyo 2021 e iridato a Budapest 2023, ha lanciato oltre i 90 metri per la prima volta in carriera con 90.23m. Chopra è diventato il primo atleta indiano a vincere un titolo olimpico.

Il grenadino Anderson Peters difende il titolo della Diamond League conquistato l’anno scorso a Bruxelles con 87.87m. Peters ha collezionato in carriera due titoli mondiali a Doha 2019 e a Eugene 2023 e il bronzo olimpico a Parigi 2024. Ha lanciato oltre i 90 metri tre volte raggiungendo la misura di 93.07m a Doha nel 2022.

La starting list annovera il keniano Julius Yego, campione del mondo a Pechino 2015 e e vincitore nel Continental Tour Gold a Turku con 83.08m in questa settimana, il trinidegno Keshorn Walcott, campione olimpico a Londra 2012, il brasiliano Mauricio Luiz Da Silva, vincitore nel recente meeting del Continental Tour di Nairobi con il record personale di 86.34m, e il moldavo Andrian Mardare, settimo alle Olimpiadi di Tokyo 2021. In tutto saranno presenti cinque atleti accreditati di un personale superiore ai 90 metri.

Lancio del disco femminile

Valarie Allman è ancora imbattuta in questa stagione. La statunitense ha migliorato il record nord americano con 73.52m a Ramona realizzando la migliore misura al mondo dal 1989 e si è aggiudicata tre gare di Diamond League nel 2025 a Xiamen con 68.95m, a Keqiao con 70.08m e al Golden Gala di Roma con 69.21m. Allman si è aggiudicata quattro titoli consecutivi della Diamond League dal 2021. Allman ha vinto due volte a Parigi nel 2022 e nel 2023.

Allman sfiderà la due volte campionessa olimpica e mondiale Sandra Elkasevic, che ha vinto sei titoli della Diamond League e si è aggiudicata quattro vittorie a Parigi nel 2014, 2016, 2018 e 2021.

Il campo delle partenti comprende la cinese Bin Feng, campionessa mondiale a Eugene 2022, la cubana Yaimé Perez, campionessa mondiale di Doha 2019 e seconda dietro a Allman a Xiamen e a Roma, la statunitense di origini haiwaiane Laulauga Tausaga, campionessa mondiale a Budapest e seconda atleta della storia nel suo paese con 70.72m e la veterana francese Melina Robert Michon, argento olimpico a Rio de Janeiro 2016.

Salto triplo maschile

Il giamaicano Jordan Scott insegue la terza vittoria consecutiva in questa stagione di Diamond League dopo i successi di Xiamen con 17.27m e di Oslo con il record personale di 17.34m.

Il burkinabé Fabrice Hugues Zango, campione del mondo a Budapest con 17.64 e iridato indoor a Nanchino 2025 con 17.15m, gareggerà quasi in casa perché vive a Lilla nel Nord della Francia dove si è laureato in ingegneria. Zango ha annunciato che chiuderà la carriera a fine stagione.

Gli altri atleti saliti sul podio nelle grandi manifestazioni internazionali sono il cubano Lazaro Martinez, campione del mondo indoor a Belgrado 2022 e argento ai Mondiali outdoor di Budapest, il tedesco Max Hess, argento europeo indoor ad Apeldoorn con 17.43m, l’algerino Yasser Tricki, secondo ai Mondiali indoor di Glasgow 2024, lo statunitense Donald Scott, bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado 2022 e il francese Melvin Raffin, bronzo agli Europei under 20 di Grosseto 2017.

5000 metri maschili

Il ventiduenne statunitense Nico Young insegue il secondo successo consecutivo in Diamond League sui 5000 metri dopo il successo a Oslo con il primato personale di 12’45”27. Young si è aggiudicato anche i 3000 metri nel Grand Slam Track di Filadelfia.
Il fuoriclasse marocchino Soufiane El Bakkali, due volte campione olimpico sui 3000 siepi a Tokyo 2021 e a Parigi 2024, testerà la sua condizione sui 5000 metri.

L’etiope Yomif Kejelcha ha vinto dieci gare di Diamond League in carriera, compreso un successo sui 3000 a Parigi nel 2016. Kejelcha ha stabilito il quarto miglior tempo della storia sui 5000 metri con 12’38”95 ai Bislett Games di Oslo nel 2024.

Il miglior atleta keniano in gara è Jacob Krop, vincitore di due medaglie mondiali sui 5000 metri (argento a Eugene nel 2022 e bronzo a Budapest nel 2023). Krop ha stabilito il record personale di 12’45”71 a Bruxelles nel 2022.

I migliori atleti francesi in gara sono Jimmy Gressier, campione europeo di mezza maratona a Lovanio nel 2025 e primatista nazionale sui 3000 metri indoor con 7’30”18 ai Millrose Games di New York, sui 5000 metri indoor a Boston con 12’54”20 e sui 5 km su strada con 12’57”, e Yann Schrub, campione europeo di corsa campestre nel 2023 e dei 10 km di corsa su strada nel 2025 e vincitore di due medaglie continentali sui 10000 metri (argento a Monaco di Baviera 2022 e bronzo a Roma 2024).

3000 siepi femminili

La medaglia di bronzo olimpica e mondiale Faith Cherotich cerca il terzo successo consecutivo in Diamond League della stagione dopo i successi di Doha in 9’02”60 e di Oslo in 9’05”09.

Cherotich sfiderà la campionessa olimpica di Tokyo 2021 e primatista ugandese Peruth Chemutai, la campionessa mondiale under 20 Sembo Almayew, la francese Alice Finot, campionessa europea a Roma e quarta alle Olimpiadi di Parigi con il record francese di 8’58”67, la kazaka di origini keniane Nora Jeruto, campionessa mondiale a Eugene 2022, e la tedesca Gesa Felicitas Krause, doppia campionessa europea a Berlino 2018 e Monaco di Baviera 2022.

800 metri maschili

Il francese Gabriel Tual ha stabilito il record nazionale con 1’41”61 nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Parigi diventando il sesto atleta di sempre e si è piazzato al sesto posto alle Olimpiadi di Parigi.

Gabriel Tual: “Penso che sarà una gara molto veloce. Sono in buone condizioni anche se siamo ancora ad inizio stagione. Non corro con l’obiettivo di essere il migliore francese o europeo, ma voglio semplicemente correre forte contro grandi avversari. E’ inizio stagione e voglio vedere a che livello sono. Non sento la pressione di gareggiare. Sto cercando di rilassarmi. A volte vinci, a volte perdi. Le gare vinte con tempi intorno agli 1’44” diventeranno sempre meno. Credo che gli 800 metri abbiano raggiunto un livello straordinario. In ogni gara si corre in 1’41”. Il record del mondo potrebbe cadere anche nel giro di un mese. Il miglior modo per battere il record del mondo è non pensare troppo a questo obiettivo. Bisogna semplicemente correre il più forte possibile. Cerchero di usare l’energia trasmessa dal pubblico e trasformarla quando correrò in pista”.

Saranno in gara i due statunitensi Bryce Hoppel, campione del mondo indoor a Glasgow e quarto alle Olimpiadi di Parigi con il primato statunitense di 1’41”67, e Josh Hoey, iridato indoor a Nanchino 2025 e primatista statunitense indoor con 1’43”24 ai Millrose Games di New York, lo spagnolo Mohammed Attaoui, primatista spagnolo con 1’42”04, quinto classificato alle Olimpiadi di Parigi e secondo al meeting di Oslo con 1’42”90, il botswano Tshepiso Maselela, vincitore a Rabat con 1’42”70, e il francese Yanis Meziane, campione europeo under 23 nel 2023 e accreditato di un record personale di 1’43”93 realizzato a Rovereto.

Bryce Hoppel: “Il risultato di Domenica scorsa non riflette il mio reale livello attuale. E’ pazzesco vedere quale livello abbiano raggiunto attualmente gli 800 metri. In ogni gara bisogna dare il massimo con questi campioni incredibili, che sono in grado di realizzare grandi tempi rendendo ogni gara un momento speciale. E’ difficile programmare una lunga stagione con i Mondiali in Settembre”.

Josh Hoey: “Il 2025 è stato finora un grande anno per me. Sto cercando di crescere passo dopo passo. Ho stabilito il mio record personale lo scorso Febbraio e continuo a fare bene: Il meeting di Parigi è un’altra opportunità per dimostrare il mio valore contro grandi avversari. E’ stato un anno di alti e bassi. Non è stato facile gestire tutti gli allenamenti. Sento maggiori pressioni dopo il titolo mondiale indoor di Nanchino ma ho imparato a non mollare. Non ho mai dato nulla per scontato. Ogni gara è una preparazione per Mondiali del prossimo Settembre a Tokyo”.

1500 metri femminili

La keniana Nelly Chepchirchir proverà a conquistare la seconda vittoria di fila in Diamond League dopo aver stabilito la migliore prestazione mondiale outdoor di 3’58”04 a Rabat.

Chepchirchir affronterà l’irlandese Sarah Healy, vincitrice sui 1500 metri in 3’59”17 a Roma e campionessa europea indoor sui 3000 metri ad Apeldoorn nel 2025, l’australiana Linden Hall, atleta accreditata di un primato personale di 3’58”40 al meeting di Parigi dell’anno scorso, la bretone Agathe Guillemot, campionessa europea indoor sui 1500m ad Apeldoorn 2025 e primatista francese con 3’56”69, e la keniana Susan Ejore, sesta classificata alle Olimpiadi di Parigi sui 1500m con il record personale di 3’56”07. La gara di Parigi presenta 13 atlete con un personale al di sotto dei 4 minuti.

3000 siepi maschili

I 3000 siepi maschili di Parigi non assegnano punti per la Diamond League. L’etiope Lamecha Girma torna nello stadio dove migliorò il record del mondo sui 3000 siepi con 7’52”11. Girma torna alle gare dopo il brutto infortunio rimediato durante la finale olimpica di Parigi, dove cadde rovinosamente nel momento di superare una barriera durante l’ultimo giro. Il ventisettenne originario della regione di Oromia ha stabilito anche il record mondiale sui 3000 metri indoor con 7’23”81 a Lievin. Si preannuncia una sfida tutta etiope tra Girma e Getnet Wale, quarto alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e vincitore della Diamond League nel 2019.

Lamecha Girma: “Ho impiegato mesi per tornare in condizione dopo l’infortunio. Ho ripreso con calma. Ho vissuto momenti difficili ma mi sono detto che dovevo farcela a tornare. Molte persone mi sono state vicine e questo mi ha commosso. Sono felice di tornare a dimostrare il mio livello migliore a Parigi. Amo questa città e mi sento a casa”.

 

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