Noah Lyles, Femke Bol, Ryan Crouser e Alison Dos Santos sono soltanto quattro delle stelle in gara al London Athletics Meet, decima tappa della Wanda Diamond League. I fans di casa aspettano di vedere i campioni britannici Keely Hodgkinson, Dina Asher Smith, Molly Caudery, Daryll Neita e Zharenl Hughes contro i migliori atleti del mondo. Per tanti atleti sarà l’ultima verifica importante prima delle Olimpiadi di Parigi.

Il meeting di Londra comincerà all’ora di pranzo con le gare giovanili, le competizioni paralimpiche molto seguite dal pubblico britannico e si concluderà poco prima dell’ora del tè con i 100 metri maschili. Il London Athletics Meet sarà trasmesso in diretta da Sky Sport Arena, da Rai Sport e in streaming su Sportface dalle 15 alle 17. A dimostrazione del grande interesse per l’atletica in Gran Bretagna il meeting andrà in onda su BBC 1 con il commento di alcune delle più grandi leggende dell’atletica britannica come Steve Cram, Colin Jackson, Paula Radcliffe, Steve Backley e Jessica Ennis Hill.

La vigilia del meeting londinese è stata caratterizzata dalla tradizione conferenza stampa al London Stadium. Le interviste con Femke Bol, Ryan Crouser e Daryll Neita sono state moderate da Geoff Wightman, storico speaker delle manifestazioni britanniche di atletica e padre del campione del mondo di Eugene 2022 dei 1500 metri Jake Wightman.

100 metri maschili:

Noah Lyles torna sulla pista del London Olympic Stadium per correre i 100 metri nell’ultima gara prima delle Olimpiadi di Parigi. Nell’edizione dell’anno scorso Lyles realizzò la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 200 metri con 19”47 battendo Letsile Tebogo e Zharnel Hughes. Un mese più tardi la star statunitense realizzò una straordinaria tripletta ai Mondiali di Budapest vincendo i 100 metri in 9”83, i 200 metri in 19”52 e la staffetta 4×100 in 37”38. Il fuoriclasse statunitense ha migliorato di un centesimo di secondo il primato statunitense di Michael Johnson fermando il cronometro in 19”31 vincendo la finale dei Campionati del Mondo di Eugene 2022. In questa stagione Lyles ha vinto i 200 metri nel Continental Tour Gold in 19”77 con vento contrario di -1.6 m/s e i 100 metri in 9”83 e i 200 metri in 19”53 ai Trials olimpici statunitensi battendo Kenny Bednarek di sei centesimi di secondo.

Noah Lyles: “Mi è dispiaciuto rinunciare a Montecarlo ma ho deciso insieme al mio team di svolgere un’altra settimana di allenamento in Florida dopo i Trials statunitensi e tornare a gareggiare a Londra”.

Tebogo migliorò lo storico primato africano sui 200 metri detenuto da Frankie Fredericks fermando il cronometro in 19”50 nell’edizione dell’anno scorso del London Athletics Meet. Il giovane sprinter botswano vinse successivamente l’argento sui 100 metri in 9”88 e il bronzo sui 200 metri in 19”81 ai Mondiali di Budapest. In questa stagione si é piazzato secondo sui 100 metri a Szekesfehrvar in 9”99 e ha vinto la seconda gara della sua carriera in Diamond League sui 200 metri a Montecarlo in 19”87 dopo il successo a Losanna nel 2023.

Hughes ha battuto di quattro centesimi di secondo il primato britannico di Linford Christie sui 100 metri in occasione della vittoria al meeting di New York dell’anno scorso in 9”83 e ha sfiorato di un centesimo di secondo il primato europeo di Pietro Mennea sui 200 metri con 19”73 nell’edizione dell’anno scorso del London Athletics Meeting. Il velocista britannico allenato da Glenn Mills (storico coach di Usain Bolt) ha vinto il bronzo sui 100 metri in 9”88 e si è piazzato al quarto posto sui 200 metri in 20”02 ai Mondiali di Budapest. Hughes ha stabilito primati stagionali di 10”09 sui 100 metri e 19”96 sui 200 metri.

Gli altri sprinter di casa in gara sono Jeremiah Azu, che ha vinto il titolo europeo under 23 a Espoo nel 2023 e ha stabilito il record personale di 9”97 in questa stagione, e Louis Hinchliffe, il primo britannico della storia a vincere il titolo NCAA sui 100 metri lo scorso Giugno a Eugene in 9”95 e vincitore ai Campionati nazionali di Manchester. Hinchliffe è allenato dalla leggenda statunitense dello sprint e del salto in lungo Carl Lewis.

Il sudafricano Akani Simbine, due volte finalista olimpico e tre volte finalista mondiale, cerca la terza vittoria in questa stagione in Diamond League dopo i successi a Suzhou in 10”01 e a Oslo in 9”94. Nella sua gara più recente l’ex primatista africano si è piazzato al terzo posto in 10”01 a Szekesfehrvar lo scorso 9 Luglio.

Ackeem Blake torna in Europa dopo il terzo posto in 9”92 nella finale dei Campionati giamaicani di Kingston. Blake ha contributo alla medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 ai Mondiali di Budapest e ha stabilito il record personale sui 100 metri con 9”89 al meeting di Los Angeles nel 2023. Torna nella capitale britannica l’altro giamaicano Yohan Blake, oro ai Mondiali di Daegu sui 100 metri e argento sui 100 metri e sui 200 metri alle Olimpiadi di Londra 2012.

400 metri ostacoli femminili:

Femke Bol ha vinto i 400 metri ad ostacoli femminili nella passata edizione del London Athletics Meet stabilendo il primato della Diamond League e il record europeo con 51”45. Un mese dopo Bol si é laureata campionessa mondiale sui 400 metri ostacoli con 51”70 e nella staffetta 4×400 con 3’20”72 a Budapest. La fuoriclasse olandese ha migliorato di recente il suo primato europeo fermando il cronometro in 50”95 nel meeting svizzero di La Chaux de Fonds di Domenica scorsa diventando la seconda atleta della storia a scendere sotto i 51 secondi dopo la primatista mondiale Sydney McLaughlin Levrone.

La fuoriclasse olandese è arrivata a tre decimi di secondo esatti dal record mondiale di McLaughlin Levrone, che ha corso in 50”65 nella finale dei Trials olimpici statunitensi di Eugene.

Bol ha vinto la medaglia di bronzo olimpica a Tokyo 2021, il doppio argento ai Mondiali di Eugene 2022 e il triplo oro sui 400 metri, sui 400 metri ostacoli e nella staffetta 4×400 agli Europei di Monaco di Baviera.

Femke Bol: “Credo di essere nella forma migliore della mia vita. Gli allenamenti e le gare stanno andando molto bene. Non mi sono mai sentita così forte. Provo ottime sensazioni a due settimane dall’inizio delle Olimpiadi. So quanto Sydney McLaughlin si stia allenando duramente. Ho un grande rispetto e ammirazione per la mia principale avversaria. Siamo entrambe consapevoli di quanto sia difficile la nostra specialità. Non voglio scommettere sul record del mondo per la gara di domani. Non guardo al cronometro. Penso piuttosto ad eseguire al meglio la gara. Voglio dimostrare la mia buona condizione di forma e vedere se riesco a partire veloce e finire ancora più forte. E’ l’ultimo test prima di Parigi. Alle Olimpiadi correrò molte gare e sarò impegnata quasi tutti i giorni tra gara individuale e staffette ma correre è quello che amo fare di più. Amo il meeting di Londra.L’anno scorso ho corso qui pr la prima volta ed è stato un sogno che si è avverato”.

Le principali avversarie di Bol sono le tre giamaicane Rushell Clayton, Andrenette Knight e Shiann Salmon e la statunitense Shamier Little.

Clayton ha vinto due medaglie di bronzo ai Mondiali di Doha 2019 e di Budapest 2023 e si è aggiudicata la finale dei Trials giamaicani con il record personale di 52”51. Salmon e Knight si sono piazzate al terzo e al quarto posto correndo rispettivamente in 53”71 e in 54”38 nelle selezioni del paese caraibico.

Little ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest 2023, ma non si è qualificata per le Olimpiadi dopo il quarto posto ai Trials olimpici in 52”98.

La starting list comprende anche l’altra olandese Cathlejin Peeters, medaglia di bronzo agli Europei di Roma in 54”37, le britanniche Jessie Knight, che ha avvicinato il record personale con 54”59 a La Chaux de Fonds, e Lina Nielsen, settima agli Europei di Roma dopo aver migliorato il record personale con 54”43 in semifinale.

400 metri ostacoli maschili:

Alison Dos Santos, campione mondiale a Eugene con il primato sudamericano di 46”29 e vincitore della Finale della Diamond League a Zurigo nel 2022, insegue la quinta vittoria nel circuito dei diamanti in questa stagione dopo i successi a Doha (46”86), Oslo (46”63), Stoccolma (47”01) e a Parigi (47”78). Settimana scorsa l’ostacolista brasiliano si è piazzato al terzo posto in 47”18 nella tappa di Montecarlo dietro a Raj Benjamin e a Karsten Warholm.

Dos Santos sfiderà il portacolori delle Isole Vergini Britanniche Kyron McMaster, medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest in 47”34 e quarto classificato alle Olimpiadi di Tokyo con 47”08. In questa stagione McMaster si è piazzato terzo a Oslo in 48”49 e secondo a Stoccolma in 48”05.

Gli altri ostacolisti accreditati di un primato personale al di sotto dei 48 secondi sono il giamaicano Roshawn Clarke, vincitore ai Trials nazionali di Kingston con il record personale di 47”42, lo statunitense CJ Allen, secondo classificato ai Trials statunitensi di Eugene in 47”81, e il francese Wilfried Happio, quarto ai Mondiali di Eugene in 47”41 e argento europeo di Monaco di Baviera 2022.

Il cast é completato dal portacolori di Costarica Gerald Drummond, vincitore al Prefontaine Classic di Eugene in 48”56, dal britannico Alaistair Chalmers, campione nazionale a Manchester in 48”54, e dal portacolori del Qatar Ismail Ababakar, che ha migliorato il record personale con 48”68 a Potchefstroom in questa stagione.

Getto del peso maschile:

Il campione olimpico e mondiale e primatista del mondo Ryan Crouser guida un cast straordinario del getto del peso maschile. Crouser ha stabilito il record del mondo con la straordinaria misura di 23.56m al Los Angeles Grand Prix nel Maggio 2023 e ha vinto due titoli mondiali consecutivi a Eugene 2022 e a Budapest 2023. Il pesista originario di Boring in Oregon ha vinto le sue ultime due gare disputate su suolo britannico nell’edizione del 2023 del London Athletics Meet con 23.07m e ai Mondiali Indoor di Glasgow 2024 con 22.77m. Crouser ha vinto di recente la finale dei Trials statunitensi di Eugene con 22.84m nella sua unica gara disputata nella stagione outdoor 2024 dopo un periodo di stop agonistico a causa di un infortunio.

Ryan Crouser: “Quest’anno è stato frustrante perché sono stato limitato dagli infortuni, ma sto entrando in forma. Gli atleti sognano di fare una preparazione perfetta e senza intoppi ma probabilmente mi sono allenato troppo. E’ stata una lezione dalla quale ho dovuto imparare. Sono contento di come stiano progredendo le cose nella preparazione. Sono in crescita di condizione e vedo la luce in fondo al tunnell. Non vedo l’ora di rivedere il pubblico alle Olimpiadi tre anni dopo lo stadio vuoto a causa delle restrizioni anti-covid. Il vero spirito delle Olimpiadi sta per tornare. Il mondo intero si riunirà e metterò da parte tutte le divisioni”.

Crouser sfiderà l’azzurro Leonardo Fabbri, che ha migliorato il primato italiano di Alessandro Andrei con 22.95m a Savona e ha vinto la medaglia d’oro agli Europei di Roma davanti al pubblico di casa. Fabbri ha vinto di recente al meeting di Szekesfehrvar con 22.43m allungando la sua striscia vincente a undici gare consecutive con lanci superiori ai 22 metri. Di recente si è avvicinato al suo record italiano per cinque soli centimetri con un lancio da 22.90m al meeting di Pergine Valsugana. Crouser ha vinto tutte le 13 sfide dirette con Fabbri.

Non sarà però facile per Fabbri mantenere l’imbattibilità perché oltre a Crouser sarà presente anche l’altro statunitense Joe Kovacs, che ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 23.13m al Prefontaine Classic e si è piazzato secondo ai Trials statunitensi dietro a Crouser con 22.43m. Il pesista di origini ungheresi ha vinto cinque medaglie mondiali (oro a Pechino 2015 e a Doha 2019, argento a Londra 2017 e a Eugene 2019 e bronzo a Budapest 2023) e due argenti olimpici a Rio de Janeiro 2016 e a Tokyo 2021.

Otterdahl si é piazzato al terzo posto ai Trials statunitensi di Eugene con 22.26m e ha vinto a Lucerna con 21.95m.

Walsh ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di Londra 2017, il bronzo ai Mondiali indoor di Glasgow 2024 davanti a Fabbri e due bronzi olimpici a Rio de Janeiro 2016 e a Tokyo 2021.

Gli altri atleti da seguire sono lo statunitense Roger Steen, sesto ai Trials statunitensi con 21.51m, il neozelandese Jacko Gill, sesto ai Mondiali di Budapest 2023 e quinto ai Mondiali indoor di Glasgow 2024, e il britannico Scott Lincoln, quarto agli Europei di Roma 2024 e dieci volte campione britannico.

200 metri femminili:

Il London Athletics Meet si concluderà con una gara stellare sui 200 metri femminili che vedrà al via cinque velociste accreditate di un record personale al di sotto dei 22 secondi: Gabby Thomas (21”60), Dina Asher Smith (21”88), Jenna Prandini (21”89), Julien Alfred (21”91) e Tamara Clark (21”92).

Thomas ha stabilito il tempo più veloce al mondo in questa stagione con 21”78 nella semifinale dei Trials Olimpici statunitensi di Eugene prima di vincere la finale con 21”81. La velocista statunitense, laureata in neurobiologia presso l’Università di Harvard, ha stabilito il record personale con 21”60 ai Campionati statunitensi di Eugene nel 2023 e ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021 con 21”87 e l’argento ai Mondiali di Budapest 2023 in 21”81.

Alfred ha vinto due titoli NCAA outdoor sui 100 e sui 200 metri nel 2023 e si è piazzata quarta sui 200 metri e quinta sui 100 metri ai Mondiali di Budapest dell’Agosto 2023. In questa stagione la sprinter di Santa Lucia ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali Indoor di Glasgow sui 60 metri in 6”98 e la prima gara della sua carriera in Diamond League sui 100 metri a Montecarlo in 10”85 con un vento contrario di -1.0 m/s.

Dina Asher Smith, campionessa europea dei 100 metri a Roma 2024, correrà davanti al pubblico di casa essendo lei originaria di Orpington nella periferia di Londra. La ventottenne britannica nata da genitori giamaicani ha lasciato quest’anno il suo storico allenatore John Blackie per trasferirsi in Texas dove attualmente si allena con il coach Edrick Floreal, che segue Julien Alfred e Rhasidat Adeleke.

Asher Smith ha vinto il secondo titolo europeo della sua carriera sui 100 metri in 10”99 dopo aver stabilito il personale stagionale di 10”96. Durante questa stagione di Diamond League Asher Smith si è piazzata due volte terza al Prefontaine Classic di Eugene in 10”98 e a Montecarlo in 10”99. Ha vinto di recente il titolo britannico sui 200 metri.

Asher Smith ha vinto il titolo mondiale sui 200 metri a Doha
e ha stabilito i record britannici di 10”83 sui 100 metri e di 21”88 sui 200 metri nel 2019. Nelle sue precedenti partecipazioni al meeting di Londra Asher Smith è diventata la prima donna britannica a scendere sotto gli 11 secondi con 10”99 sui 100 metri nel 2015 e si è piazzata terza in 10”92 nel 2019.

Dina Asher Smith: “Tornare a casa per correre in Diamond League davanti al pubblico britannico sarà davvero speciale per me. La prestazione dell’edizione dell’anno scorso mi ha dato molta fiducia prima dei Mondiali. Spero che possa avvenire lo stesso anche per i 200 metri nell’edizione di quest’anno. Ovviamente non sono l’unica ad avere l’ambizione di vincere la medaglia d’oro olimpica, ma farò di tutto per mettermi nella migliore posizione possibile per far sì che questo avvenga. Mi piace molto vivere ad Austin e mi alleno con un gruppo di talenti straordinari. Abbiamo fatto alcuni cambiamenti nel mio metodo di allenamento e sto vedendo i benefici. Mi sento in forma e non vedo l’ora del resto della stagione”.

I fans britannici sosteranno anche le altre due sprinter di casa Daryll Neita e Amy Hunt, compagne di allenamento sotto la guida di Marco Airale. Neita ha vinto la medaglia d’argento sui 200 metri agli Europei di Roma in 22”50, due gara di Diamond League a Suzhou sui 200 metri in 22”62 e sui 100 metri a Doha in 10”98 e il titolo britannico sui 100 metri in 11”24 con vento contrario di -1.5 m/s. Hunt ha vinto il titolo europeo under 20 sui 200 metri nel 2019 e si è piazzata al settimo posto sui 100 metri agli Europei di Roma 2024.

Daryll Neita: “E’ davvero speciale per me gareggiare a Londra. Lo Stadio si trova a 20 minuti da casa mia. E’ la mia pista preferita in tutto il mondo. E’ un bel commiato gareggiare davanti al pubblico di casa prima delle Olimpiadi. La mia rivalità con Dina Asher Smith è una dinamica interessante. Quando rappresentiamo la Gran Bretagna sappiamo come lavorare insieme, ma quando gareggiamo l’una contro l’altra, è una storia completamente diversa. Domani sarà davvero una grande gara. Voglio eseguire al meglio la mia gara e correre un buon tempo. Mi piace allenarmi a Padova. Il mio allenatore Marco Airale ha fatto un lavoro straordinario. Mi piace andare ogni tanto a fare delle gite a Padova, Venezia e Milano nel mio tempo libero. Sto imparando a parlare l’italiano”.

La quattrocentista irlandese Rhasidat Adeleke testerà la sua velocità correndo i 200 metri. Adeleke ha vinto l’argento europeo sui 400 metri a Roma con il record nazionale di 49”07 e si è aggiudicata la prima vittoria in carriera sul giro di pista a Montecarlo in 49”17.

Le altre sprinter in gara sono Tamara Clark, quinta sui 200 metri in 22”20 e sui 100 metri in 10”95 ai Trials statunitensi, e Jenna Prandini, campionessa mondiale con la staffetta 4×100 a Eugene 2021 e vincitrice al meeting di Londra nel 2018 in 22”16.

400 metri femminili:

La polacca Natalia Kaczmarek e la giamaicana Nickisha Pryce guidano la starting list dei 400 metri femminili.

Kaczmarek ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di Budapest 2023 sui 400 metri femminili in 48”98 migliorando lo storico primato polacco stabilito da Irena Szewinska con 49”28 alle Olimpiadi di Montreal 1976. Kaczmarek si è piazzata seconda in tre gare di Diamond League a Xiamen (50”29), Oslo (49”30) e a Parigi (49”82).

Nickisha Pryce farà il suo debutto in Diamond League dopo aver vinto il titolo NCAA stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 48”89 e il titolo giamaicano con 50”01 a Kingston.

Lieke Klaver proverà a scendere di nuovo sotto i 50 secondi dopo aver migliorato il record personale con 49”64 nella tappa della Diamond League di Montecarlo. L’atleta olandese ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali indoor di Glasgow e il bronzo agli Europei di Roma nel 2024.

La starting list annovera anche la ventitreenne britannica Amber Anning, terza alle Finali NCAA in 49”59 e vincitrice ai Campionati nazionali di Birmingham in 50”47, Laviai Nielsen, quinta nel meeting della Diamond League di Parigi con il record personale di 50”67, e Victoria Ohruogou quarta sui 400 metri agli Europei di Monaco di Baviera e sorella della campionessa olimpica di Pechino 2008 Christine Ohruogou, e la statunitense Talitha Diggs, campionessa NCAA e vincitrice ai Campionati NCAA nel 2022.

400 metri maschili:

Il primatista europeo dei 400 metri Matthew Hudson Smith sfiderà l’altro britannico Charles Dobson, il campione olimpico di Londra 2012 Kirani James, il canadese Christopher Morales Williams, lo statunitense Vernon Norwood e il botswano Bayapo Ndori.

Hudson Smith, più volte campione europeo dei 400 metri e della staffetta 4×400, ha migliorato il primato europeo di Thomas Schoenlebe con 44”26 nella semifinale dei Mondiali di Budapest prima di vincere la medaglia d’argento iridata. Il due volte medagliato dei Mondiali ha demolito il primato europeo con 44”07 quando si è piazzato al secondo posto nel meeting della Diamond League di Oslo dello scorso 30 Maggio.

Matthew Hudson Smith: “La preparazione sta andando molto bene quest’anno. Sto lavorando duramente in pista e fuori dalla pista per potermi preparare senza infortuni. La vittoria nella Diamond League di Oslo ha dimostrato di essere in grandi condizioni di forma e spero di progredire nel corso della stagione. Ho vinto l’argento ai Mondiali di Budapest e il bronzo nella rassegna iridata di Eugene 2022. Sarebbe fantastico vincere l’oro alle Olimpiadi di Parigi. La chiave è rimanere in salute e continuare a lavorare duramente”

Dobson ha migliorato il record personale due volte correndo in 44”46 a Savona e nella finale degli Europei di Roma, dove ha vinto la medaglia d’argento. Il ventiquattrenne britannico ha vinto il titolo nazionale a Manchester con 44”56.

James ritorna sulla pista del London Stadium dove ha vinto la medaglia d’oro olimpica nel 2012 in 43”94. Il fuoriclasse grenadino ha stabilito il personale stagionale con 44”55 a New York e si è piazzato al secondo posto dietro a Hudson Smith in 44”58.

Morales Williams ha vinto il titolo NCAA outdoor in 44”47 nel 2024 a 19 anni e ha esordito in Diamond League con un sesto posto in 45”11 a Montecarlo.

Norwood si é piazzato quarto ai Trials olimpici statunitensi in 44”47 e secondo nella tappa della Diamond League di Montecarlo in 44”34.

Salto con l’asta femminile:

La campionessa mondiale indoor Molly Caudery sfiderà Nina Kennedy e Katie Moon, che hanno condiviso la medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest con 4.90m, e la campionessa europea Angelica Moser.

Kennedy si è aggiudicata il suo primo titolo mondiale a Budapest un anno dopo l’oro ai Giochi del Commonwealth di Birmingham nel 2022. L’astista australiana ha vinto la tappa della Diamond League a Montecarlo con 4.88m battendo la svizzera Angelica Moser per un numero minore di errori.

Moon ha vinto la medaglia d’oro olimpica a Tokyo 2021, due titoli mondiali consecutivi a Eugene 2022 e a Budapest 2023 e due medaglie ai Mondiali indoor (argento a Belgrado 2022 e bronzo a Glasgow 2023). Dopo un infortunio al tendine d’Achille Moon si è piazzata seconda ai Trials olimpici con 4.73m e quinta nella tappa della tappa della Diamond League a Montecarlo con 4.66m.

Caudery ha stabilito la migliore prestazione mondiale indoor con 4.86m al meeting di Rouen prima di vincere il titolo mondiale indoor a Glasgow con 4.80m. L’astista britannica si è aggiudicata la medaglia di bronzo agli Europei di Roma con 4.73m e ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno outdoor superando 4.92m a Tolosa prima di piazzarsi al terzo posto a Montecarlo con 4.83m.

Moser ha vinto la medaglia d’oro agli Europei di Roma eguagliando il record svizzero di Nicole Buchler con 4.78m. La zurighese ha vinto la prima gara della sua carriera in Diamond League a Marrakesh con 4.73m e ha migliorato il record svizzero di dieci centimetri a Montecarlo con 4.88m. Martedì scorso Moser ha vinto a Lucerna con 4.60m a pari merito con la statunitense Emily Grove.

Sandi Morris torna in gara con l’obiettivo di riscattare il quarto posto ai Trials statunitensi di Eugene con 4.68m. Morris, tre volte medaglia d’argento ai Mondiali outdoor a Londra 2017, Doha 2019 e a Eugene 2022 e due volte campionessa mondiale indoor a Birmingham 20218 e a Belgrado 2022, ha stabilito il personale stagionale outdoor con 4.75m a Chula Vista in California e ha vinto al meeting di Los Angeles con 4.70m.

La primatista italiana Roberta Bruni disputerà la terza gara in otto giorni dopo il sesto posto a Montecarlo con 4.66m (prima di tre tentativi sbagliati alla misura del record italiano di 4.76m) e il quarto posto a Lucerna con 4.45m. In questa stagione l’astista romana si è piazzata seconda in Diamond League a Marrakesh con 4.65m battendo Elisa Molinarolo.

La neozelandese Eliza McCartney ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali indoor di Glasgow con 4.80m e il titolo nazionale con 4.70m. in gara sarà presente l’altra neozelandese Olivia McTaggart, campionessa nazionale nel 2022.

Alysha Newman, campionessa dei Giochi del Commonwealth a Gold Coast 2018, arriva in ottime condizioni di forma dopo aver migliorato il personale stagionale con 4.76m a Montecarlo.

Salto in alto maschile:

Il campione olimpico Mutaz Barshim torna al Llondon Stadium dove ha conquistato l’argento olimpico nel 2012 con 2.29m e l’oro mondiale nel 2017 con 2.35m. Nella sua precedente partecipazione al meeting di Londra Barshim si piazzò secondo con 2.27m nell’edizione del 2017. In questa stagione Barshim si è piazzato due volte secondo nei due meeting cinesi di Xiamen e Suzhou e ha eguagliato il personale stagionale superando 2.31m nel meeting tedesco di Heilbronn.

Barshim sfiderà il neozelandese Hamish Kerr, campione del mondo indoor a Glasgow con il primato dell’Oceania di 2.36m. Kerr ha vinto due gare di Diamond League a Suzhou con 2.31m e a Montecarlo con 2.33m (record dell’Oceania outdoor eguagliato).

La starting list comprende lo statunitense Ju’Vaughn Harrison, argento ai Mondiali di Budapest 2023 con 2.36m e quarto classificato ai Trials olimpici statunitensi di Eugene, il tedesco Tobias Potye, argento agli Europei di Monaco di Baviera 2022, il polacco Norbert Kobielski, secondo nella finale della Diamond League di Eugene 2023 con 2.33m, il belga Thomas Carmoy, bronzo agli Europei indoor di Torun 2021 e quarto agli Europei di Roma 2024, e l’australiano Yulian Reath, campione nazionale con 2.29m nel 2024.

Salto in lungo femminile:

La campionessa olimpica ed europea Malaika Mihambo sfida l’argento europeo indoor e outdoor Larissa Iapichino e la due volte campionessa mondiale di eptathlon Katarina Johnson Thompson.

Mihambo ha vinto la sua seconda medaglia d’oro agli Europei a Roma stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 7.22m. La saltatrice in lungo tedesca ha collezionato in carriera la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021 con 7.00m e due titoli mondiali a Doha 2019 con il record personale di 7.30m e a Eugene con 7.12m. Mihambo torna al London Stadium dove vinse l’edizione del meeting della capitale britannica nel 2019 con 7.07m.

Iapichino ha vinto due medaglie d’argento agli Europei indoor a Istanbul con il record italiano indoor di 6.97m e agli Europei outdoor di Roma con 6.94m, ad un solo centimetro dal record personale realizzato in occasione della vittoria in Diamond League a Montecarlo con 6.95m nel 2023. Oltre al successo nel Principato la lunghista fiorentina ha vinto altre tre gare nel circuito a Firenze e Stoccolma nel 2023 e a Parigi nel 2024 con 6.82m. Per Larissa sarò quasi come gareggiare in casa perché Londra dista pochi chilometri da Slough, cittadina dove è nata sua mamma Fiona May.

L’intero podio degli Europei di Roma è completato dalla portoghese Agate De Sousa, medaglia di bronzo allo Stadio Olimpico con 6.91m.

La due volte campionessa mondiale e primatista britannica di eptathlon Katarina Johnson Thompson testerà la sua condizione nel salto in lungo in preparazione alla gara olimpica nelle prove multiple a Parigi. KJT torna al London Stadium dove si piazzò quinta nel lungo con 6.60m (sua miglior misura dal 2019) nell’edizione dell’anno del London Athletics Meet un mese prima di conquistare il secondo titolo mondiale nell’eptathlon con 6740 punti a Budapest.

La starting list comprende anche la statunitense Quanesha Burks, quarta ai Mondiali di Eugene 2022 e ai Trials olimpici statunitensi di Eugene con 6.80m, la serba Milica Gardasevic, campionessa europea under 20 a Grosseto 2017, la statunitense Tiffany Flynnm quarta ai Mondiali indoor di Belgrado 2022 e vincitrice al meeting di Lignano Sabbiadoro con 6.49m, e la britannica Jade O’Dowda, medaglia di bronzo ai Giochi del Commonwealth di Birmingham 2022.

800 metri femminili:

La medagliata olimpica, mondiale ed europea degli 800 metri Keely Hodgkinson gareggerà al London Olympic Stadium per la prima volta in carriera. Hodgkinson ha vinto tutte le tre gare disputate in questa stagione al Prefontaine Classic di Eugene in 1’55”78 (migliore prestazione mondiale dell’anno), agli Europei di Roma in 1’58”65 e ai Fanny Blankers Koen di Hengelo in 1’57”35. La mezzofondista di Wigan ha dovuto rinunciare alla partecipazione all’edizione dell’anno scorso del meeting di Londra all’ultimo momento ma vinse l’argento ai Mondiali di Budapest un mese dopo. Lo scorso Settembre Hodgkinson ha migliorato il record nazionale con 1’55”19 nella finale della Diamond League di Eugene.

Keely Hodgkinson: “Sogno di correre allo Stadio Olimpico di Londra da quando ero ragazzina. Mi è dispiaciuto molto non poter gareggiare nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Londra perché non mi sono sentita bene durante il riscaldamento. Per questo la gara di Sabato è ancora più speciale. Quest’anno ho scelto di non prendere parte alla stagione indoor per svolgere un periodo di preparazione più lungo in Sudafrica durante l’inverno. E’ stata una decisione difficile per me, ma era importante mettere delle fondamenta solide per gareggiare al meglio durante l’estate. L’obiettivo principale è l’Olimpiade di Parigi e tutte le gare fino a quell’appuntamento, compreso il meeting di Londra, sono delle tappe di avvicinamento”.

Hodgkinson sfiderà le connazionali Laura Muir, due volte oro agli Europei di Berlino 2018 e di Monaco di Baviera 2022, vice campionessa olimpica a Tokyo 2021 e il bronzo ai Mondiali di Eugene 2022, Jemma Reekie e Georgia Bell.

Muir ha vinto la gara di Diamond League di Stoccolma sui 1500 metri in 3’57”99 e si è piazzata al terzo posto a Parigi migliorando il record britannico con 3’53”79 nella gara del record del mondo di Faith Kipyegon. La fuoriclasse scozzese ha vinto due volte al meeting di Londra nel 2016 in 3’57”49 e nel 2019 in 3’58”25.

Bell ha vinto la medaglia d’argento agli Europei di Roma e ha migliorato il record personale sui 1500 metri con 3’56”54 nella tappa della Diamond League di Parigi.

Reekie ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali indoor di Glasgow 2024 e si è piazzata prima a Stoccolma in 1’57”49, seconda a Doha in 1’58”42 e terza a Eugene in 1’57”45. La scozzese, quarta alle Olimpiadi di Tokyo, ha vinto gli 800 metri nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Londra in 1’57”30.

L’altra britannica in gara è Erin Wallace, medaglia di bronzo agli Europei under 23 di Tallin 2021.

Le britanniche sfideranno la statunitense Allie Wilson, seconda ai Trials olimpici statunitnsi in 1’58”32, la giamaicana Natoya Goule Toppin, seconda a Oslo in 1’59”10 e vincitrice ai Trials nazionali di Kingston in 1’59”02, l’australiana Catriona Bisset, primatista dell’Oceania con 1’57”78 nell’edizione dell’anno scorso del meeting di Londra, l’ugandese Halimah Nakaayi, campionessa mondiale a Doha 2019, la francese Renelle Lamote, tre volte medaglia d’argento agli Europei outdoor, e l’azzurra Elena Bellò, terza al Golden Gala 2022 a Roma in 1’58”97 e settima a Doha in questa stagione con il miglior tempo di quest’anno di 1’59”83.

Lancio del giavellotto femminile:

La campionessa mondiale in carica Haruka Kitaguchi cerca il terzo successo in questa stagione di Diamond League.

Kitaguchi ha vinto il titolo mondiale a Budapest 2023 con un lancio da 66.73m realizzato all’ultimo tentativo e ha migliorato il record giapponese con 67.38m a Bruxelles prima di aggiudicarsi la vittoria nella finale della Diamond League a Eugene con 63.78m. La giavellottista nipponica ha vinto due gare di Diamond League a Suzhou con 62.97m e a Montecarlo con 65.21m realizzando i migliori lanci sempre all’ultimo tentativo. Kitaguchi gareggerà per la prima volta in carriera al meeting di Londra.

Kitaguchi sfiderà l’australiana Mackenzie Little, medaglia di bronzo ai Mondiali di Budapest 2023 e seconda classificata a Montecarlo con 64.74m, l’austriaca Victoria Hudson, campionessa europea a Roma 2024 con 64.62m, la giovane serba Adriana Vilagos, due volte argento europeo a Monaco di Baviera 2022 e a Roma 2024, la statunitense Maggie Malone, vincitrice ai Trials statunitensi con 64.58m, le lettoni Lina Muze Sirma (sesta ai Mondiali di Eugene) e Anete Sjetina, terza nella tappa della Diamond League di Montecarlo.

Emsley Carr Mile:

L’Emsley Carr Mile torna nel programma del meeting di Londra per la prima volta dal 2019. Il campione britannico Neil Gourley sfiderà il vincitore della medaglia d’oro dei Giochi del Commonwealth Oliver Hoare, il campione europeo under 20 Niels Laros, i vincitori delle passate edizioni dell’Emsley Carr Mile Stewart McSweyn, Elliot Giles e Adam Fogg, il vice campione europeo dei 5000 metri George Mills. Il miglio di Londra fu inaugurato nel 1953 da Sir William Carr per ricordare suo padre Sir Emsley Carr, ex direttore del News of the World. Questa gara ha un albo d’oro molto prestigioso che comprende tra i passati vincitori molte leggende del calibro di Kipchoge Keino, Sebastian Coe, Steve Ovett, Haile Gebrselassie e Hicham El Guerrouj.

Hoare ha stabilito I primati stagionali di 3’31”07 sui 1500 metri a Montecarlo e di 3’49”11 nel miglio a Oslo. Laros ha migliorato il record del mondo under 20 sui 1000 metri a Hengelo con 2’14”37 e il record nazionale sui 1500 metri con 3’31”25 ai Mondiali di Budapest.

Mills, figlio dell’ex calciatore del Manchester City Danny Mills, ha vinto la medaglia d’argento sui 5000 metri a Roma 2024 e ha stabilito i primati personali di 3’30”95 sui 1500 metri a Zurigo e di 3’47”65 nel miglio (terzo atleta britannico all-time alle spalle di Sebastian Coe e di Steve Cram) nella finale della Diamond League di Eugene nel 2023.

3000 metri maschili:

Lo statunitense Grant Fisher, vincitore ai Trials statunitensi di Eugene sui 5000 e sui 10000 metri, affronterà lo svizzero di origini sud-sudanesi Dominic Lobalu, che proverà a battere il record elvetico sui 3000 metri.

Fisher ha stabilito i primati statunitensi sui 3000 metri con 7’25”47 a Eugene nel 2023 sui 5000m con 12’46”96 a Bruxelles nel 2022 e 26’33”84 sui 10000 metri a San Juan Capistrano nel 2022. Lobalu si è messo in luce per la prima volta con la vittoria sui 3000 metri in 7’29”48 (primato personale) nella tappa della Diamond League di Stoccolma

Il cast comprende l’etiope Telahun Haile Bekele, vincitore a Hengelo sui 5000 metri in 13’01”12 e atleta in grado di correre in carriera in 7’25”48” sui 3000 metri e in 12’42”70 sui 5000 metri, e il keniano Cornelius Kemboi (personali di 7’31”28 sui 3000 metri e di 13’00”88 sui 5000 metri).

Staffette 4×100 femminile:

La Gran Bretagna sfiderà la Francia, l’Australia, l’Olanda, la Svizzera e il Canada nella staffetta 4×100 femminile.

Staffetta 4×100 maschile:

I padroni di casa della Gran Bretagna affronteranno Canada, Giappone, Francia e Australia nella staffetta 4×100 maschile.

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