Christine Mboma esclusa da Giochi Olimpici per iperandrogenismo

Alla namibiana, insieme alla connazionale Masilingi, trovati livelli di testosterone naturalmente troppo elevati.

Solamente ieri raccontavamo dello straordinario record del mondo under 20 ribattuto, perché già le apparteneva, dalla diciottenne namibiana Cristine Mboma che aveva corso il giorno prima i 400 metri in un sensazionale 48”54, nel Memorial Irena Szewinska di Bydgoszcz.

Con tale risultato Mboma si candidava come una delle grandi favorite per la medaglia d’oro olimpica a Tokyo, ma proprio oggi arriva la notizia che l’atleta non potrà partecipare ai Giochi a Cinque Cerchi perché, da esami svolti in Italia, a lei e alla connazionale Beatrice Masilingi sono stati riscontrati “livelli di testosterone naturalmente elevati, non idonei per eventi compresi tra i 400 metri ed il miglio (1.609 metri).

E’ lo stesso problema denominato iperandrogenismo per cui la specialista degli 800 metri, la sudafricana Caster Semenya non aveva più potuto correre la sua gara in quanto il regolamento prevede che gli atleti interessati da tale condizione si sottopongano ad un trattamento per abbassare i livelli di testosterone per 6 mesi, prima di poter tornare a competere in competizioni tra i 400m e il miglio.

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