Inizieranno alle 11 locali di oggi, che saranno le 20 italiane, le finali della Diamond League 2023 che si svolgeranno per la prima volta nella storia della competizione, oltreoceano, a Eugene in Oregon e vedranno nelle due sessioni di gare sino a domani l’assegnazione di 32 Trofei del Diamante.

Saranno cinque gli azzurri impegnati con le varie stelle mondiali dell’atletica in quello che è l’ultimo atto della lunga stagione su pista, con la presenza nella prima giornata alle 20.06 di Roma dello specialista del salto triplo uomini, Andy Diaz, atleta cubano di nascita ma con cittadinanza italiana acquisita dall’inizio dell’anno, il quale si presenta all’appuntamento statunitense da detentore del Trofeo conquistato l’anno scorso a Brussels, in un 2023 in cui ha vinto due tappe del circuito al Golden Gala di Firenze e a Xiamen in Cina, puntando a ripetersi questa volta da italiano.

Sempre oggi, nel salto con l’asta donne alle 21.26, si confronterà ancora una volta con le migliori al mondo Roberta Bruni, pochi giorni dopo aver portato il suo record nazionale a 4,73, mentre nel triplo femminile alle 21.49 toccherà alla vicecampionessa europea indoor Dariya Derkach, ottava ai Mondiali, la quale si è fatta trovare pronta all’invito di partecipazione arrivato all’ultimo a causa del forfait di un’altra atleta.

La seconda giornata di domani vedrà in azione nel getto del peso maschile alle 23.09 Leonardo Fabbri, che vorrà chiudere al meglio una fantastica stagione che l’ha visto assurgere a grandissimi livelli internazionali conquistando tra l’altro l’argento iridato a Budapest, e nei 400 ostacoli femminili alle 22.04 Ayomide Folorunso, reduce anche lei da una positiva annata con la punta del sesto posto in finale dei campionati mondiali nella capitale ungherese, dove ha pure migliorato il suo primato italiano nella semifinale.

Tantissimi i fenomeni dell’atletica mondiale da seguire nel mitico Hayward Field di Eugene in Oregon, che ha ospitato i Mondiali poco più di un anno fa, nel meeting intitolato a Steve Prefontaine compianto mezzofondista statunitense scomparso a soli 24 anni nel 1975, a cominciare soprattutto dal re della velocità Noah Lyles che correrà solo i 100 metri, dalla fuoriclasse del mezzofondo Faith Kipyegon sui 1500, dall’extraterrestre dell’asta Armand Duplantis, da Jakob Ingebrigtsen che proverà la doppietta su miglio e 3000 metri, e dall’iridata dei 200 metri Shericka Jackson che nei 100 sfiderà la campionessa mondiale Sha’Carri Richardson.

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Gli azzurri impegnati

Leonardo Fabbri

Ancora in una forma strepitosa confermata dal formidabile 22,14 di martedì nella gara del peso di Arzignano, poche ore prima di decollare verso gli States, Leo ha dimostrato che non è stato certo un caso il 22,34 dell’argento mondiale e, nella gara di domenica, incrocerà per l’ennesima volta i colossi della specialità.

Se il primatista Ryan Crouser sembra di un altro pianeta, per aver sfiorato il record con 23,51 a Budapest, è il momento di un nuovo match con il bronzo Joe Kovacs, autore di un 22,36 nella recente gara in Veneto.

Tra i protagonisti anche il neozelandese Tom Walsh e Payton Otterdahl (Usa), quarto e quinto ai Mondiali, e il croato Filip Mihaljevic, campione europeo in carica.

Andy Diaz

È la gara più importante nel 2023 di Andy che non può ancora rappresentare l’Italia nelle competizioni internazionali, in attesa del via libera da World Athletics per la sua eleggibilità agonistica, e ha quindi dovuto rinunciare ai Mondiali.

Intanto a Xiamen con 17,43 due settimane fa è riuscito a battere il campione iridato Hugues Fabrice Zango del Burkina Faso, già sconfitto nel Golden Gala all’inizio di giugno quando il 27enne saltatore ha trionfato con il record nazionale di 17,75 sottratto proprio al suo allenatore e mentore, il grande Fabrizio Donato.

A Eugene ci sarà un nuovo capitolo del loro duello, ma proveranno a inserirsi gli statunitensi Chris Benard e Will Claye, finalisti mondiali, oltre al campione a stelle e strisce Donald Scott.

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Roberta Bruni

Con l’acuto del primato italiano a 4,73, il 4 settembre in piazza a Chiari, ha assaporato la gioia mancata a Budapest dove non ha superato lo scoglio della qualificazione.

Adesso c’è un appuntamento di prestigio, meritato da Roberta con i punteggi ottenuti nel corso dell’anno in Diamond League e, per l’azzurra, ci saranno le ‘top player’ del circuito quali l’australiana Nina Kennedy e Katie Moon (Usa), che hanno condiviso l’oro mondiale, ma anche la finlandese bronzo iridato Wilma Murto, senza dimenticare l’altra statunitense Sandi Morris e la slovena Tina Sutej.

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Dariya Derkach

Nella stagione del suo salto di qualità a livello internazionale, quella di oggi per Dariya è ciliegina sulla torta ricordando il suo picco dell’anno con il 14,36 dell’ottavo posto di Budapest, ma anche una continuità di rendimento con misure sopra i quattordici metri nelle tre competizioni successive.

La venezuelana primatista mondiale Yulimar Rojas, dopo l’oro di Budapest acciuffato all’ultimo salto, cercherà di respingere l’assalto della giamaicana Shanieka Ricketts, approdata a 15.01 a Bruxelles, e del bronzo iridato Leyanis Perez Hernandez.

Tra le partecipanti anche l’altra cubana Liadagmis Povea, la dominicense Thea LaFond e la giamaicana Kimberly Williams, nella gara in cui tra le prime otto dei Mondiali manca solo l’argento dell’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk.

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Ayomide Folorunso

Per l’ostacolista azzurra certamente la miglior stagione della carriera, prima azzurra di sempre in una finale mondiale dei 400 ostacoli e cinque volte sotto il record italiano dell’anno scorso, con l’apice del 53″89 siglato in Ungheria nel turno intermedio.

L’atleta emiliana proverà a chiudere in bellezza nella supersfida con tutto il podio iridato composto dalla fenomenale olandese Femke Bol, dalla statunitense Shamier Little, dalla giamaicana Rushell Clayton, ma anche dall’altra americana Anna Cockrell, quinta a Budapest davanti all’italiana.

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