Ai Campionati del Mondo di atletica di Eugene, in Oregon, è finalmente terminata l’attesa per il debutto di Marcell Jacobs, il campione olimpico dei 100 metri, che solo pochi giorni fa aveva sciolto le sue riserve in merito alla partecipazione alla manifestazione iridata in seguito al problema muscolare che lo condiziona da varie settimane.
La prestazione di Marcell, che ha chiuso secondo la sua batteria in 10″04 dietro al giamaicano Oblique Seville (9″93), è stata più che positiva in considerazione del suo stato di forma che inevitabilmente, per i problemi muscolari che ha sofferto nelle ultime settimane, non può essere al massimo e, come avevamo ampiamente previsto, per lui sarà già una grande impresa quella di riuscire a lottare per un posto in finale nella semifinale che ci sarà nella notte italiana di domani, alle ore 3.
La sue parole dopo la gara: “Penso di aver fatto una buona partenza e di aver anche accelerato nel modo corretto. Ma poi, non riesco a lasciarmi andare. Ora devo cercare di mettermi quanto prima nelle mani del fisioterapista, per tentare di essere in condizioni migliori per la semifinale.
Sul piano della preparazione, penso di stare bene, altrimenti, alla luce di quanto detto, non riuscirei a correre in 10.04“.
Il grande favorito della vigilia, lo statunitense Fred Kerley sembra veramente di un altro pianeta e mostra la forma dei Trials chiudendo la sua batteria con uno spaventoso 9″79, ma molto bene anche Trayvon Bromell che scherza negli ultimi metri ma ferma comunque il cronometro a 9″89, e si mette in evidenza anche il diciannovenne Letsile Tebogo del Botswana che, con 9″94, realizza il primato del mondo under 20.
Poco convincente il debutto mondiale dell’altro azzurro Chituru Ali, che chiude in 10″40 abbastanza demotivato, ma abbastanza clamorosa anche l’eliminazione del cingalese che vive e si allena in Italia, a Castelporziano con Claudio Licciardello, Yupun Abeykoon che dopo il personale di 9″96 ottenuto lo scorso 3 luglio a La Chaux de Fonds, non fa meglio di 10″19.
Ancora più clamorosa, peraltro, l’eliminazione del britannico Reece Prescod, che pur aveva corso quest’anno in 9″93 e che chiude in 10″15 con un crono che gli avrebbe peraltro dato la qualificazione in un’altra batteria mentre, pur passando il turno, poco brillanti sono apparsi il campione olimpico dei 200 Andre De Grasse con 10″12, e il campione del mondo dei 100 Christian Coleman con 10″08.
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