Armand Mondo Duplantis ha vinto il terzo titolo mondiale indoor della sua carriera superando la misura di 6.15m. Il fuoriclasse svedese ha collezionato il settimo oro in una rassegna globale comprendendo anche i due ori ai Mondiali all’aperto di Eugene 2022 e di Budapest 2023 sia alle Olimpiadi di Tokyo 2021 e di Parigi 2024.

Il greco Emmanouil Manolo Karalis ha vinto l’argento migliorando di tre centimetri il record nazionale con 6.05m due settimane dopo la vittoria agli Europei indoor di Apeldoorn. Durante i tentativi di Karalis il DJ ha fatto risuonare le note del sirtaki (famosa danza greca) per accompagnare i salti di Karalis.

Sia Duplantis sia Karalis hanno superato tutte le misure fino a 6.05m al primo tentativo realizzando il “clean-sheet”.

Duplantis ha valicato successivamente la misura di 6.10m al secondo tentativo centrando il suo centesimo salto oltre la barriera dei 6 metri in carriera. Il primatista mondiale ha messo il sigillo sulla gara superando la barriera di 6.15m al primo tentativo, mentre Karalis ha commesso due errori a 6.10m e uno a 6.15m.

Lo statunitense Sam Kendricks ha superato tutte le misure fino a 5.90m aggiudicandosi la medaglia di bronzo. Il saltatore del Mississippi ha commesso due errori a 5.95m e uno a 6.00m.

L’olandese Menno Vloon si è classificato al quarto posto con 5.80m battendo per un numero minore di errori l’australiano Kurtis Marshall e il turco Ersu Sasma.

Duplantis é diventato sempre più personaggio globale al di fuori dei confini dell’atletica. Di recente è diventato pure cantante e ha pubblicato il primo singolo Bop che ha scritto insieme a Emil Berg e Rasmus Wahlgren, che è uno dei produttori con Tobias Danielssoon. Già in passato Mondo aveva partecipato ad un video musicale di Kygo insieme a Desiré Inglander.

Armand Duplantis: “Mi sento bene anche se sono un po’ stanco. Manolo mi ha dato del filo da torcere, ma mi sono divertito. E’ fantastico saltare per la centesima volta oltre la barriera dei 6 metri. E’ un traguardo che volevo raggiungere nella mia carriera. Essere riuscito a superare i 6 metri così tante volte è una sensazione difficile da descivere. Abbiamo regalato un grande spettacolo. E’ bello essere stimolato da un avversario molto competitivo come Manolo. Se salta grandi misure mi sprona a fare sempre meglio. Non so quale sia il mio limite. La Cina mi porta fortuna. L’anno scorso ho realizzato un record del mondo con 6.24m a Xiamen dove tornerò il prossimo 26 Aprile. Gareggerò anche a Shanghai il 3 Maggio. Il mio sogno è gareggiare in uno stadio pieno come il Santiago Bernabeu di Madrid”.

Emmanuouil Karalis: “E’ stata una stagione straordinaria finora per me. Ho realizzato un altro record nazionale. Ho superato quattro volte i 6 metri. Mondo ha detto che non ha mai avuto un avversario in grado di arrivargli così vicino. Per la prima volta ho superato 6.10m e 6.15m. Non vedo l’ora della stagione outdoor. Ora voglio rilassarmi un po’ prima di riprendere la preparazione per le gare all’aperto”.

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Finale 60 metri ostacoli maschili

Il primatista mondiale Grant Holloway ha dominato la finale dei 60 metri ostacoli maschili in 7”42 infliggendo un distacco abissale di 12 centesimi di secondi al vice campione europeo indoor Wilhelm Belocian (7”54). Come direbbe il telecronista di Sky Nicola Roggero ha vinto con un distacco da Giro delle Fiandre. Comprendendo le vittorie nella batteria in 7”49 e nella semifinale in 7”48 Holloway ha allungato la sua striscia vincente a 72 gare consecutive sulla distanza, dove non perde dal 2014, quando era un sophomore, studente al primo anno di high school. Il suo soprannome è Flamingo, che significa fenicottero.

Grant Holloway: “E’ una grande sensazione. Questa vittoria è stata un po’ diversa. Non ho corso molto bene in batteria e in semifinale e ho dovuto ricorrere alla mia esperienza per entrare in finale. Penso di essere il primo atleta della storia ad aver vinto tre titoli indoor e tre titoli outdoor. E’ una statistica straordinaria. Penso che potrei smettere con i 60 metri ostacoli e provare una nuova distanza per la prossima stagione indoor. Ora mi aspettano i 110 metri ostacoli all’aperto. Voglio continuare a lavorare e cercare strade nuove per continuare a vincere e stimolare me stesso e il mio coach per fare ancora meglio”.

Il cinese Liu Junxi ha vinto il bronzo in 7”55 diventando sempre di più l’erede dell’ex primatista mondiale e campione olimpico Liu Xiang.

Lorenzo “Lollo” Simonelli ha corso una grande gara arrivando al quarto posto in 7”60 dopo aver corso la batteria n 7”61 e la semifinale in 7”55 (record stagionale) dopo una preparazione condizionata da un infortunio subito in allenamento a Tenerife.

Lorenzo Simonelli: “Peccato perché mi ero ripreso, stavo bene e puntavo ad altro, il crono per una medaglia era alla mia portata. C’è stato qualche contatto, un po’ di errori in mezzo alla gara, ma fa parte del gioco”.

Finale 60 metri femminili

La svizzera Mujinga Kambundji ha vinto il secondo titolo mondiale sui 60 metri femminili in 7”04 bissando la vittoria di tre anni fa a Belgrado 2022 quando migliorò il record nazionale con 6”96. Nella semifinale aveva fatto fatica qualificandosi con il secondo posto in 7”12 dietro a Patrizia Van der Weken ma in finale ha fatto valere la sua esperienza battendo l’azzurra Zaynab Dosso per due centesimi di secondo. Non tramonta mai Mujinga, che a 32 anni è come il buon vino, come ha detto il telecronista della televisione della Svizzera Italiana Giacomo Menafoglio. Più invecchia, più migliora. Con il suo sorriso sempre stampato sul volto, qualità ereditata dal padre Safuka Kambundji di origini congolesi. Per la famiglia Kambundji potrebbe essere festa grande se anche la sorella Ditaji Kambundji dovesse vincere i 60 metri ostacoli contro avversarie molto agguerrite e pronte a vendere cara la pelle alla bernese.

Mujinga Kambundji: “Sono davvero felice. E’ un grande sollievo. Le batterie e la semifinale non sono andate molto bene. Non ero sicura che sarebbe stato sufficiente per vincere. La tecnica di corsa non è stata efficace nelle batterie dove ho corso in 7”20. Mancava un pò di aggressività. Ero nervosa e piena di adrenalina prima della finale, ma credo che questo mi abbia aiutato. Sembrava quasi come una finale europea. Zaynab è partita forte e ho dovuto concentrarmi sulla mia gara”.

Zaynab Dosso ha vinto la medaglia d’argento in 7”06 dopo le vittorie in batteria in 7”09 (unico tempo del primo turno sotto i 7”10 tra tutte le qualificate) e la semifinale in 7”07. Za, come viene soprannominata la velocista emiliana di origini ivoriane, ha collezionato la sua terza medaglia in una grande manifestazione indoor dopo il bronzo ai Mondiali indoor di Glasgow in 7”05 e l’oro agli Europei indoor di Apeldoorn con il record italiano di 7”01. Dosso è sempre più un personaggio a livello internazionale anche per il suo carattere solare. Durante la conferenza stampa di World Athletics la velocista emiliana di origini ivoriane aveva dichiarato che le piace ballare. Duplantis le ha proposto allora di partecipare al video della sua canzone.

Zaynab Dosso: “Mi aspettavo molto da me stessa ma nei 60 metri la partenza non perdona. Ho sbagliato e ho pagato, però allo stesso tempo sono molto orgogliosa del mio percorso: se penso a tre anni fa, non mi sarei mai aspettata di vincere una medaglia e oggi sono quasi delusa per l’argento, mi fa strano. Volevo quest’oro, per me e per l’Italia, e continuerò a lavorare. In semifinale avevo sbagliato la partenza, poi in finale mi sono detta di mettermi sui blocchi tardi, lo starter ci ha tenuto comunque tanto e mi sono un po’ distratta. È stato difficile correre rilassata, ma sono contenta di non aver mollato. Un pensiero va anche allo staff medico federale, perché sono rimasta ferma una settimana dopo gli Europei per un problema allo scafoide e sono grata di essere riuscita a correre. Per me è un punto di partenza per la stagione all’aperto”.

Patrizia Van der Weken ha vinto la medaglia di bronzo in 7”07 regalando la prima medaglia per il Lussemburgo nella storia dei Mondiali indoor.

Le prime tre degli Europei di Apeldoorn sono salite sul podio anche ai Mondiali di Nanschino. Nella finale in terra cinese erano presenti sei europee più la cinese Xiaojing Lang e la neozelandese Zoe Hobbs.

Ewa Swoboda ha ripetuto il quarto posto di Apeldoorn in 7”09 precedendo la britannica Amy Hunt (7”11). Zoe si è classificata al sesto posto in 7”13 davanti alla primatista Rani Rosius e a Xiaojing Lang, che hanno corso lo stesso tempo di 7”14. In finale non c’erano statunitensi e giamaicane anche se va detto che queste due federazioni non hanno schierato le migliori sprinter, che si stanno concentrando sulla stagione all’aperto.

3000 metri maschili

Jakob Ingebrigtsen ha vinto i 3000 metri maschili in 7’46”09 completando la collezione di titoli con l’unico che ancora mancava alla sua prestigiosa collezione. Il norvegese ha dovuto però sudarsi la vittoria per battere il vice campione olimpico dei 10000 metri Berihu Aregawi, che ha dato del filo da torcere in uno sprint emozionante sul rettilineo finale. Aregawi ha vinto l’argento in 7’46”25, mentre il bronzo è andato all’australiano Ky Robinson (7’47”09).

Ingebrigtsen é sempre più l’uomo per tutte le stagioni essendo un atleta in grado di vincere in pista all’aperto, nelle indoor e nelle corse campestri.

Ingebrigtsen ha vinto tutto ma ha ancora tanti obiettivi da raggiungere. Il prossimo è diventare il secondo atleta della storia dei Mondiali indoor a realizzare la doppietta sui 1500 e sui 3000 metri 26 anni dopo il leggendario etiope Haile Gebrselassie a Maebashi nel 1999 in un’altra era dell’atletica.

Aregawi si era piazzato secondo dietro a Ingebrigtsen in occasione del record etiope di 7’21”28 realizzato sui 3000 metri all’aperto al meeting di Chorzow dove Ingebrigtsen batté il record di Daniel Komen con 7’17”55.

La vittoria di Ingebrigtsen é il ventunesimo oro della sua carriera su tutte le distanze e su tutti i terreni (outdoor, indoor e cross).

Jakob Ingebrigtsen: “Mi sarebbe piaciuto se il ritmo fosse stato più veloce, ma ho deciso di rimanere paziente e vedere cosa succedeva. Mi sento forte nel finale e generalmente ho uno sprint migliore rispetto a quello dei miei avversari. E’ stata una bella lotta, ma ero fiducioso di poter lanciare il mio attacco finale negli ultimi 100 metri. Questo era il mio obiettivo”.

3000 metri femminili

L’etiope Freweyni Hailu si é aggiudicata il titolo mondiale sui 3000 metri femminili in 8’37”21. La statunitense Shelby Houlihan ha vinto l’argento 8’38”26 precedendo l’australiana Jessica Hull di due centesimi di secondo.

Hailu ha collezionato il secondo titolo mondiale indoor della sua sua carriera e la terza medaglia su tutte le distanze del mezzofondo dopo il successo sui 1500 metri a Glasgow 2024 e il secondo posto sugli 800 metri a Belgrado 2022.

Freweyni Hailu: “Mi sono preparata bene per questa manifestazione. Sono davvero felice di aver vinto questa gara. Non sono stata bene prima di venire a Nanchino. Sono rimasta in fondo al gruppo per risparmiare energie prima di lanciare il mio attacco finale. Ora mi sento in salute, L’anno scorso ho vinto i 1500 metri e ora sono felice di questo successo. Dio mi ha aiutato”.

Salto con l’asta femminile

La francese Marie Julie Bonnin ha vinto l’oro mondiale del salto con l’asta femminile eguagliando il record nazionale con 4.75m. La ventitreenne transalpina ha collezionato la sua seconda medaglia di questa stagione invernale dopo il bronzo agli Europei indoor di Apeldoorn.

Le prime tre degli Europei sono salite sul podio anche a Nanchino ma con un ordine di classifica diverso. La vice campionessa europea indoor Tina Sutej ha confermato l’argento di Apeldoorn con 4.70m battendo con la stessa misura ma con un numero minore di errori la medaglia d’oro di Apeldoorn Angelica Moser, che ha regalato alla Svizzera la prima medaglia di questi campionati. La zurighese aveva espresso qualche preoccupazione a riguardo del suo stato di forma a causa di un problema alla caviglia.

Bonnin ha superato la misura di apertura di 4.45m prima di aver bisogno di tre tentativi per superare la quota successiva di 4.60m. La campionessa europea under 23 di Espoo 2023 ha valicato l’asticella a 4.70m alla prima prova, arrivando ad un centimetro dal record personale realizzato a Roubaix lo scorso Febbraio.

Otto astiste erano ancora in gara alla quota di 4.70m. Bonnin, Sutej e Moser hanno superato questa misura a 4.70m alla prima prova, mentre ka campionessa mondiale in carica Molly Caudery ha avuto bisogno di due tentativi per valicare l’asticella a questa quota prima di commettere tre errori a 4.75m e si è piazzata al quarto posto per un numero superiore di errori.

La statunitense Gabriela Leon e la ceca Amalie Svabikova hanno condiviso il quinto posto dopo aver superato 4.45m e 4.60m al primo tentativo, Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo si sono piazzate al settimo posto a pari merito con 4.60m. Le azzurre hanno iniziato la gara superando 4.30m e 4.45m al primo tentativo e 4.60m alla terza prova.

Roberta Bruni: “Rammarico c’è ma neanche troppo. È stata una gara difficile per tutte, a partire dal riscaldamento. Tante interruzioni. Già il salto con l’asta è una gara lunga, oggi è stata lunghissima. Una prova più psicologica che fisica. Ne esco a testa alta”.

Elisa Molinarolo: “Contenta di aver migliorato l’ottavo posto di Belgrado 2022 e di aver ripetuto lo stagionale. È stata una gara davvero complicata per tutte, anche le big non sono andate benissimo. Torno a casa da questo Mondiale con un’esperienza in più”.

Dopo una lunga interruzione causata da un problema ai ritti, Bonnin ha superato 4.75m al secondo tentativo eguagliando il record francese stabilito da Ninon Chapelle nella tappa della Diamond League di Montecarlo nel 2018.

Bonnin é allenata dall’ex astista francese Damiel Dossevi. Dopo la vittoria agli Europei under 23 di Espoo 2023 Bonnin si è classificata all’undicesimo posto alle Oliimpiadi di Parigi.

Marie Julie Bonnin: “Non riesco ancora a crederci. E’ come un sogno. Avevo la sensazione di poter vincere una medaglia ma non l’oro. Quando sono in forma so di poter realizzare questa misura. Abbiamo fatto la scelta giusta e sono davvero orgogliosa. C’erano molte atlete in grande forma. Non mi aspettavo nemmeno di poter saltare qui due mesi fa. La medaglia agli Europei indoor è stata un sollievo. Sono venuta qui sapendo che nessuno sarebbe stato deluso se non avessi fatto bene. Provo tanta felicità. Voglio dimostrare che possiamo divertirci e saltare grandi misure”.

Salto triplo femminile

La cubana Leyanis Perez Hernandez ha conquistato la medaglia d’oro nel salto triplo femminile stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 14.93m nel suo unico tentativo valido. Perez Hernandez ha aggiunto questo titolo alla sua collezione che comprende il bronzo ai Mondiali di Budapest 2023 e l’argento ai Mondiali indoor a Glasgow 2024.

Leyanis Perez Hernandez: “Non mi aspettavo il risultato. Non pensavo di poter vincere con 14.93m nell’unico salto valido. Il mio obiettivo era migliorare la misura dell’edizione dell’anno scorso. Sono contenta della prestazione. Più rivali ci sono, meglio è per raggiungere buone misure. Ho raggiunto le mie migliori misure quando gareggiavo contro Yuimar Rojas, che si è infortunata. Presto tornerà e porterà le emozioni che riesce sempre a suscitare”.

La connazionale Leyanis Povea ha completato la doppietta cubana eguagliando il personale stagionale con 14.57m. La campionessa europea outdoor e indoor Ana Peleteiro Compaoré è salita ancora sul podio vincendo il bronzo con 14.29m due settimane dopo il titolo europeo indoor vinto ad Apeldoorn.

400 metri maschili

Lo statunitense Chris Bailey ha vinto il suo primo titolo mondiale a livello individuale sui 400 metri con 45”08. Il ventiquattrenne statunitense si classifcò al sesto posto sui 400 metri e vinse l’’oro nella staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Parigi, In questa stagione Bailey ha stabilito il miglior tempo mondiale dell’anno con 44”70. Il vincitore del World Indoor Tour Brian Faust ha vinto l’argento eguagliando il personale con 45”57. Jacory Patterson ha completato il podio tutto statunitense piazzandosi al terzo posto con 45”54. Gli Stati Uniti hanno messo a segno la prima tripletta in una gara maschile nella storia dei Mondiali indoor.

Per la seconda volta nella storia della manifestazione iridata indoor la stessa nazione ha piazzato tre atleti sul podio nella stessa gara dopo la tripletta etiope sui 3000 metri femminili a Belgrado 2022.

Il campione europeo indoor Attila Molnar ha ridotto lo svantaggio nei confronti di Patterson nei metri finali ma si è dovuto accontentare del quarto posto in 45”77.

Christopher Bailey: “E’ una bella sensazione aver vinto il mio primo titolo mondiale indoor. Dimostra che il lavoro svolto sta pagando. Spero di fare ancora meglio nel resto della stagione. Sono venuto qui come leader mondiale stagionale ma quella gara si è svolta tempo fa”.

400 metri femminili

La britannica Amber Anning ha vinto i 400 metri femminili in 50”60 riscattando la delusione degli Europei indoor dove era stata squalificata per invasione di corsia. Ad Apeldoorn aveva pianto lacrime amare. Questa volta ha pianto di gioia. Anning ha preceduto per tre centesimi di secondo Alexis Holmes (50”63) dopo un emozionante testa a testa. Anning ha vinto il titolo NCAA indoor sui 400m nel 2024 gareggiando per i Razorbacks della University of Arkansas.

La norvegese Henriette Jaeger ha vinto il bronzo con 50”92 dopo l’argento agli Europei di Apeldoorn.

Amber Anning: “E’ una bella sensazione essere diventata campionessa del mondo. Non è stata la mia miglior gara. Sono contenta di aver portato a casa la vittoria. Negli ultimi 20-30 metri ho perso il controllo di me stessa. Sapevo che la gara si sarebbe decisa sulla linea del traguardo. Questo oro è un riscatto dopo quello che è successo ad Apeldoorn. E’ straordinario aver concluso al meglio questa gara. Non vedo l’ora di poter abbracciare il mio compagno di squadra Jeremiah Azu e di congratularmi con lui”.

Eptathlon maschile

Il campione europeo indoor Sander Skotheim guida dopo la prima giornata con 3649 punti davanti allo statunitense Heath Baldwin (3503 punti) e all’estone Johannes Erm (3497).

Skotheim ha superato il record europeo di Kevin Mayer con 6484 punti a Tallin e ha fatto ancora meglio realizzando 6558 punti agli Europei indoor di Apeldoorn. Il norvegese è salito al terzo posto nelle liste mondiali all-time.

Il norvegese ha iniziato la gara con 6”97 sui 60 metri prima di saltare l’eccellente misura di 8.00 metri nel salto in lungo portandosi in testa con 1954 punti dopo due prove davanti al tedesco Till Steinforth, che ha fatto registrare il miglior tempo assoluto sui 60 metri con 6”82 e la misura di 7.61m nel salto in lungo totalizzando 1909 punti. Steinfortth aveva un vantaggio di tre punti sul campione europeo outdoor Johannes Erm (6”94 nei 60 metri e 7.77m nel lungo).

Skotheim ha incrementato il suo vantaggio nella classifica finale dopo aver vinto il salto in alto con 2.13m a pari misura con Heath Baldwin, che è salito al secondo posto. Erm ha concluso la prima giornata al quarto posto dopo aver saltato 1.98m nell’alto.

Semifinali 800 metri femminili

La primatista svizzera Audrey Werro ha vinto la seconda semifinale degli 800 metri femminili stabilendo il secondo miglior tempo assoluto tra le ammesse alla finale con 2’01”11. La vice campionessa mondiale under 20 proverà a riscattare la delusione per la caduta in finale agli Europei di Apeldoorn.

La campionessa mondiale in carica Tsige Duguma si é aggiudicata la prima semifinale in 2’03”85 davanti alla connazionale Tigist Getachew (2’04”11)

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