Il due volte campione olimpico Ryan Crouser ha conquistato la seconda medaglia d’oro consecutiva ai Mondiali della sua carriera stabilendo due volte il record dei campionati con 22.98m al secondo tentativo e con la stratosferica misura di 23.51m. Crouser è arrivato a soli quattro centimetri dal suo record mondiale stabilito lo scorso 27 Maggio al meeting di Los Angeles. Crouser ha realizzato altri due lanci oltre i 22 metri con 22.63m e 22.28m. Ha mantenuto la sua striscia di imbattibilità in nove gare indoor e outdoor in questa stagione.

Il pesista originario di Boring in Oregon è arrivato a Budapest dopo un periodo tormentato a causa di un problema di salute dovuto a due coaguli del sangue.

Ryan ha ereditato la passone per l’atletica dalla famiglia. Il padre Mitch fu quarto nel lancio del disco ai Trials olimpici per le Olimpiadi di Los Angeles. Lo zio Dean Crouser è stato un buon giavellottista. I cugini Sam e Haley sono stati buoni giavellottisti. Nel 2009 vinse il titolo mondiale under 18 nel peso a Bressanone. Si è laureato in economia nel 2016. Diciassette dei 21 lanci oltre i 23 metri sono stati realizzati da Crouser. Lo statunitense ha lanciato oltre i 22 metri più di 200 volte.

Ryan Crouser: “L’ultimo lancio é stato la dimostrazione di tutto il lavoro e l’impegno di questa stagione. Gli ultimi giorni sono stati molto duri. Con tutto quello che è successo è stato un lancio fenomenale. Gli ultimi 20 giorni sono stati tra i più frustranti e stressanti della mia vita. La preparazione per i Mondiali era stata eccellente, finché non mi sono svegliato con un dolore al polpaccio che pensavo fosse la conseguenza dello sforzo successivo ad una sessione di lanci.

Ho combattuto per dieci giorni durante gli allenamenti nel miglior modo possibile visto che il problema non migliorava con i trattamenti, il mio fisioterapista ha deciso che fosse meglio fare una scansione Doppler il giorno prima di partire per Budapest. La scansione ha mostrato due coaguli del sangue nella parte inferiore della gamba. Il team medico è stato fantastico. Hanno spiegato i rischi e e hanno fatto di tutto per mitigarli, lasciando a me e alla mia famiglia la decisione di andare ai Campionati del Mondo”.

Leonardo Fabbri ha vinto una straordinaria medaglia d’argento con un lancio incredibile da 22.34m al terzo tentativo che gli ha permesso di scalare le posizioni in classifica dal nono posto con 21.26m alla seconda posizione e di superare il neozelandese Tom Walsh, che si trovava al terzo posto con 21.93m alla terza prova. Il pesista fiorentino sale al quinto posto delle liste europee all-time dopo quattro campioni degli anni 80 appartenenti ad un’altra era dell’atletica: Ulf Timmermann (23.06m), Alessandro Andrei (22.91m), Werner Gunthor (22.75m) e Udo Bayer (22.64).

Leonardo ha ereditato la passione per l’atletica dal padre Fabio, ex velocista da 10.9 sui 100 metri, che ha portato il figlio sui campi di atletica a sei anni.

Il pesista fiorentino aveva stabilito il precedente personale di 21.99m in occasione degli Assoluti di Padova nel 2020, miglior misura italiana dal 1987 e seconda prestazione mondiale di quell’anno. Quest’anno Leo ha vinto al Golden Gala nella sua Firenze nello stadio Ridolfi che si trova vicino all’impianto di calcio Artemio Franchi, dove gioca la sua amata Fiorentina, che segue assiduamente come fedelissimo abbonato.

Leonardo Fabbri: “Sogno questa medaglia da una vita, da quando ho iniziato a fare atletica. E’ davvero pazzesco. Con la mia famiglia ho sempre visto i Mondiali e le Olimpiadi in televisione. Ho sempre sognato di salire sul podio e fare il personale con la maglia azzurra. Non vedo l’ora di andare in camera da solo e piangere come un bambino. Ho trovato la forza nella mia testa perche sapevo di valere un risultato del genere. Al mattino ho avuto dei problemi con la pedana, oltre al ritardo, e non mi sono riscaldato bene. In serata sentivo una fiducia totale.

Ho preso in mano il peso da 7.260 chilogrammi e mi sembrava una pallina da tennis. Non pensavo al secondo posto, però volevo fare 22 metri. Era quello il mio obiettivo. Mi sentivo benissimo. Mai stato così in forma come adesso. Mi sono tolto un bel sasso dalle scarpe. In maglia azzurra mi era sempre mancato il guizzo. Vorrei abbracciare quel Leonardo Fabbri che un paio di anni fa e l’anno scorso ha sofferto. Quel ragazzo che ha iniziato con l’atletica a sei anni e si divertiva. Dopo essere ruori dalle finali di Mondiali e Olimpiadi con occasioni perse, non vedo l’ora di abbracciare il mio allenatore Paolo Dal Soglio”.

I primi quattro classificati hanno infranto la barriera dei 22 metri.

Joe Kovacs ha superato Tom Walsh con un lancio da 22.12m al quinto tentativo che gli ha permesso di conquistare la medaglia di bronzo nel paese di origine di suo nonno, che emigrò dall’Ungheria agli Stati Uniti. Kovacs ha raccontato più volte di essere molto orgoglioso delle sue origini ungheresi. Il lanciatore originario di Bethlem in Pennsylvania si é piazzato al quarto posto ai Campionati statunitensi di Eugene ma ha trovato il posto nella squadra statunitense per Budapest grazie alla wild card assegnata a Crouser in qualità di campione del mondo in carica di Eugene. Questo ha permesso agli Stati Uniti di schierare quattro atleti nel getto del peso.

Walsh ha realizzato il miglior lancio della serata con 22.05m che gli permesso di piazzarsi al quarto posto.

Payton Otterdahl, il lanciatore che gareggia con cappellino da giocatore di baseball, si è piazzato al quinto posto con 21.88m davanti al neozelandese Jacko Gill (21.76m), al croato Filip Mihaljevic (21.57m). Il brasiliano Darlan Romani, che aveva superato i 22 metri nel turno di qualificazione con 22.37m nel corso della mattinata, si è piazzato all’ottavo posto con 21.41m.

Qualificazioni del getto del peso maschile

Il brasiliano Dylan Romani ha realizzato la migliore prestazione del turno di qualificazione con l’eccellente misura con 22.37m. Ryan Crouser ha passato il turno con 21.48m.

Zane Weir ha superato agevolmente il turno con la seconda miglior misura del turno eliminatorio con 21.82m al secondo lancio dopo un lancio iniziale da 20.81m. Fabbri si è qualificato come dodicesimo degli ammessi alla finale con un lancio da 20.74m al terzo tentativo. Per il fiorentino è la prima finale raggiunta in carriera in una manifestazione globale. L’Italia ha piazzato due atleti in una finale iridata per la prima volta nella storia. Era già successo alle Olimpiadi nell’edizione di Atlanta 1996 quando Paolo Dal Soglio sfiorò il podio con il quarto posto e Corrado Fantini si piazzò undicesimo.

10000 metri femminili

L’etiope Gudaf Tsegay ha arricchito la sua bacheca vincendo la medaglia d’oro mondiale sui 10000 metri con 31’27”18 al successo sui 5000 metri dell’anno scorso a Eugene. Tsegay ha guidato l’Etiopia alla tripletta precedendo le connazionali Letesenbet Gidey (31’28”16) e Ejgayehu Taye (31’28”31).

Gudaf Tsegay: “I 10000 metri non sono la mia distanza più usuale. Preferisco correre i 1500 e i 5000 metri. E’ un momento speciale perché sono riuscita ad aggiungere questo titolo su una distanza diversa dove ho meno esperienza. Ero pronta allo sprint finale. Non ero concentrata sulla grande prestazione cronometrica ma solo sulla conquista della medaglia d’oro”.

Tsegay e la due volte campionessa olimpica Sifan Hassan hanno ingaggiato uno straordinario testa a testa sul rettilineo finale. Nei metri finali è successo il colpo di scena, quando Hassan è caduta rovinosamente a pochi metri dal traguardo. L’olandese si è rialzata e ha tagliato il traguardo in undicesima posizione in 31’53”35 otto ore dopo aver vinto la batteria dei 1500 metri in 4’02”92 durante la sessione mattutina.

Sifan Hassan: “Mantengo il mio sorriso, ma è stata una gara dura. Sono davvero delusa, ma fa parte dell’atletica. Sono cose che succedono. E’ stato un brutto momento.Mi sentivo forte e ho cercato di spingere nell’ultimo giro. Non penso di essermi infortunata. La mano è a posto ma devo fare dei controlli al ginocchio.

La keniana Irina Jecpchumba Kimais si è piazzata al quarto posto in 31’32”19 davanti alla statunitense Alicia Moncon (31’32”29).

Staffetta 4×400 mista

Il team statunitense formato da Justin Robinson, Rosey Effiong, Matthew Boling e Alexis Holmes ha conquistato la medaglia d’oro stabilendo il primato del mondo con 3’08”80 al termine di una gara rocambolesca nella quale Femke Bol è caduta a pochi metri dal traguardo quando sembrava ormai vicina a portare l’Olanda al successo. Bol ha fatto cadere il testimone prima del traguardo e per questo l’Olanda è stata squalificata.

Femke Bol: “Non so cosa sia successo. Non mi era mai accaduto prima. Ho sentivo dei crampi prima della linea del traguardo. Sono delusa di non essere riuscita a finire forte la gara”.

La Gran Bretagna ha vinto l’argento con il record nazionale di 3’11”06. La Repubblica Ceca è salita sul terzo gradino del podio migliorando il record nazionale con 3’11”98.

20 km di marcia maschile

La Spagna ha conquistato la prima medaglia d’oro dell’edizione 2023 dei Mondiali di Budapest migliorando di oltre un minuto il record personale con 1h17’32” al termine di una gara lanciata su ritmi molto veloci. Lo svedese Perseus Karlstrom ha conquistato la medaglia d’argento stabilendo il record nazionale con 1h17’38” staccando il brasiliano Caio Bonfim, che vinto il bronzo migliorando a sua volta il record nazionale con 1h17’47”.

Bonfim è andato al comando all’inizio della gara, ma successivamente il giapponese Koki Ikeda ha preso l’iniziativa imponendo un ritmo molto elevato. Il nipponico è transitato al 10 km in un clamoroso tempo intermedio di 38’37” con un vantaggio di 15 secondi su Caio Bonfom e su Kalih Korkmaz. Il vantaggio di Ikeda ha incominciato ad assottigliarsi dal tredicesimo chilometro. Martin ha iniziato la rimonta che gli ha permesso di recuperare 14 secondi in appena un km e di raggiungere Ikeda.

Martin ha allungato prendendo un vantaggio di 10 secondi su Bonfim e Karlstrom al 17 km.

Martin è diventato il primo vincitore europeo ai Mondiali nella 20 km di marcia dal successo del connazionale Miguel Angel Lopez a Pechino 2015.

Martin ha vinto due ori europei in carriera a Berlino 2018 e a Monaco di Baviera 2022, si è piazzato al quarto posto alle Olimpiadi a Tokyo e al settimo posto ai Mondiali di Eugene 2022.

Soltanto una volta in occasione della vittoria dell’equadoregno Jefferson Perez in 1h17’21” era stata realizzata una prestazione più veloce nella storia dei Mondiali.

Alvaro Martin: “Mi ero piazzato al quarto posto alle ultime Olimpiadi. Ho mancato il bronzo e questo mi ha motivato a lavorare ancora più duramente. La medaglia d’oro è un passo verso le Olimpiadi dell’anno prossimo a Parigi. Sono allenato da Antono Carrillo, uno dei migliori coach del mondo. E’ stata una grande gara. Non mi aspettavo di finire così forte. Non riesco ad esprimere le mie sensazioni. E’ come vivere un sogno”.

Il tedesco Christopher Linke e il finlandese Veli Marti Partanen hanno realizzato i record personale realizzando rispettivamente in 1h18”12 e in 1h18’22”.

Francesco Fortunato ha tagliato il traguardo in Piazza degli Eroi in undicesima posizione in 1h19’01” al termine di una buona prova arrivando a due secondi dal record personale di 1h18’59” stabilito in occasione della vittoria ai Mondiali a squadre a Podebrady.

Francesco Fortunato: “E’ stata una gara difficilissima con un livello assurdo e inatteso. Ho quasi confermato il primato personale. Mi sarei aspettato di arrivare tra i primi sei con questo crono. Non undicesimo. Non sono contento della posizione, anche se ho dato il massimo”.

Il campione olimpico Massimo Stano si è ritirato al 16 km.

Massimo Stano: “A metà gara ho visto che si andava forte e speravo di recuperare ancora qualcuno, ma perdevo posizioni invece di recuperarle. Allora ho iniziato a pensare al ritiro, anche se ho odio ritirarmi e per me è la seconda volta. Ho preferito fermarmi pensando alla 35 km”.

Il campione mondiale in carica Toshikazu Yamanichi si è piazzato al ventiquattresimo posto in 1h24’39”.

Eptathlon femminile

La medaglia di bronzo dei Mondiali di Eugene Anna Hall ha concluso la prima giornata dell’eptathlon femminile con 3998 punti. Hall ha vinto il salto in alto con 1.83m e il getto del peso con 14.54m e si è piazzata seconda nei 100 metri in 12”97 dietro a Taylah Brooks e nei 200 metri in 23”56.

Katarina Johnson Thompson, campionessa del mondo di Doha 2019 con 6981 punti, si è portata in seconda posizione dopo il successo in 23”48. La britannica ha corso anche i 100 metri ostacoli in 13”50, ha superato 1.86m nel salto in alto, e ha lanciato 13.64m nel getto del peso. L’altra statunitense Chari Hawkins è terza dopo le prime quattro prove con 3900 punti con 3900 punti (13”04 sui 100 metri ostacoli, 1.83m nel salto in alto, 14.40 nel getto del peso e 24”38 sui 200 metri.

Batterie 100 metri maschili

Il giovane talento giamaicano Oblique Seville (quarto ai Mondiali di Eugene 2022) ha eguagliato il record personale nella batteria dei 100 metri con un eccellente 9”86, miglior tempo assoluto tra gli ammessi alle semifinali. L’allievo di coach Glenn Mills ha preceduto il campione del mondo Fred Kerley (9”99).

Oblique Seville: “Sono sorpreso. Non mi aspettavo questo tempo nel primo turno. Correre questo tempo mi dà fiducia per i turni successivi. Essere riuscito a correre alla pari con Kerley nella corsia a fianco è un ottimo risultato. I giamaicani stanno tornando a grandi livelli. Abbiamo messo paura agli statunitensi”.

Fred Kerley: “Nel primo turno era importante correre facile senza forzare e passare il turno dopo la partenza falsa. Bisogna tenere a bada le sensazione e cercare di rimanere calmi”.

Il campione del mondo dei 200 metri Noah Lyles si è imposto nella seconda batteria in 9”95 precedendo di due centesimi di secondo Ferdinand Omanyala (9”97). Usheoritse Itzekiri della Nigeria si è piazzato al terzo posto con 10”17. Samuele Ceccarelli è stato eliminato in quarta posizione in 10”26.

Noah Lyles: “Voglio correre sotto i 10 secondi in ogni turno e andare sempre più veloce. Ho detto che posso correre in 9”65 e non penso che nessun altro possa fare meglio, ma se pensano di farcela, sarò pronto per batterli”.

Il campione olimpico Marcell Jacobs si qualificato per la semifinale con il terzo posto in 10”15 (personale stagionale) alle spalle del giapponese Abdul Sani Brown (10”07) davanti al campione giamaicano Rohan Watson (10”11).

Marcell Jacobs: “Era importante essere qui a gareggiare e riassaporare un’atmosfera del genere dopo questi mesi. Non si possono improvvisare i 100 metri. Oggi è andata come andata e ci sono tante cose da sistemare a livello tecnico.”

Il tre volte finalista mondiale Akani Simbine si è aggiudicato la settima batteria in 9”97 precedendo di un centesimo di secondo il campione mondiale Christian Coleman.

Il campione europeo dei 200 metri Zharnell Hughes ha fermato il cronometro in 10”00 nella prima batteria precedendo di un centesimo il giamaicano Ryiem Forde.

Letsile Tebogo ha preceduto l’australiano Rohan Browning con lo stesso tempo di 10”11 nella quarta batteria. Il terzo qualificato è Reece Prescod con 10”14.

L’olandese Raphael Bouju si è aggiudicato la terza batteria in 10”09 precedendo di un centesimo il britannico Eugene Amo Dadzie. Terzo posto per Emanuel Matadi con 10”13.

Batterie 1500 maschili

Il campione olimpico Jakob Ingebrigtsen ha vinto la prima batteria dei 1500 metri maschili in 3’33”94 davanti al bronzo delle Olimpiadi di Tokyo Josh Kerr (3’34”00) e al campione del mondo under 20 Reynold Cheruiyot (3’34”24) in una gara lanciata su ritmi veloci.

Lo spagnolo Mario Garcia si è imposto in una seconda batteria molto più tattica in 3’46”77 precedendo il sudafricano Tshepo Tshite (3’44”79). Joao Bussotti si è piazzato tredicesimo in 3’48”55-

Il campione europeo under 20 dei 1500 e dei 5000 metri Niels Laros si è aggiudicato la terza batteria in 3’34”25 davanti a Mohamed Katir (3’34”34) e a Cole Hocker (3’34”43). Pietro Arese si è brillantemente qualificato con il quarto posto in 3’34”48.

Ossama Meslek è stato il primo degli esclusi dalla semifinale con un ottimo tempo di 3’35”12 nella batteria vinta da Abel Kipsang con 3’34”08.

Qualificazioni del salto in lungo femminile

Tara Davis Woodhall ha realizzato la miglior misura del turno di qualificazione con 6.87m precedente la rappresentante del Burkina Faso Marthe Koala (6.84m), Ivana Vuleta (6.82) e Ackelia Smith (6.78m). Larissa Iapichino si è qualificata agevolmente con la sesta migliore misura tra le dodici ammesse alla finale con 6.73m, stessa misura realizzata anche da Jasmine Moore e la medaglia di bronzo dei Mondiali di Eugene Leticia Oro Melo del Brasile.

Larissa Iapichino: “Sono molto felice per la finale e meno contenta per il mio salto, ma già a quel punto mio papà voleva farmi smettere dopo una lunga mattinata con un’ora di ritardo. Se penso che allo scorso Mondiale i primi due salti erano nulli, vuol dire che sto crescendo nel mio percorso. Sarà una gara difficile con tante avversarie, ma son qui per dire la mia. Mi sono accorta da poco tempo che mia mamma Fiona May aveva fatto il record italiano di 7.11m proprio qui a Budapest”.

Qualificazioni del salto triplo maschile

Emmanuel Ihemeje si è qualificato per la sua seconda finale consecutiva ai Mondiali dopo il quinto posto di Eugene 2022 grazie all’ottima misura di 16.91m realizzata al primo tentativo. Tobia Bocchi è stato il primo degli esclusi dalla finale con 16.66m. Il parmense era tra i dodici ammessi fino all’ultimo tentativo ma è stato superato in extremis dal cubano Lazaro Martinez con un salto da 17.12m. Il diciottenne giamaicano Haydon Hibbert ha realizzato la miglior misura con un super salto da 17.70m. I medagliati Yaming Zhu e Fabrice Zango sono stati gli altri due triplisti in grado di superare i 17 metri con 17.14m e 17.12m.

Qualificazioni del lancio del martello maschile

Il canadese Ethan Katzberg ha realizzato la migliore prestazione delle qualificazioni del lancio del martello maschile con il record nazionale di 81.18m precedendo l’ucraino Mykhaylo Kokhan (78.47m), l’ungheres eBence Halasz (78.13m) e il polacco Wojchiech Nowicki (78.04m).

Qualificazioni del lancio del disco maschile

Lo svedese Daniel Stahl ha realizzato la migliore prestazione delle qualificazioni del lancio del disco con 66.25m precedendo il lituano Mykolas Alekna (66.04m) e lo sloveno Kristjan Ceh (65.95m).

Batterie 1500 metri femminili

Due italiane hanno passato il turno qualificandosi per le semifinali dei 1500 metri femminili. Gaia Sabbatini si è piazzata al quarto posto in 4’03”04 nella prima batteria vinta dalla primatista mondiale Faith Kipyegon in 4’02”62 davanti all’etiope Diribe Welteji (4’02”72) e all’irlandese Sarah Healy (4’03”00). Cavalli si è piazzata al sesto posto in 4’03”81 nella quarta batteria vinta dall’etiope Hirut Meshesha (4’03”47) davanti all’australiana Jessica Hull (4’03”50) e all’irlandese Clara Mageean (4’03”52), alla statunitense Cory Ann McGee (4’03”61) e alla giamaicana Adelle Tracey (4’03”67).

Sintayehu Vissa ha migliorato il record personale di 32 centesimi di secondo con 4’01”66 ma non è bastato per precedere l’australiana Linden Hall, sesta in 4’01”45. Da quest’anno serviva arrivare infatti tra le prime sei in ciascuna delle batterie senza la possibilità di ripescaggio in base ai tempi come avveniva in passato. La keniana Nelly Chepchirchir si è imposta nella batteria di Vissa in 4’00”87 davanti alla statunitense Sinclaire Johnson (4’01”09) e alla giovane etiope Birke Haylom (4’01”12).

Faith Kipyegon: “Ho avuto buone sensazioni. Volevo semplicemente passare il turno e divertirmi. Le semifinali sono a volte veloci, a volte lente. Non vedo l’ora della finale. Mi aspetto molto da me stessa. Voglio correre una buona gara e difendere il mio titolo. La priorità è la medaglia e non il tempo. E’ importante ispirare le nuove generazioni e le donne più giovani di tutto il mondo”.

Batterie staffetta 4×400 mista

La formazione statunitense composta da Ryan Willie, Rosey Effiong, Justin Robinson e Alexis Holmes ha vinto la vinto la prima batteria della staffetta 4×400 mista con 3’10”41 (miglior tempo assoluto del turno eliminatorio) battendo la Gran Bretagna (3’11”19 record nazionale) e il Belgio (3’11”81). Il quartetto italiano composto da Lorenzo Benati, Ayomide Folorunso, Riccardo Meli e Alice Mangione è stato eliminato con il sesto posto con 3’14”56. Purtroppo Benati è stato frenato da un fastidio muscolare all’uscita dell’ultima curva e non è riuscito a far meglio di 47”15 nella sua frazione. Folorunso è rientrata alla corda in settima posizione ed è riuscita a rimontare due posizioni e a consegnare il testimone a Meli in quinta posizione con una frazione in 50”60. Meli ha lottato in sesta posizione prima di passare il testimone a Alice Mangione che non è riuscita a rimontare posizioni nonostante una buona frazione cronometrata in 51”09.

Batterie 3000 siepi maschili

Il primatista Lamecha Girma ha realizzato il miglior tempo del primo turno delle batterie dei 3000 siepi con 8’15”89. I gemelli Osama e Ala Zoghlami sono stati eliminati dopo essersi piazzati rispettivamente al nono posto nella seconda batteria con 8’33”07 e al decimo posto nella terza batteria con 8’28”76.

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