Yeman Crippa - Claudio Stecchi (foto archivio)
Yeman Crippa - Claudio Stecchi (foto archivio)

La sfida tra Armand Duplantis e Sam Kendricks con la presenza azzurra di Claudio Stecchi, lo sprint di Noah Lyles sui 200 metri, l’assalto di Karsten Warholm al record del meeting dei 400 ostacoli e un super programma di mezzofondo sono i temi più importanti dell’edizione 2020 del Meeting Herculis EBS di Montecarlo nell’elegante Stade Louis II, impianto situato al terzo piano del complesso sportivo del distretto di Fontvieille.

In tutto saranno presenti undici campioni del mondo in carica. Per la serata di venerdì sono ammessi 5000 spettatori, limite massimo consentito dalle normative anti-covid.

Con il meeting di Monaco avrà inizio ufficialmente un’edizione particolare della Wanda Diamond League, purtroppo segnata dall’emergenza sanitaria da covid-19.

Quest’anno il circuito dei diamanti sarà formato da sei tappe (Montecarlo 14 Agosto, Stoccolma 23 Agosto, Losanna 2 Settembre con sole gare di salto con l’asta, Bruxelles 4 Settembre, Roma 17 Settembre e Doha 25 Settembre).

Non verranno assegnati punteggi nelle singole discipline come negli anni scorsi e non sarà disputata la finale.

5000m maschili: Crippa all’assalto del primato italiano di Antibo. Cheptegei favorito

Yeman Crippa va all’assalto del primato italiano dei 5000 metri di Salvatore Antibo stabilito al Golden Gala di Bologna nel lontano 1990 con 13’05”59.

Crippa arriva a Montecarlo in grandi condizioni di forma e con il morale alle stelle dopo aver stabilito il primato personale sui 1500 metri a Rovereto con 3’35”26, quarta performance italiana all-time e miglior tempo nazionale dal 1996.

Il primatista italiano dei 10000 metri affronterà un cast stellare guidato dall’ugandese Joshua Cheptegei, campione del mondo sui 10000 metri a Doha e vincitore della finale della Diamond League sui 5000 metri a Zurigo nel 2019.

Il cast presenta molti atleti europei come lo svizzero Julien Wanders (primatista europeo della mezza maratona con 59’13” a Ras Al Khaimah nel 2019), il norvegese Henrik Ingebrigtsen (campione europeo sui 1500m a Helsinki 2012) e il francese Jimmy Gressier (campione europeo under 23 sui 5000m e sui 10000m nel 2019).

Salto con l’asta maschile (ore 19.40): Kendricks contro Duplantis e Stecchi

Armand “Mondo” Duplantis e Sam Kendricks daranno vita al primo scontro diretto della stagione outdoor.

Sarà la rivincita della finale degli ultimi Campionati del Mondo di Doha dove Kendricks vinse la medaglia d’oro battendo Duplantis con la stessa misura di 5.97m grazie ad un numero minore di errori.

Quest’anno Duplantis ha battuto l’amico rivale statunitense in tre gare indoor a Glasgow, Liévin e a Clermont Ferrand e nella speciale sfida dei giardini organizzata durante il lockdown.

Duplantis ha stabilito due primati del mondo a Torun (6.17m) e a Glasgow (6.18m) durante la straordinaria stagione indoor e ha saltato 5.94m a Goteborg e 5.86m agli Impossible Games di Oslo all’aperto.

Kendricks ha migliorato il primato statunitense indoor con 6.01m a Rouen lo scorso Febbraio e ha vinto la gara a distanza degli Inspiration Games organizzati dal Weltklasse di Zurigo con 5.81m.

Kendricks conduce per 18-6 nei 24 confronti diretti con Duplantis, ma lo svedese ha vinto le ultime quattro sfide.

Claudio Stecchi disputerà il primo grande meeting della stagione dopo aver saltato 5.40m con rincorsa breve nel recente test di Castelporziano.

Il figlio d’arte dell’ex astista Gianni Stecchi è stato finalista ai Mondiali di Doha in ottava posizione. Il fiorentino ha realizzato un personale stagionale di 5.73m durante il meeting indoor di Bordeaux e un personale assoluto di 5.80m nelle indoor del 2019.

Torna in gara dopo la vittoria al meeting di Trieste il campione olimpico in carica Thiago Braz Da Sllva, che nell’edizione dello scorso anno realizzò con 5.92m la sua migliore prestazione dal giorno del trionfo a Cinque Cerchi a Rio de Janeiro.

Completano il cast il filippino Ernest John Obiena (campione mondiale universitario a Napoli 2019), il belga Ben Broeders (primatista nazionale con 5.80m lo scorso Febbraio a Clermont Ferrand), il fratello d’arte Valentin Lavillenie (5.82m di primato personale realizzato a Montecarlo nel 2019) e l’altro francese Thibault Collet (figlio del grande astista francese Phillippe Collet).

200 metri maschili: Lyles cerca il bis nel Principato ma attenzione a Gulyev

Montecarlo sarà la prima occasione per ammirare il campione del mondo dei 200 metri Noah Lyles per la prima volta in Europa nel 2020. Il fuoriclasse statunitense ha vinto una volta sui 200 metri a Montecarlo nell’allora primato personale di 19”65, poi migliorato lo scorso anno con 19”50 a Losanna.

In questa stagione Lyles ha già corso tre volte i 100 metri con il miglior tempo di 9”93 realizzato due volte a Montverde e a Clermont e una volta i 200 metri in 19”94 a Clermont.

Per la prima volta in un meeting della Diamond League Noah affronterà il fratello Josephus, campione del mondo con la staffetta 4×400 ai Mondiali Juniores a Eugene nel 2014 e velocista di talento in grado di correre in 20”24 sui 200m e in 45”40 sui 400m in questa stagione.

Debutta nel circuito europeo l’altro statunitense Elijah Hall Thompson, campione NCAA Indoor nel 2018 a College Station in un eccellente 20”02.

Lyles rinnova la sfida con il turco Ramil Gulyev, campione mondiale a Londra 2017 e oro europeo a Berlino 2018 in 19”76. Lo scorso anno Noah Lyles vinse gli ultimi quattro scontri diretti con Gulyev a Losanna, Parigi, nella finale della Diamond League a Bruxelles e ai Mondiali di Doha.

Da seguire in chiave europea anche il britannico Adam Gemili, quarto ai Mondiali di Doha 2019 in 20”03 e campione del mondo con la staffetta 4×100 a Londra 2017

100 metri femminili: Ta Lou favorita ma grande attesa per la Del Ponte

La stella dello sprint femminile è Marie Josée Ta Lou, già vincitrice due volte a Montecarlo sui 200 metri nel 2017 in 22”25 e sui 100 metri nel 2018 in 10”89.

La sprinter ivoriana, medaglia d’argento sui 100m e sui 200m ai Mondiali di Londra 2017 e di bronzo sui 100 metri a Doha 2019, gareggia per la prima volta in questa stagione.

I 100 metri di Montecarlo parleranno la lingua italiana per la presenza della svizzera del Canton Ticino Ajla Del Ponte, migliore sprinter europea dell’anno con 11”05, e dell’azzurra Anna Bongiorni, finalista ai Mondiali di Doha con la staffetta 4×100 e vincitrice nei recenti meeting di Savona (11”30 record personale) e Trieste.

Del Ponte darà vita ad un anticipo di campionato svizzero con l’amica e compagna di staffetta Mujinga Kambundji, primatista nazionale con 10”95 e vincitrice al debutto stagionale a Langenthal in 11”21.

La starting list presenta anche la campionessa statunitense 2018 Aleia Hobbs e le tedesche Gina Luckenkemper (argento agli Europei di Berlino 2018 e migliore velocista del suo paese dal 1991 con 10”95) e Rebekka Haase (personale di 11”06).

400 ostacoli maschili: Warholm insegue il record del meeting di Young

Karsten Warholm (due volte campione del mondo a Londra 2017 e a Doha 2019 e oro europeo a Berlino 2018) gareggerà per la prima volta a Montecarlo.

Il ventiquattrenne norvegese insegue il primato del meeting Herculis detenuto dallo statunitense Kevin Young, che fermò il cronometro in 47”60 nell’edizione del 1992 pochi giorni dopo la vittoria alle Olimpiadi di Barcellona con lo straordinario primato del mondo (46”78) tuttora imbattuto.

Nel corso di una stagione 2019 indimenticabile Warholm ha stabilito tre record europei (47”33 a Oslo, 47”12 a Londra e 46”92 a Zurigo) e ha messo nel mirino il primato di Young.

Gli altri protagonisti di un cast interamente europeo sono il turco Yasmani Copello (argento agli Europei di Berlino 2018 in 47”81 e ai Mondiali di Londra 2017), l’estone Rasmus Magi (vice campione europeo a Zurigo 2014) e il francese Ludvy Vaillant (bronzo agli Europei Under 23 a Bydgoszcz nel 2017).

110 ostacoli maschili: Holloway debutta in Europa

Il campione del mondo di Doha 2019 Grant Holloway debutta nella stagione europea dopo aver corso i 60 ostacoli indoor a New York in 7”38 e la prima gara di 110 ostacoli dell’estate in 13”35 a Clermont.

Il giovane talento statunitense è entrato nella storia per aver battuto il primato NCAA del grande Renaldo Nehemiah con 12”98 a Austin e ha coronato un 2019 magico vincendo ai Mondiali di Doha in 13”10.

Montecarlo offre una delle gare di più alto tasso tecnico della serata per la presenza del britannico Andy Pozzi (vincitore a Rieti, Savona e Trieste e leader mondiale stagionale con 13”17 a Turku), di Pascal Martinot Lagarde (bronzo ai Mondiali di Doha e vincitore a Montecarlo nel 2014 con il record francese di 12”95), dello spagnolo Orlando Ortega (vincitore a Monaco nel 2016 in 13”04 nell’anno della medaglia d’argento olimpica), dell’altro francese Wilhelm Belocian (campione mondiale under 20 a Eugene 2014 e vincitore ai Campionati nazionali nel 2019) e dello svizzero Jason Joseph (primatista nazionale con 13”34 al recente meeting di Berna).

L’azzurro Paolo Dal Molin (argento agli Europei Indoor di Goteborg 2013 sui 60 ostacoli) proverà a migliorare il personale stagionale di 13”65 stabilito al meeting di Trieste.

5000 metri femminili: Hassan torna sulla pista del primato del mondo

La pista dello Stade Louis II ha sempre regalato grandi risultati nelle gare di mezzofondo e i 5000 metri promettono scintille con tre campionesse del mondo di Doha 2019.

Tre primati del mondo sono stati realizzati nelle ultime cinque edizioni del meeting del Principato (Genzebe Dibaba sui 1500m, Beatrice Chepkoech sui 3000 siepi nel 2018 e Sifan Hassan nel miglio nel 2019).

L’olandese Sifan Hassan torna sulla pista dove lo scorso anno cancellò il primato del mondo del miglio detenuto dal 1996 da Svetlana Masterkova correndo la distanza in 4’12”33. Poche settimane dopo Hassan realizzò una doppietta straordinaria vincendo i titoli mondiali dei 1500 e dei 10000 metri a Doha.

Nel corso di una memorabile stagione 2019 Hassan ha battuto i primati europei sui 5000m con 14’22”12 a Londra, sui 3000m con 8’18”49 a Stanford e sui 1500m con 3’51”95 ai Mondiall di Doha.

Le altre protagoniste annunciate sono la keniana Hellen Obiri, campionessa del mondo a Londra 2017 e a Doha 2019, la keniana Beatrice Chepkoech, primatista del mondo sui 3000 siepi con 8’44”32 proprio a Montecarlo nel 2018, l’etiope Letsenbet Gidey, argento ai Mondiali di Doha sui 10000m.

Completano il cast la statunitense Shannon Rowbury (bronzo ai Mondiali di Berlino 2009 sui 1500m) e le britanniche Elish McColgan (vice campionessa europea sui 5000m a Berlino 2018) e Laura Weightman (bronzo sui 1500m agli Europei di Berlino 2018).

1500 metri maschili: Cheruiyot contro Jakob e Filip Ingebrigtsen

Montecarlo ha sempre offerto grandi risultati sui 1500 metri e anche quest’anno non mancherà lo spettacolo. Possibile l’attacco alla barriera magica dei 3’30”. Il grande favorito è il keniano Timothy Cheruiyot, vincitore delle ultime due edizioni del meeting Herculis nel 2018 in 3’28”41 e nel 2019 in 3’29”97 e secondo nel 2017 in 3’29”10.

Il fuoriclasse keniano rinnoverà la sfida con i fratelli norvegesi Filip e Jakob Ingebrigtsen, che nell’edizione 2018 del meeting monegasco corsero rispettivamente in 3’30”01 e in 3’31”18.

Le altre stelle della serata sono l’etiope Yomif Kejelcha, argento ai Mondiali di Doha sui 10000 metri e due volte campione del mondo indoor sui 3000m a Portland 2016 e a Birmingham 2018, il polacco Marcin Lewandowski, bronzo ai Mondiali di Doha sui 1500m, e i britannici Charlie Grice (3’30”62 di personale stabilito a Montecarlo lo scorso anno) e Jake Wightman (bronzo agli Europei di Berlino 2018).

1000 metri femminili: sfida Africa contro Europa

Faith Kipyegon (campionessa olimpica a Rio de Janeiro) debutta in questa stagione sui 1000 metri. La keniana è tornata a grandi livelli lo scorso anno dopo la maternità con l’argento ai Mondiali di Doha sui 1500 metri.

I 1000 metri metteranno di fronte anche le ugandesi Halimah Nakaai e Winnie Nanyondo, prima e terza sugli 800 metri ai Mondiali di Doha, e le compagne di allenamento Jemma Reekie e Laura Muir.

Reekie (campionessa europea under 23 sugli 800 e sui 1500 metri) ha battuto il primato britannico indoor di Kelly Holmes con 1’57”91 a Glasgow nel 2019 e ha battuto Muir sugli 800 metri a Trieste.

Muir (campionessa europea sui 1500m a Berlino e quattro volte campionessa europea indoor sui 1500m e sui 3000m) ha stabilito il primato personale sugli 800 metri a Montecarlo lo scorso anno con 1’58”42.

800 metri maschili: Brazier a caccia della migliore prestazione mondiale dell’anno

Donovan Brazier ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno correndo in 1’43”84 a Portland settimana scorsa e proverà a migliorarsi ancora.

Nel corso di una stagione 2019 lo statunitense ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo in 1’42”70 e il titolo mondiale a Doha migliorando lo storico primato statunitense di Johnny Gray con 1’42”34.

Sarà presente tutto il podio dei Mondiali di Doha con il bosniaco Amel Tuka, vice campione del mondo e vincitore a Montecarlo nel 2015 con 1’42”51, Ferguson Rotich, bronzo a Doha.

Il cast è completato dall’altro statunitense Bryce Hoppel (quarto ai Mondiali di Doha), dagli australiani di origini africane Joseph Deng (1’44”21 a Montecarlo nel 2018) e Joseph Deng (1’44”56), il tedesco Marc Reuther (protagonista della stagione indoor con il primato personale di 1’45”39 e campione nazionale nel fine settimana) e il britannico Kyle Langford (quarto ai Mondiali di Londra 2017) e il canadese Marco Arop (settimo ai Mondiali di Doha e campione dei Giochi Panamericani nel 2019).

3000 siepi maschili: tutta la nuova generazione dell’Africa al via con Girma, Wale, El Bakkali e Bett

Conseslus Kipruto ha dovuto rinunciare in seguito alla positività al covid-19 (in forma per fortuna asintomatica) ma non mancheranno certamente gli ingredienti per una gara che si preannuncia di altissimi contenuti tecnici per la presenza dei migliori rappresentanti della nuova generazione.

Si contenderanno la vittoria il marocchino Soufiane El Bakkali (vincitore a Montecarlo nel 2018 in un eccellente 7’58”15), i giovani etiopi Lemecha Girma (argento ai Mondiali di Doha ad un solo centesimo da Kipruto), Getnet Wale (vincitore nella finale della Diamond League a Zurigo nel 2019) e il keniano Leonard Bett (secondo ai Mondiali Under 20 di Tampere 2018 e vincitore nell’ultima edizione della Cinque Mulini).

Salto in alto femminile: duello ucraino tra Mahuchik e Levchenko

Sarà tutto da gustare il duello ucraino tra le giovani saltatrici Yaroslava Mahuchik e Yulia Levchenko.

Mahuchik ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di Doha stabilendo il record mondiale under 20 con 2.04m a 18 anni e si è ripetuta nell’ultima stagione indoor con il record mondiale al coperto di 2.02m a Karlsruhe.

Levchenko ha vinto l’argento ai Mondiali di Londra 2017 con 2.01m e guida attualmente le liste mondiali dell’anno con 2.00m.

La campionessa mondiale dell’eptathlon Katarina Johnson Thompson gareggia per la prima volta a Montecarlo nella specialità preferita dove vanta il primato britannico con 1.98m. L’altra atleta da seguire è la bulgara Mirela Demireva, vice campionessa olimpica a Rio de Janeiro.

La forte concorrenza internazionale sarà uno stimolo per l’azzurra Erika Furlani, al debutto assoluto in Diamond League, che vuole proseguire la sua bella stagione dopo aver vinto a Rieti con il primato personale di 1.94m e a Castiglione della Pescaia con 1.91m.

Salto triplo femminile: Rojas il primo salto oltre i 15 metri della stagione estiva

Yulimar Rojas ha stabilito il primato mondiale indoor lo scorso Febbraio con la straordinaria misura di 15.43m a Madrid, arrivando a sette centimetri dal primato all’aperto detenuto dal 1995 da Inessa Kravets.

Rojas ha un primato all’aperto di 15.41m realizzato ad Andujar lo scorso anno poche settimane prima di dominare la finale dei Mondiali di Doha con 15.37m. Lo scorso anno la venezuelana vinse la gara di Montecarlo organizzata a Porte Hercule.

Il record del meeting Herculis è stato realizzato dalla colombiana Caterine Ibarguen con 15.31m nel 2014.

Le altre protagoniste in gara sono la portoghese Patricia Mamona (campionessa europea ad Amsterdam 2016) e la bulgara Gabriela Petrova (argento agli Europei Indoor di Glasgow 2019).

400 metri femminili: la novità Femke Bol da seguire

Il principale motivo di interesse è la partecipazione della ventenne olandese Femke Bol, che è salita sulla ribalta ad inizio estate stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 400 ostacoli con 53”79 a Papendal prima di vincere al meeting di Berna sui 400 metri in 51”13.

Lo scorso anno Bol vinse la medaglia d’oro agli Europei Indoor di Boras ed è stata semifinalista ai Mondiali di Doha sui 400 ostacoli.

Da seguire anche la campionessa europea di Berlino 2018 Justyna Swiety Ersetic, le statunitensi Wadeline Jonathas (quarta ai Mondiali di Doha in 49”60) e Lynna Irby e la giovane ceca Lada Vondrova (51”35 di personale stabilito quest’anno).

Il programma della serata con tutti gli iscritti

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