Vetter a un passo dalla leggenda Zelezny

Nel 2021 potrebbe cadere l'irraggiungibile record mondiale del giavellotto

Johannes Vetter é stato uno dei maggiori protagonisti della scorsa stagione dell’atletica internazionale.

28 anni compiuti lo scorso 26 marzo, il tedesco ha dimostrato che era possibile realizzare grandi prestazioni tecniche anche in un periodo fortemente condizionato dalla pandemia mondiale, che ha cancellato buona parte della stagione comprese le Olimpiadi di Tokyo e gli Europei di Parigi.

Vetter ha dominato la stagione internazionale del giavellotto vincendo nove gare su dieci, e ha superato la magica barriera dei 90 metri in tre occasioni: al meeting del Continental Tour di Turku in Finlandia (11 agosto) con 91.49m, al Memorial Janusz Kusocinski di Chorzow (25 agosto) con 90.86m e soprattutto al Memorial Kamila Skolimowska sempre a Chorzow (6 settembre) con un sensazionale 97.76m, secondo lancio della storia a 72 centimetri dal primato del mondo detenuto dal 1996 dal ceco Jan Zelezny, che realizzò 98.48m al meeting di Jena.

Nella gara di Chorzow (località situata nella regione polacca della Slesia) Vetter ha messo a segno anche un secondo miglior lancio da 94.84m, superiore al suo precedente primato tedesco realizzato al meeting di Lucerna nel 2017 con 94.44m.

Tra le nove vittorie della scorsa stagione spicca il primo posto nel meeting di casa all’ISTAF Berlino con 87.26m nell’ultima gara dell’anno.

Il risultato di Vetter ha riportato alla memoria l’incredibile record del mondo realizzato dal giavellottista tedesco Uwe Hohn, che realizzò 104.80m a Berlino nel 1984.

Fu l’unica volta che un giavellottista scagliò l’attrezzo oltre i 100 metri. Successivamente la IAAF (ora World Athletics) modificò l’attrezzo spostandone il baricentro al fine di accorciare le misure e di ridurre il pericolo causato dall’eccessiva gittata dei lanci, che potevano finire fuori settore con il rischio di colpire le persone.

Nella graduatoria mondiale all-time Vetter detiene la seconda migliore prestazione di sempre e altri tre lanci compresi nella top ten, mentre Zelezny ha realizzato quattro delle migliori sei performance della storia (98.48m, 95.66m, 95.54m, 94.64m).

Il lancio di Chorzow oltre i 97 metri è stato vicino alla perfezione. Quando stai realizzando un grande lancio, lo senti nel fisico. Tutto il corpo sente l’energia. Ogni parte del corpo deve funzionare alla perfezione per realizzare una super misura.

E’ difficile esprimere a parole ciò che provo, ma ho capito subito che era un ottimo lancio. Non ricordo neanche il momento in cui ho effettuato questo tentativo perché avevo molta adrenalina in corpo.

Ricordo solo di aver festeggiato molto dopo la gara. Molti pensavano che non fosse possibile lanciare neanche oltre i 95 metri. Penso che ci siano ancora margini di miglioramento. E’ stato un buon risultato, ma non era ancora il record del mondo. Piccoli dettagli tecnici possono fare la differenza di molti metri. In uno stadio aperto e con il vento alle spalle avrebbe potuto essere un lancio oltre i 100 metri.

Credo di poter lanciare oltre questo muro in futuro. Sono ancora giovane e ho ancora molti anni davanti. Il risultato di Chorzow ha rappresentato molto per me perché mio nonno era originario di questa città. È stato come tornare a casa”.

Vetter é entrato in un club esclusivo di giavellottisti in grado di lanciare oltre i 90 metri per quattro stagioni consecutive.

Soltanto tre altri specialisti prima di Vetter erano riusciti in quest’impresa: Jan Zelezny, il finlandese Aki Parviainen e il norvegese Andreas Thorkildsen. Un trio di campioni che hanno vinto un totale di cinque medaglie d’oro olimpiche e cinque ori ai Campionati del Mondo.

Zelezny crede che un giorno possa cadere il suo primato del mondo che dura da 24 anni e in tal senso si è così espresso.

Il record del mondo cadrà un giorno. Ha resistito 24 anni e il momento potrebbe essere arrivato. Johannes fa parte di un gruppo di atleti candidati a battere il mio primato. E’ veloce, forte e potente”.

Vetter ha realizzato tutti i tre obiettivi fissati per la scorsa stagione: lanciare oltre i 90 metri, vincere il titolo tedesco ai Campionati nazionali di Braunschweig e concludere l’anno al primo posto nelle liste mondiali del 2020.

Mentre molti atleti hanno avuto problemi a trovare le motivazioni giuste in un anno così complicato, Vetter ha saputo gestire la situazione trasformando un periodo difficile sul piano personale in energia positiva per tornare ai vertici assoluti della specialità.

Gli ultimi anni mi hanno reso più forte dal punto di vista mentale. Ho subito il primo infortunio serio della mia carriera durante i Campionati tedeschi del 2018. Un frammento osseo nella caviglia sinistra mi ha causato molto dolore impedendomi di rendere al meglio agli Europei di Berlino, dove non sono andato oltre il quinto posto.

Nel Novembre 2018 mia madre è morta per un tumore al cervello. E’ stato un momento difficile per la mia carriera sportiva, ma lo è stato ancora di più nella mia vita privata. Nonostante le difficoltà ho continuato a lottare. Questo periodo mi ha reso più saggio”.

Vetter ha compiuto una svolta importante nella sua carriera nel 2014 quando si è trasferito dalla sua città natale Dresda a Offenburg nel Baden Wurttenberg per essere allenato da Boris Henry, due volte argento ai Mondiali di Goteborg 1995 e di Parigi 2003 e marito di Christina Obergfoll (medaglia d’oro ai Mondiali di Mosca 2013 e argento olimpico a Londra 2012).

Con il matrimonio Henry ha preso il cognome della moglie e ora si chiama Boris Obergfoll. Sotto la guida tecnica di Obergfoll Vetter ha vinto due titoli tedeschi a Erfurt nel 2017 e a Braunschweig nel 2020, due medaglie mondiali (oro a Londra 2017 e bronzo a Doha 2019).

Obergfoll ha spiegato alla rivista della Federazione tedesca di atletica Leichtathletik come sia stato possibile realizzare il secondo miglior lancio della storia in un anno rovinato dalla pandemia.

Bisogna guardare indietro agli ultimi anni di Johannes. Ha vissuto dei periodi difficili a causa della morte della madre e degli infortuni, che hanno condizionato la preparazione agli Europei di Berlino e ai Mondiali di Doha dove si è classificato terzo con poche gare di preparazione alle spalle.

Ha dovuto modificare la tecnica a causa dei problemi fisici e se non si fosse infortunato, avrebbe potuto vincere anche a Doha. Soltanto dopo l’operazione subita cinque giorni dopo la finale dei Mondiali di Doha è tornato ad allenarsi in condizioni ottimali. Sfruttando la pausa per la pandemia abbiamo avuto più tempo per lavorare sulla nuova tecnica, che è il segreto del lancio da 97.76m.”

Johannes è nato e cresciuto a Dresda. Il nonno nacque nel 1941 a Koenigshutte, che ora fa parte della Polonia e si chiama Chorzow. Dopo l’Abitur (l’esame di maturità in Germania) Vetter è entrato a far parte della Polizia della Sassonia ed è atleta militare dal Settembre 2014.

Nel 2015 Vetter migliorò il record personale con 85.40m e si classificò secondo ai Campionati tedeschi di Wattenscheid con 83.12m. Poche settimane più tardi concluse la finale dei Mondiali di Pechino al settimo posto con 83.79m.

L’anno successivo realizzò il minimo per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 con 84.38m al Pfingstsportfest di Rehlingen prima di migliorare due volte il primato personale con 87.11m alle spalle del connazionale Thomas Rohler al Bislett Games di Oslo, uno dei templi storici della specialità e con 88.23m al meeting finlandese di Kuortane.

Alla prima partecipazione della sua carriera alle Olimpiadi sfiorò il podio con il quarto posto a Rio de Janeiro con 85.32m arrivando a soli sei centimetri dal terzo posto. All’inizio di Settembre 2016 demolì il record personale di un metro e mezzo al meeting ISTAF all’Olympiastadion di Berlino con 89.57m (seconda migliore prestazione mondiale di quell’anno).

Il vero salto di qualità coincise con la stagione estiva 2017 quando vinse il primo titolo tedesco a Erfurt con 89.35m precedendo Rohler. Due giorni più tardi Vetter migliorò il primato tedesco di Rohler con la straordinaria misura di 94.44m al meeting di Lucerna battendo Rohler.

A parte Jan Zelezny nessun altro giavellottista aveva fatto registrare una misura migliore con l’attrezzo in vigore dal 1986. Lo stadio Allmend di Lucerna è un luogo speciale per il giavellotto e ogni anno il manager irlandese Therry McHugh (ex giavellottista dal personale di 82.75m) lavora per l’organizzazione del meeting svizzero per allestire una gara di altissimo livello con i migliori specialisti del mondo.

Nella serata di Lucerna avevo addosso molta adrenalina. E’ incredibile aver realizzato quattro lanci oltre i 90 metri nella stessa serata.

Durante il riscaldamento ho capito che potevo lanciare oltre questa barriera ma quattro lanci oltre i 90 metri è davvero incredibile. In Germania abbiamo un grande team di giavellottisti.

Ci alleniamo insieme e siamo ottimi amici. Siamo seguiti da ottimi allenatori e ci stimoliamo a vicenda. Questo motivo spiega i nostri risultati”.

Nel Marzo 2018 vinse alla Coppa Europa di lanci invernali di Leiria in Portogallo con 92.70m.

Nel corso dell’estate si classificò terzo ai Campionati tedeschi con 87.23m e quinto agli Europei di Berlino con 83.27m (dopo aver realizzato la miglior misura delle qualificazioni con 87.39m). Rohler vinse la medaglia d’oro con 89.47m davanti ad Andreas Hoffmann.

Quattro lanciatori tedeschi si trovano ai primi otto posti delle liste mondiali di sempre del giavellotto.

Nelle ultime stagioni la Germania ha dominato la specialità grazie al trio formato da Vetter, dal campione olimpico di Rio de Janeiro 2016 e oro europeo di Berlino 2018 Thomas Rohler e da Andreas Hofmann (argento europeo a Berlino 2018). Rohler e Hoffmann hanno vinto il trofeo dei diamanti della Diamond League rispettivamente nel 2014 e nel 2018.

Nel 2019 Vetter ha gareggiato poco per problemi fisici ma ha trovato la condizione migliore in Settembre, a poche settimane dei Mondiali di Doha.

Il giavellottista tedesco ha rappresentato con successo il team europeo in occasione dell’incontro tra Europa e Stati Uniti a Minsk vincendo con 90.03m, sua migliore prestazione dall’Agosto 2018.

Ai Mondiali di Doha il campione di Dresda ha vinto la medaglia di bronzo con 85.37m dopo aver realizzato la migliore prestazione nel turno di qualificazione con 89.35m.

Dopo la straordinaria stagione 2020 Vetter è pronto ad iniziare la preparazione per le Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno.

Il mio obiettivo da sempre sognato è vincere l’oro alle Olimpiadi. Dopo la vittoria di Rohler a Rio spero che possa essere finalmente il mio turno. Voglio proseguire la tradizione tedesca”.

Quest’anno Johannes ha gareggiato solamente il 7 febbraio, a Offenburg, lanciando a 87,27 metri in una gara che rappresentava solo un piccolo test per verificare se la preparazione stesse andando nel migliore dei modi.

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