Sembrava, nei giorni scorsi, che alcuni indici stessero leggermente migliorando, in particolare il rapporto tra tamponi fatti e positivi accertati, ma oggi c’è stata una brusca risalita a oltre il 16%, anche se ancora sotto il massimo raggiunto.
Anche oggi la nostra intenzione è solo quella di fornire un veloce colpo d’occhio sulla tendenza dei principali indicatori, nell’ottica dell’invito a una estrema prudenza specie in vista del fine settimana.
La prima immagine descrive, partendo dal 30 giugno scorso, la tendenza dei dati riportati sotto.
- tamponi fatti
- positivi reali
- deceduti
- rapporto tamponi/positivi (grafico in copertina)
Nella seconda immagine, il grafico che identifica la curva delle persone ricoverate in terapia intensiva, partendo dalla data del 3 aprile in cui, con oltre 4.000 ricoveri, si era giunti al numero massimo in pieno lockdown nazionale totale.
La raffigurazione è molto eloquente nella misura in cui si sta, giorno dopo giorno, raggiungendo molto velocemente quel picco massimo di aprile.
Ad oggi le terapie intensive occupate solo per patologie scatenate dal Covid-19 sono 3.170, su un totale nazionale di circa 7800 posti globali.
Nella terza immagine grafica si identifica la curva delle persone ricoverate in reparti normali, partendo dal numero massimo raggiunto in primavera, il 3 aprile, di circa 27.500 ricoverati.
Ad oggi, tale numero è già stato superato poiché i malati che si trovano in strutture assistite sono 29.873..
Nella quarta immagine il grafico, che non vorremmo vedere, identifica la curva delle persone decedute il cui numero massimo era stato di 968, il 27 marzo.
Oggi in una tendenza, purtroppo ancora in salita, ci sono state 636 vittime per un totale, da inizio epidemia, di 43.589.