La Giamaica prenota la tripletta sui 100 femminili di Eugene

Oggi il debutto nei 100 femminili di Zaynab Dosso

Dopo le prime scintille sui 100 metri maschili nella notte italiana dei campionati del mondo, con Marcell Jacobs che si è qualificato per le semifinali grazie al buon crono di 10″04, decimo assoluto, e dove si sono visti i due statunitensi favoriti della vigilia, Fred Kerley e Trayvon Bromell, ancora in una forma mostruosa con due grandi crono di 9″79 e 9″89 rispettivamente, senza neanche troppo spingere, tutto è pronto anche per la gara veloce femminile nel tempio dell’atletica statunitense dell’Hayward Field di Eugene, cittadina che gli americani chiamano “Tracktown” la città dell’atletica, in quanto è stata la patria del leggendario mezzofondista statunitense Steve Prefontaine e del suo allenatore Bill Bowerman, co-fondatore della Nike.

Mentre appare sempre più certo che gli Stati Uniti potrebbero dominare lo sprint maschile, la Giamaica è pronta invece a prendersi la scena nelle gare di velocità in campo femminile con il quartetto formato da Shelly Ann Fraser Pryce, Elaine Thompson Herah, Sherika Jackson e Kemba Nelson che dovrebbe monopolizzare il podio iridato dei 100 metri che inizieranno nella prossima notte italiana.

La seconda e la terza donna più veloci della storia e la vincitrice dei Trials giamaicani saranno in gara a Eugene e potrebbe ripetersi la tripletta giamaicana dello scorso anno alle Olimpiadi quando Thompson Herah vinse in 10”61 battendo Fraser Pryce (10”74) e Jackson (10”76).

Fraser Pryce ha realizzato i tre tempi più veloci nella prima parte della stagione correndo due volte in 10”67 nel Continental Tour di Nairobi e nella tappa della Wanda Diamond League di Parigi, e in 10”70 nelle batterie dei Trials giamaicani di Kingston, mentre non ha corso la finale dei campionati nazionali perché é in possesso della wild card essendo la campionessa mondiale in carica di Doha 2019 dove si impose in 10”71.

La vittoria di Doha è stata speciale perché è arrivata solo due anni dopo la nascita del figlio Zyon, portato in braccio da Shelly-Ann durante il giro d’onore a Doha.

Fraser Pryce detiene il secondo miglior tempo della storia con il formidabile 10”60 realizzato lo scorso Agosto a Losanna e, sulla magica pista di Hayward Field di Eugene, “Pocket Rocket” punta a vincere la quinta medaglia d’oro sui 100 metri ai Mondiali dopo i trionfi di Berlino 2009, Mosca 2013, Pechino 2015 e Doha 2019. La sua collezione comprende nove medaglie d’oro individuali e di staffetta, due argenti mondiali e tre ori olimpici.

Lo scorso 28 Maggio la trentacinquenne caraibica ha vinto i 200 metri al Prefontaine Classic in 22”41.

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Shelly Ann Fraser Pryce: “In questa stagione l’obiettivo è correre in 10”4 -10”5. Sono sulla strada giusta per realizzare questo obiettivo. Devo semplicemente crederci e continuare a lavorare duramente”.

La cinque volte campionessa olimpica Elaine Thompson Herah ha vinto le ultime due edizioni del Prefontaine Classic di Eugene con un sensazionale 10”54 nel 2021 e con 10”79 nel 2022.

Con il tempo realizzato a Hayward Field lo scorso anno “Fastelaine” è diventata la seconda sprinter della storia a soli cinque centesimi di secondo dal primato del mondo di Florence Griffith Joyner stabilito ai Trials statunitensi a Seul nel 1988.

La velocista originaria di Banana Ground non ha ancora vinto in carriera un oro individuale ai Mondiali. Finora il miglior risultato in carriera nella rassegna iridata è stato l’argento sui 200 metri in 21”66 a Pechino nel 2015 alle spalle dell’olandese Dafne Schippers.

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Shericka Jackson ha vinto la finale dei Trials giamaicani in 10”77 battendo la campionessa NCAA Indoor dei 60 metri del 2021 Kemba Nelson (10”86) e Thompson Herah (10”89). Jackson, che compirà 28 anni il 16 Luglio proprio durante i Mondiali, ha vinto due medaglie di bronzo nei 100 metri in 10”76 e nella staffetta 4×400 e l’oro con la staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo. Shericka é scesa sotto gli 11 secondi nelle ultime quattro gare disputate in questa stagione e ha corso in 10”92 al Prefontaine Classic di Eugene.

Da seguire anche l’emergente giamaicana Kemba Nelson, campionessa NCAA indoor sui 60 metri in 7”05 con la maglia degli Oregon Ducks.

La giovane Melissa Jefferson ha vinto la finale dei Campionati statunitensi di Eugene in 10”69 con vento a favore di +2.9 m/s battendo la campionessa statunitense del 2018 Aleia Hobbs (10”72) e la giovane Twanisha Terry (10”74).

L’ivoriana Marie Josée Ta Lou e la britannica Dina Asher Smith proveranno a contrastare il dominio statunitense e giamaicano. Ta Lou ha vinto tre medaglie ai Mondiali (argento sui 100 metri e sui 200 metri a Londra 2017 e bronzo sui 100 metri a Doha nel 2019) e si è piazzata al quarto posto nella finale olimpica di Tokyo in 10”91 dopo aver eguagliato il primato africano con 10”78 nelle batterie.

Dina Asher Smith inseguirà la seconda medaglia iridata sui 100 metri dopo l’argento ai Mondiali di Doha con il primato britannico di 10”83. La ventiseienne londinese vinse il titolo mondiale under 20 sui 100 metri sulla pista di Hayward Field. In questa stagione ha vinto i 100 metri nella tappa della Diamond League a Birmingham in 11”11 e si è piazzata al quarto posto al Prefontaine Classic con il personale stagionale di 10”98.

L’altra sprinter britannica Darryil Neita ha vinto il titolo nazionale sui 100 metri con 10”80 a Manchester davanti a Asher Smith (10”87).

La svizzera Mujinga Kambundji si é piazzata al sesto posto nella finale olimpica di Tokyo in 10”99 alle spalle della connazionale Ajla Del Ponte. In questa stagione Kambundji ha vinto la finale dei Mondiali indoor sui 60 metri stabilendo il quarto tempo più veloce della storia con 6”96. La trentenne bernese ha strappato a Del Ponte il record svizzero dei 100 metri correndo in 10”89 nella finale dei Campionati svizzeri sulla pista dello Stadio Letzigrund di Zurigo.

Un’ altra sprinter europea in grado di infrangere la barriera degli 11 secondi in questa stagione è la tedesca Gina Luckenkemper, che ha vinto la finale dei Campionati tedeschi di Berlino in 10”99.

Difenderà i colori azzurri Zaynab Dosso, che ha vinto il terzo titolo italiano della sua carriera sui 100 metri a Rieti in 11”30. La sprinter emiliana ha battuto dopo 39 anni lo storico record italiano dei 60 metri di Marisa Masullo correndo in 7”16 ai Campionati Italiani indoor di Ancona e successivamente in 7”14 ai Mondiali Indoor di Belgrado.

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200 metri

Shericka Jackson sfiderà per la prima volta in carriera l’emergente statunitense Abby Steiner sui 200 metri femminili in una delle gare più attese in campo femminile dei Mondiali di Eugene.

Steiner ha vinto il titolo NCAA outdoor per l’Università del Kentucky in 21”80 sulla pista di Eugene e ha migliorato il suo crono più veloce mondiale dell’anno con 21”77 nella finale dei Campionati statunitensi sempre sulla pista di Hayward Field due settimane più tardi.

Steiner é entrata nella top 20 di tutti i tempi. La ventiduenne gareggerà per la prima volta nel team statunitense nella prima edizione della storia su suolo statunitense.

Shericka Jackson ha fatto ancora meglio della statunitense vincendo la finale dei Trials statunitensi in un favoloso 21”55, terzo tempo della storia a livello mondiale alle spalle di Florence Griffith Joyner (21”34 alle Olimpiadi di Seul 1988) e di Elaine Thompson Herah (21”53 nella finale vinta alle Olimpiadi di Tokyo). In questo straordinario inizio di stagione Jackson ha vinto i 200 metri al Golden Gala di Roma in 21”91 battendo Thompson Herah e Asher Smith.

Jackson ha vinto due medaglie di bronzo mondiali sui 400 metri a Pechino nel 2015 e a Doha nel 2019 e due ori con la staffetta 4×400 nel 2015 e con la 4×100 nel 2019.

Shericka Jackson: “Onestamente non mi aspettavo di correre così velocemente ai Trials giamaicani. Ho fatto molti errori nella finale”.

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Thompson Herah ha vinto il secondo oro consecutivo alle Olimpiadi in 21”53. In questa stagione si è piazzata al secondo posto in 22”05 in occasione della finale dei Campionati giamaicani.

Fraser Pryce si è qualificata per i 200 metri grazie al terzo posto ai Trials giamaicani. Sui 200 metri la giamaicana ha vinto il titolo mondiale a Mosca nel 2013 e l’argento olimpico a Londra nel 2012.

La statunitense Tamara Clarke si è qualificata per i Mondiali grazie al secondo posto ai Campionati statunitensi in 21”92.

Jenna Prandini torna a gareggiare sui 200 metri ai Mondiali a sette anni di distanza dalla prima partecipazione nell’edizione di Pechino. La velocista di origini bresciane cresciuta proprio con la maglia del team locale degli Oregon Ducks si è qualificata grazie al terzo posto ai Campionati statunitensi in 22”01.

Dina Asher Smith difenderà il titolo conquistato a Doha tre anni fa. In questa stagione la sprinter laureata in storia al King’s College di Londra ha vinto i 200 metri a Stoccolma in 22”37 battendo per tre millesimi di secondo Mujinga Kambundji e si è piazzata terza a Doha in 22”37 e a Roma con il personale stagionale di 22”27.

Kambundji ha stabilito il primato svizzero sui 200 metri con 22”18 nel meeting di casa a Berna. Lo scorso anno la velocista svizzera vinse i 200 metri al Prefontaine Classic in 22”06 con vento a favore e si è piazzata al settimo posto nella finale olimpica di Tokyo in 22”30.

Marie Josée Ta Lou e Shaunae Miller Uibo hanno vinto l’argento e il bronzo sui 200 metri ai Mondiali di Londra 2017. Miller Uibo ha affermato in una recente intervista l’intenzione di puntare sui 200 metri alle prossime Olimpiadi di Parigi.

Da seguire con attenzione la diciannovenne nigeriana Favour Ofili, seconda alle Finali NCAA di Eugene in 22”06. Ofili ha vinto la medaglia di bronzo sui 200 metri ai Mondiali Under 20 di Nairobi in 22”23. E’ l’unica velocista ad aver battuto Abby Steiner in questa stagione alle South Eastern Conference nella scorsa primavera.

Per le azzurre frande curiosità per la 21enne Dalia Kaddari, apparsa in grande condizione, che può agevolmente puntare alla semifinale e cercare magari di battere il record italiano di 22″56 di Libania Grenot.

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400 metri

La due volte campionessa olimpica dei 400 metri Shaunae Miller Uibo proverà a vincere il primo titolo mondiale outdoor sul giro di pista. Nelle sue precedenti partecipazioni ai Mondiali la ventottenne bahamense ha vinto due medaglie d’argento su questa distanza a Pechino nel 2015 e a Doha nel 2019.

Lo scorso anno Miller Uibo ha conquistato l’oro olimpico a Tokyo migliorando il record del continente centroamericano con 48”36. Nel corso dell’ultima stagione invernale la caraibica ha conquistato il primo oro della sua carriera ai Mondiali Indoor a Belgrado battendo Femke Bol. Ha corso il terzo tempo più veloce di quest’anno con 49”91 a Gainesville in Florida.

Miller Uibo ha iniziato la stagione outdoor 2022 con un terzo posto in 51”84 a Doha. In Diamond League non perdeva una gara sui 400 metri dal 2015. Un mese più tardi si è imposta a Parigi in 50”10.

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Sulla pista di Hayward Field Miller Uibo rinnoverà il duello con la portacolori della Repubblica Dominicana Marileidy Paulino, che ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo stabilendo il primato nazionale con 49”20. Paulino ha vinto le prime due gare della Diamond League a Doha in 51”20 e a Rabat in 50”05. Paulino ha stabilito la migliore prestazione mondiale sui 400 metri con 49”49 e il record nazionale sui 200 metri con 22”59 a Savona.

La diciannovenne statunitense Talitha Diggs potrebbe inserirsi nella lotta per le medaglie dopo lo splendido inizio di stagione nel quale ha conquistato due titoli ai Campionati NCAA in 49”99 e ai Campionati statunitensi di Eugene in 50”22. Diggs è figlia di Joetta Clarke Diggs (quattro volte partecipante alle Olimpiadi sugli 800 metri) e nipote dell’ex ottocentista Hazel Clarke.

Il team giamaicano é formato dalla ventunenne Charokee Young, seconda dietro a Diggs ai Campionati NCAA in 50”65 e atleta accreditata di un personale di 49”87, da Candice McLeod e Stephanie Ann McPherson, quarta e quinta alle Olimpiadi di Tokyo.

La migliore europea in gara è Natalia Kacmarek, vincitrice al Golden Spike di Ostrava in 50”16. La polacca ha vinto la medaglia d’oro nella staffetta mista 4×400 e l’argento nella staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Tokyo.

Per l’Italia Alice Mangione che cercherà di onorare al meglio la sua prima grande partecipazione individuale a una manifestazione iridata.

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Le gare degli azzurri di sabato 16 luglio (il primo orario a sinistra è quello di Eugene l’altro l’italiano che dopo le 00.00 è del 17)

  • 10.30-19.30 Triplo F: qualificazione Cestonaro
  • 11.10-20.10 Alto F: qualificazione Vallortigara
  • 13.20-22.20 400hs M: batterie Lambrughi
  • 17.10-2.10 100 F: batterie Dosso
  • 18.00-3.00 100 M: semifinali Jacobs
  • 19.05-4.05 1500 F: semifinali Sabbatini
  • 19.50-4.50 100 M: finale ev. Jacobs

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