La medaglia di bronzo olimpica Andy Diaz Hernandez ha regalato all’Italia la prima medaglia nella finale inaugurale dei Campionati del Mondo indoor al Nanjing Cube di Nanchino, che ha potuto finalmente organizzare la prima edizione della rassegna iridata in terra cinese dopo rinvii a causa del Covid. Diaz Hernandez ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno con 17.80m nell’unico salto valido al primo tentativo migliorando il record italiano indoor detenuto dal suo allenatore Fabrizio Donato, che vinse la medaglia d’argento agli Europei indoor di Parigi Bercy 2011 con 17.73m alle spalle del francese Teddy Tamgho. Diaz ha rinunciato agli ultimi salti anche per non sprecare troppe energie in vista di una stagione outdoor che si preannuncia molto impegnativa.
Diaz ha completato una straordinaria doppietta vincendo l’oro mondiale due settimane dopo la vittoria agli Europei di Apeldoorn con la precedente migliore prestazione mondiale dell’anno di 17.71m. Diaz sale al quinto posto nelle liste mondiali indoor all-time e diventa il secondo italiano a vincere l’oro mondiale indoor nel salto triplo 24 anni dopo la vittoria di Paolo Camossi su Jonathan Edwards nell’edizione di Lisbona 2001. L’allievo Diaz ha superato il maestro Donato, che ai Mondiali indoor si piazzò al quarto posto nell’edizione di Valencia 2008.
Diaz detiene anche il record italiano outdoor con il 17.75m realizzato in occasione della vittoria al Golden Gala di Firenze nel 2023.
Diaz iniziò a fare sport a otto anni quando la madre Milagros lo portò al campo di atletica a L’Avana. Andy si è subito appassionato seguendo l’esempio del cugino Osniel Tosca, che si piazzò al quarto posto ai Mondiali nel salto triplo. Diaz ha trascorso un periodo alla scuola cubana di avviamento allo sport prima di dedicarsi agli studi di elettronica. Nel 2021 ha migliorato il record personale con 17.63m ma non ha potuto partecipare alle Olimpiadi di Tokyo per un infortunio. Nel viaggio di ritorno dal Giappone ha lasciato la squadra cubana per andare da solo in Italia dove ha contattato Fabrizio Donato via instagram. Diaz è stato ospitato come un figlio da Donato e dalla moglie Patrizia Spuri prima di alloggiare ed allenarsi nel Centro Sportivo delle Fiamme Gialle di Castelporziano.
Il cinese Zhu Yaming, argento olimpico a Tokyo 2021, ha vinto la medaglia d’argento con un salto da 17.33m al terzo tentativo. Il brasiliano Almir Dos Santos si è aggiudicato la medaglia di bronzo con 17.22m.
Il campione del mondo indoor uscente Fabrice Zango ha migliorato il personale stagionale con 17.15m al quinto tentativo salendo al quarto posto davanti al giamaicano Jordan Scott che aveva realizzato in precedenza la misura di 17.10m alla quarta prova a sua disposizione.
Diaz diventa l’ottavo atleta italiano a vincere la medaglia d’oro nella storia dei Mondiali indoor dopo Giuliana Salce nella marcia (Parigi 1985 quando si chiamavano ancora Giochi Mondiali), Gennaro Di Napoli sui 3000 metri (Toronto 1993 e Barcellona 1995), Fiona May nel salto in lungo (Parigi 1997), Paolo Camossi nel salto triplo (Lisbona 2001), Gianmarco Tamberi nel salto in alto (Portland 2016) e Marcell Jacobs nei 60 metri (Belgrado 2022).
Andy Diaz Hernandez: “Mi piace mantenere la parola, avevo detto che avrei vinto e l’ho fatto. Parigi ha aperto il ‘rubinetto’, poi è arrivato l’oro di Apeldoorn e adesso l’oro ai Mondiali in Cina: i risultati parlano da soli, ci vediamo ai Mondiali di Tokyo in estate. Mi è dispiaciuto aver tolto il record indoor a Fabrizio, ma la prima cosa che mi ha detto è ‘va bene così, l’hai fatto in un Mondiale’. È la gara più importante, era davvero contento. Peccato non aver potuto continuare a fare gli altri salti, la gara era un po’ lenta, ho preso freddo e non volevo rischiare nulla in vista della stagione all’aperto. Sapevo che un salto poteva bastare, e ce l’ho fatta, tranquillo e rilassato. La maglia azzurra è una seconda pelle. Mi porta fortuna! È il mio colore preferito. Fino ai 18 metri? È l’altra parola che devo mantenere. Ci stiamo lavorando. Manca sempre meno. Questa giornata la dedico a mia mamma, alla mia famiglia, a Fabrizio e ai suoi cari. Sì, Fabrizio: il mio amico, allenatore, mental coach, la mia guida, un idolo, una persona che ha i miei stessi pensieri e stessi obiettivi, mi fa andare avanti e non mi fa mollare mai. L’ho sempre ammirato per la longevità. È il top del top. Un grazie anche al dottor Alessandro Napoli senza cui non saremmo stati qui: sentivo dolore dopo la prima gara di febbraio e nonostante questo siamo riusciti a prendere due ori nelle settimane successive. Ora si fa festa, ce la meritiamo!”.
Getto del peso femminile:
La canadese Sarah Mitton ha vinto una grande gara di getto del peso femminile con la terza migliore prestazione della sua carriera di 20.48m al sesto tentativo bissando l’oro vinto ai Mondiali indoor dell’anno scorso a Glasgow.
Sarah Mitton: “Non è stata una gara facile. La finale è durata molto. Ho iniziato il riscaldamento alle sei del pomeriggio fuori dallo stadio e abbiamo finito alle 9.16, ma sono riuscita a mantenere le energie. Il pubblico mi ha aiutato molto. Quando la gente partecipa molto, è più facile continuare a lottare per lanciare grandi misure. Sono davvero felice di come sono andate le cose”
L’olandese Jessica Schilder si é aggiudicata la medaglia d’argento con un lancio da 20.07m due settimane dopo la vittoria agli Europei indoor ad Apeldoorn con 20.69, davanti al pubblico di casa. La due volte campionessa mondiale outdoor Chase Jackson è arrivata ad un centimetro da Schilder aggiudicandosi la medaglia di bronzo con 20.06m. Per la prima volta dall’edizione del 1991 a Siviglia tutte le tre medagliate hanno superato la barriera dei 20 metri.
Schilder é stata la prima atleta a lanciare oltre i 20 metri con 20.07m al secondo tentativo. Mitton è andata al comando con 20.36m al secondo tentativo. Jackson ha effettuato un secondo lancio da 19.40m. Il cinese Gong Lijao, campionessa olimpica a Tokyo 2021, si è portata al quarto posto con 18.84m.
Jackson si é migliorata con 19.91m al terzo tentatiivo. La statunitense si è confermata su grandi misure con un altro lancio da 19.67m al quarto tentativo. Mitton ha lanciato oltre i 20 metri con 20.15m. La svedese Fanny Roos è salita al quarto posto con 19.28m al quinto tentativo. Jackson ha lanciato oltre i 20 metri con 20.06m al sesto tentativo concludendo al terzo posto ad un centimetro da Schilder. Mitton ha coronato una serie di lanci molto regolare con 20.48m, terza migliore prestazione della sua carriera.
Finale 60 metri maschili:
Il britannico Jeremiah Azu ha vinto la finale dei 60 metri maschili eguagliando il record personale e la migliore prestazione europea dell’anno con l’eccellente tempo di 6”49 dopo aver vinto la semifinale in 6”52. Il velocista gallese ha bissato la vittoria di due settimane fa agli Europei indoor di Apeldoorn, dove aveva giocato in casa avendo trascorso i primi anni della sua infanzia in Olanda prima di trasferirsi in Galles. Nell’ultimo mese Azu è diventato padre di Azaire. Azu si è allenato nel recente passato con Marco Airale a Padova ma di recente è tornato a Cardiff per allenarsi con la sua prima coach Helan James.
Azu é diventato il tredicesimo atleta britannico a livello maschile a vincere un titolo mondiale indoor eguagliando lo storico record gallese del fuoriclasse degli anni 90 Colin Jackson.
Jereniah Azu: “Ho vissuto pure emozioni. Alcune settimane fa sembrava che non fosse nemmeno possibile prendere parte alla stagione indoor e ora sono campione europeo e mondiale in poche settimane. E’ davvero straordinario. Avevo programmato alcune gare, ma ero stato costretto a rinunciare a delle competizioni. Ho affrontato tanti cambiamenti negli ultimi mesi”.
Il ventunenne australiano Lachlan Kennedy si è aggiudicato l’argento in 6”50 poche settimane dopo essere salito sulla ribalta nel suo paese per aver corso in un eccellente 6”43 in una gara outdoor a Canberra. Il sudafricano Akani Simbine ha vinto il bronzo in 6”54 alla sua prima partecipazione ai Mondiali indoor dopo aver stabilito il personale indoor con 6”53 in semifinale. Simbine è salito sul podio in una grande rassegna internazionale a livello individuale dopo aver raggiunto sei finali (tre alle Olimpiadi e tre ai Mondiali). Il cinese Xie Zhenye si è classificato al quarto posto in 6”58 precedendo di un centesimo di secondo Rohan Watson, campione giamaicano dei 100 metri nel 2023.
Ronnie Baker si é infortunato pochi metri prima del traguardo dopo aver corso il tempo più veloce delle semifinali con 6”51. Il portoricano Eloy Benitez è caduto per terra per un infortunio a metà gara dopo aver realizzato 6”49 in batteria e 6”52 in semifinale. L’azzurro Stephen Awuah Baffour si è qualificato per la semifinale per ripescaggio grazie al terzo posto in batteria in 6”66. Il campione italiano under 23 dei 100 e dei 200 metri all’aperto è stato successivamente eliminato in semifinale con 6”67,
Stephen Awuah Baffour: “Potevo fare di più. Purtroppo non sono riuscito a mettere insieme tutte le parti della gara. Ma è una lezione che mi porterò come esperienza”
Il campione italiano under 23 e asoluto Yasin Bandaogo è stato eliminato con il quinto posto nella sua batteria in 6”74.
Pentathlon femminile:
La finlandese Saga Vanninen ha vinto la medaglia d’oro nel pentathlon femminile con 4821 punti diventando la prima atleta finlandese a vincere un titolo mondiale nelle prove multiple a livello seniores. L’atleta allenata dal campione olimpico di Sydney 2020 Erki Nool ha completato la doppietta di titoli internazionali dopo il successo ai Mondiali indoor di Apeldoorn.
Vanninen ha vinto in carriera due ori ai Mondiali under 20 nell’eptathlon a Nairobi 2021 e a Cali 2022 e l’argento ai Mondiali indoor di Glasgow 2024. Nel pentathlon di Nanchino l’atleta finnica ha vinto due gare sui 60 metri ostacoli in 8”30 e nel salto in alto con 1.81m.
Saga Vanninen; “Sono davvero felice. E’ stato un sogno che si è avverato. Mi sono allenata bene in questa stagione. Sapevo di essere in ottime condizioni di forma. Sono riuscita ad esprimermi al meglio. Ero nervosa perché ho avuto un piccolo problema al ginocchio. Non sapevo come sarebbe potuta andare la gara”.
L’irlandese Kate O’Connor ha vinto la medaglia d’argento con 4742 punti due settimane dopo il terzo posto agli Europei Indoor di Apeldoorn. O’Connor è diventata la prima donna irlandese a vincere una medaglia in una gara di prove multiple e ha vinto la prima medaglia per l’Irlanda ai Mondiali indoor dai tempi della vittoria di Derval O’Rourke sui 60 metri ostacoli nel 2006.
La statuntense Taliyah Brooks ha vinto la medaglia di bronzo con 4669 punti. La tedesca Vanessa Grimm si è classificata al quarto posto con 4481 punti.
Brooks ha realizzato il tempo più veloce sui 60 metri ostacoli con 8”09. Vanninen e O’Connor hanno corso lo stesso tempo con 8”30. Nel caso di O’Connor si è trattato del record personale.
Vanninen ha migliorato il record personale con 1.81m nel salto in alto, stessa misura realizzata anche da O’Connor. Brooks ha migliorato il personale stagionale con 1.78m.
Vanninen ha preso la testa per la prima volta dopo un lancio di 15.81m nel getto del peso. O’Connor ha migliorato il primato personale con 14.64m. Brooks è scivolata in terza posizione dopo aver realizzato la misura di 14.39m.
Vanninen ha saltato 6.37m nel lungo aumentando il suo vantaggio nei confronti di O’Connor, che ha realizzato la misura di 6.32m. Brooks è rimasta in lotta per le medaglie dopo aver saltato la misura di 6.35m.
Vanninen aveva un vantaggio di 94 punti nei confronti di O’Connor prima degli 800 metri.
L’ungherese Xenia Xrizsan ha vinto gli 800 metri in 2’12”36. O’Connor ha tagliato il traguardo in 2’14”39 precedendo di una posizione Vanninen, che è arrivata a 101 punti dalla sua migliore prestazione mondiale dell’anno di 4992 punti realizzata ad Apeldoorn.
Salto in alto maschile:
Il sudcoreano Sanghyeok Woo ha vinto il suo secondo titolo mondiale indoor nel salto in alto maschile eguagliando il primato personale con 2.31m tre anni dopo il successo nell’edizione di Belgrado 2022 con 2.34m.
Woo ha superato 2.31m al primo tentativo ed è stato l’unico a superare questa misura. Il saltatore in alto asiatico è diventato il terzo atleta in grado di vincere più di un titolo dopo Javier Sotomayor e Stefan Holm.
Il campione olimpico e iridato indoor in carica Hamish Kerr ha superato la misura di 2.28m al primo tentativo aggiudicandosi la medaglia d’argento per un numero minore di errori nei confronti del giamaicano Raymond Richards, che ha avuto bisogno di due tentativi per superare la misura di 2.28m.
Soltanto Doroshchuk e Richards hanno superato 2.24 al primo tentativo. L’azzurro Manuel Lando ha valicato l’asticella a 2.20m al primo tentativo e 2.24 alla terza prova ma ha commesso tre errori a 2.28m chiudendo la gara al sesto posto due settimane dopo il quarto posto agli Europei di Apeldoorn.
Manuel Lando: “Oggi avrei firmato per un quarto posto. Prima di partire ci siamo confrontati con Silvano Chesani e con Gimbo Tamberi e ci siamo detti di andare: è un’opportunità in più, non in programma, che abbiamo avuto la possibilità di fare. Esco contento. Andare a casa con 2,20 mi sarebbe dispiaciuto molto, per quello ho esultato così tanto sul 2,24 riuscito. E poi sono molto felice, pur ‘rosicando’ un po’, per gli ultimi due tentativi a 2,28: lì mi sono ricordato come si salta, dopo le difficoltà iniziali. Evidentemente non è ancora tempo di affrontare certe misure. Ma sono molto fiducioso per le outdoor, le ultime gare sono state di una costanza clamorosa”.
Woo e Kerr hanno superato 2.28m al primo tentativo, mentre Richards e lo statunitense Elijah Kosiba hanno avuto bisogno di due prove per valicare questa misura.
Woo ha superato 2.31m al primo tentativo eguagliando il personale stagionale. Kerr è andato vicino a superare questa misura e si è dovuto accontentare del secondo posto dopo la vittoria dell’anno scorso a Glasgow. Woo ha riscattato la delusione per il settimo posto alle Olimpiadi di Parigi.
Sanghyeok Woo: “Grazie all’esperienza delle Olimpiadi di Parigi sono riuscito a vincere questa medaglia d’oro. Dopo le Olimpiadi è stata dura. Guardando indietro credo che sia stata una fase temporanea. Io e il mio allenatore abbiamo deciso di prepararci duramente per i Mondiali indoor. Abbiamo lavorato insieme sulla mentalità. E’ stata una grande serata. Sono contento di aver vinto ancora questo titolo”
Batterie 400 metri maschili:
Lo statuninense Chris Bailey ha realizzato il miglior tempo nelle batterie con 45”70. Il giovane brasiliano Mateus Lima ha migliorato il record sudamericano con 45”79. Il campione NCAA del 2024 Christopher Williams Morales e Jacory Patterson sono scesi al di sotto dei 46 secondi correndo rispettivamente con 45”85 e 45”94.
Semifinali 400 metri maschili:
Il vincitore del World Indoor Tour 2025 Brian Faust ha corso il tempo più veloce delle semifinali con 45”89 precedendo Jacory Patterson con lo stesso tempo. Christopher Bailey si è aggiudicato la prima semifinale in 45”91 davanti al campione europeo indoor Attila Molnar (46”32).
Batterie 400 metri femminili:
La statunitense Amber Anning ha fatto registrare il tempo più veloce delle batterie dei 400 metri femminili con 50”79.
La vice campionessa europea indoor Henriette Jaeger si è aggiudicata la vittoria nella prima batteria in 51”42. La cilena Martina Weil, figlia della medaglia di bronzo olimpica dei 400 metri Ximena Restrepo e del lanciatore di peso Gert Weil, ha migliorato il record nazionale con 51”67. La medaglia di bronzo dell’edizione 2024 Alexis Holmes si è aggiudicata la seconda batteria in 51”67 davanti alla polacca Justyna Swiety Ersetic (52”22).
Batterie 800 metri maschili:
Il francese Yanis Meziane ha corso il tempo più veloce delle batterie degli 800 metri con 1’46”07 precedendo lo statunitense Brandon Miller (1’46”47).
Josh Hoey, campione statunitense a Staten Island con il record statunitnse di 1’43224, ha passato il turno agevolmente con una vittoria nella quarta batteria negli 800 metri in 1’48”14 davanti a Noah Kibet (1’48”31). Hoey è secondo nelle liste mondiali di sempre dietro al primatista mondiale Wilson Kipketer.
Josh Hoey: “E’ andato tutto liscio. Ho eseguito la gara come avevo pianificato correndo nel modo più facile possibile senza un vero obiettivo cronometrico”.
Il campione italiano indoor di Ancona 2025 Giovanni Lazzaro si è qualificato per la semifinale grazie al terzo posto nella sua batteria in 1’48”75
Giovanni Lazzaro: “A Nanchino senza nulla da perdere. l’obiettivo era passare almeno un turno: ce l’ho fatta e sono molto contento. Dopo gli Europei di Apeldoorn credo di aver avuto più consapevolezza in me stesso, so di cosa sono capace, e sono arrivato senza paura di nessuno, seppur con il rispetto per tutti. Testa a domani per la semfinale. Volevo mettermi davanti ma ho visto che si davano un po’ di ‘botte’ quindi sono rimasto dietro perché comunque il ritmo non era folle”.
Batterie 800 metri femminile:
La quarta classificata degli Europei di Apeldoorn Eloisa Coiro non è riuscita a qualificarsi per la semifinale degli 800 metri dopo il quarto posto in 2’04”50 in una batteria molto tattica. La romana ha provato ad infilarsi all’interno sul rettilineo finale. La batteria prevedeva l’ammissione alle semifinali delle prime tre senza ripescaggi.
Eloisa Coiro: “Sul finale ho dato tutto quello che avevo ma ho sentito le gambe stanche, penso comunque di essermi mossa bene, le mie carte me le sono giocate. Sono contenta della mia stagione tra Europei e Mondiali, ora bisogna fare un passo in più per essere più protagonisti”.
La campionessa statunitense indoor Nia Akins ha corso il tempo più veloce del primo turno vincendo la quarta batteria in 2’03”29 davanti alla campionessa europea indoor Anna Wiegolz (2’03”40) e la finalista olimpica Shafiqa Maloney (2’04”56) . Prudence Sekgodiso ha vinto la terza batteria in 2’03”89 precedendo di due centesimi di secondo Nigist Getachew (2’03”91).
Batterie 1500 metri maschili:
Joao Bussotti ha lottato fino alla fine per conquistare uno dei due posti che qualificavano direttamente alla finale ma ha chiuso la prova in 3’40”92 alle spalle di Jakob Ingebrigtsen (3’39”80), dell’austriaco Raphael Pallitch (3’40”08) e dell’irlandese Andrew Coscoran (3’40”79).
Joao Bussotti: “Dal punto di vista tattico con il mio allenatore Stefano Baldini abbiamo avuto un’idea e siamo riusciti a seguirla fino alla campana. L’idea era quella di seguire Ingebrigtsen e di tenere il secondo posto. Purtroppo negli ultimi cinquanta metri mi sono mancate le gambe. Però è un Mondiale, è un onore essere qui a rappresentare l’Italia, spero si sia visto che ci ho provato”.
1500 metri femminili:
Sintayehu Vissa non è riuscita a superare lo scoglio delle batterie dopo il quinto posto nella batteria dei 1500 metri femminili in 4’14”25 pochi giorni dopo aver stabilito il record italiano del miglio con 4’21”51. La friulana è andata al comando a due giri dalla fine ma ha perso il contatto quando l’etiope Gudaf Tsegay ha cambiato ritmo a 600 metri dalla fine. Tgegay si è imposta in 4’1187 davanti alla statunitense Sinclaire Johnson (4’12”18) e alla keniana Susan Ejore (4’12”41).