Quel che sinceramente non avevamo previsto si avvera, vale a dire che Davide Re che ritenevamo ancora non in perfetta condizione, faccia un’eccellente prestazione e torni sotto i 45 nei 400 metri come nel suo anno migliore, il 2019, del record italiano di 44″77.
Per Davide un eccellente 44″94, nella semifinale olimpica che, purtroppo non gli consente il passaggio alla finale ma, certamente, gli conferisce ulteriore fiducia e carica per il futuro.
Bravissimo l’atleta, e ovviamente la sua allenatrice, ad essere arrivato alle Olimpiadi all’apice della condizione nonostante una stagione non facile, dopo l’infortunio al tendine della scorsa stagione.
Chiude con il decimo tempo complessivo, il secondo degli esclusi, e potrà giocarsi ancora le sue carte con la staffetta 4×400 azzurra.
Tra le vittime illustri il sudafricano Wayde van Niekerk (45″14), campione uscente.
Nelle semifinali dei 400 ostacoli donne, sotto la pioggia battente, si comporta bene Yadisleidy Pedroso che è quinta con 55″80 mentre l’altra azzurra Linda Olivieri fa un errore sulla quinta barriera e chiude settima in 57″03 nella sua semifinale.
Si fermano al secondo turno nei 200 metri le velociste azzurre entrambe ottave nelle loro semifinali: Gloria Hooper con 23″28 (+0.3), Dalia Kaddari con 23″41, in una giornata in cui la giovanissima velocista sarda, solo 20 anni, non è riuscita a trovare le splendide sensazioni delle precedenti gare, che l’avevano portata anche a un eccellente 22″64 da medaglia d’oro ai recenti Europei under 23.
Sulla pedana del salto con l’asta non superano la qualificazione Elisa Molinarolo, diciottesima con 4,40 al primo tentativo, e Roberta Bruni che salta 4,25.
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