Fantastica impresa di Leonardo Fabbri nella finale del getto del peso dei campionati del mondo di Budapest, con il lanciatore azzurro che ha conquistato una splendida medaglia d’argento grazie alla sua prima volta oltre i ventidue metri, con un lancio a 22,34 e un altro molto vicino ai 23 ma nullo di un soffio.

Meno fortunata la prestazione del campione europeo indoor, Zaine Weir, che ha chiuso in undicesima posizione con 19,99.

Le dichiarazioni di Fabbri: “Pazzesco! Sogno questa gara da una vita da quando ho iniziato a fare atletica da piccolo. Con la mia famiglia ho sempre guardato Mondiali e Olimpiadi in tv, ho sempre sognato di salire su un podio e fare il personale in maglia azzurra. Non vedo l’ora di andare in camera da solo e piangere come un bambino. Ho trovato la forza nella mia testa, perché sapevo di valere un risultato del genere. Quest’anno avevo fatto bene però mancava qualcosa e avrei dovuto farlo oggi, non poteva esserci occasione migliore. Al mattino ho avuto un po’ di problemi con la pedana, oltre al ritardo, e non mi sono riscaldato bene.

In serata invece sentivo una fiducia totale, ho preso in mano il peso da 7,260 chilogrammi e mi sembrava una pallina da tennis. Non pensavo al secondo posto, però volevo fare ventidue metri, era quello il mio obiettivo. Sapevo di stare benissimo, mai stato così in forma come adesso. Mi sono tolto un bel sasso dalle scarpe, perché in maglia azzurra mi era sempre mancato questo guizzo. Vorrei abbracciare quel Leonardo Fabbri che un paio di anni fa e l’anno scorso ha sofferto, non aveva tanta voglia di lanciare. Quel ragazzo che a sei anni ha cominciato con l’atletica e si divertiva. Dopo essere rimasto fuori di poco dalle finali di Mondiali e Olimpiadi, con occasioni perse, non vedo l’ora di abbracciare il mio tecnico Paolo Dal Soglio.”

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