Si svolgerà domani allo Stadio Olimpico di Roma, il più importante meeting internazionale organizzato in Italia, valido anche come prova di Diamond League, il Golden Gala intitolato dal 2007 al compianto Pietro Mennea, che festeggia la sua 43esima edizione e riveste un significato particolare per lo stato di grazia raggiunto dall’atletica italiana che, dopo avere avuto grandi segnali di ripresa nelle ultime stagioni, ha raggiunto fasti inimmaginabili grazie alla straordinaria impresa delle 5 medaglie d’oro olimpiche di Tokyo 2021.
Sarà oltretutto il ritorno nell’impianto della capitale che l’anno scorso fu indisponibile per i campionati europei di calcio e, soprattutto, l’occasione per riavere l’accesso al pubblico senza limitazioni, tre anni dopo l’ultima volta prima che esplodesse la pandemia mondiale.
Una manifestazione ricca, come sempre, di grandi campioni mondiali e allora partendo dalle 7 gare femminili in programma, mentre domani presenteremo le 8 maschili, vediamo quali saranno le principali protagoniste, tra cui naturalmente tante azzurre cariche e determinate per dare il meglio davanti al pubblico dell’Olimpico, che si preannuncia pieno di tifosi come forse non mai per un meeting di atletica.
La gara dai più alti contenuti tecnici sarà certamente quella dei 200 metri, che si correranno alle 21.08 e avranno tra le partenti la leggenda dell’atletica femminile mondiale, la 36enne Allison Felix, straordinaria velocista che vanta un palmares mostruoso fatto di 21 medaglie d’oro, tra Olimpiadi e Mondiali, ottenute in 10 partecipazioni a campionati iridati, di cui 2 al coperto e 5 nei giochi a cinque cerchi.
Allison, che sta purtroppo disputando l’ultima delle sue quasi 20 stagioni agonistiche, tutte ad altissimo livello ad eccezione di quella del 2018 quando, tra due campionati del mondo ebbe la gioia di diventare mamma, troverà tra le sue avversarie la donna proclamata nel 2021 quale atleta dell’anno da World Athletics, la campionessa olimpica di 100, 200 e 4×100, la giamaicana Elaine-Thompson Herah, ma anche quella dei 400 metri, la bahamense Shaunae Miller-Uibo.
Ci saranno sui blocchi anche la campionessa mondiale ed europea sempre del mezzo giro di pista, la britannica Dina Asher-Smith, e le finaliste dei giochi a cinque cerchi, l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou, la svizzera Mujinga Kambundji, recente vincitrice dei campionati del mondo indoor di Belgrado sui 60 metri del marzo scorso, e l’altra giamaicana oro nella staffetta 4×100 olimpica Shericka Jackson.
A livello azzurro, però, grandissima attesa per la 21enne sarda Dalia Kaddari, autrice l’anno scorso a luglio della terza miglior prestazione italiana di sempre con 22″64 e che, quest’anno, ha già debuttato sulla distanza dei 200 con un buon 22″83 il 18 maggio scorso a Savona.
Il record italiano appartenente a Libania Grenot dal 2016 con 22″56 è, a nostro avviso, alla sua portata e siamo certi che il tifo del pubblico spingerà ulteriormente l’azzurra alla ricerca dell’impresa.
1500 metri (ore 20,21)
Parlando di record nazionali, quello dei 1500 femminili è il secondo più vecchio ancora in essere, in quanto Gabriella Dorio, la campionessa olimpica di Los Angeles 1984, lo realizzò il 25 agosto 1982 a Tirrenia e, tra l’altro, il più datato in assoluto è sempre della Dorio sugli 800 metri con il suo 1’57″66 ottenuto a Pisa il 5 luglio 1980.
Domani sera, colei che detiene la seconda miglior prestazione di sempre, ottenuta proprio pochi giorni fa ad Eugene il 28 maggio con 4’01″93, Gaia Sabbatini, potrebbe tentare qualcosa che sino a pochi mesi fa sembrava impossibile, quello di attaccare il mitico primato di Gabriella anche se, forse, l’obiettivo primario di Gaia potrebbe essere per adesso abbattere la soglia fatidica dei quattro minuti.
In questo genere di gare di mezzofondo contano tante variabili e, soprattutto, che non venga impostata una competizione tattica che renderebbe il ritmo inziale basso, ma non crediamo che sarà il caso di domani con tante atlete smaniose di mettersi in mostra e puntare a crono importanti, a cominciare dalla stella britannica Laura Muir, argento olimpico dei 1500, che però a Eugene in Diamond League è stata nettamente preceduta dalla Sabbatini, e poi da altre specialiste emergenti tra cui su tutte l’etiope Hirut Meshesha che ha recentemente portato il personale a 3’57″30, l’ugandese Winnie Nanyondo, la statunitense Cory Ann McGee, l’australiana Georgia Griffith e l’altra etiope Axumawit Embaye, anche lei recentemente miglioratasi sino a 3’58″80.
Ci saranno anche altre due azzurre, la ritrovatissima Federica Del Buono che quest’anno ha già corso in un buon 4’05″58 e Ludovica Cavalli, miglioratasi sino a 4’07″47 mentre stride tantissimo, a nostro avviso, l’assenza di Marta Zenoni, anche lei quest’anno al personale con 4’07″29 e recente vincitrice di una tappa silver di Continental Tour a Manchester.
Le dichiarazioni della vigilia di Gaia: “Il record italiano di Gabriella Dorio è tra i miei principali obiettivi, non so dire se riuscirò ad attaccarlo già al Golden Gala ma sicuramente ci proverò nel corso della stagione. Il giorno dopo sarà il mio compleanno e voglio farmi un bel regalo: vengo all’Olimpico a vedere questo meeting da quando ho 10 anni e ho sempre pensato che un giorno l’avrei voluto correre.”
800 metri femminili (ore 20,42)
Un’altra italiana certamente in ottima condizione è la vicentina Elena Bellò a cui ha certamente fatto bene il cambio tecnico dell’anno scorso quando, per motivi sentimentali, si è trasferita in Brianza ed ha iniziato ad allenarsi a Giussano insieme ad Alessandro Simonelli già tecnico di Vladimir Aceti.
Per Elena quest’anno due personali sia nei 1500 che negli 800 metri, ma è forse sui due giri di pista che l’atleta riesce ad esprimersi al meglio, e l’obiettivo è sempre quello di cominciare a scendere sotto la soglia dei due minuti, in attesa di sognare sempre più in grande.
Per lei avversarie di altissimo livello a cominciare su tutte dalla campionessa olimpica, la 19enne statunitense Athing Mu, e poi solo per citare alcune di quelle con personali ben sotto i due minuti, la britannica Jemma Reekie, la keniana Mary Moraa, l’ugandese Halimah Nakaayi, la francese Renelle Lamote, la giamaicana Natoya Goule, la cubana Rose Mary Almanza e l’australiana Catriona Bisset.
Una sfida veramente complicata per l’azzurra che, però, siamo certi la saprà affrontare con la consueta grinta e determinazione.
Salto in lungo femminile (ore 20,38)
Quando c’è in gara la campionessa olimpica nonché mondiale, Malaika Mihambo, anche primatista stagionale con 7.09, può succedere sempre qualcosa di importante in qualsiasi momento perché la lunghista tedesca riesce spesso a trovare la sua migliore misura nell’ultimo salto a disposizione.
Di grande prestigio e fascino la sua sfida con la campionessa del mondo al coperto, la serba Ivana Spanovic-Vuleta, ma anche con un’altra finalista dei giochi a cinque cerchi, l’ucraina Marina Bekh-Romanchuk, campionessa europea al coperto l’anno scorso a Torun e argento indoor nel triplo di Belgrado, ma da evidenziare pure la presenza della svedese Khaddi Sagnia, della statunitense Quanesha Burks e dell’altra serba Milica Gardasevic
In pedana anche la 19enne azzurra Larissa Iapichino, primatista mondiale under 20 indoor con il suo personale assoluto di 6.91, che sta cercando la miglior condizione in gara, dopo un buon debutto con 6.58, atleta certamente in grado di esprimersi su altissimi livelli, ma che sta ancora facendo le sue indispensabili esperienze giovanili.
Salto con l’asta donne (ore 19,35)
Gara nobilitata dalla presenza della campionessa olimpica, la statunitense Katie Nageotte, quest’anno salita solo a 4,30, che affronterà la terza classificata di quella gara, la britannica Holly Bradshaw, e la quarta, la greca Katerina Stefanidi oro olimpico a Rio 2016, mentre la più in forma del momento appare la campionessa del mondo indoor di Belgrado, l’altra statunitense Sandi Morris, 4.73 nel 2022, ma da seguire pure la slovena Tina Sutej.
Due azzurre presenti, Elisa Molinarolo e la primatista italiana Roberta Bruni che, dopo un inizio di stagione prudente in seguito ai postumi di un intervento al ginocchio avuto nel settembre scorso, è tornata pochi giorni fa vicino alla sua miglior misura di 4,70 del record nazionale, saltando 4,60 a Rieti.
100 ostacoli femminili (ore 21,37)
Nella gara veloce degli ostacoli spicca su tutte, naturalmente, la portoricana Jasmine Camacho-Quinn, campionessa olimpica, ma attenzione anche alla medaglia d’oro iridata di Doha 2019, la 33enne statunitense Nia Ali compagna del velocista canadese Andre De Grasse, con da seguire le giamaicane Britany Anderson e Danielle Williams, come pure la polacca Pia Skrzyszowska scesa quest’anno a 12″65.
Meno in condizione del solito appare invece l’olandese Nadine Visser, 12″95 nel 2022 mentre, tra le azzurre, la primatista italiana Luminosa Bogliolo è ancora alla ricerca della miglior condizione, così come Elisa Maria Di Lazzaro, quest’anno rispettivamente a 12″99 e 13″17.
400 ostacoli femminili (ore 20,03)
Occhi puntati sulla medaglia di bronzo olimpica, nonché primatista europea della specialità, l’olandese Femke Bol reduce da una prestazione eccellente sui 300 ostacoli, pochi giorni fa, quando ha polverizzato di oltre un secondo la precedente miglior prestazione mondiale di sempre.
La sua sarà una gara contro il cronometro, non essendoci iscritte atlete in grado di impensierirla, con le due azzurre Linda Olivieri e Ayomide Folorunso che cercheranno di dare il meglio davanti al pubblico di casa.