L’ultima giornata dei Campionati Europei Indoor è stata illuminata dal record dei campionati di Armand Duplantis nel salto con l’asta, dalla doppietta di Jakob Ingbrigtsen sui 3000 metri, da quattro migliori prestazioni mondiali dell’anno di Maksim Nedasekau (vincitore su Gianmarco Tamberi) nel salto in alto, Nadine Visser sui 60 ostacoli femminili, Ajla Del Ponte sui 60 metri femminili e Kevin Mayer nell’eptathlon e dalla migliore performance europea dell’anno di Wilhelm Belocian sui 60 ostacoli.
Salto con l’asta maschile: Armand Duplantis batte il record dei campionati di Lavillenie
Armand “Mondo” Duplantis ha vinto il primo titolo europeo della sua carriera stabilendo il record dei campionati del salto con l’asta maschile con 6.05m.
Il precedente primato della manifestazione era detenuto da Renaud Lavillenie con 6.04m e risaliva all’edizione di Praga del 2015. Duplantis ha superato 5.60m, 5.80m e 5.85m mettendo al sicuro la medaglia d’oro. Il ventunenne svedese ha fatto mettere l’asticella a 6.05m che ha valicato al secondo tentativo.
Successivamente ha mancato di poco il secondo tentativo alla quota del record del mondo di 6.19m sulla pedana che gli regalò il primo primato del mondo della sua carriera lo scorso anno durante il meeting del World Indoor Tour.
Renaud Lavillenie non era presente in pedana per un infortunio al polpaccio, ma il fratello Valentin ha proseguito la tradizione di famiglia vincendo la prima medaglia europea della sua carriera.
Grande la gioia di Renaud presente in tribuna per sostenere gli astisti. Valentin ha superato 5.80m al primo tentativo conquistando l’argento per un numero minore di errori sul polacco Piotr Lisek, ancora sul podio in una grande manifestazione internazionale.
60 metri femminili: Del Ponte eguaglia il record svizzero di Kambundji
“Agli Europei è medAjla d’oro nei 60 metri”: giocando con il nome Ajla della velocista ticinese, il sito della televisione svizzera RSI ha intitolato così il trionfo di Del Ponte nella finale dei 60 metri femminili in uno strepitoso 7”03, migliore prestazione mondiale dell’anno.
La sprinter rossocrociata ha eguagliato il record svizzero di Mujinga Kambundji stabilito nel 2018 nell’anno della medaglia di bronzo ai Mondiali di Birmingham della bernese.
Del Ponte ha stabilito il quinto miglior tempo europeo di sempre e il venticinquesimo a livello mondiale. I 60 metri di Torun hanno parlato la lingua italiana dopo il trionfo dell’azzurro Marcell Jacobs di sabato in 6”47.
Lotta Kempinen ha vinto l’argento in 7”22 battendo al photo-finish l’olandese Jamile Samuel per una questione di millesimi di secondo.
Ajla Del Ponte: “Sapevo di poter correre in 7”03 tutta la stagione. Avevo nelle gambe questo tempo. È davvero straordinario vincere con questo margine contro grandi avversarie”.
Finale 1500 metri maschili: Ingebrigtsen completa la doppietta
Jakob Ingebrigtsen ha completato una storica doppietta 1500m-3000m che gli era sfuggita due anni fa per poco a Glasgow.
Due giorni dopo la sofferta vittoria sui 1500 metri su Marcin Lewandowski il fuoriclasse norvegese ha dominato la finale dei 3000 metri stabilendo il record personale con 7’48”20 davanti al belga di origini keniane Isaac Kimeli (7’49”11) e allo spagnolo Adel Mechaal (7’49”47).
Ingebrigtsen è l’unico atleta di questa edizione degli Europei a vincere due medaglie d’oro individuali. Per il più giovane dei fratelli Ingebrigtsen è la seconda doppietta in una grande manifestazione europea dopo quella di Berlino 2018 all’aperto quando trionfò sui 1500m e sui 5000m a soli 17 anni.
Jakob Ingebrigtsen: “Questa doppietta significa molto per me. Il mio obiettivo in questi campionati era fare meglio rispetto a due anni fa a Glasgow. Ho corso la gara secondo i miei piani. Per le Olimpiadi l’obiettivo è vincere la medaglia d’oro sui 1500 metri. È un traguardo che inseguo da quando ero bambino”.
Finale 60 metri ostacoli maschili: Belocian quarto di sempre in Europa
Il francese della Guadalupa Wilhelm Belocian ha vinto il primo oro europeo indoor sui 60 ostacoli in un eccellente 7”42 diventando il quarto ostacolista europeo di sempre sulla distanza dopo Colin Jackson (7”30), Falk Balzer e Dimitri Bascou (entrambi a 7”41).
Il transalpino si mise in luce nel 2013 quando vinse l’oro agli Europei under 20 di Rieti davanti all’azzurro Lorenzo Perini.
Wilhelm Belocian: “Battere il record personale in finale è straordinario. Sono felice del mio primo titolo da senior. Non riesco a raccontare come è andata la gara ma semplicemente che sono riuscito a vincere la finale.”
Belocian ha battuto per un solo centesimo di secondo il britannico d’Italia Andy Pozzi, che ha eguagliato il record personale con 7”43.
Paolo Dal Molin è tornato sul podio europeo vincendo il bronzo in 7”56 otto anni dopo l’argento di Goteborg 2013 con il record italiano di 7”51. Il diciannovenne lombardo Frank Brice Koua si è classificato all’ottavo posto in 7”76 arrivando a sei centesimi dal record italiano under 23 realizzato in semifinale.
Andy Pozzi: “Ha vinto il migliore ma ho dato tutto quello che avevo. Sono nella mia migliore condizione di forma. Mi sono divertito a questi campionati”.
Paolo Dal Molin: “Sono finalmente tornato. Oggi possiamo dirlo. Ho aspettato tanto questo momento ed è una ripartenza. È stata una gara solida. Non mi sembra di aver fatto errori grossolani. Semplicemente mi sono addormentato dopo il primo ostacolo. Mi capita troppo spesso purtroppo. Ma veder rientrare Andy Pozzi mi ha riacceso e da lì che dovevo dare tutto”.
Finale 60 metri ostacoli femminili: Visser 7”77 migliore prestazione mondiale dell’anno
L’olandese volante Nadine Visser ha vinto il secondo titolo europeo indoor consecutivo migliorando il suo crono più veloce dell’anno a livello mondiale di quattro centesimi di secondo.
È stata la grande giornata delle sorelle Cindi Sember Ofili e Tiffany Porter Ofili che hanno vinto l’argento e il bronzo con 7”89 e 7”92. È la seconda coppia di sorelle a salire sul podio nella stessa finale dei 60 ostacoli 15 anni dopo la doppietta delle gemelle svedesi Susanna e Jenny Kallur a Madrid nel 2005.
Luminosa Bogliolo ha corso due volte in 7”99 in semifinale e in finale, dove è stata eccellente sesta alle spalle della primatista finlandese Nooralotta Neziri (7”93) e della giovane polacca Pia Skrzyszowska, che ha corso in 7”95 dopo essersi migliorata con 7”88 nella semifinale. Per le medaglie sarebbe servito battere il record italiano di Veronica Borsi, che vinse l’argento a Goteborg nel 2013 con 7”94.
Luminosa Bogliolo: “È bello correre due volte così veloce. Una volta che si arriva in finale si punta a qualsiasi cosa. Torno a casa con la soddisfazione di essere scesa due volte sotto gli 8 secondi. Pensavo di aver fatto meglio ma mi sono divertita molto”
Elisa Maria Di Lazzaro si è migliorata di un centesimo in semifinale con 8”12.
Finale salto in alto femminile: Mahuchik completa la collezione di ori europei
La fenomenale diciottenne ucraina Yaroslava Mahuchik ha vinto il primo titolo europeo indoor della sua carriera con 2.00m completando la sua collezione di medaglie continentali dopo i successi agli Europei Under 18 nel 2018 e Under 20 nel 2020.
Mahuchik ha tentato senza successo tre prove alla quota di 2.07m, due centimetri meglio rispetto al primato dei campionati detenuto da Tia Hellebaut dal 2007.
Iryna Herashchenko ha completato la doppietta ucraina migliorando il record personale con 1.98m. Elia Junnila ha regalato alla Finlandia la medaglia di bronzo con il record nazionale a 1.96m.
Alessia Trost si è piazzata al sesto posto superando 1.92m al secondo tentativo dopo aver messo a segno una sequenza perfetta alle quote precedenti di 1.80m, 1.85m e 1.89m. La pordenonese ha commesso tre errori a 1.94m.
Eptathlon: secondo oro di Kevin Mayer
Kevin Mayer ha vinto il secondo titolo europeo indoor della sua carriera stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 6392 punti. Il fuoriclasse francese ha aperto la seconda giornata con 7”78 nei 60 ostacoli rimanendo in tabella di marcia per battere il primato europeo stabilito quattro anni fa nell’edizione di Belgrado.
Nel salto con l’asta il transalpino ha superato 5.20m ma ha deciso di fermarsi dopo due errori a 5.30m. Mayer ha corso i 1000 metri in 2’45”72 aggiudicandosi il successo con oltre 200 punti di vantaggio nei confronti del campione uscente spagnolo Jorge Urena, che ha vinto l’argento con 6158 punti al termine di una grande prova nella quale ha fatto registrare 2.10m nell’alto, 7”87 nei 60 ostacoli e 4.90m nell’asta.
Il polacco Pawel Wiesolek ha vinto il bronzo con il record personale di 6133 punti.
Kevin Mayer: “È una grande sensazione non solo per la medaglia ma per i risultati ottenuti nella due giorni. Dal 2018 non vincevo più medaglie. Nelle gare dello sprint non ho dimostrato tutto il mio potenziale, ma sarò al top alle Olimpiadi. Ho avuto un problema al collo durante il salto in alto e per questo ho deciso di fermarmi. Volevo il titolo e il record europeo, ma il primato non era la mia priorità”.
Il primatista italiano Dario Dester si è piazzato al settimo posto con onore con 5835 punti. Il giovane lombardo ha realizzato 8”25 sui 60 ostacoli (12 centesimi di secondo più lento rispetto al personale), 4.40m nell’asta e 2’44”27 nei 1000 metri (ad un secondo e mezzo dal personale sulla distanza).
Dario Dester: “Oggi ero stanco ma ho accumulato tanta esperienza per il futuro. Sono stanco ma contentissimo. È stata molto dura fare due eptathlon di alto livello in due settimane. Sono partito molto carico ma ho avuto un periodo di attesa molto lungo tra il peso e l’alto che mi ha messo in difficoltà. Era il mio primo Europeo assoluto con i big. È stato davvero molto emozionante”.
Il campione europeo under 20 Simon Ehammer, in lotta per il podio fino al 7”82 negli ostacoli, ha commesso tre errori nell’asta.
Finale 800 metri femminili: Hodgkinson campionessa europea a 19 anni
L’astro nascente del mezzofondo britannico Keely Hodgkinson ha trionfato per la prima volta in un campionato europeo assoluto a 19 anni in 2’03”88 superando le polacche Joanna Jozwic (2’04”00) e Angelika Chichoka (2’04”15).
Hodginkson, campionessa britannica assoluta nel 2020, è allenata da Trevor Painter, marito di Jenny Meadows (campionessa europea indoor degli 800m a Parigi 2011).
Keely Hodgingson: “Non ho sentito la pressione perché ho solo 19 anni. Ho ancora molto da imparare.”
Finale 800 metri maschile: Doppietta polacca
La Polonia ha vinto due medaglie ma non con l’uomo più atteso Adam Kszczot, che ha perso in volata chiudendo al quarto posto in 1’46”95. L’ex specialista dei 400 ostacoli Patryk Dobek ha fatto suo l’oro in 1’46”81 precedendo di nove centesimi di secondo Mateusz Borkowski. Il britannico Jamie Webb ha preceduto Kszczot in 1’46”95.
Finale salto triplo maschile: Pichardo oro con 17.30m
Il portoghese Pedro Pablo Pichardo ha vinto la medaglia d’oro con un salto da 17.30m aggiudicandosi la sfida tra ex cubani con Alexis Copello (17.04m).
Il tedesco Max Hess è salito di nuovo sul podio europeo con il personale stagionale di 17.01m dopo il bronzo di Belgrado 2017 e l’argento a Glasgow 2019 oltre all’oro nella rassegna continentale all’aperto di Amsterdam 2016.
Pichardo ha deciso la gara piazzando subito la misura vincente al primo tentativo e ha fatto registrare altri tre salti oltre i 17 metri (17.09m, 17.06m e 17.12m). Copello ha sfiorato i 17 metri con 16.98m al secondo tentativo precedendo di due centimetri Hess, che ha realizzato 16.96m al primo tentativo. La classifica è rimasta cristallizzata senza più scossoni fino al sesto tentativo, quando Copello e Hess hanno superato per la prima volta in questa stagione la barriera dei 17 metri con 17.04m e 17.01m.
Pichardo ha concluso la stagione al primo posto delle liste europee dell’anno con il 17.36m realizzato ai Campionati portoghesi di Braga a fine febbraio. A livello mondiale soltanto il burkinabé Fabrice Zango ha fatto meglio stabilendo il primato mondiale con 18.07m ad Aubière.
Il parmense Tobia Bocchi si è classificato al quarto posto con 16.65m al secondo tentativo. Davvero un risultato di assoluto prestigio per il triplista allenato da Renato Conte, che in questa stagione ha migliorato il record personale con 16.89m al meeting di Liévin e ha vinto il titolo italiano ad Ancona con 16.79m.
Tobia Bocchi: “Per me è una grande soddisfazione presentarmi ad una gara di questo livello e uscire a testa alta. Un po’ di rammarico c’è per la misura perché quest’anno mi ero confermato su risultati leggermente superiori, ma per qualche problema fisico è stato difficile allenarmi bene nelle ultime settimane e voglio ringraziare chi mi ha aiutato per arrivare qui”.
Finale salto triplo femminile: doppietta del Portogallo
Dopo l’oro di Pichardo è arrivato il secondo successo portoghese di Patricia Mamona, che ha vinto una gara combattutissima con 14.53m al terzo tentativo.
La tedesca Neele Eckardt ha stabilito il record personale con 14.52m sempre al terzo tentativo ma la campionessa in carica Ana Peleteiro ha conquistato l’argento con la stessa misura di 14.52m grazie ad un secondo miglior salto.
L’Olanda ha dominato le staffette 4×400 sia in campo maschile sia in campo femminile.
L’Olanda con le stelle Femke Bol e Lieke Klaver ha dominato la gara femminile in 3’27”15 davanti alla Gran Bretagna (3’28”20) e alla Polonia (3’29”94).
Straordinario primato italiano della formazione azzurra, quarta in 3’30”82 con le seguenti frazioni: Rebecca Borga (53”5), Alice Mangione (52”0), Eleonora Marchiando (52″56) e Eloisa Coiro (52”22).
Si tratta della next gen dei 400 metri femminili in Italia. Il precedente primato apparteneva a Raphaela Lukudo, Ayomide Folorunso, Chiara Bazzoni e Maria Enrica Spacca, che si classificarono quinte ai Mondiali Indoor di Birmingham 2018 in 3’31”55.
Jochem Dobber, Liemarvin Bonevacia, Ramsey Angela e Tony Van Diepen hanno vinto la finale maschile con il miglior crono europeo dell’anno di 3’06”06 davanti alla Repubblica Ceca (3’06”54) e alla Gran Bretagna (3’06”70).
L’Italia con Edoardo Scotti, Vladimir Aceti, il debuttante in azzurro Robert Grant e Brayan Lopez si è classificata quinta in 3’07”37 dietro al Belgio dei fratelli Borlée. Queste le frazioni degli azzurri: Scotti 47”0, Grant 47”7, Lopez 46”53 e Aceti 40”07.