Muir-Warholm-DuplantisThompson-Herah (foto Colombo/FIDAL)
Muir-Warholm-DuplantisThompson-Herah (foto Colombo/FIDAL)

Domani sera l’appuntamento dell’anno, in Italia con l’Atletica, che coincide quasi con la fine della stagione, sia pur ridotta, dei grandi eventi in pista. Dopo ci sarà la tappa in Qatar, a Doha, il prossimo 25 settembre e la stagione all’aperto sarà praticamente conclusa.

Golden Gala Pietro Mennea che vivrà della sua cornice naturale, lo Stadio Olimpico di Roma, ma purtroppo totalmente vuoto, salvo gli addetti ai lavori in quel che sarà una situazione di silenzio irreale all’interno di uno stadio che conta circa 73.000 posti.

Sarà, in ogni caso, una grandissima festa, trasmessa in diretta televisiva su Rai 2 dalle 18.40 circa, che vedrà tantissimi azzurri impegnati, ma anche tante stelle mondiali di immenso valore tecnico.

Armand Mondo Duplantis nel salto con l’asta, Karsten Warholm sui 400 ostacoli, Jakob Ingebrigtsen e Yeman Crippa sui 3000 metri, il derby degli sprinter azzurri Filippo Tortu e Marcell Jacobs, la sfida ucraina del salto in alto tra Yaroslava Mahuchik e Yulia Levchenko saranno solo alcuni dei piatti forti della quarantesima edizione del Golden Gala Pietro Mennea.

Il meeting capitolino sarà trasmesso in diretta in tanti paesi del mondo e su canali televisivi stranieri molto importanti come la BBC e la Televisione Svizzera, da tanti anni vicini all’atletica.

Sarà un’edizione con tanti motivi di interesse nonostante la pandemia e le restrizioni sui viaggi internazionali per contenere la diffusione del Covid-19. Gli organizzatori della Fidal e di Sport e Salute sono stati più forti della pandemia e hanno tenuto duro con la convinzione che il Golden Gala possa diventare un segnale di speranza e di ottimismo.

Alfio Giomi (Presidente della FIDAL): “Un’edizione straordinaria, in un momento straordinario dell’atletica italiana. Il 17 Settembre saranno con noi il Presidente di World Athletics Sebastian Coe e il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. All’atleta che otterrà il miglior risultato tecnico verrà assegnato il Memorial Primo Nebiolo. La sua genialità ha fatto sì che si incontrasse qui tutta l’atletica italiana”.

Il Golden Gala ha scelto di organizzare un meeting tradizionale e di non sperimentare nuove vie come i meeting virtuali o gare su distanze non olimpiche.

Luigi D’Onofrio (Meeting Director del Golden Gala): “Sin dal primo giorno siamo rimasti fermi sulla volontà di allestire un meeting tradizionale, senza format o iniziative particolari. Posso dire che avremo molti atleti in “circolazione”, cioè di quelli che hanno scelto di gareggiare nonostante le difficoltà del 2020”.

Salto con l’asta maschile: Duplantis per la prima volta all’Olimpico

Per la prima volta in carriera il primatista mondiale del salto con l’asta Armand Mondo Duplantis si esibirà sulla pedana dello Stadio Olimpico, anche se ha già gareggiato in Italia in occasione della vittoria agli Europei Under 20 di Grosseto nel 2017.

Duplantis ha realizzato 6 metri in quattro gare (Montecarlo 6.00m, Stoccolma 6.01m, Losanna 6.07m e Bruxelles 6.00m) e 5.91 a Berlino. Il risultato di Losanna è il miglior salto all’aperto dai tempi del record del mondo di Sergey Bubka al Sestriere nel 1994.

La pedana dell’Olimpico ha regalato gare entrate nella storia del salto con l’asta come la famosa sfida del 1984 nella quale Thierry Vigneron batté il record del mondo con 5.91m, ma Bubka rispose pochi minuti dopo superando l’asticella a 5.94m, che rimane ancora il primato del Golden Gala.

Armand Duplantis: “Sento che le aspettative sono elevate, come pure la pressione. Negli ultimi meeting ho incontrato tutti i migliori del mondo e anche a Roma non voglio sottovalutarli. Il primo obiettivo è vincere, sento che la forma c’è e dipenderà dalle condizioni di domani. Roma mi affascina e ogni angolo della città sarebbe suggestivo per una gara di salto con l’asta”.

Claudio Stecchi sarà in gara sulla pedana dell’Olimpico dopo il salto da 5.82m nel meeting di salto con l’asta in piazza a Chiari in provincia di Brescia dello scorso 8 Settembre.

Torna all’Olimpico il campione olimpico di Londra 2012 Renaud Lavillenie, che ha vinto tre volte nel 2011 con 5.82m, nel 2012 con 5.82m e nel 2015m con 5.91m.

Il cast è completato dal tedesco Raphael Holzdeppe (campione del mondo a Mosca e vincitore al Golden Gala nel 2013 con 5.91m), dal belga Ben Broeders (primatista nazionale indoor con 5.80m), dal filippino Ernest Obiena (vincitore alle Universiadi di Napoli 2019) e dall’inglese Harry Coppell (primo ai Campionati nazionali di Manchester con il record nazionale di 5.85m).

400 ostacoli maschili: Nuovo assalto di Karsten Warholm al muro dei 47 secondi

Karsten Warholm darà l’assalto al muro dei 47 secondi dopo aver migliorato di cinque centesimi di secondo il primato europeo con 46”87 a Stoccolma. Il norvegese ha battuto il primato del meeting a Montecarlo, Stoccolma, Ostrava e Berlino e potrebbe migliorare anche il record del Golden Gala detenuto da Abderrahmane Samba, che nel 2018 vinse in 47”48 battendo proprio Warholm, miglioratosi nell’occasione con 47”82.

Karsten Warholm: “Poter parlare di un record è positivo per il nostro sport e ne parlavo con Duplantis a Berlino. Penso che sia possibile battere il record del meeting di Samba in base ai risultati di quest’anno. Ci proverò quando entro in pista è perché sono pronto e domani non sarà un’eccezione. Nelle ultime due settimane ho gareggiato e viaggiato molto. Sono riuscito ad allenarmi bene

Gli altri protagonisti in gara sono il francese Ludvy Vaillant (campione europeo under 23 e vincitore a Bellinzona) e Wilfried Happio (vincitore al meeting di Rovereto), David Kendziera (terzo ai Campionati NCAA nel 2018), l’estone Rasmus Magi (argento agli Europei di Zurigo 2014) e il campione italiano 2020 Mario Lambrughi.

100 metri maschili: Derby Tortu-Jacobs, Simbine, Rodgers

Filippo Tortu e Marcell Jacobs si ritrovano sulla pista dell’Olimpico di Roma due anni dopo l’indimenticabile edizione del 2018.

In quell’occasione Tortu si classificò terzo in 10”04 alle spalle di Ronnie Baker e Jimmy Vicaut poche settimane prima di realizzare il record italiano a Madrid con 9”99.

Tortu guida per 4-1 nel computo complessivo dei cinque confronti diretti con Jacobs dopo le tre sfide di quest’anno vinte a Savona e a La Chaux de Fonds.

Il primatista nazionale ha stabilito il miglior crono europeo dell’anno con 10”07 a Bellinzona. Jacobs ha fermato due volte il cronometro in 10”10 a Trieste e ai Campionati Italiani di Padova e ha vinto il meeting del Continental Tour di Turku in 10”11.

Il principale rivale degli azzurri sarà il sudafricano Akani Simbine, secondo nelle liste mondiali stagionali con 9”91 e vincitore a Rovereto davanti a Jacobs e a Bellinzona davanti a Tortu.

Il quarto classificato degli ultimi Mondiali di Doha fu battuto da Tortu in occasione del Golden Gala 2018.

Uno dei pochi statunitensi in gara a Roma è Mike Rodgers, campione del mondo con la staffetta 4×100 in 37”10 lo scorso anno a Doha e il più veloce in carriera tra gli iscritti con il personale di 9”85.

Il tedesco Denis Almaz correrà la seconda gara della sua carriera in un meeting della Diamond League dopo il terzo posto sui 200 metri a Montecarlo alle spalle dei fratelli Noah e Josephus Lyles. Almaz ha vinto il titolo tedesco a Braunschweig con 10”09.

Gli altri sprinter in gara sono l’ivoriano Arthur Cissé (vincitore a Berlino in 10”10) e Mario Burke delle Barbados, il giamaicano Julian Forte (9”91 di personale) e il francese Fall.

100 metri femminili: Del Ponte sfida Elaine Thompson

La campionessa olimpica dei 100 e dei 200 metri Elaine Thompson Herah debutta in Europa in questa stagione dopo aver gareggiato solo nelle gare giamaicane dove ha fatto registrare il suo miglior crono stagionale con 10”88. La giamaicana ha vinto due volte al Golden Gala nel 2016 (10.87) e nel 2019 (10.89).

Elaine Thompson Herah: “Voglio ringraziare gli organizzatori del meeting perché non è facile ottenere i permessi per viaggiare. Dopo tre anni finalmente non sono stata attanagliata dagli infortuni ed è bello tornare al top della forma”.

La ticinese Ajla Del Ponte cerca il tris di vittorie in Diamond League dopo i successi di Montecarlo e Stoccolma davanti alla vice campionessa mondiale di Londra 2017 Marie Josée Ta Lou.

La sprinter nativa di Losone vicino a Locarno ha vinto successivamente il titolo svizzero sui 100 metri in 11”27 a Basilea nello scorso fine settimana e a Bellinzona davanti al pubblico di casa in 11”18. Ta Lou, vice campionessa mondiale sui 100m e sui 200m nel 2017 a Londra e bronzo sui 100m a Doha nel 2019, si è imposta sulla pista dell’Olimpico sui 200 metri nel 2018.

Attenzione anche alle statunitensi Aleia Hobbs (campionessa nazionale nel 2018 e terza al Golden Gala nel 2019) e Kayla White (seconda ai Campionati NCAA di Austin nel 2019 in 10”95 e sprinter dal personale stagionale di 11”18 a Des Moines) e alla neo campionessa britannica Imani Lansiquot.

Lo sprint italiano sarà rappresentato dalla dottoressa in medicina Anna Bongiorni, leader nazionale stagionale con 11”30 a Savona e primatista italiana con la staffetta 4×100 l’anno scorso ai Mondiali di Doha.

3000 metri maschili con Ingebrigtsen, Crippa e Kiplimo

Non sarà una semplice passerella per festeggiare il recente primato italiano di Yeman Crippa sui 5000 metri a Ostrava, ma una gara di altissimi contenuti tecnici che presenta il campione europeo dei 1500 metri Jakob Ingebrigtsen, il fratello Filip Ingebrigtsen (3’30”35 a Montecarlo nel 2020), l’ugandese Jacob Kiplimo, vincitore sui 5000 metri al meeting di Ostrava in 12’48”63 (miglior crono mondiale dell’anno).

Jakob ha strappato il primato europeo dei 1500 metri nella super gara di Montecarlo fermando il cronometro in 3’28”68 e si è classificato secondo a Stoccolma alle spalle di Timothy Cheruiyot e primo a Ostrava. Crippa ha sfiorato di 12 centesimi ii primato nazionale del miglio di Gennaro Di Napoli a San Donato Milanese con 3’52”08 pochi giorni prima di strappare il primato italiano dei 5000m a Salvatore Antibo a Ostrava con 13’02”26.

A Roma Yeman andrà all’attacco del primato nazionale dei 3000 metri di Di Napoli realizzato nel 1996 con 7’39”54. Attenzione anche al trio australiano formato da Stewart McSweyn (terzo sui 1500m a Stoccolma in 3’31”48 e primo a Zagabria in 3’32”17), Matthew Ramsden (vincitore nel miglio di San Donato Milanese in 3’51”23) e Ryan Gregson (nono alle Olimpiadi di Rio 2016).

Per l’Italia saranno in gara anche Mohad Abdikadar, Marouan Razine, Pietro Riva e Osama Zoghlami.

Yeman Crippa: “In questa stagione mi sono sentito libero di testa. Non dovevo rendere conto a nessuno. Questo mi ha aiutato. Il Golden Gala mi ha creato una bella gara e spero di attaccarmi ai migliori per dare il massimo, ma non mi ossessiona cercare primati”.

Getto del peso maschile: Fabbri sfida Haratyk e Bukowiecki

Nell’anno della cancellazione degli Europei di Parigi la gara del Golden Gala si preannuncia come una sorta di Campionato continentale con in gara quasi tutti i migliori specialisti del Vecchio Continente del momento.

Il vice campione europeo under 23 Leonardo Fabbri guida la starting list e le graduatorie continentali dell’anno con l’eccellente misura di 21.99m realizzata in occasione della vittoria ai Campionati Italiani di Padova.

L’allievo di Paolo Dal Soglio ritroverà in pedana la coppia polacca formata dal campione europeo indoor e outdoor Michal Haratyk e dalla medaglia d’oro degli Europei Under 23 Konrad Bukowiecki.

Haratyk ha lanciato l’attrezzo a 21.88m in questa stagione e ha battuto Fabbri nei meeting del Continental Tour di Chorzow e Ostrava. Attenzione anche allo statunitense di origini italiane Nick Ponzio (miglioratosi con 21.07m in questa stagione), al lussemburghese Ben Bertemens (22.22m di personale).

L’italo sudafricano Zane Weir (compagno di allenamento di Fabbri) proverà a migliorare il personale di 20.31m realizzato ai Campionati Italiani di Padova.

Leonardo Fabbri: “Ci ho sempre creduto. Non pensavo di arrivare ai 22 metri e li ho sfiorati Sono molto contento soprattutto per la continuità. L’obiettivo minimo per Roma è lanciare oltre i 21 metri e provare ad andare abbondantemente oltre. Voglio cercare stabilità oltre i 21.50m e sarebbe qualcosa di cui festeggiare”.

100 ostacoli: Bogliolo sfida Visser, Korte e la novità Samba Mayela

Luminosa Bogliolo correrà per la prima volta in carriera al Golden Gala al termine di una stagione eccellente nella quale ha vinto il terzo titolo italiano, è scesa otto volte sotto i 13 secondi e ha vinto al meeting della Diamond League a Stoccolma (prima atleta donna italiana a riuscirci).

Bogliolo ritroverà la campionessa europea indoor Nadine Visser, che ha battuto la ligure a Turku e a Bellinzona. Elisa Maria Di Lazzaro proverà a migliorare il suo primato italiano under 23 stabilito a Trieste con 13”06.

Attenzione anche alla diciannovenne francese Cyrena Samba Mayela, argento ai Mondiali under 18 del 2017 e campionessa francese ad Albi con 12”73, alla finlandese Annimari Korte (quinta nelle liste mondiali stagionali con 12”76) e alla britannica Cindy Ofili.

Gli Stati Uniti saranno rappresentati da Payton Chadwick (seconda ai Campionati statunitensi indoor 2020 sui 60 ostacoli) e da Talyah Brooks (seconda a Rovereto in 13”09).

Salto in alto maschile: Sfida tra i migliori dell’anno Nedasekau e Tamberi

Gianmarco Tamberi vuole riscattare la delusione per il terzo posto di Ostrava con 2.20m. Il campione europeo indoor ha sempre trovato la carica giusta per fare bene allo Stadio Olimpico dove si è classificato terzo nel 2016 con 2.30m e quarto nel 2019 con 2.28m. Gimbo ha definito il Golden Gala come il “Mondiale del 2020” in un anno purtroppo privato delle Olimpiadi di Tokyo e degli Europei di Parigi.

Sarà in gara il giovane bielorusso Maksim Nedasekau, leader mondiale stagionale con 2.33m e vincitore al meeting di Ostrava con 2.24m.

Il cast è arricchito dalla presenza di Stefano Sottile (campione italiano nel 2019 a Bressanone con 2.33m), del tedesco Mateusz Przybylko (campione europeo a Berlino nel 2018 con 2.35m), dell’ucraino Andiy Protsenko (vincitore della Diamond League 2019 e specialista in grado di superare in carriera 2.40m a Losanna nel 2014), dello svizzero Loic Gasch (2.30m di personale nel 2020), dell’olandese Douwe Amels (2.28m di record personale), dell’ucraino Oleg Doroshchuk (secondo agli Europei Under 20 a Boras).

Gianmarco Tamberi: “Sapere che non ci sarà il pubblico è stata una coltellata al cuore. So quanto il nostro Presidente abbia provato a far entrare gli spettatori. Per noi atleti è fondamentale il calore sugli spalti, ma so che mi seguiranno in tanti davanti alla televisione”.

Salto in alto femminile: Nuovo derby ucraino tra Mahuchik e Levchenko

Roma ripropone un nuovo capitolo del derby ucraino del salto in alto tra Yuliya Levchenko e Yaroslava Mahuchik, che hanno vinto la medaglia d’argento nelle ultime due edizioni dei Campionati del Mondo, rispettivamente a Londra 2017 e a Doha 2019.

Levchenko e Mahuchik guidano le liste mondiali stagionali con la misura di 2.00m. Mahuchik ha vinto i primi due scontri stagionali con la connazionale a Montecarlo (1.98m) e a Stoccolma (1.98m).

Levchenko si è imposta a Bydgoszcz per tre centimetri con 2.00m. Mahuchik ha stabilito il record del mondo under 20 lo scorso anno in occasione del secondo posto ai Mondiali di Doha con 2.04m.

La campionessa italiana Elena Vallortigara proverà a sfruttare lo stimolo di un grande contesto internazionale per avvicinare la barriera di 1.90m. La saltatrice allenata dal tecnico senese Stefano Giardi ha superato 1.96m in occasione della vittoria ai Campionati Italiani Indoor di Ancona.

Da seguire anche l’australiana Nicola McDermott, quarta nelle liste mondiali dell’anno con 1.98m e vincitrice al Memorial Van Damme di Bruxelles con 1.91m, l’altra ucraina Iryna Gerashchenko, seconda alle Universiadi di Napoli 2019 e specialista dal personale di 1.99m realizzato l’anno scorso, la svedese Erika Kinsey (campionessa europea under 20 a Hengelo), la polacca Kamila Lichwinko (campionessa mondiale indoor a Sopot 2014), la britannica Morgan Lake (quarta ai Mondiali Indoor di Birmingham 2018 e campionessa mondiale under 20 nel salto in alto e nell’eptathlon a Eugene 2014).

800 metri: Derby di Scozia tra Muir e Reekie

Gli 800 metri femminili propongono il secondo derby di Scozia sugli 800 metri tra le amiche e compagne di allenamento Jemma Reekie e Laura Muir. La prima sfida stagionale andata in scena ad inizio Agosto a Trieste ha visto il successo di misura di Reekie per due centesimi di secondo in 1’59”52.

Muir ha dominato la stagione sui 1500 metri stabilendo le due migliori prestazioni mondiali dell’anno con 3’57”86 a Stoccolma e 3’58”24 a Chorzow, ha stabilito il primato britannico sui 1000 metri a Montecarlo con 2’30”82 e ha vinto gli 800 metri a Ostrava in 1’58”84. Reekie è imbattuta nelle altre due gare disputate sugli 800 metri in questa stagione a Stoccolma (1’59”68) e a Chorzow (1’58”63 migliore prestazione mondiale dell’anno).

Saranno presenti tutte le migliori ottocentiste di questa stagione: Hedda Hynne, vincitrice al Palio della Quercia di Rovereto in 1’59”15 e a Bellinzona in 1’58”10 (migliore prestazione mondiale dell’anno), l’irlandese Clara Mageean (1’59”69 di personale realizzato a Berna nel 2020), la campionessa svizzera Lore Hoffman (1’58”50 a Bellinzona).

Elena Bellò proverà a sfruttare l’occasione per migliorare il recente personale di 2’01”34 realizzato a Stettino. Eleonora Vandi correrà la seconda gara di Diamond League in questa stagione dopo il quinto posto sui 1000 metri a Bruxelles in 2’38”48.

Laura Muir: “Non vedo l’ora di correre a Roma. Adoro l’Olimpico, è bello gareggiare qui. Mi aspetto una gara molto veloce con tante avversarie agguerrite. Spero che ci sia la migliore prestazione mondiale dell’anno”.

110 ostacoli maschili: Belocian, Crittenden e Pozzi favoriti

Il campione del mondo indoor Andy Pozzi guida la starting list con il personale di 13”14 realizzato a Montecarlo. Il britannico di origini italiane ha vinto i meeting italiani di Rieti, Savona e Trieste, ma ha perso al photo-finish a Rovereto contro lo statunitense Freddie Crittenden.

L’altro possibile favorito è il francese Wilhelm Belocian, campione francese a Albi e terzo a Montecarlo con il record personale di 13”18. Da seguire anche il quwaitiano Yaqoub Al Youha, grande protagonista dell’ultima stagione indoor con il 7”52 sui 60 ostacoli realizzato a Madrid lo scorso Febbraio, il brasiliano Gabriel Constantino, vincitore alle Universiadi di Napoli, e lo statunitense Aaron Mallett.

Lorenzo Perini (campione italiano a Padova) e Paolo Dal Molin (quinto a Montecarlo in 13”61) proveranno a migliorare il personale stagionale in questo contesto internazionale di alto livello.

400 metri maschili: Rivincita dei Campionati Italiani tra Scotti e Aceti

Edoardo Scotti torna in gara dopo l’entusiasmante mese di Agosto nel quale ha vinto al meeting di Bydgoszcz stabilendo il primato personale e la decima prestazione italiana all-time con 45”48 prima di vincere la finale dei Campionati Italiani assoluti a Padova in 45”77. Aceti è sceso due volte sotto i 46 secondi con 45”84 a La Chaux de Fonds e 45”65 a Savona.

Gli avversari dei due azzurri sono il campione NCAA 2019 Khamari Montgomery, il campione asiatico Yousef Karam (44”84 di personale), il portoricano Wesley Vazquez (finalista ai Mondiali di Doha sugli 800 metri) e lo sloveno Luka Janezic (campione europeo under 23 nel 2017).

400 metri femminili: Mangione e Borga provano a migliorarsi

La siciliana Alice Mangione e la veneta Rebecca Borga proveranno a migliorare i loro personali stabiliti in questa stagione contro alcune delle migliori quattrocentiste europee. Mangione ha vinto il titolo italiano a Padova con 52”70 e si è avvicinata ai suoi limiti correndo in 52”85 a Bruxelles.

Borga ha migliorato il personale a Rovereto con 52”84 dopo essersi classificata seconda ai Campionati Italiani.

Il cast straniero propone la campionessa europea dei 400 metri e della staffetta 4×400 Justyna Swiety Ersetic, la britannica Liaviai Nielsen, l’olandese Lieke Klaver (51”39 di personale in questa stagione e vincitrice a Bellinzona sui 200 metri) e la ceca Barbora Malikova (campionessa mondiale under 18 a Nairobi nel 2017).

 

 

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