Il greco Miltiadis Tentoglou ha vinto il primo oro mondiale outdoor della sua carriera con un salto da 8.52m, che gli ha permesso di battere di due soli centimetri il giamaicano Wayne Pinnock, campione NCAA nel 2022. L’altro giamaicano Tajay Gayle ha conquistato la medaglia di bronzo con 8.27m quattro anni dopo il trionfo ai Mondiali di Doha con il record giamaicano di 8.69m.

Tentoglou ha cominciato la gara con un salto da 8.50m al primo tentatvo. Pinnock ha subito risposto con 8.40m sempre alla prima prova. Il giamaicano ha saltato 8.50m al secondo tentativo prendendo il comando della gara grazie al secondo miglior salto. Gayle ha fatto registrare 8.17m, ma il connazionale McLeod lo ha superato con 8.27m salendo al terzo posto.

Gayle ha pareggiato la misura di McLeod ma si è inserito in zona podio grazie al secondo miglior salto.

Tentoglou ha concluso la gara con il salto della vittoria di 8.52m al sesto tentativo a così, a soli 25 anni, ha chiuso già il cerchio che porta alla reale immortalità nell’atletica, quella raggiunta anche da Gianmarco Tamberi nell’alto, dell’aver vinto tutti i più importanti trofei conquistabili.

Miltiadis Tentoglou: “L’unica medaglia d’oro che mancava alla mia collezione ora è mia. Sono rimasto calmo dopo il salto da 8.50m al primo tentativo. Ero sicuro che Pinnock sarebbe riuscito a migliorarsi. E’ un atleta molto forte e ha ancora molti margini di miglioramento in futuro. Volevo sapere più di 8.50m e ci sono riuscito all’ultimo tentativo, ma ho perso la possibilità di realizzare un salto ancora più lungo. E’ stata una grande competizione, una grande lotta. La gara è stata migliore dell’anno scorso. Ora voglio difendere tutti i miei titoli”.

Pinnock ha finite la competizione con un salto da 8.38m al sesto tentativo, superiore al suo personale precedente a questi campionati.

Wayne Pinnock: “Quando Tentoglou ha tirato fuori il grande salto, non riuscivo a crederci, ma so di cosa sia capace. Sono contento della medaglia d’argento. E’ un sogno che si avvera. In passato ho visto saltare atleti come Tentoglou mi ha dato la motivazione per raggiungere i vertici mondiali quando ero ragazzino. Ora sono contento di essere arrivato a questi livelli”.

400 ostacoli donne

La fuoriclasse olandese Femke Bol ha vinto il suo primo titolo mondiale della sua carriera sui 400 metri ostacoli stabilendo il secondo miglior tempo della sua carriera con 51.70. In carriera Bol ha corso più velocemente soltanto in occasione della vittoria al meeting della Diamond League di Londra con il record europeo di 51”45. Bol ha riscattato la delusione di cinque giorni fa quando è caduta a pochi metri dal traguardo quando era in lotta per la medaglia d’oro nella staffetta 4×400 mista.

Bol ha aggiunto questo oro al suo palmares che comprende gli ori sui 400 metri ostacoli, sui 400 metri e nella staffetta 4×400 agli Europei di Monaco di Baviera, il doppio oro nei 400 metri agli Europei indoor di Torun 2021 e di Istanbul 2023, il bronzo olimpico di Tokyo 2021 e l’argento mondiale di Eugene 2022 sui 400 metri ostacoli. Lo scorso Febbraio l’olandese volante ha battuto il primato mondiale sui 400 metri indoor di Jarmila Kratochvilova con 49”26 ai Campionati nazionali di Apeldoorn.

Femke ha ricevuto il tifo del suo fan club presente in questi giorni al National Athletics Stadium.

Femke Bol: “Non è stato facile dimenticare cosa fosse successo negli ultimi metri della staffetta mista. Sapevo che i 400 metri ostacoli sarebbero stati l’occasione per mettermi in luce ed ero fiduciosa. Ho sentito la forza per riuscire a vincere. Sono contenta di gareggiare qui a Budapest e questo mi ha aiutato a ritrovare il focus. Sono partita forte e sono riuscita a tenere il mio ritmo. Penso di aver corso la miglior prima parte di gara di sempre. Ho avuto bisogno di finire al meglio la gara e ci sono riuscita agevomente

Shamier Little ha vinto la sua seconda medaglia d’argento con 52”80 otto anni dopo il secondo posto nell’edizione della rassegna iridata di Pechino 2015.

La giamaicana Rushell Clayton ha conquistato la medaglia di bronzo migliorando il record personale con 52”81 ed è salita ancora sul terzo gradino del podio iridato quattro anni dopo la medaglia di bronzo nell’edizione di Doha 2019.

Rushell Clayton: “Ho corso la miglior gara della mia vita. Quando vinsi la medaglia di bronzo ai Mondiali di Doha, era stato più facile. Sono riuscita a migliorare due volte il mio personale a Budapest e non potrei essere più felice. Sapevo che Femke avrebbe corso davanti a noi ma che le altre avversarie avrebbero corso vicine Ero semplicemente concentrata su me stessa. Mi sono detta durante la gara durante la gara che avevo bisogno di spingere ancora più forte perché volevo vincere la medaglia”.

Kemi Adekoya del Barhein ha migliorato il record asiatico per la terza volta in questi campionati con 53”09.

La statunitense Anna Cockrell si è piazzata al quinto posto migliorando il record personale. L’azzurra Ayomide Folorunso ha concluso la sua prima finale iridata al sesto posto stabilendo il secondo miglior tempo della sua carriera con 54”19 dopo aver migliorato il record italiano in semifinale con 53”89. Il tempo di Ayo è migliore di tre centesimi di secondo rispetto al precedente record italiano realizzato in occasione degli Assoluti di Molfetta con 54”22.

Ayomide Folorunso: “E’ solamente un mattoncino per continuare a crederci e a lavorare. Forse ci ho messo troppa foga per continuare a spingere. E’ stato un piacere aver corso con le migliori al mondo. La prossima volta proverò a fare meglio”.

Finale 100 metri ostacoli femminili

La trentunenne giamaicana Danielle Williams ha vinto il secondo titolo mondiale della sua carriera sui 100 metri ostacoli otto anni dopo il primo oro conquistato a Pechino 2015. Williams ha fermato il cronometro in 12”43 precedendo di un solo centesimo di secondo la campionessa olimpica Jasmine Camacho Quinn. Kendra Harrison ha conquistato il bronzo in 12”46 dopo gli argenti ai Mondiali di Doha 2019 alle Olimpiadi di Tokyo 2021. La primatista delle Bahamas Devynne Charlton si è piazzata al quarto posto in 12”52 davanti alla campionessa NCAA Ackera Nugent (quinta in 12”61), allla primatista mondiale Tobi Amusan (sesta in 12”62), alla campionessa europea under 23 Ditaji Kambundj (12”70) e alla campionessa mondiale di Doha 2019 Nia Ali (12”76).

Williams ha realizzato il quinto miglior tempo della sua carriera. La caraibica ha un personale di 12”32 realizzato nella tappa della Diamond League nel 2019.

Danielle Williams: “Sapevo che sarebbe stata una gara difficile. Sono venuta sapendo di poter vincere. Ho dato tutto quesllo che avevo. Non so come ho fatto a vincere contro un campo di partenti formidabile. Le mie partenze sono sempre state molto buone. I finali di gara sono sempre stati il mio problema”.

Jasmine Camacho Quinn ha vinto l’argento dopo il bronzo di Eugene dell’anno scorso:

Jasmine Camacho Quinn: “Non sono delusa. Dopo aver vinto il bronzo ai Mondiali di Eugene, ora ho vinto l’argento. Aggiungendo l’oro olimpico di Tokyo ho una collezione completa di medaglie della quale essere orgogliosa”.

400 metri maschili

Il ventunenne giamaicano Antonio Watson ha vinto il titolo mondiale dei 400 metri in 44”24 con una grande rimonta sul rettilineo finale stabilendo il secondo miglior tempo dalla sua carriera. Il trionfo di Watson è arrivato 15 minuti dopo la vittoria della connazionale di Danielle Williams sui 100 metri ostacoli.

Watson diventa il primo giamaicano a conquistare l’oro sui 400 metri dai tempi di Bert Cameron nell’edizione inaugurale di Helsinki nel 1983.

Watson vinse il titolo mondiale under 18 a Nairobi nel 2017 e l’argento alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires nel 2018 sui 200 metri. E’ allenato da Glenn Mills, che in passato guidò Usain Bol e Yohan Blake e ora segue Zharnel Hughes. Watson aveva un record personale prima dei mondiali di 44”54 e si è migliorato con un eccellente 44”13 nella semifinale di questi mondiali diventando il terzo quattrocentista giamaicano più veloce della storia dopo Rusheen McDonald (43”93) e Ackeem Blomfield (43”94).

Antonio Watson: “Negli ultimi 50 metri non ho visto gli altri atleti. Mi sono concentrato su me stesso. Non ho segreti a riguardo della mia vittoria. Sono orgoglioso di aver regalato l’oro alla Giamaica. E’ una stagione straordinaria per me. Dopo il titolo mondiale under 18 a Nairobi 2017 è fantastico aver vinto il mio primo titolo mondiale da senior. Il mio allenatore mi ha consigliato ciò che avevo bisogno di fare e sono riuscito a mettere in pratica i suoi insegnamenti. La concentrazione è ora tutta sulla staffetta 4×400”.

Il britannico Matthew Hudson Smith ha vinto l’argento in 44”31 dopo aver migliorato lo storico record europeo di Thomas Schoenlebe con 44”26 nella semifinale.

Matthew Hudson Smith: “Sono venuto a Budapest con l’obiettivo di vincere la medaglia d’oro. Non sono mai del tutto soddisfatto. Voglio sempre qualcosa di più. Per l’anno prossimo ho grandi obiettivi, sperando di rimanere in salute. Ho vinto il bronzo ai Mondiali di Eugene, l’argento quest’anno. L’anno prossimo punto all’oro alle Olimpiadi di Parigi”.

Lo statunitense Quincy Hall, campione NCAA nel 2019, ha vinto il bronzo in 44”37 precedendo di due centesimi di secondo il connazionale Vernon Norwood (44”39).

Kirani James aveva tagliato il traguardo al quinto posto ma è stato squalificato successivamente per invasione di corsia.

Il giamaicano Sean Bailey si è piazzato al quinto posto in 44”96. Il campione europeo under 23 Harvard Bentdal Ingvaldsen si è piazzato al sesto posto in 45”08 pochi giorni dopo aver migliorato il record norvegese con 44”39 nelle batterie.

Wayde Van Niekerk ha chiuso la finale in 45”11, suo secondo tempo più lento in questa stagione.

Lancio del martello femminile

La campionessa del Commonwealth Camryn Rogers ha vinto la prima medaglia d’oro per il Canada in questi campionati conquistando il titolo iridato nel lancio del martello con 77.72m al primo tentativo. Il paese nord americano ha fatto doppietta nel martello dopo il successo del connazionale Ethan Katzberg i campo maschile.

Rogers ha fatto registrare altri quattro lanci oltre i 74 metri. Questa la serie completa della canadese: 77.07m, 76.75m, 75.68m, 76.22m e 74.92m.

Camryn Rogers: “Ethan Katzberg ha aperto la strada con la sua medaglia d’oro. Il Canada si sta facendo conoscere in tutto il mondo nel martello. Aver vinto questa medaglia per il Canada significa tutto per me. Sono davvero orgogliosa di rappresentare il mio paese sulla scena mondiale. Non si sa mai cosa può succedere nel giorno della finale. Tutto è possibile e questo rende così emozionante i campionati. Bisogna essere sempre pronti per realizzare il miglior lanci. Essere riuscita a lanciare in modo regolare e a realizzare una delle migliori serie della mia carriera dimostra che sto facendo molto bene. Non potrei essere più felice.”

La statunitense Janee Kassanavoid si è portata al secondo posto con 76.00m nel secondo tentativo e si è migliorata con 76.38m al terzo tentativo. La connazionale DeAnna Price, campionessa mondiale a Doha 2019 e terza martellista della storia con 80.31m, ha iniziato la gara con due nulli prima di realizzare il lancio della medaglia di bronzo con 75.41m al quinto tentativo.

L’azera Hanna Skydan, che ha stabilito il record nazonale con 77.10m nelle qualificazione, si è piazzata quarta con 74.18m davanti alla campionessa mondiale under 20 Silja Kosonen, quinta con 73.89m. Sara Fantini è stata eccellente sesta con il personale stagionale di 73.85m un anno dopo il quarto posto ai Mondiali di Eugene e il bronzo agli Europei di Monaco di Baviera. L’atleta di Fidenza ha esordito con un lancio da 71.94m prima di realizzare 73.85m, 69.42m, 71.79m e 71.82m nei successivi lanci.

Sara Fantini: “Sono contenta di esserci sempre anche se un pà brucia perché non sono riuscita a trovare l’incastro giusto nella tecnica. La condizione fisica era un po’ migliore di questa, non eccessivamente, ma sarebbe stata sufficiente per strappare qualche posizione. Niente di eccessivo ma sarebbe stato bello. Vediamo cosa mi riserva il futuro, ma sono soddisfatta perché sono riuscita a confermarmi. E’ mancata solo la ciliegina sulla torta, ma ho fatto il personale. Questa misura vale tanto”.

La Spagna ha fatto l’en plein vincendo i 20 km e i 35 km di marcia sia in campo maschile sia in campo femminile con le doppiette di Alvaro Martin e di Maria Perez.

35 km di marcia maschile femminile

Perez ha completato la doppietta vincendo la 35 km con il record dei campionati di 2h38’40” precedendo di oltre due minuti la campionessa in carica Kimberly Garcia (2h40’52”). Garcia conquistò il titolo mondiale a Eugene nella 35 km stabilendo il record sudamericano di 29 sedcondi con 2h37’15” al Campionato Europeo a squadre di Podebrady con 2h37’15” lo scorso Maggio.

Maria Perez: “Non avrei mai pensato di poter vincere due medaglie d’oro.E’ stata dura ma il duro lavoro ha pagato. Ho avuto un problema alla coscia dopo la 20 km e non ero sicuro di poter gareggiare anche nella 35 km, ma sono riuscito a tenere duro. Mi sentivo fiducioso per la tecnica e ho voluto mantenere un buon ritmo per tutta la gara. Non volevo causare danni alla mia coscia e ho marciato facilmente negli ultimi 4-5 km. Questo è un grande risultato, non solo per me ma per tutto il team spagnolo. Ho sentito la gente gridare il mio nome lungo il percorso”.

La doppia campionessa dei 20 e dei 35 km Antigoni Ntrisimpoti ha conquistato la medaglia di bronzo per la Grecia in 2h43’22” battendo la
brasiliana Viviane Lyra, che ha migliorato il record nazionale con 2h44’40”.

35 km di marcia maschile

Alvaro Martin ha bissato il successo della prima giornata vincendo anche la 35 km di marcia stabilendo il record nazionale con 2h24’30”. Martin ha piazzato l’attacco decisivo all’ultimo chilometro. Grazie alle doppiette di Martin e Perez la Spagna fatto l’en plein di titoli nella marcia. Il canadese Evan Dunfee ha tagliato il traguardo al quarto posto in 2h25’28”.
Alvaro Martin: “Nell’ultimo chilometro ho dovuto spingere forte perché ero molto stanco. La 35 km è stata molto più dura da vincere rispetto alla 20 km. E’ un giorno straordinario per lo sport spagnolo perché abbiamo fatto la storia con le nostre quattro medaglie”.

Christopher Linke ha tagliato il traguardo in quinta posizione con il record tedesco di 2h25’35” precedendo il giapponese Tomohiro Noda (sesto in 2h25’50”), il campione mondiale i carica della 35 km di Eugene 2022 e oro olimpico della 20 km Massimo Stano (settimo in 2h25’59”) e lo svedese Perseus Karlstrom (ottavo in 2h27’03”). Andrea Agrusti ha concluso la gara al quindicesimo posto in 2h30’32” precedendo una posizione Riccardo Orsoni (2h31’41”).

Massimo Stano: “Oggi non ha gareggiato mio fratello, ma ho gareggiato io. Mi sono divertito. Ho dato il massimo e anche di più. Sono chiaramente rammaricato, ma in parte contento per essere riuscito ad esprimermi, forse no al meglio di come mi sono allenato ma per quello che potevo fare oggi”.

Semifinali 200 metri maschili

Il due volte campione mondiale dei 200 metri Noah Lyles ha realizzato il miglior tempo sui 200 metri con 19”76. Lyles insegue l’obiettivo di diventare il primo velocista a vincere 100 e 200 metri nella stessa edizione dei Mondiali dai tempi di Usain Bolt nell’edizione del 2015 a Pechino. Alexander Ogando si è qualificato per la finale dei Mondiali per la seconda edizione consecutiva con 20”02 battendo l’ugandese Tarsis Orogot (20”26).

Questa semifinale è stata ritardata a causa di un incidente avvenuto al di fuori dello stadio, nel quale due navette per trasportare gli atleti dal campo di riscaldamento allo stadio si sono scontrate. L’incidente ha causato un infortunio al giamaicano Andrew Hudson, che è stato colpito da una scheggia di vetro. Hudson ha corso lo stesso la semifinale in 20”38. In seguito al ricorso della federazione giamaicana Hudson è stato ammesso a gareggiare nella finale. Per questo ci saranno nove finalisti.

Il vice campione olimpico Kenneth Bednarek si è imposto nella seconda semifinale in 19”96 precedendo di un solo centesimo di secondo l’argento mondiale di Budapest Letsile Tebogo (19”97). Erryion Knighton è sceso sotto i 20 secondi con 19”98 vincendo la sua semifinale davanti al bronzo mondiale dei 100 metri Zharnel Hughes (20”02). André De Grasse e Joseph Fahnbulleh si sono qualificati per ripescaggio correndo in 20”10 e in 20”21 nella terza semifinale.

Semifinali 200 metri femminili

La campionessa statunitense Gabrielle Thoams è stata la più veloce delle tre semifinali con 21”97 precedendo la campionessa mondiale di Doha 2019 Dina Asher Smith (22”28)

La due volte campionessa NCAA Julien Alfred si è imposta nella seconda semifinale con 22”17 battendo Daryll Neita, che ha migliorato il personale con 22”21.

La giamaicana Shericka Jackson si è presa la rivincita sulla campionessa mondiale dei 100 metri Sha’Carri Richardson aggiudicandosi la terza semifinale dei 200 metri in 22”00. Richardson si è piazzata al secondo posto in 22”20. Marie Josée Ta Lou si è qualificata per ripescaggio con il terzo posto in 22”26.

Semifinali 800 metri maschili

Il keniano Emmanuel Wanuonyi ha realizzato il miglior tempo delle tre semifinali degli 800 metri con 1’43”83 battendo lo spagnolo Adrian Ben (1’43”92). Bryce Hoppel si è qualificato per ripescaggio grazie al terzo posto con 1’44”02. L’azzurro Simone Barontini si è piazzato al quinto posto migliorando il record personale con 1’44”34 alle spalle del campione europeo under 23 Yanis Meziane, che ha eguagliato il personale con 1’44”30. Per l’atleta anconetano è il miglior tempo italiano degli ultimi 20 anni.

Simone Barontini: “Gianmarco Tamberi è venuto ad abbracciarmi dopo la gara in zona mista e questo mi ha emozionato molto”.

L’algerino Slimane Moula è sceso sotto la barriera degli 1’44” aggiudicandosi la prima semifinale in 1’43”93 davanti al botswano Tsephiso Maselele (secondo con il personale di 1’44”14), al britannico Ben Pattison (1’44”23), al polacco Mateusz Borkowski (1’44”30) e allo spagnolo Mohamed Attaoui (1’44”35 record personale).

Il canadese Marco Arop si è imposto nella seconda semifinale in 1’44”02 davanti all’algerino Djamel Sedjati (1’44”49), allo spagnolo Saul Ordonez (1’44”74) e all’azzurro Catalin Tecuceanu, che ha migliorato il record personale con 1’44”79 anche se non è bastato per entrare in finale. L’atleta di origini romene aveva un personale precedente di 1’44”83 nella batteria dei Mondiali di Eugene dell’anno scorso.

Batterie 5000 metri maschili

Lo spagnolo Mohamed Katir ha riscattato la delusione per l’eliminazione in semifinale sui 1500 metri con la vittoria nella batteria dei 5000 metri in 13’35”90 davanti all’etiope hagos Gebrhiwet (13’36”15) e al campione mondiale in carica dei 5000m Jakob Ingebrigtsen (13’36”21).

Jakob Ingebrigtsen: “E’ sempre difficile perché bisogna qualificarsi cercando di risparmiare energie per la finale. Ci saranno due giorni di riposo per riposare”.

Mohamed Katir: “Mi sono sentito bene. Ho fatto poca fatica. Sono tranquillo. Sono contento di come sono andati bene gli allenamenti negli ultimi mesi. Ho vinto il bronzo sui 1500 metri ai Mondiali di Eugene ma qui sarà diverso sui 5000 metri.”

Il guatemalteco Louis Grijalva ha realizzato il miglior tempo del turno eliminatorio con 13’32”72 battendo l’etiope Yomif Kejelcha (13’32”83), il canadese Mohamed Ahmed (13’33”16) e l’etiope Berihu Aregawi (13’33”23). Grijalva è nato in Guatemala ma si è trasferito da piccolo negli Stati Uniti con la famiglia.

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