Sembrava che la sfida tanto aspettata da tutti gli appassionati di Atletica e non solo, tra i due uomini più veloci d’Italia, non dovesse più avvenire per adesso e, invece, la grande attesa degli ultimi mesi sarà coronata da un appuntamento esaltante in cui, gli unici due azzurri della storia italiana ad essere scesi sotto i 10 secondi nei 100 metri, si troveranno a gareggiare insieme con a fianco avversari di straordinaria portata tecnica.
Sarà il bellissimo Stadio Louis II di Montecarlo nel Principato di Monaco, venerdì 9 luglio, il teatro di questa avvincente gara nell’ambito della tappa di Wanda Diamond League denominata Herculis dove, sul rettilineo più veloce della pista, Filippo Tortu e Marcell Jacobs saranno sui blocchi di partenza con tutto il podio dei recenti Trials Statunitensi Olimpici, vale a dire i tre atleti che rappresenteranno gli USA ai giochi di Tokyo con grandi possibilità di vittoria: Trayvon Bromell, già 9″77 quest’anno e poi vincitore a Eugene con 9″80 nella finale di Hayward Field, davanti a Ronnie Baker e Fred Kerley, rispettivamente 9″85 e 9″86.
Ma come se non bastassero già questi tre incredibili fenomeni, tra gli iscritti ci saranno anche il terzo e il quarto dei mondiali di Doha 2019, il canadese Andre De Grasse e il sudafricano Akani Simbine, apparsi anche loro nelle ultime esibizioni agonistiche in ottima forma.
Per completare il lotto dei partenti ci sarà il primatista europeo dei 100 metri, il francese Jimmy Vicaut che, magari non è esattamente quello del 9″86 del primato, ma quest’anno ha comunque corso già in 10″17, un centesimo meglio dello stagionale di Tortu, ed è sempre un atleta di enorme talento.
Veramente una sfida nella sfida per i due azzurri, un test estremamente significativo per entrambi al fine di valutare, a 22 giorni dalle batterie dei 100 metri di Tokyo, la condizione e le ambizioni dei nostri due atleti perché, solo in contesti di tale genere si possono trarre delle reali conclusioni sulle capacità fisiche, e non solo, di poter affrontare determinati impegni nel migliore dei modi.
Il Meeting Herculis non sarà, ovviamente, solo la grande gara dei 100 metri ma vedrà una eccezionale parata di stelle mondiali con impegnati anche altri 5 azzurri tra cui, nel salto in alto, Gianmarco Tamberi, reduce da prestazioni altalenanti, che però nelle occasioni che contano trova sempre le motivazioni giuste per esaltarsi.
Quella di Montecarlo non potrebbe essere migliore, perché ritorna sulla pedana che lo vide protagonista, nel bene e nel male 5 anni prima, con il record italiano di 2,39 ma poi con lo sfortunatissimo incidente al piede che gli precluse il sogno olimpico ed anche quello, probabile, di una vittoria.
Per Gimbo ci saranno avversari prestigiosi quali il capolista mondiale stagionale Ilya Ivaniuk (Ana, 2,37), l’altro russo autorizzato Mikhail Akimenko, il campione europeo indoor Maksim Nedasekau (Bielorussia), l’ucraino Andriy Protsenko, l’australiano Brandon Starc, lo svizzero Loic Gasch, mentre non ci sarà il campione del mondo Mutaz Barshim, apparso recentemente non al meglio della condizione.
Per l’ottima triplista azzurra Dariya Derkach, reduce dal 14,47 di primato personale con qualificazione olimpica diretta, ci sarà la prima esperienza nel massimo circuito internazionale di meeting in una gara dove affronterà l’extra terrestre di questa specialità, la venezuelana Yulimar Rojas, la quale cercherà ancora una volta di puntare al record del mondo sfiorato varie volte nelle ultime manifestazioni.
Ci sarà anche un’altra azzurra capace di ottenere il biglietto per Tokyo con personale e anche record italiano, quale Roberta Bruni, 4,70 nel salto con l’asta, che se la vedrà con la campionessa olimpica Katerina Stefanidi (Grecia), l’iridata Anzhelika Sidorova (Ana) e la leader mondiale Katie Nageotte (Usa).
Tra gli uomini, invece, ci sarà lo specialista del salto in lungo Filippo Randazzo, che dovrebbe certamente accedere ai giochi tramite la sua posizione nel ranking, il quale affronterà il greco da 8,60 Miltiadis Tentoglou, il campione del mondo Tajay Gayle (Giamaica) e il cubano Juan Miguel Echevarria.
Nei 3000 siepi, infine per quanto riguarda i colori azzurri, prevista la partecipazione del romano Ahmed Abdelwahed che torna sulle barriere dopo l’ottima prova del Golden Gala dove ha corso con l’eccellente personale e minimo olimpico di 8’12″04.
L’azzurro ha il secondo accredito stagionale tra gli iscritti: soltanto l’etiope Bikila Tadese Takele (8:09.37) ha fatto meglio alla data del 29 giugno, e quindi potrà anche disputare una gara da sicuro protagonista.
In chiave esclusivamente internazionale, pazzesca la gara dei 400 ostacoli maschili dove il record del mondo di 46″78 di Kevin Young, risalente al 1992, potrebbe tremare per la presenza di due fenomeni quali lo statunitense Rai Benjamin, vincitore sabato scorso dei Trials con 46″83 e del norvegese Karsten Warholm (46″87 nel 2020), ma già domani sera a Oslo nella prossima tappa di Diamond League potrebbero esserci clamorose sorprese.
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