Tamberi si qualifica con facilità

Bastano 2 salti a Gimbo per la finale di domenica 7 marzo

Tutto molto semplice per l’esordio ai campionati europei indoor di Torun in Polonia da parte di Gianmarco Tamberi, che deve solo fare due prove di salto in alto a 2.16 e 2.21m, per prenotare la finale di domenica mattina alle 11,19, e per far capire che la sua condizione continua ad essere eccellente.

Gianmarco Tamberi (foto FIDAL/Colombo)
Gianmarco Tamberi (foto FIDAL/Colombo)

Gimbo, che si presenta completamente biondo platino, supera l’asticella con grande margine, entrambe le volte, al contrario del suo maggior rivale, il bielorusso Maksim  Nedasekau, che supera i 2,21 con qualche problema e, alla fine, appare un po’ preoccupato.

Non serve passare a quote superiori perché soltanto in otto oltrepassano l’asticella a 2,21, completando il novero dei finalisti che saranno anche il tedesco campione europeo all’aperto Mateusz Przybylko, l’ucraino Nikitin, il lituano Glebauskas, il tedesco Potye, il belga Carmoy e l’ungherese Jankovics.

Dopo la gara un Tamberi rilassato, ma anche molto concentrato, ha espresso le sue sensazioni e le sue aspettative.

“È bastato un 2,21, era capitato già a Zurigo nel 2014 di passare con misure non impegnative, in quel caso saltando 2,19. In questo momento vedo un livello molto alto per i primi tre e un livello medio più basso, quindi la qualificazione non è stata difficile.

Nedasekau è tra i più forti al mondo, come anche Przybylko, quindi per contendersi le medaglie sarà una bella sfida. Ci divertiremo sicuramente. Spiace non ci sia Protsenko che ha avuto un problema: sarebbe stata una bella prova per le Olimpiadi, in una gara di così alto livello con la maglia della Nazionale, che dà sempre un’energia diversa.

Questa stagione indoor sta andando bene, le gare inanellate mi hanno dato fiducia e mi ripagano di tutto il lavoro fatto in questi ultimi anni, passando anche tante notti insonni, ma finalmente è l’anno olimpico e penso che potrò fare belle cose. Resto con i piedi per terra, in ogni caso, e punto sempre più in alto”.

Da capitano della squadra azzurra, Gimbo ha anche rivolto il massimo incitamento ai compagni e alle compagne.

Sono contento che ci siano tanti ragazzi giovani, tante matricole, stasera ho fatto il tifo per chi era già in pedana. È ottimo iniziare da un Euroindoor e credo che possiamo ambire a buone posizioni in varie gare”.

Gianmarco Tamberi (foto FIDAL/Colombo)
Gianmarco Tamberi (foto FIDAL/Colombo)

Nelle altre gare di qualificazione gli azzurri non sono fortunati, a cominciare da Antonino Trio che salta 7,55 nel lungo, venendo eliminato dopo aver ottenuto anche un 7,40 e un 7,48.

Per entrare nella finale a otto sarebbe servito il 7,74 del britannico Jacob Fincham-Dukes, cosa certo non impossibile visto che aveva già saltato agli italiani assoluti 7,94, ma purtroppo l’emozione gli gioca un brutto scherzo, mentre solo due atleti superano gli 8 metri fissati per la qualificazione diretta, lo svedese Thobias Montler (8,18) e il greco campione in carica Miltiadis Tentoglou (8,04).

Chiara Rosa lancia a 16,90 nel getto del peso e finisce al 14esimo posto che non le basta per la finale a cui la tedesca Christina Schwanitz si qualifica con il miglior lancio di serata, 18,86.

Eliminate anche Ludovica Cavalli e Giulia Aprile nelle batterie dei 3000 metri femminili dove si corre su tempi proibitivi per le azzurre, con la portoghese Machado ultima qualificata a 8’59″39, mentre va registrata la clamorosa squalifica della slovena Mismas-Zrimsek che era considerata, alla vigilia, la favorita e aveva agevolmente vinto la sua batteria.

Eliminato anche il trio azzurro dei 1500 metri, tutti decimi nelle rispettive batterie, Pietro Arese con 3’43″55, Joao Bussotti con 3’44″76 e Federico Riva con 3’45″85.

Miglior tempo di qualificazione per Jakob Ingebrigtsen con un facile, per lui, 3’39″89.

 

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