Dosso brillante nelle batterie dei 100 femminili: 11″26

La velocista azzurra qualificata per il turno successivo. Gaia Sabbatini fuori nella semifinale dei 1500 femminili.

Ai Campionati del Mondo di atletica di Eugene, in Oregon, brillante prestazione nella sua batteria dei 100 femminili da parte di Zaynab Dosso che, sul rettilineo veloce dell’Hayward Field, chiude la sua prova in terza posizione con passaggio diretto del turno e il buon crono di 11″26, da considerare particolarmente positivo anche perché non vi erano le migliori condizioni meteo e solo + 0,2 di vento.

Emozionante l’arrivo della gara di Zaynab che, nella terza batteria vinta con 11″15 dalla fenomenale giamaicana Elaine Thompson-Herah, lascia dietro di un solo centesimo la quarta classificata, Joella Lloyd, di Antigua, quarta ed eliminata con il tempo di 11″27 per cui un’azzurra sarà dunque tra le 24 donne più veloci del mondo e tornerà sui blocchi intorno alle 2.30 della notte italiana tra domenica e lunedì.

Tra le tre giamaicane grandi favorite per il successo finale impressiona soprattutto Shelly-Ann Fraser-Pryce, il cui 10″87 finale appare realizzato con grande facilità, ma molto bene anche la britannica Dina Asher-Smith, campionessa del mondo dei 200 a Doha, che realizza il miglior tempo del turno, con 10″84, dove in sei corrono in meno di 11 secondi, e tra loro altre due europee, la britannica Neita con 10″95 e la svizzera Kambundji con 10″97, mentre viene eliminata l’altra elvetica finalista delle Olimpiadi di Tokyo 2021, Ajla Del Ponte, con il tempo di 11″41 ma evidentemente in una condizione non ottimale a causa di vari problemi fisici patiti nell’anno.

Per Zaynab, dunque, una grandissima soddisfazione e la consapevolezza di aver già vinto il suo mondiale avendo raggiunto l’obiettivo massimo che si poteva prefiggere, per cui adesso nella semifinale potrà correre con la massima decontrazione possibile e provare ad ottenere un grande crono, magari avvicinando o addirittura superando il record italiano di 11″14 di Manuela Levorato, se le condizioni climatiche saranno quelle migliori tipiche dell’impianto.

Eliminata invece, nella sua semifinale dei 1500 femminili, la mezzofondista Gaia Sabbatini che viene squalificata per un contatto con l’ugandese Winnie Nanyondo, dopo aver corso in 4’05″41, crono che comunque non le avrebbe permesso di accedere alla finale.

Il percorso di Gaia in una grande competizione mondiale finisce dunque come accaduto lo scorso anno a Tokyo, seppure in modo diverso per il provvedimento inflittole dai giudici a causa di un contatto abbastanza chiaro tra l’azzurra e la sua avversaria sul rettilineo finale, con l’africana che finisce al tappeto.

L’azzurra si era mossa bene, almeno fino ai 1200 metri ma poi la solita sua scelta, peraltro molto rischiosa, di provare ad uscire negli ultimi 100 metri in prima corsia, ovviamente sempre molto intasata, ha determinato questa volta il contatto che ne ha decretato l’inevitabile squalifica.

Gaia Sabbatini (foto Colombo/FIDAL)
Gaia Sabbatini (foto Colombo/FIDAL)

Le finali della notte: 100 metri maschili

La gara più veloce e affascinante dei campionati, orfana del campione olimpico Marcell Jacobs che, come ben noto, ha dovuto rinunciare a scendere in pista per la semifinale a causa di un risentimento muscolare dopo la batteria del giorno prima, non riserva sorprese con la vittoria del favoritissimo statunitense Fred Kerley con il crono di 9″86 forse superiore a quanto ci si potesse aspettare, ma grandi emozioni visto il risicato vantaggio di soli due centesimi sui due connazionali, Marvin Bracy e Trayvon Bromell, secondo e terzo con lo stesso tempo di 9″88, ma separati da appena due millesimi, per la storica tripletta americana davanti al pubblico di casa.

Il campione del mondo di Doha 2019, Christian Coleman, parte molto bene ma crolla nel finale impedisce il poker in quanto il giamaicano Oblique Seville conferma le ottime impressioni suscitate in precedenza e chiude al quarto posto con 9″97.

Fred Kerley (foto Colombo/FIDAL)
Fred Kerley (foto Colombo/FIDAL)

Le finali della notte: salto in lungo maschile

Succede quasi tutto alla fine con il sesto salto del cinese Wang Jianan che decolla a 8.36, all’improvviso dopo che aveva messo a segno solo una miglior misura di 8.03, e beffa il greco Miltiadis Tentoglou, campione olimpico, oltre che mondiale ed europeo indoor, che si deve accontentare del secondo posto con 8,32.

Bronzo per il decatleta svizzero Simon Ehammer, grande specialista anche del lungo, che chiude a 8,16.

Wang Jianan (foto Colombo/FIDAL)
Wang Jianan (foto Colombo/FIDAL)

Le finali della notte: getto del peso femminile

La statunitense Chase Ealey trova la misura del successo al primo lancio con un 20,49 che chiude subito i giochi con solo la cinese Gong, alla quinta prova, che si avvicina con 20,39 e si prende l’argento, mentre sul gradino più basso del podio l’olandese Jessica Schilder ottiene il record nazionale con 19,77.

Chase Ealey (foto Colombo/FIDAL)
Chase Ealey (foto Colombo/FIDAL)

Le finali della serata: 10.000 metri femminili

Oro all’etiope primatista del mondo, Letesenbet Gidey, accreditata di un finale non irresistibile, ma anche invece resiste dopo una gara emozionante e si impone con il tempo di 30’09″94 in volata sulle keniane Hellen Obiri (30’10″02) e Margaret Chelimo Kipkemboi (30’10″07).

Grande battuta, l’olandese Sifan Hassan, ultima ad arrendersi, quarta in 30’10″56 con Gidey che festeggia il primo successo mondiale, dopo il bronzo olimpico dello scorso anno a Tokyo, e l’argento iridato di Doha.

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Le finali della serata: lancio del martello maschile

Ancora un successo per il polacco Pawel Fajdek, il quinto consecutivo realizzato con un lancio da 81,98, mentre il secondo posto di Nowicki con 81,03 consente l’uno-due dei polacchi, con il bronzo che finisce al collo del norvegese Henriksen (80,87).

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