Road to Tokyo: Nadia Battocletti

Per la giovanissima mezzofondista, bicampionessa europea under 20 di corsa campestre, la strada per il Giappone non è semplicissima, ma ha passione e grinta da vendere per cui, certamente, nulla è precluso.

Di Nadia Battocletti si sente parlare da anni per il suo talento e le sue vittorie, ricordo su tutte i due titoli europei under 20 di cross, ma lei ha vent’anni compiuti il 12 aprile di quest’anno, e tutta una grandissima carriera agonistica da percorrere nella sua vita.

Quest’anno, in una stagione abbastanza di transizione, ha scelto di gareggiare poco dopo il lockdown, vincendo in ogni caso il titolo italiano assoluto nei 5000 metri del Festival dell’Endurance di Modena, il 18 ottobre.

Ma, per saperne di più, l’ho raggiunta telefonicamente e, come sempre, con estrema disponibilità ha risposto alle mie domande.

Ciao Nadia come stai? Quest’anno poche gare nella stagione in pista, solo due. Come mai, una scelta tecnica o altri problemi?

Ciao grazie mille, io sto molto bene. In realtà ho avuto un piccolo problema al ritorno agli allenamenti, dopo il periodo di fermo, a marzo e aprile, in cui ho potuto allenarmi ben poco.

In pratica, quando sono tornata a correre, sono andata su un terreno non idoneo e mi sono leggermente infortunata a un piede. 

Fortunatamente nulla di grave, ma non abbiamo assolutamente voluto forzare i tempi del recupero per cui ho fatto una gara test, a fine agosto, a Cles sui 3000 metri, e poi ho preparato l’appuntamento degli italiani a metà ottobre.

Certamente, in ogni caso, non ti sei mai annoiata minimamente in quanto mi piace ricordare come tu sia un’eccellente studentessa, iscritta anche ad una facoltà non semplicissima, quale è il corso di Ingegneria Edile/Architettura che frequenti a Trento.
Come vanno gli esami?

Si, mi piace molto studiare e ci tengo particolarmente. Per adesso va tutto bene, sono in linea con il piano di studi e tutto procede al meglio.

So che sei molto appassionata delle corse campestri, e sei anche stata due volte campionessa europea under 20. Quest’anno, purtroppo, sembra tutto molto complicato.
 Quali sono i tuoi programmi agonistici per l’inverno?

Tutti i più importanti cross in programma per l’inizio dell’anno sono stati rinviati, ma a marzo dovrebbero in ogni caso disputarsi, dai Campionati Italiani al Campaccio e alla Cinque Mulini.

Questi sono i tre appuntamenti più importanti a cui vorrei partecipare mentre, invece, certamente non farò alcuna gara in pista indoor.

Nadia Battocletti (foto Bjorn Parée)
Nadia Battocletti (foto Bjorn Parée)
Tu hai un grandissimo talento che potrebbe esprimersi, al meglio, in varie gare sull’anello. Il 2021, se tutto va bene, sarà un anno densissimo di appuntamenti tra cui Europei Under 23 e Olimpiadi, su tutto.
Anche se difficile, ci speri nell’appuntamento a cinque cerchi e su quale gara pensi di puntare?

Io credo, sicuramente alla possibilità di poter andare in Giappone e, certamente, ci proverò con tutta la determinazione possibile nella gara che, per ora, sento più nelle mie corde: i 5000 metri.

Certo il minimo è proibitivo, anche se poi c’è anche il ranking, ma poche settimane fa abbiamo fatto dei test al “Mapei Sport Center” e devo dirti che sono venuti fuori dei risultati molto incoraggianti.

Certo, bisognerà trovare la situazione giusta in una gara in cui ci siano delle belle andature ma, veramente, sento di poterci provare perché andare alle Olimpiadi sarebbe qualcosa di straordinario.

Nadia Battocletti (foto FIDAL/Grana)
Nadia Battocletti (foto FIDAL/Grana)
Sicuramente tu sei uno di quei talenti che, insieme a vari altri, sta dando una reale svolta all’Atletica Italiana ma, stranamente, non sei inserita nell’AEC, che ricordiamo essere un gruppo selezionato di atleti, di evidente interesse internazionale, che godono di particolari benefici da parte della Federazione.
C’è qualche possibile novità, in merito, per il futuro prossimo?

Ti posso dire che la Federazione è sempre stata vicinissima ad ogni mia necessità per cui, al di là dell’essere o meno in questo gruppo, mi sento tutelata al 100%.

In effetti, però, so che c’è stato un consiglio federale da poco e, forse, potrebbe cambiare qualcosa, ma ci tengo a ribadire che sono assolutamente contenta dell’assistenza che sempre ricevo.

Il tuo allenatore è tuo padre Giuliano con cui so esserci un rapporto splendido. Ti vedi, un giorno, maratoneta come lui che, come te, ha iniziato con il mezzofondo?

Mio padre è colui a cui devo tantissimo e sono orgogliosa di essere allenata da lui.

Sulla maratona mi piacerebbe un giorno correrla, ma tra una decina di anni, adesso voglio pensare a concentrarmi solo su distanze inferiori e più idonee alla mia età.

Giuliano e Nadia Battocletti (foto personale)
Giuliano e Nadia Battocletti (foto personale)
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