Sensazionale risultato ottenuto ieri sera a Bruxelles nel corso del Memorial Ivo Van Damme, meeting belga valido per la Diamond League 2022, da parte della 20enne ucraina Yaroslava Mahuchikh che ha realizzato il proprio personale all’aperto nel salto in alto femminile con la misura di 2.05, superata alla seconda prova, migliorando anche il record nazionale, quello del meeting e la miglior prestazione mondiale dell’anno, per poi tentare alla fine di attaccare il record del mondo di 2.09, della bulgara Stefka Kostadinova che lo fece nel lontano 30 agosto 1987 a Roma, ma fallendo tre volte i 2,10 di pochissimo.
Al secondo posto nella gara si è piazzata la campionessa del mondo l’australiana Eleanor Patterson ferma a 1.94, con la sua connazionale Nicola Olyslangers terza con 1.91, mentre l’azzurra Elena Vallortigara si è dovuta accontentare del settimo posto con 1,88.
Mahuchik che in realtà vanta un personale assoluto ancor migliore, avendo saltato 2,06 il 2 febbraio 2021 a Banska Bystrica in una gara al coperto nella Slovacchia, è nata il 19 settembre 2001 a Dnipro, per cui compirà 21 anni tra pochi giorni, ed è salita alla ribalta internazionale nel 2017 quando vinse il titolo mondiale under 18 a Nairobi con 1.92m a sedici anni non ancora compiuti.
Nelle due stagioni successive ha completato l’en-plein di titoli under 18 vincendo le medaglie d’oro agli Europei Under 18 di Gyor con 1.94m, alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires con 1.95 nel 2018 e agli Europei Under 20 di Boras 2019 con 1.92m.
Nel 2019, a maggio, ha vinto il salto in alto del meeting di Diamond League di Doha, con 1.96m, diventando l’atleta più giovane a conquistare il primo posto in una gara del massimo circuito mondiale di atletica e, sempre in una competizione del Diamante, il 30 giugno a Stanford in California per il Prefontaine Classic, ha superato la barriera dei 2 metri per la prima volta in carriera.
Tra i suoi principali risultati ottenuti da assoluta ricordiamo l’argento ai mondiali di Doha 2019, l’oro agli europei indoor di Torun 2021, il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021, l’oro ai mondiali indoor di Belgrado 2022, l’argento a quelli iridati di Eugene 2022 e l’oro ai recentissimi europei di Monaco.
5000 metri uomini
Il keniano Jacob Krop ha dominato la gara con il suo personale di 12’45″71 che gli è valso il sesto posto nella lista mondiale di tutti i tempi.
I pacemaker hanno guidato il gruppo attraverso i primi 1000 metri in 2’33″68 e hanno mantenuto questo ritmo fino al secondo chilometro, raggiunto in 5’07″15. Yomif Kejelcha ha preceduto Krop sui 3000 metri in 7’41″74, con la maggior parte del gruppo in fila indiana.
Krop è passato in testa 300 metri più tardi, mantenendo un ritmo perfetto mentre il gruppo iniziava ad allontanarsi da lui. Lo statunitense Grant Fisher è stato l’unico atleta in grado di tenere testa al battistrada negli ultimi due giri, ma Krop lo ha staccato con facilità sul rettilineo d’arrivo, andando a vincere e diventando il secondo keniano più veloce della storia.
Fisher ha mantenuto il secondo posto in 12’46″96, battendo il record nordamericano e salendo al 12° posto nella classifica mondiale di tutti i tempi, in una gara in cui i primi sei uomini hanno chiuso entro i 13 minuti con Nicholas Kipkorir che si è piazzato al terzo posto in 12’50″97, Dominic Lokinyomo Lobalu che ha stabilito il record sudanese in 12’52″15, Daniel Ebenyo che ha realizzato il personale di 12’54″90 e Stewart McSweyn che si è piazzato al sesto posto con 12’56″50.
Lancio del giavellotto femminile
Straordinaria prestazione della 36enne statunitense Kara Winger che ha realizzato l’impresa della carriera con un’ultima sensazionale prova che l’ha portata a far arrivare l’attrezzo a 68,11 metri del nuovo record nord americano.
La lanciatrice USA si era portata inizialmente in testa alla gara con 62,47 prima di migliorare a 63,82 metri nella quarta prova, dopo che la campionessa mondiale under 20, la serba Adriana Vilagos, era passata in vantaggio con 63,00.
La medaglia di bronzo mondiale Haruka Kitaguchi è passata al secondo posto con 63,13 m nel quinto tentativo, mentre la campionessa mondiale Kelsey-Lee Barber ha prodotto un miglior lancio best di 61,07 nel secondo round, finendo poi al quarto posto.
Le dichiarazioni di Winger che si ritirerà a fine stagione: “Mi sento davvero incredula. Il mio ultimo record personale risaliva a 12 anni fa. Da allora ho subito due interventi chirurgici, ma quest’anno mi sono sentita davvero bene. È stato un anno fantastico in cui ho preso grandi decisioni e ho fatto ciò che era giusto per me“.
1500 metri donne
Una delle più grandi sorprese della serata dove l’irlandese Ciara Mageean è arrivata da dietro nell’ultimo giro per battere il record irlandese che resisteva da molto tempo.
L’etiope Diribe Welteji aveva accumulato un vantaggio significativo nella parte centrale della gara e sembrava avviata alla vittoria, ma il gruppo di inseguitrici, guidato dalla medaglia d’argento olimpica Laura Muir, ha iniziato a chiudere sulla ventenne negli ultimi 300 metri.
E’ stata Mageean, alla fine, a dosare meglio i propri sforzi, passando in testa all’ultima curva e vincendo in 3’56″63, togliendo due secondi al record nazionale di Sonia O’Sullivan, stabilito nel 1995.
La Muir, che aveva battuto la Mageean per i titoli del Commonwealth e dell’Europa, ha chiuso in 3’56″86, mentre l’etiope Freweyni Hailu si è piazzata terza in 3’56″94.
Welteji ha resistito per il quarto posto (3’57″82), mentre anche le statunitensi Heather MacLean (3’58″76) ed Elise Cranny (3’59″61) hanno chiuso entro i quattro minuti.
100 ostacoli femminili
La portoricana Jasmine Camacho-Quinn ha dominato con l’ottimo crono di 12″27 che le è valso il record del meeting.
La campionessa olimpica, che ha conquistato il bronzo ai Campionati del Mondo in Oregon dopo aver avuto problemi al tendine di achille per la prima metà della stagione, ha stabilito il suo quarto record del meeting della Diamond League 2022.
Dietro di lei, la statunitense Tia Jones ha fatto registrare il suo personale di 12″38, mentre la medaglia d’argento olimpica Kendra Harrison si è piazzata terza in 12″40, anch’essa all’interno del precedente record del meeting.
La coppia giamaicana Britany Anderson (12″44) e Megan Tapper (12″51) si è piazzata a ridosso.
400 ostacoli maschili
Il brasiliano Alison Dos Santos ha continuato il suo anno da sogno, ottenendo un’altra agevole vittoria. Il campione del mondo ha fatto quanto bastava per tenere a bada i suoi avversari, entrando in dirittura d’arrivo a pari merito con Khallifah Rosser, CJ Allen e Julien Watrin ma, una volta superata l’ultima barriera, ha ingranato la marcia giusta e ha chiuso in 47″54, a soli 3 millesimi dal record del meeting che resiste dal 1986.
Rosser si è piazzato secondo in 47″88 con Allen in terza posizione, ma è stato poi squalificato per un’infrazione. Watrin ha stabilito il record belga di 48″66 al quarto posto.
100 metri femminili
La gara veloce delle donne è stata la competizione più combattuta della serata, con la giamaicana Shelly Ann Fraser-Pryce, che si era ritirata per precauzione dal meeting della Diamond League di Losanna, partita benissimo ma con la campionessa mondiale dei 200 metri, la connazionale Shericka Jackson, mai stata troppo lontana che nelle fasi finali ha superato la compagna vincendo in 10″73 contro il 10″74 di Fraser-Pryce.
La detentrice del record africano Marie-Josee Ta Lou è finita terza in 10″78.
Salto con l’asta maschile
Quando Armand Duplantis ha superato la misura di 5,81 al primo tentativo, sembrava che la sua vittoria fosse ormai archiviata come sempre, ma poi ha fallito tre volte i 5,91 e il bronzo mondiale, il filippino Ernest John Obiena, ha realizzato una delle migliori prestazioni della sua carriera superando invece tale quota al terzo tentativo e compiendo il miracolo agonistico di battere il super campione svedese di tutto, dopo 20 gare consecutive di imbattibilità.
Le parole di Duplantis: “Sono umano, faccio degli errori e oggi ne ho sicuramente fatti. Stavo pensando alle cose sbagliate e non ho trovato un buon ritmo in pista. A volte succede“.
800 metri maschili
In un campo molto affollato, il campione mondiale e olimpico il keniano Emmanuel Korir si è dovuto accontentare del terzo posto, ma la gara è stata comunque vinta dal campione del mondo dei 1500, il britannico Jake Wightman, che ha fatto la gara della sua vita trionfando con il crono di 1’43″65.
Wightman si è piazzato in una buona posizione al centro del gruppo, mentre il pacemaker ha attraversato la metà del percorso in un rapido 49’66. Collins Kipruto e Marco Arop erano in testa al gruppo in quel momento, ma si sono trovati presto superati dagli avversari.
Wightman è passato in testa a 200 metri dal traguardo, mentre Korir e l’argento mondiale Djamel Sedjati si sono fatti strada nel gruppo. Il britannico, però, è andato via e ha tagliato il traguardo vincendo con mezzo secondo di vantaggio su Sedjati e Korir, entrambi con 1’44″12.
3000 siepi femminile
La campionessa del Commonwealth Jackline Chepkoech ha ottenuto la vittoria di maggior prestigio della sua carriera, avendo la meglio su un forte campo di gara e ottenendo il crono di 9’02″43.
Dopo un chilometro iniziale in 3’00″85, il ritmo è calato leggermente nella parte centrale, quando i 2000 metri sono stati raggiunti in 6’04″90, ma Chepkoech, che a quel punto era già in testa e ha continuato a staccarsi dal gruppo.
La medaglia d’argento mondiale Werkuha Getachew si è aggiudicata il secondo posto in 9’03″44 mentre Winfred Yavi, del Bahrein, si è classificata terzo in 9’08″03.
200 metri uomini
Un forte vento contrario di -2,9 m/s ha rallentato un po’ i tempi, ma non ha reso meno impressionante la corsa di Erriyon Knighton, bronzo mondiale alla sua prima vittoria in Diamond League.
Il diciottenne, che correva nella corsia sette, si è portato in testa alla curva e ha mantenuto il primato chiudendo in 20″07 su Alexander Ogando (20″18) della Repubblica Dominicana e Aaron Brown (20″22) del Canada.
L’azzurro Fausto Desalu ha chiuso ottavo in 20″09.
400 metri donne
Anche Fiordaliza Cofil, della Repubblica Dominicana, ha ottenuto la prima vittoria in Diamond League, vincendo i 400 metri femminili in 49″80, la prima volta sotto i 50 secondi della sua carriera. La medaglia di bronzo mondiale Sada Williams si è piazzata seconda in 50″15 e la belga Cynthia Bolingo ha stabilito il record nazionale con 50″19.
Salto triplo uomini
Il campione del mondo indoor Lazaro Martinez è stato costretto a ritirarsi dopo due turni del salto triplo maschile, ma il suo salto al secondo turno di 17,49 m è stato il miglior risultato della gara.
L’argento mondiale Hugues Fabrice Zango ha saltato 17,40 m al sesto turno, conquistando il secondo posto mentre l’azzurro Tobia Bocchi ha finito in ottava posizione con 16,30.
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