Ai Campionati del Mondo di atletica di Eugene, in Oregon, la cui prima giornata è terminata nella notte italiana, nelle batterie dei 1500 metri donne una qualificazione e due eliminazioni per le azzurre con Gaia Sabbatini che supera il turno, ma sia Federica Del Buono che l’esordiente assoluta in maglia azzurra, Sintayehu Vissa, non sfigurano di certo ed escono con grande onore.
Per Gaia una batteria dall’alto tasso tecnico (Meshesha, Miur) e condotta per di più sottoritmo per almeno due terzi di percorso, con la teramana che si deve impegnare per trovare la posizione giusta nel finale ma la sua ben nota grinta le consente alla fine di uscire, come spesso le accade, nella corsia più interna fino al quinto posto finale con 4’07″82, con Meshesha prima in 4’07″05.
Per Vissa, invece, dodicesimo posto nella seconda batteria con 4’07″33, mentre nella terza Federica Del Buono prova a seguire il ritmo di Gudaf Tsegay, cosa che in effetti le riesce almeno per 1200 metri, ma nel finale non riesce a reagire alla progressione delle altre e termina al decimo posto con 4’08″42.
Qualificazioni getto del peso uomini
Nick Ponzio non tradisce mai nelle occasioni che contano e, nonostante stia continuando a gareggiare da tantissimo tempo, ottiene la qualificazione alla finale di domenica notte (le 3.30 circa di lunedì in Italia), con l’ottima misura di 21,35, per una quarta piazza assoluta, alle spalle di Crouser (22,28), Kovacs (21,50) e Walsh (21,44).
Per Leonardo Fabbri, purtroppo, ancora una prestazione sotto le sue enormi possibilità e un miglior lancio di 19,73 che lo esclude dalla finale.
Batterie 3000 metri siepi uomini
Ahmed Abdelwahed ottiene la finale grazie ad una azione generosa al termine di una gara che gli consente di rosicchiare centesimi preziosi e superare gli avversari in lotta per il ripescaggio.
Il romano è sesto nella sua batteria, che era certamente la più difficile, in 8’21″04 al cospetto del campione olimpico Soufiane El Bakkali (8’16″65, quello che risulterà essere alla fine il miglior tempo del turno) e di alcuni tra i principali protagonisti della specialità.
Finale staffetta 4×400 mista
Le energie migliori, gli azzurri, le avevano spese in mattinata, quando erano riusciti nell’impresa di approdare alla finale iridata e così, nell’ultimo atto della loro prova ottengono un settimo posto d’orgoglio con il tempo di 3’16″45.
L’oro va alla Repubblica Dominicana, con la Paulino che prima supera gli Stati Uniti (con Allyson Felix in seconda frazione) e poi resiste al formidabile ritorno di Femke Bol con l’Olanda distanziata di soli 8 centesimi di secondo.
Qualificazioni salto con l’asta donne
Roberta Bruni, la primatista azzurra della specialità che era apparsa in ottima condizione nelle ultime gare, si perde purtroppo nell’evento più importante dell’anno e viene eliminata dopo aver saltato 4.35, che sarebbe bastato se non avesse fatto troppi errori nei salti precedenti e, stessa sorte capita all’altra azzurra Elisa Molinarolo.
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