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La convivenza con fastidi e problemi fisici è purtroppo da considerarsi parte integrante di
ogni regime di allenamento finalizzato alla prestazione.

Preparare una competizione è completamente diverso dall’allenarsi con finalità fitness e benessere: si corre più spesso, più a lungo e più intensamente.

Il carico che il nostro corpo deve tollerare è significativamente maggiore e di conseguenza il rischio di incorrere in un infortunio è più alto.

Gli infortuni spesso determinano uno stop più o meno lungo dall’attività: il processo che
ne deriva è quello del “deallenamento”, che consiste nella perdita parziale o completa
degli adattamenti indotti dall’allenamento in seguito alla mancanza di stimoli (Mujika et al.,
2000).

Il rischio per il corridore infortunato è dunque quello di vanificare tanta fatica.

Vediamo come gestire una situazione di questo tipo.

A mio parere, il primo step consiste nel non sottovalutare il problema. Contrariamente ad
altri sport, nella corsa di resistenza inizialmente i problemi fisici compaiono in forma lieve
e generalmente non si presentano per evidenti motivi, come possono essere la rottura del
legamento crociato in seguito un appoggio sbagliato per un calciatore o la lesione
muscolare durante uno sprint per un velocista.

È la combinazione di allenamento eccessivo e recupero insufficiente a determinare un sovraccarico non tollerabile dall’organismo.

Qualunque sia il tipo di complicazione, va affrontata sin da subito per non aggravare la situazione, specialmente se il sintomo è unilaterale.

In attesa del parere di un esperto, la riduzione del carico di lavoro e/o il riposo completo sono le soluzioni principali.

Consultare un professionista, solitamente medico o fisioterapista, è il passo successivo.

Identificare correttamente il problema, meglio se tramite diagnosi medica, è fondamentale
per intraprendere il giusto percorso.

Ritengo che troppo spesso ci si affidi ad informazioni raccolte navigando su internet: si tratta della nostra salute (e del nostro prezioso tempo) e in nessun modo un sito web può sostituire una figura sanitaria.

Con la diagnosi si possono quindi iniziare le cure ed i trattamenti medici e fisioterapici.
Inoltre, valuterei le possibilità di allenamento alternativo sotto la guida di preparatori
atletici qualificati, poiché, come riportato in precedenza, senza stimoli il nostro corpo si
“deallenerebbe”.

È quindi importante riconoscere quali attività si possono esercitare senza provare dolore: attraverso il cross-training ci si può allenare in maniera differente rispetto alla nostra solita attività.

Lo strumento prescelto da un corridore in questa terza fase potrebbe essere la bicicletta per esempio, grazie alla quale è possibile mantenere parzialmente la nostra condizione cardiovascolare pedalando per almeno 30-40 minuti.

Inoltre, considerato che spesso gli infortuni riguardano gli arti inferiori, in questo periodo
si potrebbe lavorare consistentemente per quanto riguarda il rafforzamento del core,”il nucleo del corpo”, preferibilmente con esercizi monoarticolari di isolamento.

L’ultima fase è il tanto desiderato ritorno alla normalità: il dolore è auspicabilmente
scomparso, o comunque sensibilmente ridotto, ed è quindi possibile provare a
ricominciare a correre.

Occorre però prestare attenzione a durata ed intensità delle sedute: io inizierei con 20-25 minuti di corsa molto blanda per poi progredire, aggiungendo qualche minuto di volta in volta e aumentando il ritmo solo successivamente.

La ripresa è anche il momento per comprendere le cause del problema e per lavorare in ottica preventiva.

Molto spesso gli infortuni si presentano in forma unilaterale, di conseguenza è lecito aspettarsi di avere un lato più debole dell’altro.

Per non infortunarsi nuovamente è quindi opportuno richiedere una valutazione posturale,
finalizzata al riconoscimento di deficit di forza, mobilità o flessibilità.

Occorre avere pazienza, determinazione e disponibilità ad investire del denaro, con la
consapevolezza che affidandoci alle persone giuste il ritorno alla tanto amata corsa sarà
più rapido e sicuro.

Sport OK Junior