Dopo aver presentato i tre azzurri che scenderanno in pista questa sera nel Mohamed VI International Athletics Meeting di Rabat, tappa marocchina di Diamond League che si svolgerà nel complesso sportivo Prince Moulay Abdellah, vediamo nel dettaglio quelli che saranno i principali protagonisti, con tutte le relative gare che vedranno impegnati, su tutti, i campioni olimpici Elaine Thompson Herah, Karsten Warholm, Daniel Stahl, Miltiadis Tentoglou, Emmanuel Korir, Katie Nageotte e Soufiane El Bakkali.
400 metri ostacoli maschili
Il campione olimpico e primatista mondiale dei 400 metri ostacoli Karsten Warholm comincia la stagione a Rabat una settimana prima di gareggiare davanti al pubblico di casa ai Bislett Games di Oslo il 16 Giugno.
Warholm ha migliorato dopo 29 anni lo storico primato mondiale di Kevin Young fermando il cronometro in 46”70 un mese prima di trionfare nella finale olimpica a Tokyo con il tempo sensazionale di 45”94. Il fuoriclasse norvegese correrà la prima gara sui 400 metri ostacoli dallo scorso Settembre, quando vinse la finale della Diamond League a Zurigo in 47”35.
Karsten Warholm: “Una cosa è il successo. Un’altra è ripetersi. E’ davvero molto difficile confermarsi. E’ l’obiettivo a cui punto quest’anno. Abbiamo raggiunto un livello molto alto. Correre in 45”94 significa aver toccato un livello che non avevamo mai visto prima. Per me e il mio allenatore si tratta di trovare nuove strade da percorrere.
Si tratta di aggiungere dei nuovi lavori in allenamento per vedere se ci sono dei nuovi obiettivi da raggiungere. E’ il motivo per cui non ho corso le gare indoor. Non vedo l’ora di tornare a correre le gare al coperto in futuro, ma non ho dato la priorità alla stagione invernale. Mi sento pronto e non vedo l’ora di iniziare.
Sono entrato in una nuova fase della mia carriera. Ci sono molte aspettative su di me. Il nuovo viaggio inizia qui a Rabat per cercare di tenere fede a queste aspettative. Sono pronto a combattere. Amo le sfide. Saranno belle gare a Rabat, ai Mondiali di Eugene e agli Europei di Monaco di Baviera”.
La gara di Rabat è l’inizio di una lunga stagione per il fuoriclasse norvegese, che inseguirà il terzo titolo mondiale consecutivo a Eugene dopo i trionfi di Londra 2017 e Doha 2019.
I principali avversari sulla pista di Rabat sono il turco Yasmani Copello e l’estone Rasmus Magi, rispettivamente sesto e settimo nella finale olimpica di Tokyo, il giamaicano Jaheel Hyde, due volte campione del mondo under 20 nel 2014 e nel 2016, lo statunitense Khallifah Rosser, secondo al Prefontaine Classic di Eugene in 48”10, e i francesi Ludvy Vaillant (quarto ai Campionati Europei di Berlino 2018) e Wilfried Happio (campione europeo under 23 a Gavle nel 2019).
100 metri femminili
La cinque volte campionessa olimpica Elaine Thompson Herah insegue il terzo successo della sua carriera al meeting di Rabat dopo essersi imposta nel 2016 in 11”02 e nel 2017 in 10”87. La ventinovenne giamaicana ha iniziato la stagione 2022 della Diamond League nei 100 metri a Eugene stabilendo la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con 10”79. E’ sempre scesa sotto gli 11 secondi nelle altre gare correndo in 10”89 a Walnut, in 10”93 a Ponce e in 10”94 a Kingston.
Elaine Thompson Herah: “Non ho mai vinto il titolo mondiale e sarà importante aggiungere questo oro alla mia collezione. Ho vinto cinque ori olimpici ma solo un argento mondiale.
Non voglio essere ricordata come l’atleta che vince solo alle Olimpiadi. Mi piacerebbe battere il record del mondo, ma se non ci riesco quest’anno, ci riproverò la prossima stagione. Quando sarà nella forma della mia vita, proverò a batterlo. Ho corso in 10”54 senza sapere che potevo battere quel record.
Ho battuto il record olimpico con 10”61 e non ero ancora nella miglior forma della mia vita. Quest’anno ho cambiato allenatore e sto lavorando con mio marito. Sono sulla strada giusta anche se ho avuto delle difficoltà iniziali. Mai dire mai. Voglio battere il record del mondo e so di potercela fare”.
L’ivoriana Marie Josée Ta Lou ha già gareggiato due volte a Rabat classificandosi due volte seconda nel 2017 in 10”90 e nel 2019 in 11”09.
Il cast annovera anche la campionessa mondiale under 20 di Barcellona 2012 Anthonique Strachan, che è scesa sotto gli 11 secondi con 10”99 ad inizio stagione a Kingston, Ajla Del Ponte, campionessa europea indoor sui 60 metri a Torun 2021, la trinidegna Michelle Lee Ahye, sesta alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, e la tedesca Alexandra Burghardt, doppia campionessa nazionale sui 100 e sui 200 metri e quinta con la staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021.
200 metri maschili
Il vice campione olimpico dei 200 metri Kenneth Bednarek difende il titolo della Diamond League vinto l’anno scorso a Zurigo in 19”70. Il velocista statunitense è sceso 12 volte sotto i 20 secondi nel 2021 e ha migliorato il record personale nella finale olimpica di Tokyo con 19”68. Correrà la sua prima gara di 200 metri della stagione dopo aver corso i 100 metri in 10”15 a Nairobi e in 10”18 a Eugene.
Bednarek sfiderà il canadese Jerome Blake, vice campione olimpico con la staffetta 4×100 a Tokyo e vincitore sui 200 metri al Golden Spike di Ostrava in 20”14.
Kenneth Bednarek: “A Rabat ho corso la prima gara della mia carriera in Diamond League. Con la pandemia non tutti i mali sono venuti per nuocere, perché la pausa mi ha permesso di tornare ancora più forte nel 2021”.
Il campione olimpico della staffetta 4×100 Eseosa Desalu disputerà il primo 200 metri della stagione dopo il recente primato personale di 10”21 realizzato a Savona e il 10”33 realizzato a Grosseto sui 100 metri. Desalu è il terzo più veloce di sempre sulla distanza con il 20”13 realizzato in occasione del sesto posto nella finale europea di Berlino 2018.
Eseosa Desalu: “Ho visto il livello degli iscritti e sarà un bel banco di prova per capire a che punto sono con la preparazione su questa distanza.”
Gli altri atleti da seguire sono il botswano Isaac Makwala, argento olimpico con la staffetta 4×400 a Tokyo e velocista in grado di correre i 200 metri in 19”77 e i 400 metri in 43”72, il dominicano Yancarlos Martinez, semifinalista sui 200 metri alle Olimpiadi di Tokyo, il sudafricano Luxolo Adams (20”01 di personale e 20”28 in questa stagione).
400 metri femminili
La vice campionessa olimpica dei 400 metri Marileidy Paulino cercherà di proseguire il suo eccellente momento di forma dopo il successo nella prima tappa della Diamond League a Doha davanti alla giamaicana Stephanie Ann McPherson e la campionessa olimpica Shaunae Miller Uibo. Lo scorso anno Paulino ha vinto due gare di Diamond League a Losanna e a Parigi e si è classificata seconda nella finale di Zurigo.
Paulino ha stabilito il miglior tempo mondiale dell’anno correndo in 49”49 ai Campionati Ibero Americani di La Nucia e il record nazionale sui 200 metri con 22”59 al meeting di Savona.
L’atleta centroamericana rinnoverà il duello con McPherson, quarta sui 400 metri in 49”61 e medaglia di bronzo con la staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Tokyo. L’altra protagonista in gara è la rappresentante delle Barbados Sada Williams, semifinalista alle Olimpiadi in 50”11 e terza nella finale della Diamond League di Zurigo.
Lancio del disco maschile
Kristian Ceh proverà a bissare il successo di due settimane fa a Birmingham dove ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno e il primato della Diamond League con l’eccellente misura di 71.27m, secondo lancio oltre i 70 metri nella sua carriera. Il giovane lanciatore sloveno ha vinto il secondo titolo europeo under 23 consecutivo con 67.48m a Tallin e si è piazzato al quinto posto alle Olimpiadi di Tokyo con 66.37m.
Saranno presenti i tre medagliati delle Olimpiadi di Tokyo: il campione olimpico Daniel Stahl, Simon Petterson (argento) e Lukas Weisshaidinger, che ha appena battuto il record austriaco con 69.11m ad Eisenstadt.
Stahl ha realizzato la seconda migliore prestazione mondiale dell’anno con 69.11m. Lo svedese insegue il primo successo stagionale nella Diamond League dopo le quattro vittorie che gli hanno permesso di vincere il trofeo dei diamanti nel 2021.
Torna a gareggiare a Rabat per la seconda volta tre anni dopo il secondo posto con 69.57m alle spalle del giamaicano Fedrick Dacres, che superò per la prima volta in carriera il muro dei 70 metri con 70.78m. Stahl è in vantaggio per 23-14 negli scontri diretti con Dacres.
Il lituano Andrius Gudzius (campione mondiale a Londra nel 2017) proverà a continuare il suo ottimo inizio di stagione dopo il terzo posto a Birmingham con 66.40m e il primato stagionale di 67.45m realizzato a Palanga nello scorso Maggio.
Gli altri protagonisti in gara sono l’australiano Matthew Dendy, quarto classificato alle Olimpiadi di Tokyo con 67.02m, lo statunitense Sam Matthis, che ha migliorato il primato personale con 68.69m a Tucson in questa stagione, il britannico Lawrence Okoye, campione europeo under 23 nel 2011, e il samoano Alex Rose, primatista nazionale con 67.48m a Tucson l’anno scorso.
Salto in lungo maschile
Il ventiduenne svizzero Simon Ehammer torna in gara una settimana dopo il sensazionale 8.45m realizzato nella prova del salto in lungo nell’Hypo Meeting di Goetzis di decathlon. Con questa prestazione Ehammer ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record svizzero del salto in lungo.
Avrebbe vinto la medaglia d’oro nelle ultime quattro edizioni delle Olimpiadi. L’elvetico ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali Indoor nell’eptathlon stabilendo il primato nazionale con 6363 punti e ha realizzato due primati svizzeri nel decathlon con 8354 punti a Ratingen e 8377 punti a Goetzis.
Sarà interessante seguire il duello tra Ehammer e il greco Miltiadis Tentoglou, che ha vinto le medaglie d’oro alle Olimpiadi nel salto in lungo con 8.41m e ai Mondiali Indoor di Belgrado con il record nazionale di 8.55m.
Il ventiquattrenne ellenico ha conquistato anche i titoli europei outdoor a Berlino nel 2019 e due ori continentali indoor a Glasgow nel 2019 e a Torun nel 2021. Nella prima parte della stagione outdoor 2022 Tentoglou ha gareggiato quattro volte in terra greca realizzando la miglior misura di 8.36m ad Argostoli lo scorso Maggio.
Miltiadis Tentoglou: “Rabat sarà come la finale dei Mondiali. Il clima é perfetto. Per me è la prova generale di Eugene”.
L’altro protagonista in gara è lo svedese Thobias Montler, che ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali Indoor di Belgrado con 8.38m e il titolo della Diamond League a Zurigo nello scorso Settembre.
Lo statunitense Ju’Vaughn Harrison disputerà la sua prima gara della carriera nel salto in lungo in Diamond League dopo il quinto posto nel salto in alto a Doha al debutto assoluto nel circuito.
Harrison ha vinto i titoli del salto in lungo e del salto in alto ai Trials Olimpici del 2021 diventando il primo atleta statunitense a qualificarsi per le Olimpiadi in entrambe le specialità dai tempi del grande Jim Thorpe nell’edizione di Stoccolma nel 1912. Il campione NCAA indoor e outdoor del 2021 si è piazzato quinto nel salto in lungo con 8.15m e settimo con 2.33m nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo.
Salto in alto femminile
Saranno presenti le tre medagliate degli ultimi Campionati del mondo Indoor di Belgrado: la medaglia d’oro Yaroslava Mahuchikh, l’argento Eleanor Patterson e il bronzo Nadezhda Dubovitskaya.
Mahuchik va a caccia del secondo successo stagionale in Diamond League dopo la vittoria di settimana scorsa al Prefontaine Classic di Eugene con la migliore prestazione mondiale dell’anno di 2.00m.
Nelle ultime stagioni la ventenne ucraina ha collezionato la medaglia d’argento ai Mondiali outdoor di Doha nel 2019 con il record mondiale under 20 di 2.04m, il titolo europeo indoor a Torun nel 2021 con 2.00m, il bronzo olimpico a Tokyo 2021 con 2.00m e il titolo mondiale indoor a Belgrado 2022 con 2.02m.
L’anno scorso ha vinto due gare di Diamond League a Stoccolma con 2.03m e a Bruxelles con 2.02m e si è piazzata seconda nella finale di Zurigo con 2.03m.
Mahuchik rinnoverà la sua sfida con l’australiana Nicola Olyslagers, che ha vinto l’argento olimpico a Tokyo con 2.02m quando aveva ancora il cognome da nubile McDermott. L’atleta di Sydney ha vinto la prima gara della Diamond League della sua carriera a Parigi nello scorso Agosto con 1.98m e si è classificata terza a Zurigo con 2.01m. Quest’anno ha vinto il titolo nazionale con 1.94m a Sydney e si è piazzata quinta a Eugene con 1.90m.
L’altra australiana Eleanor Patterson ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali Indoor di Belgrado con 2.00m e si è classificata al quinto posto a Tokyo con 1.96m.
L’azzurra Elena Vallortigara disputerà la seconda gara stagionale in Diamond League dopo il buon quinto posto di Sabato scorso a Eugene con 1.90m, a due centimetri dal personale stagionale di 1.92m realizzato nella fase regionale dei Societari di Arezzo.
Elena Vallortigara: “L’obiettivo è trovare più centratura sulla rincorsa. Le prime tre gare non sono state costanti, con tecnica altalenante. Ora è il momento di aggiungere qualche centimetro al personale stagionale. Sapere di stare bene mi dà fiducia.”
Il cast si arricchisce di altri nomi importanti come la montenegrina Mariya Vukovic, campionessa mondiale under 20 a Moncton davanti a Vallortigara e quarta ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022 con 1.95m, l’ucraina Iryna Gerashchenko, quarta classificata alle Olimpiadi di Tokyo con 1.98m, Yuliya Levchenko, argento mondiale a Londra nel 2017 con 2.01m, e la britannica Morgan Lake, campionessa mondiale under 20 a Eugene nel 2014 nel salto in alto e nell’eptathlon.
Salto con l’asta femminile
Il cast propone le tre medagliate dei Mondiali Indoor di Belgrado Sandi Morris (oro), Katie Nageotte (argento) e Tina Sutej (bronzo), la campionessa olimpica 2016 Ekaterini Stefanidi e il bronzo olimpico di Tokyo Holly Bradshaw.
Morris ha vinto il secondo titolo mondiale indoor consecutivo a Belgrado con il personale stagionale di 4.82m lo scorso Marzo e si è imposta successivamente nella tappa della Diamond League di Birmingham con 4.73m. La fuoriclasse statunitense ritorna a Rabat, dove vinse nel 2019 con 4.82m. Da quest’anno Morris ha cambiato coach e si allena con l’astista Brad Walker nel gruppo che comprende Nageotte.
Sandi Morris: “Ho vinto due titoli mondiali indoor ma l’oro iridato outdoor mi manca. Mi piacerebbe riuscirci quest’anno nel mio paese a Eugene, con le bandiere statunitensi in tribuna. Ricevere il sostegno del pubblico di casa in una grande manifestazione internazionale è un’esperienza che noi atleti statunitensi non abbiamo provato prima. E’ importante avere costanza nel rendimento.
Sono rimasta regolare intorno ai 4.70m e ho saltato due volte 4.80 indoor. Ho fiducia di poter mantenere una buona regolarità intorno a queste misure. Ho cambiato allenatore quest’anno ed essere riuscita a mantenere questa regolarità con un nuovo regime di allenamento dimostra che il futuro è luminoso.
Non ho saltato 5.00m dal 2016 e cambiare allenatore è stato un incentivo per tornare a superare questa misura. Il mio obiettivo è tornare a saltare 5.00 metri”
Stefanidi si è piazzata al secondo posto al meeting di Birmingham con 4.65m realizzando la stessa misura di Sutej e ha saltato 4.64m al meeting di Atene in questa settimana.
Sutej ha migliorato il primato sloveno con 4.80m a Rouen lo scorso marzo due settimane prima di vincere la medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor con 4.75m a Belgrado. Lo scorso Martedì si è imposta con 4.65m al meeting di Ostrava.
Nageotte si è laureata campionessa olimpica a Tokyo con 4.90 e ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor con 4.75m a Belgrado.
Holly Bradshaw ha stabilito il primato britannico outdoor con 4.90m ai Campionati nazionali di Manchester prima di aggiudicarsi la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo con 4.85m.
La starting list è completata dalla greca Nikoleta Kyriakopoulou, vice campionessa europea a Berlino nel 2018, dalla venezuelana Robeilys Peinado, bronzo mondiale a Londra nel 2017, dall’australiana Nina Kennedy, primatista nazionale con 4.82m nel 2021, dall’ucraina Maryna Kylypko, quinta alle Olimpiadi di Tokyo, e dalla cinese Xu Huiqin, settima nella finale dei Mondiali Indoor di Belgrado.
Salto triplo femminile
La giamaicana Shanieka Ricketts insegue il secondo successo in questa stagione di Diamond League dopo la vittoria nella tappa di Doha con 14.82m con vento a favore oltre la norma. Ricketts ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo e la medaglia d’argento ai Mondiali di Doha nel 2019 e si è piazzata al quarto posto nella finale delle Olimpiadi di Tokyo con 14.84m.
Ricketts sfida la portoghese Patricia Mamona, che ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo migliorando il record nazionale con 15.01m, le cubane Lladagmis Povea (quinto alle Olimpiadi di Tokyo) e la giovane connazionale Leyanis Perez Hernandez, vincitrice ai Campionati Ibero Americani di La Nucia, Thea Lafond di Dominica, quarta ai Mondiali Indoor di Belgrado e vincitrice al meeting di Savona con 14.53m, e Ana Lucia José Tima della Repubblica Dominicana, che ha realizzato il primato stagionale con 14.46m a Savona.
3000 siepi maschili
Il vice campione olimpico e mondiale Lemecha Girma ritorna in pista cinque giorni dopo la vittoria al meeting di Ostrava in un eccellente 7’58”15, che gli ha permesso di salire al dodicesimo posto nelle liste mondiali all-time.
Girma rinnoverà la sfida con il campione olimpico di Tokyo Soufiane El Bakkali, che potrà contare sul forte sostegno del pubblico. El Bakkali ha battuto Girma nella finale olimpica di Tokyo dello scorso anno e ha battuto il giovane etiope per un solo centesimo di secondo in 8’09”66 nella prima tappa della Diamond League di Doha.
El Bakkali è diventato il primo atleta non keniano a vincere la medaglia d’oro olimpica dai tempi di Bronislaw Malinowski a Mosca nel 1980. Nella sua carriera l’atleta marocchino ha vinto anche due medaglie ai Mondiali (argento a Londra 2017 e bronzo a Doha 2019).
Soufiane El Bakkali: “E’ stata una grande esperienza vincere a Doha e non vedo l’ora dei Mondiali di Eugene che incominceranno tra un mese. Gareggiare nel mio paese comporta avere molte pressioni ma spero di riuscire a far fronte a questa situazione”.
La starting list propone anche il keniano Benjamin Kigen, bronzo olimpico a Tokyo e vincitore nella finale della Diamond League a Zurigo nel 2021, e il bronzo olimpico di Rio de Janeiro 2016 Mahiedine Mekhissi Benabbad, che non completa una gara sui 3000 siepi dal giorno della vittoria agli Europei di Berlino 2018 a causa di una serie di infortuni.
1500 metri maschili
Il keniano Abel Kipsang proverà a conquistare la terza vittoria consecutiva in Diamond League sui 1500 metri dopo i successi a Doha in 3’35”70 e a Birmingham in 3’35”70. Il venticinquenne keniano si è piazzato al quarto posto nel miglio in 3’50”87 settimana scorsa. Lo scorso mese Kipsang ha stabilito la migliore prestazione mondiale stagionale con 3’31”01 a Nairobi.
Lo scorso anno si è piazzato al quarto posto nella finale olimpica di Tokyo in 3’29”56 dopo aver migliorato il primato olimpico di Noah Ngeny con 3’31”65 in semifinale. Lo scorso Marzo ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor di Belgrado.
Kipsang darà vita ad una sfida con lo spagnolo di origini marocchine Mohamed Katir, che ha stabilito tre primati nazionali nell’edizione dell’anno scorso della Diamond League correndo i 1500 metri in 3’28”76 a Montecarlo, i 3000 metri in 7’27”64 a Gateshead e i 5000 metri in 12’50”79.
Gli altri atleti in gara sono i britannici Jake Wightman, bronzo europeo a Berlino nel 2018 e terzo britannico più veloce della storia con il primato personale di 3’29”47, e Jake Heyward, campione europeo under 20 a Grosseto 2017 e nono nella finale olimpica di Tokyo 2021 sui 1500 metri, il francese Jimmy Gressier, campione europeo under 20 sui 1500m e sui 5000m nel 2017 e vincitore nella Coppa Europa dei 10000 metri a Pacé con il record personale di 27’24”51, il francese Azzedine Habz, che ha stabilito il record personale correndo in 3’31”74 a Montecarlo nel 2021, e il lussemburghese Charles Grethen, finalista olimpico a Tokyo.
3000 metri femminili
Francine Nyonsaba è diventata la prima atleta burundese della storia a vincere il Diamond Trophy in occasione del successo sui 5000 metri nella finale della Diamond League di Zurigo dello scorso settembre. Nyonsaba ha aperto la stagione con due successi nel circuito sui 3000 metri a Doha con 8’37”70 e sulle 2 miglia con 8’59”08 a Eugene.
Le altre atlete top sono la giovane keniana Teresiah Muthoni Gateri, campionessa mondiale under 20 sui 3000 metri a Nairobi l’anno scorso e quinta classificata sui 5000 metri con il record personale di 14’44”89 a Eugene, e Mercy Cherono, argento mondiale sui 5000 metri a Mosca 2013 e quarta classificata alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
800 metri maschili
Il diciassettenne keniano Emmanuel Wanyonyi è l’atleta accreditato del miglior crono stagionale con 1’44”15 al Golden Spike di Ostrava e ha vinto al meeting di Nairobi in 1’45”01. Lo scorso anno Wanyonyi ha vinto il titolo mondiale under 20 a Nairobi stabilendo il record personale con 1’43”76. Sulla pista di Nairobi sfiderà il connazionale Emmanuel Korir e il botswano Nijel Amos.
Korir ha vinto la medaglia d’oro olimpica di Tokyo e la finale della Diamond League a Zurigo. Vanta sette vittorie in gare del circuito e un record personale di 1’42”05 realizzato a Londra nel 2018.
Amos ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno scorso con 1’42”91 a Montecarlo e detiene ancora il record personale under 20 con lo strepitoso 1’41”73 realizzato nella finale olimpica di Tokyo vinta da David Rudisha.
Gli altri atleti di spicco in gara sono il keniano Ferguson Rotich, argento olimpico a Tokyo e bronzo mondiale a Doha, lo spagnolo Mariano Garcia, campione del mondo indoor a Belgrado lo scorso Marzo, il bosniaco Amel Tuka, due volte medagliato ai Mondiali (bronzo a Pechino 2015 e argento a Doha 2019), Collins Kipruto, che ha corso in 1’44”58 a Ostrava Martedì, il keniano Michael Saruni, atleta accreditato di un personale di 1’43”25 realizzato a Tucson nel 2018, e il francese Gabriel Tual, settimo classificato nella finale olimpica di Tokyo dopo aver realizzato il record personale con 1’44”28.
1500 metri femminili
La ventunenne etiope Freweyni Hailu è l’atleta accreditata del miglior tempo sui 1500 metri femminili. Hailu si è piazzata al quarto posto sui 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo in 3’57”60 e ha vinto la medaglia d’argento ai Mondiali Indoor negli 800 metri a Belgrado. Ha stabilito i record personali 1’57”57 sugli 800 metri a Chorzow e sui 1500 metri con 3’56”28 a Montecarlo. Sabato scorso si è piazzata al settimo posto sui 1500 metri al Prefontaine Classic di Eugene in 3’57”97.
Hailu inseguirà la prima vittoria stagionale contro le connazionali Axumawit Embaye e Hirut Meshesha, che hanno vinto l’argento e il bronzo sui 1500 metri ai Mondiali Indoor di Belgrado lo scorso Marzo, l’ugandese Winnie Nanyondo, quarta classificata sugli 800 metri ai Mondiali di Doha nel 2019, e l’australiana Linden Hall, sesta alle Olimpiadi sui 1500 metri in 3’59”01.
800 metri femminili
La sudafricana Prudence Sekgodisa si è rivelata a livello internazionale vincendo gli 800 metri in 1’58”41 nel meeting del Continental Tour Gold di Nairobi dello scorso 7 Maggio. Il campo delle partenti comprende sette atlete accreditate di un record personale al di sotto dei 2 minuti.
Tra queste ci sarà la francese Renelle Lamote, che torna a Rabat dove si piazzò al terzo posto nell’edizione del 2018 in 1’58”84. Lamote ha vinto due medaglie d’argento europee ad Amsterdam 2016 e a Berlino 2018.
L’azzurra Elena Bellò farà il debutto in una tappa della Diamond League all’estero dopo il brillante esordio stagionale nel quale ha migliorato i record personali sugli 800 metri con 2’00”39 a Oordegem e sui 1500 metri con 4’05”09 a Grosseto.
Elena Bellò: “E’ una gara alla mia portata. Il passaggio della pacemaker me lo immagino giusto e non esagerato, tra i 57 e i 58 secondi. La cosa migliore sarebbe fare una gara da protagonista e non restare passivamente nelle retrovie. Potrà essere un’esperienza per sentirmi più sicura al Golden Gala dove il livello sarà più elevato”.
Il cast comprende anche la britannica Alexandra Bell, settima classificata nella finale olimpica di Tokyo, l’etiope Worknesh Mesele, che ha stabilito il record personale con 1’58”71 a Hengelo lo scorso anno, la keniana Mary Moraa, seconda nel meeting della Diamond League di Nairobi con 1’59”87 e Jarinter Mwasya (personale di 1’59”84).