Il fuoriclasse norvegese Jakob Ingebrigtsen proverà a vincere il suo primo titolo mondiale sui 1500 metri un anno dopo il secondo posto alle spalle di Jake Wightman a Eugene, quest’ultimo peraltro assente in quanto infortunato, nella disciplina in cui ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo con il record olimpico e allora europeo di 3’28”32, migliorato due volte nel 2023 correndo in 3’27”95 a Oslo e 3’27”14 a Chorzow, oltre che i titoli europei outdoor a Monaco 2022, quello indoor a Istanbul 2023 e il trofeo della Diamond League a Zurigo nel 2022 con 3’29”02 di migliore prestazione mondiale della stagione passata.
Il suo principale avversario dovrebbe essere lo spagnolo Mohamed Katir, che punterà a raggiungere il podio ai mondiali sui 1500 per la seconda edizione consecutiva un anno dopo il bronzo conquistato a Eugene, dall’alto del suo primato nazionale stabilito con 3’28”76 a Montecarlo nel 2021, a cui si è avvicinato in occasione del secondo posto nel meeting di Oslo con 3’28”89 in questa stagione, e va rilevato come in quell’occasione riuscì a prevalere proprio su Ingebrigtsen ma fu superato dal keniano Timothy Cheruiyot, secondo ai mondiali di Londra 2017 e primo a Doha 2019, che sicuramente potrà dire la sua per un posto sul podio anche perché è l’argento olimpico del Giappone.
Tra gli altri possibili protagonisti lo statunitense di origini somale Yared Nuguse che ha migliorato i record nord americani sul miglio indoor con 3’47”38 ai Millrose Games di New York e sui 1500 metri con 3’29”02 a Oslo, l’altro keniano Abel Kipsang che si è piazzato al quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 3’29”56 e ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022, mentre il terzo mezzofondista del Kenia presente sarà il diciannovenne Reynold Kipkorir Cheruiyot, che ha vinto la medaglia d’oro ai mondiali under 20 di Cali 2022 e si è piazzato al terzo posto in stagione al Memorial Skolimowska di Chorzow con il primato personale di 3’30”30.
Il team britannico sarà formato dal bronzo olimpico Josh Kerr, che ha stabilito il personale stagionale con 3’29”64 a Losanna, Neil Gourley e Elliot Giles, terzo e quarto al meeting di Londra rispettivamente con 3’30”60 e 3’30”92.
I migliori atleti europei in gara sono lo spagnolo Mario Garcia, bronzo europeo a Monaco di Baviera nel 2022 e quinto classificato al meeting di Oslo in 3’29”18, il norvegese Narve Gilje Nardas, sceso per la prima volta in carriera al di sotto i 3’30” con il primato personale di 3’29”47 a Oslo, il francese Azzedine Habz, bronzo europeo indoor a Istanbul 2023, l’irlandese Andrew Coscoran, primatista irlandese con 3’30”42 a Chorzow, e lo spagnolo Adel Mechaal, campione europeo indoor sui 3000 metri a Belgrado 2017 e quinto classificato sui 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo, ma naturalmente non vanno dimenticati gli azzurri a cominciare da Pietro Arese alla ricerca di un’ulteriore crescita agonistica, e poi Ossama Meslek e Joao Bussotti.
1500 metri donne
Faith Kipyegon ha battuto il record del mondo dei 1500 metri con 3’49”11 al Golden Gala di Firenze diventando la prima atleta della storia a scendere sotto la barriera dei 3’50”. Un mese dopo la fuoriclasse keniana ha demolito il record mondiale sul miglio a Montecarlo fermando il cronometro in 4’07” 64 dopo essere transitata al passaggio intermedio in 3’51”41. In questa stagione Kipyegon ha vinto anche un’altra gara di Diamond League a Doha in 3’58”57.
Sifan Hassan nutre ambizioni di tripletta ed è iscritta sui 1500 metri, sui 5000 metri e sui 10000 metri. Due anni fa alle Olimpiadi di Tokyo la fuoriclasse olandese vinse due ori sui 5000 e sui 10000 metri e il bronzo sui 1500 metri. Ai Mondiali di Doha 2019 Hassan conquistò gli ori sui 1500 metri con il record dei campionati e primato europeo di 3’51”95 e sui 10000 metri.
Il team etiope sarà rappresentato dal terzetto formato da Hirut Meshesha, Birke Haylom e Diribe Welteji con la prima che ha vinto i 1500 metri al Memorial Kamila Skolimowska di Chorzow stabilendo la terza migliore prestazione mondiale dell’anno con 3’54”87 e si è piazzata seconda a Ostrava in 3’57”87.
Haylom, campionessa mondiale under 20 sui 1500 metri a Cali nel 2022, ha battuto il primato del mondo under 20 del miglio di Zola Budd con 4’17”13 ai Bislett Games di Oslo. Lo scorso 16 Luglio ha migliorato anche il record del mondo under 20 dei 1500 metri detenuto da Kipyegon fermando il cronometro in 3’54”93.
Welteji ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali under 20 sui 1500 metri a Tampere 2018 e si è piazzata al quarto posto sugli 800 metri ai Mondiali di Eugene in 1’57”02. Quest’anno la giovane etiope ha migliorato il record personale con 3’55”08 sui 1500 metri a Chorzow.
La scozzese Laura Muir proverà ad aggiungere un’altra medaglia alla sua collezione che comprende due ori europei a Berlino 2018 e a Monaco 2022, l’argento olimpico con il record britannico di 3’54”50, il bronzo ai Mondiali di Eugene 2022. Muir ha stabilito il primato stagionale con 3’57”09 al Golden Gala di Firenze e il record britannico sul miglio con 4’15”24 a Montecarlo nel 2023.
Da seguire in chiave europea anche l’irlandese Clara Mageean, argento agli Europei di Monaco di Baviera e ai Giochi del Commonwealth di Birmingham nel 2022. Mageean ha battuto i record nazionali di Sona O’Sullivan sui 1500 metri in occasione della vittoria nella tappa della Diamond League di Bruxelles in 3’56”63 nel 2022 e sul miglio con 4’14”58 a Montecarlo.
Il team keniano sarà guidato da Nelly Chepchirchir, che ha vinto ai Trials nazionali di Nairobi in 3’59”77. Chepchirchir ha migliorato i record personali sugli 800 metri con 1’58”23 al Grifone meeting di Grosseto e sui 1500 metri con 3’58”96 a Hengelo.
Il team australiano sarà rappresentato da Jessica Hull e da Linden Hall con la prima che ha migliorato il record dell’Oceania con 3’57”29 al Golden Gala di Firenze. Hall ha corso più velocemente della connazionale fermando il cronometro in 3’57”27, ma da seguire anche Niki Hiltz, campionessa statunitense a Eugene lo scorso Luglio.
L’Italia schiera il trio formato da Gaia Sabbatini, Sintayehu Vissa e Ludovica Cavalli con la prima brillante semifinalista alle Olimpiadi di Tokyo con 4’02”25 che ha migliorato il record personale al meeting di Chorzow con 4’01”24 lo scorso 16 Luglio.
Vissa ha migliorato il record italiano indoor sul miglio detenuto da Gabriella Dorio fermando il cronometro in 4’24”54 a New York. Cavalli ha migliorato i record personali sui 3000 metri indoor con 8’44”40 a Metz e sui 1500 metri con 4’03”04 al Golden Gala di Firenze.
800 metri maschili
Emmanuel Wanyonyi proverà ad aggiungere il primo titolo mondiale a livello assoluto due anni dopo il successo nella rassegna iridata under 20 a Nairobi. Wanyonyi detiene il miglior tempo tra gli iscritti con il record personale di 1’43”27 realizzato nella Diamond League di Parigi. Il diciottenne keniano ha vinto altre tre gare in questa stagione al Kip Keino Classic di Nairobi in 1’43”32, nella tappa della Diamond League di Nairobi in 1’44”36 e ai Trials keniani di Nairobi in 1’44”09.
Emmanuel Korir difenderà il titolo mondiale conquistato un anno fa a Eugene in 1’43”71. Korir ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo e le ultime due edizioni della finale della Diamond League a Zurigo.
Il team keniano sarà rappresentato dal vice campione mondiale under 20 Alex Ngeno Kipngetich e dall’argento olimpico Ferguson Cheruiyot Rotich, che si sono piazzati secondo e terzo ai Trials keniani rispettivamente con 1’44”21 e 1’44”71.
Wycliffe Kinyamal ha stabilito il tempo più veloce al mondo con 1’43”22 nella tappa della Diamond League di Montecarlo, ma non gareggerà ai Mondiali di Budapest dopo il quarto posto ai Trials keniani. Kinyamal farà parte della sfaffetta 4×400 keniana.
L’algerino Djamel Sedjati e il canadese Marco Arop, argento e bronzo ai Mondiali di Eugene, saranno seri candidati per le medaglie anche a Budapest. Sedjati ha vinto la tappa della Diamond League di Stoccolma in 1’44”59 ed è sceso sotto la barriera degli 1’44” con 1’43”40 a Parigi e 1’43”88 a Montecarlo.
Arop si é piazzato secondo a Parigi in 1’43”30 e terzo in 1’43”51 a Montecarlo e ha vinto il titolo canadese a Langley in 1’44”64.
Un altro atleta algerino, che potrebbe lottare per una medaglia è Slimane Moula, che ha vinto la tappa della Diamond League di Doha ed è sceso due volte sotto la barriera dell’1’44” correndo in 1’43”38 a Parigi e in 1’43”40 a Montecarlo.
La Gran Bretagna sarà rappresentata da un terzetto molto competitivo formato da Max Burgin, Daniel Rowden e Ben Pattison. Burgin, campione europeo under 18 a Gyor 2018, ha stabilito il personale stagionale di 1’43”85 nella tappa della Diamond League di Londra.
Rowden, vice campione europeo under 23 a Bydgoszcz 2017, ha vinto al meeting di Lignano Sabbiadoro con 1’44”29 e ha migliorato il record personale con 1’43”95 a Montecarlo. Pattison ha stabilito il personale con 1’44”02 al meeting di Londra.
Il team francese sarà guidato dal vice campione europeo indoor Benjamin Robert, che ha migliorato il personale con 1’43”48 al meeting di Parigi Charlety, Yanis Meziane, campione europeo under 23 a Espoo e autore di un buon 1’44”30 a Montecarlo, e il finalista olimpico Gabriel Tual, che ha stabilito il personale di 1’44”46 a Madrid.
Gli altri atleti da seguire sono lo statunitense Bryce Hoppel, bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado 2022 e campione statunitense in questa stagione a Eugene, e l’australiano di origini sudanesi Joseph Deng, neo primatista nazionale con 1’43”99 nel meeting francese di Decine nello scorso luglio, ma soprattutto grande interesse per i tre azzurri a iniziare da Simone Barontini apparso in splendida forma agli assoluti di Molfetta, come pure per il giovanissimo Francesco Pernici e per Catalin Tecuceanu.
800 metri femminili
Keely Hodgkinson proverà ad aggiungere il suo primo titolo mondiale alla sua collezione di medaglie internazionali che comprende le medaglia d’oro agli Europei outdoor di Monaco di Baviera 2022 e nelle ultime due edizioni degli Europei Indoor di Torun 2021 e di Istanbul 2023. La ventunenne britannica ha vinto anche tre medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2021 in 1’55”88, ai Mondiali di Eugene 2022 in 1’56”38 e ai Giochi del Commonwealth di Birmingham 2022 in 1’57”40.
Hodgkinson ha iniziato la stagione outdoor 2023 con una vittoria nel meeting della Diamond League di Parigi Charlety stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 1’55”77. La mezzofondista di Wigan si è piazzata seconda a Losanna in 1’58”37, ha vinto il titolo britannico a Manchester in 1’58”76 e il bronzo europeo under 23 sui 400 metri in 51”76 a Espoo.
Hodgkinson sfiderà la keniana Mary Moraa, che ha vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali di Eugene in 1’56”71 e l’oro ai Giochi del Commonwealth di Birmingham in 1’57”07. Moraa ha vinto tre gare di Diamond League in questa stagione a Rabat in 1’58”93, a Losanna in 1’57”43 e a Chorzow in 1’56”85 e ha migliorato il record nazionale sui 400 metri in 50”38 in occasione della vittoria ai Trials keniani di Nairobi.
La squadra keniana sarà rappresentata anche dalla diciannovenne Peninah Muthoni Mutisya, che ha vinto gli 800 metri ai Trials keniani in 1’59”55 e ha vinto al meeting di Lucerna in 1’55”55, e da Vivian Chebet Kiprotich, che ha migliorato il record personale correndo in 1’58”80 a Huelva e si è piazzata seconda ai Trials keniani e a Lucerna in 1’59”71.
Athing Mu difenderà il titolo mondiale un anno dopo aver vinto a Eugene in 1’56”30 in una stagione 2022 nella quale è rimasta imbattuta in tutte le gare disputate. L’atleta statunitense salì sulla ribalta internazionale nel 2021 quando vinse la medaglia d’oro olimpica in 1’55”21 a Tokyo e la gara di Diamond League a Eugene con il record statunitense di 1’55”04.
Quest’anno Mu ha vinto gli 800 metri al Grand Prix di New York in 1’58”73 e si è piazzata seconda sui 1500 metri in 4’03”44 ai Campionati statunitensi. La sua preparazione per i Mondiali è stata condizionata da un infortunio che ha messo in forse la sua partecipazione.
Jemma Reekie ha stabilito il terzo miglior tempo mondiale dell’anno sugli 800 metri nella tappa della Diamond League di Londra con 1’57”30. La mezzofondista scozzese ha sfiorato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo piazzandosi al quarto posto in 1’56”90.
Natoya Goule Toppin proverà a vincere la sua prima medaglia in una manifestazione globale dopo l’ottavo posto alle Olimpiadi di Tokyo e il quinto posto ai Mondiali di Eugene. La giamaicana ha vinto i Trials giamaicani di Kingston e si è piazzata al terzo posto nella tappa della Diamond League di Chorzow in 1’57”90 e al secondo posto al meeting di Londra in 1’57”61.
L’ugandese Halimah Nakaayi insegue la seconda medaglia ai Mondiali quattro anni dopo aver vinto il titolo mondiale a Doha 2019. Nakaayi ha migliorato il record nazionale correndo in 1’57”62 nella tappa della Diamond League di Londra.
L’australiana Catriona Bisset ha migliorato il suo record dell’Oceania scendendo sotto la barriera dell’1’58” con 1’57”78 al Memorial Skolimowska di Chorzow.
Per l’Italia saranno in gara la romana Eloisa Coiro e la vicentina Elena Bellò, entrambe scese in carriera sotto i 2 minuti. Coiro, laureata in economia all’Università Luiss di Roma, si è piazzata settima in finale agli Europei Indoor di Istanbul, ha vinto il suo terzo titolo italiano a Molfetta e ha migliorato il record personale con 1’59”96 al meeting di Madrid. Bellò ha infranto la barriera dei 2 minuti al Golden Gala del 2022 a Roma con 1’58”97, mentre in questa stagione ha realizzato il miglior tempo di 2’00”61 a Chorzow.
5000 metri uomini
Jakob Ingebrigtsen difenderà il titolo mondiale sui 5000 metri conquistato lo scorso anno a Eugene con 13’09”24 davanti al keniano Jacob Krop e all’ugandese Oscar Chelimo. Ingebrigtsen ha vinto il secondo oro europeo consecutivo sui 5000 metri a Monaco di Baviera e il titolo europeo indoor sui 3000 metri a Istanbul 2023.
La stella norvegese ha stabilito il record europeo sui 5000 metri correndo in 12’48”45 al Golden Gala di Firenze nel 2021.
Lo spagnolo Mohamed Katir doppierà l’impegno correndo i 1500 e i 5000 metri. Katir ha vinto la medaglia d’argento sui 5000 metri alle spalle di Ingebrigtsen agli Europei di Monaco di Baviera. Il mezzofondista spagnolo ha conquistato la vittoria al Golden Gala di Firenze in 12’52”09 precedendo di tre centesimi di secondo l’etiope Yomif Kejelcha. Katir ha migliorato il record europeo di Jakob Ingebrigtsen fermando il cronometro in 12’45”01 al meeting di Montecarlo.
L’etiope Berihu Aregawi ha stabilito il personale e la miglior prestazione mondiale dell’anno con 12’40”45 al meeting di Losanna battendo l’ugandese Joshua Cheptegei e si è piazzato secondo a Montecarlo con 12’42”58. Aregawi ha vinto la finale della Diamond League in Sechselautenplatz a Zurigo nel 2021.
L’ugandese Joshua Cheptegei doppierà l’impegno gareggiando sui 5000 e sui 10000 metri. Cheptegei ha vinto l’oro sui 5000 metri e l’argento sui 10000 metri alle Olimpiadi di Tokyo e ha stabilito i primati del mondo sui 5000m con 12’35”36 a Montecarlo e sui 10000 metri con 26’11”00 a Valencia nel 2020 ma non ha mai centrato la doppietta su entrambe le distanze nella stessa edizione di una grande rassegna come Olimpiadi e Mondiali. In questa stagione Cheptegei ha corso in 12’53”61 a Firenze e in 12’41”61 a Losanna.
Hagos Gebrihwet punta a vincere la quarta medaglia sui 5000 metri in una grande rassegna globale dopo aver conquistato il bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e due podi ai Mondiali (argento a Mosca 2013 e bronzo a Pechino 2015).
Il team keniano sarà guidato da Jacob Krop, che ha vinto l’argento ai Mondiali di Eugene l’anno scorso. Krop si è rivelato l’anno scorso in occasione del secondo posto al Golden Gala di Roma in 12’46”79 prima di vincere la tappa della Diamond League di Bruxelles in 12’45”71. Quest’anno Krop si è aggiudicato i Trials keniani di Nairobi e ha stabilito il personale stagionale con 12’46”02 a Montecarlo.
Gli altri principali protagonisti sono il canadese Mohamed Ahmed, medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha 2019 e argento alle Olimpiadi di Tokyo 2021, il guatemalteco Luis Grijalva, quarto ai Mondiali di Eugene 2022 e primatista nazionale con l’eccellente 12’52”97 realizzato nell’edizione di quest’anno del Golden Gala di Firenze, lo spagnolo di origini burundesi Thierry Ndikumweanyo, atleta in grado di correre i 3000 metri con 7’25”93 a Montecarlo l’anno scorso, e il francese Jimmy Gressier, neo primatista nazionale con 12’56”09 a Montecarlo e campione europeo under 23 sui 5000 e sui 10000 metri a Gavle nel 2019.
5000 metri donne
Faith Kipyegon ha stabilito il primato del mondo sui 5000 metri fermando il cronometro in uno straordinario 14’05”20 nella tappa della Diamond League di Parigi Charlety sette giorni dopo il record del mondo sui 1500 metri a Firenze. Il record dei 5000 metri è stato una sorpresa perché Kipyegon non correva su questa distanza dal 2015. Kipyegon è diventata la seconda atleta dal 1969 a detenere contemporaneamente i due record mondiali sui 1500 e sui 5000 metri dopo la grande campionessa azzurra Paola Pigni.
Kipyegon ha vinto I 5000 metri ai Trials keniani di Nairobi in 14’53”90 e doppierà 1500 e i 5000 metri ai Mondiali di Budapest. L’atleta keniana ha tolto 1 secondo e 42 centesimi di secondo al record del mondo stabilito dall’etiope Letesenbet Gidey, che deteneva il precedente primato con il 14’06”62 a Valencia nel 2020 ed è ancora detentrice del record etiope. Gidey ha stabilito il secondo miglior tempo della sua carriera con 14’07”94 nella gara del record di Parigi piazzandosi al secondo posto alle spalle di Kipyegon.
La campionessa mondiale in carica Gudaf Tsegay insegue il secondo titolo mondiale consecutivo sui 5000 metri dopo il successo a Eugene in 14’46”23. Tsegay ha vinto anche il bronzo olimpico a Tokyo 2021 in 14’38”79. Nel corso dell’ultima stagione indoor Tsegay ha stabilito le migliori prestazioni mondiali dell’anno al coperto sui 1500m con 3’57”47 a Liévin, sul miglio con 4’16”16 a Torun e sui 3000 metri con 8’16”69 a Birmingham. Durante l’attuale stagione all’aperto Tsegay ha vinto i 5000 metri nel meeting della Diamond League di Londra migliorando il record personale con 14’12”29 e i 1500 metri a Chorzow in 3’54”03.
Beatrice Chebet ha vinto due gare di Diamond League in questa stagione sui 3000 metri a Oslo con 8’25”01 e sui 5000 metri a Stoccolma con 14’36”52 e si è piazzata seconda sui 5000 metri a Londra in 14’12”92. Nelle ultime due stagioni l’atleta keniana ha conquistato l’argento sui 5000 metri ai Mondiali di Eugene, l’oro sui 5000 metri ai Giochi del Commonwealth di Birmingham e il Trofeo della Diamond League sui 5000 metri a Zurigo nel 2022 e la medaglia d’oro ai Mondiali di corsa campestre a Barthurst dello scorso Febbraio.
La squadra keniana schiera anche Margaret Chelimo, vincitrice di due medaglie ai Mondiali (argento sui 5000 metri a Doha 2019 e bronzo sui 10000 metri a Eugene 2022), e Lilian Kasait Rengeruk, vincitrice del titolo africano sui 5000 metri e atleta accreditata di record personali di 8’25”90 sui 3000 metri a Oslo e di 14’23”05 sui 5000m a Parigi in questa stagione.
La campionessa olimpica dei 5000 metri e dei 10000 metro Sifan Hassan si è piazzata al terzo posto sulla distanza più breve al meeting di Londra stabilendo il record europeo con 14’13”42.
Ejgayehu Taye si é piazzata al terzo posto sui 5000 metri in 14’13”31 nella tappa della Diamond League di Parigi.
La squadra statunitense è guidata da Alicia Monson, seconda classificata ai Campionati nazionali a Eugene e primatista nazionale con 14’19”45 nella tappa della Diamond League di Londra mentre tra le azzurre attesissima Nadia Battocletti che sembra nella condizione del settimo posto alle Olimpiadi di Tokyo 2021, e poi Ludovica Cavalli che doppierà la fatica dei 1500 metri.
10.000 metri uomini
Il campione uscente torna anche nella gara maschile, con l’ugandese Joshua Cheptegei a caccia del suo terzo titolo mondiale consecutivo sui 10.000 metri. Il primatista mondiale dei 5000m e dei 10.000m ha dovuto superare un infortunio dai Campionati del Mondo dello scorso anno in Oregon, ma è tornato in forma ai Campionati del Mondo di corsa campestre di febbraio, conquistando il bronzo a Bathurst dietro al compagno di squadra Jacob Kiplimo e all’etiope Berihu Aregawi.
Cheptegei ha fatto il suo ritorno in pista al meeting della Diamond League di Firenze, arrivando quarto nei 5000m, e ha corso di nuovo su questa distanza a Losanna, arrivando secondo dietro Aregawi dopo un emozionante scontro che ha prodotto la sesta e la settima prestazione più veloce di tutti i tempi sui 5000m.
Mentre Cheptegei non ha ancora disputato i 25 giri in questa stagione, Aregawi è il leader mondiale grazie al 26’50″66 con cui ha vinto i Trials dei Campionati Mondiali di Nerja in Etiopia. Aregawi, il primatista mondiale dei 5 km che lo scorso anno si è classificato settimo nella finale mondiale dei 10.000 m, ha battuto il campione olimpico Selemon Barega per un secondo a Nerja e i due migliori di questa stagione si scontreranno nuovamente a Budapest.
Aregawi, che a marzo ha corso in 26:33 a Laredo per la seconda prestazione più veloce della storia sui 10 km, ha anche migliorato il suo PB sui 5000m quest’anno, correndo in 12’40″45, un crono che lo pone al quinto posto nella lista mondiale di tutti i tempi, per vincere a Losanna.
Oltre alla vittoria olimpica a Tokyo, Barega è medaglia d’argento sui 5000m ai Campionati del Mondo 2019 di Doha e ha vinto il titolo mondiale indoor sui 3000m a Belgrado lo scorso anno. Il 23enne, che ha iniziato l’anno con una vittoria nel cross country a Elgoibar e si è piazzato al 12° posto ai Campionati mondiali di cross country, ha corso tre volte nel circuito della Diamond League in questa stagione. Dopo il secondo posto nei 3000m a Doha con un PB di 7:27.16, si è piazzato al nono e al quinto posto nei 5000m rispettivamente a Firenze e a Losanna. Nei testa a testa sui 10.000m contro il connazionale Aregawi, Barega è in vantaggio per 4-1.
A loro si aggiunge nella squadra etiope Yismaw Dilu, il diciassettenne che ha conquistato il terzo posto nella prova nazionale in 27:08.85, il secondo tempo più veloce di sempre per un atleta U18.
Anche il primatista mondiale di mezza maratona Kiplimo avrebbe potuto partecipare, ma il 22enne, che a febbraio è succeduto al compagno di squadra Cheptegei come campione del mondo di corsa campestre, si è ritirato dai campionati a causa di un infortunio al bicipite femorale subito in allenamento all’inizio di agosto.
Il campione statunitense Woody Kincaid è terzo nella top list di questa stagione grazie al PB di 27:06.37 ottenuto in California a marzo, mentre il canadese Mohammed Ahmed, argento olimpico dei 5000m, che ha conquistato i primi otto posti nelle ultime tre finali mondiali dei 5000m e dei 10.000m, cercherà di farsi valere.
La squadra keniana comprende il vincitore dei trials nazionali Nicholas Kipkorir, che ha corso il suo PB di 26:58.97 nel 2020. Il campione europeo italiano Yeman Crippa torna sul palcoscenico dei Campionati del Mondo dopo l’ottavo posto ottenuto a Doha nel 2019.
10.000 metri donne
Come ai Giochi Olimpici di Tokyo, la versatile stella olandese Sifan Hassan è iscritta ai Campionati mondiali di atletica leggera di Budapest 23 per i 1500m, i 5000m e i 10.000m. La 30enne ha lasciato il Giappone con due medaglie d’oro, nei 5000m e nei 10.000m, e un bronzo nei 1500m.
Da allora ha anche vinto la maratona di Londra con il record nazionale di 2’18″33 al suo debutto sulla distanza in aprile, nonostante si fosse fermata a metà gara.
Il suo ritorno in pista si è tradotto in una vittoria in 29’37″80 sui 10.000 m a Hengelo in giugno, la terza prestazione più veloce della sua carriera e l’ottava più veloce di tutti i tempi, ma nemmeno questo è sufficiente per guidare la top list di questa stagione, in un anno in cui un record di sei donne è sceso sotto le 30 ore. Il primo posto è occupato dalla campionessa mondiale dei 5000m Gudaf Tsegay, che ha realizzato un personale di 29’29″73 ai Trials etiopi per i Campionati del Mondo di Nerja, poche settimane dopo la corsa di Hassan a Hengelo.
Alla sua seconda gara in assoluto su questa distanza, Tsegay è diventata la quarta atleta di 10.000 metri femminile più veloce della storia. Come Hassan, Tsegay ha un’autonomia impressionante – la 26enne ha conquistato l’argento mondiale dei 1500m lo scorso anno e detiene il record mondiale indoor sulla distanza – e ora fa il suo debutto in un campionato importante su 25 giri di pista. Come Hassan, anche Tsegay è iscritta ai 5000m di Budapest, ma questa volta l’etiope rinuncia ai 1500m.
Resta da vedere se la Hassan, che quattro anni fa ha vinto i titoli mondiali nei 1500m e nei 10.000m a Doha, gareggerà su tutte e tre le distanze. I 10.000m femminili sono la prima finale su pista dei campionati, che si tiene la sera del primo giorno circa otto ore dopo le manche dei 1500m, e le possibilità di medaglia della Hassan sono maggiori nelle gare più lunghe.
Si tratta di due dei quattro corridori di 10.000 metri più veloci di tutti i tempi e il campo di gara presenta anche il più veloce. La compagna di squadra di Tsegay, Letesenbet Gidey, detentrice del record mondiale con il suo straordinario 29’01″03 stabilito nel 2021, ha corso poco quest’anno, ma è iscritta ai 10.000 e ai 5.000 metri di Budapest.
La squadra etiope presenta anche altri talenti, come Ejgayehu Taye e Lemlem Hailu, che si sono classificati rispettivamente secondo e terzo dietro Tsegay nella gara di prova dei Campionati del Mondo.
La keniana Grace Loibach Nawowuna ha corso in 29’47″42 al suo debutto sui 10.000 metri, arrivando seconda dietro Hassan a Hengelo. La diciannovenne, che si è classificata quarta ai Campionati mondiali di corsa campestre di Bathurst, fa ora il suo debutto su pista ai campionati maggiori. Terza nella classifica stagionale, Nawowuna è l’ottava atleta dei 10.000 metri più veloce di tutti i tempi.
Anche Eilish McColgan ha avuto una svolta nei 10.000m nel 2023 e ha corso un record britannico di 30’00″86 in California a marzo. La statunitense Alicia Monson si è classificata seconda in quella gara con il record dell’area di 30’03″82 e torna ai Campionati del Mondo insieme alla campionessa statunitense Elise Cranny.