Duplantis sale già a 6,02 nell’asta di Karlsruhe

Grande prestazione dell'etiope Aregawi sui 3000 metri del meeting tedesco

Nella storia del Meeting di Karlsruhe, classico evento indoor della stagione invernale, mai nessun atleta era riuscito a superare i 6 metri nel salto con l’asta, il primato era del grande specialista francese Renaud Lavillenie, ma quando c’è Mondo Duplantis è più difficile non superare tale quota e, ancora una volta, il fenomenale atleta ha entusiasmato con un grande salto a 6,02 al primo tentativo, in quella che era la sua prima gara della nuova stagione.

La star svedese ha superato prima 5.51m, 5.71m e 5.89m e 6.02m sempre alla prima prova, per poi mancare di poco il primo dei tre tentativi alla misura del primato del mondo di 6.19m, un’altezza che aveva già provato a saltare in dodici competizioni nel 2021.

KC Lightfoot (quarto classificato alle Olimpiadi e vincitore a Reno con 5.91m settimana scorsa) ha superato 5.81m al primo tentativo e 5.89m alla terza prova.

Duplantis ha centrato l’obiettivo di battere il record del meeting togliendolo all’amico Renaud Lavillenie, che superò 5.95m l’anno scorso.

Valentin Lavillenie si è classificato al terzo posto con 5.71 sulla pedana dove suo fratello Renaud si è imposto quattro volte. Il francese ha prevalso per un numero minore di errori nei confronti del campione tedesco e finalista olimpico Oleg Zernikel. Sette atleti hanno saltato 5.71m. Si tratta del miglior livello tecnico di sempre in una gara del World Indoor Tour.

Armand Duplantis: “La serata è stata davvero speciale, soprattutto perché abbiamo ritrovato il pubblico dopo tanto tempo. L’interazione con i fan è un’esperienza completamente diversa.

E’ una stagione nuova ma mi sento in perfetta sintonia con i miei salti e questo mi dà molta fiducia, non importa se è il primo o l’ultimo meeting della stagione. Sono andato dato vicino al record del mondo nel primo tentativo alla quota di 6.19m. Non posso lamentarmi troppo quando riesco a saltare 6 metri.

Quando scendo in pedana sento sempre la pressione su di me. La mia giovane età non importa in queste situazioni. L’unica cosa che posso controllare è me stesso. Cerco semplicemente di scendere in pedana e saltare il più alto che posso.

La prossima settimana gareggerò a Berlino. Sto gareggiando molto in Germania e riesco sempre ad esprimermi al meglio in questo paese. E’ arrivato il momento di battere il record del mondo in questa nazione. A riguardo della stagione outdoor penso che la sensazione più bella sarebbe vincere il secondo titolo europeo nello stesso paese dove ho vinto il primo.

Ho un ricordo magico di Berlino. Non vedo l’ora di poter gareggiare ai prossimi Campionati Europei di Monaco di Baviera”.

A Duplantis che ha vinto l’oro olimpico, il titolo europeo, e ha battuto tre volte il primato mondiale, manca il titolo mondiale outdoor.

Il mio obiettivo è vincere il titolo mondiale outdoor a Eugene la prossima estate. Sono pronto e motivato a mille”.

Lo svedese deve il suo soprannome Mondo all’Italia.

Un amico di mio padre ha origini italiane ed è stato il primo a chiamarmi Mondo, quando ero molto piccolo. Da allora porto questo soprannome italiano”.

Renaud Lavillenie prevede che Duplantis possa raggiungere in futuro quota 6.20m o addirittura 6.25m.

Non posso dire quale sia il mio limite. Penso che sia oltre il mio record del mondo. La chiave dei miei successi è un insieme di diverse componenti come la tecnica e la velocità nella rincorsa, che mi aiutano a raggiungere grandi misure”.

Armand Duplantis (foto Colombo/FIDAL)
Armand Duplantis (foto Colombo/FIDAL)

3000 metri maschili

La gara ha tenuto fede alle aspettative del Meeting Director Alain Blondel che aveva detto di puntare molto su di essa. il ventenne etiope Berihu Aregawi ha confermato il suo straordinario talento stabilendo il quinto miglior tempo di sempre con 7’26”20, che ha polverizzato il precedente primato personale di 7’29”24 realizzato lo scorso anno a Liévin.

Aregawi ha dominato la gara dall’inizio alla fine battendo il campione europeo di Belgrado 2017 Adel Mechaal (7’36”57) e il ventenne keniano Jacob Krop (7’38”15). In chiave europea sono da sottolineare il 7’41”35 del tedesco Mohammed Mohumed e il 7’44”62 del serbo Elzan Bibic. Aregawi si è piazzato al quarto posto sui 10000 metri alle Olimpiadi di Tokyo e ha vinto la finale della Diamond League a Zurigo sui 5000 metri.

L’azzurro Yassin Bouih si è ben difeso classificandosi all’ottavo posto in 7’48”38.

60 metri ostacoli femminili

Soltanto il photo-finish ha deciso la finale in favore della giamaicana Danielle Williams, che ha prevalso con lo stesso tempo di 7”84 sulla francese Cyrena Samba Mayela.

In questa stagione soltanto la statunitense Kendra Harrison ha fatto meglio a livello mondiale correndo in 7”81 a Clemson. Williams vinse il titolo mondiale a Pechino 2015 e ha un personale di 12”32 stabilito a Londra nel 2019.

Nel 2022 la caraibica aveva già corso in 7”92 sui 60 ostacoli al debutto. Samba Mayela vanta un titolo francese in 12”73 conquistato nel 2020. L’azzurra Luminosa Bogliolo si è qualificata correndo in 8”10 in batteria prima di classificarsi settima in 8”15 in finale.

Danielle Williams: “Ho corso un tempo veloce ma non sono mai del tutto soddisfatta. Voglio sempre correre più velocemente, anche se il record personale mi dà molta fiducia per questa stagione. Ora gareggerò a Staten Island prima di prendermi un periodo di pausa dalle gare per preparare i Mondiali indoor di Belgrado, che saranno il mio obiettivo della stagione”.

60 metri ostacoli maschili

La medaglia di bronzo iridata Pascal Martinot Lagarde ha vinto per la prima volta a Karlsruhe su cinque partecipazioni a questo meeting firmando la migliore prestazione mondiale dell’anno con 7”54.

Il trentenne francese ha battuto il sorprendente spagnolo Enrique Llopis e il polacco Jakub Szymanski, che hanno realizzato il record personale correndo rispettivamente in 7”59 e in 7”60. Il campione europeo under 23 Asler Martinez si è classificato al quarto posto in 7”61.

Pascal Martinot Lagarde: “Lo scorso anno è stato orribile a causa di un infortunio che ha rovinato la mia stagione indoor e ha reso difficile l’inizio della stagione all’aperto. Sono contento di essere riuscito ad entrare in forma per le Olimpiadi.

Sono molto felice della gara di oggi. Cerco di dare sempre il mio meglio in ogni campionato. Quest’anno ne avremo tre: i Mondiali Indoor di Belgrado, i Mondiali di Eugene e gli Europei di Monaco di Baviera”.

800 metri maschili

Elliot Giles (primatista britannico indoor con 1’43”63) ha vinto per il secondo anno consecutivo a Karlsruhe in 1’46”78 battendo per appena cinque centesimi di secondo lo svedese Andreas Kramer. Il marocchino Mostafa Smaili si è classificato al terzo posto in 1’47”00 davanti al campione europeo indoor di Glasgow 2019 Alvaro De Arriba (1:47.44). Giles ha avuto un passato di buon livello nel rugby.

Elliot Giles: “Lo scorso anno sono arrivato a Karlsruhe il giorno della gara perché ho perso il mio passaporto il giorno prima. Un anno fa è stata una gara pazzesca. Quest’anno è stata più normale. Mi piace questo meeting. Il pubblico è fantastico. L’anno scorso ci sono mancati molto gli spettatori. Non avevo un piano tattico per la gara di stasera. 

E’ stata la prima gara dell’anno. Non si sa mai a quale livello di forma sei. E’ stata una gara molto combattuta fino alla fine. Ho dovuto buttarmi sul traguardo per vincere. Una vittoria è sempre una vittoria. Voglio provare a dare il massimo in questa stagione, anche se non ho un vero obiettivo. Posso soltanto concentrarmi sulla prossima gara. Vorrei gareggiare ai Mondiali indoor ma non posso guardare troppo avanti”.

1500 metri femminili

In una sorta di campionato etiope Axumawit Embaye ha prevalso per appena due centesimi di secondo sulla connazionale Hirut Meshesha. La quarta classificata delle Olimpiadi Freweyni Hailu ha completato la tripletta etiope piazzandosi al terzo posto in 4’02”66. Winnie Nanyondo ha battuto il primato ugandese indoor con 4’04”25.

60 metri femminile

La spagnola Maria Isabel Perez si è confermata come una delle maggiori rivelazioni della stagione vincendo i 60 metri femminili in 7”21 davanti all’olandese Patrizia Van de Veken (7”29). Perez ha eguagliato il suo recente record spagnolo realizzato ad Antequera a metà Gennaio. Prima di questa stagione il primato nazionale era stato detenuto dalla grande velocista Sandra Myers per 27 anni.

Salto in lungo maschile

Lo svedese Thobias Montler (due volte vice campione europeo indoor) ha vinto il salto in lungo di Karlsruhe con 8.02m all’ultimo tentativo dopo che si era portato in testa con 8.00m alla terza prova. Nel 2019 vinse a Karlsruhe battendo Juan Miguel Echevarria. Montler si è confermato ancora come un atleta che si esprime al meglio all’ultimo salto come a Zurigo quando vinse la finale della Diamond League con 8.17m.

Erwan Konate si è avvicinato agli 8 metri battendo il primato personale indoor con 7.98m anche se all’aperto vanta un primato di 8.12m realizzato lo scorso anno in occasione del titolo mondiale under 20. Terzo posto per il tedesco Maximilan Entholzner con 7.92m.

Thobias Montler: “Penso di aver iniziato al meglio la stagione. Non sai mai cosa aspettarti dalla prima gara stagionale. E’ stata una buona gara. L’atmosfera era fantastica. Ho avuto un salto molto lungo ma ho staccato oltre l’asse di battuta. Agli Europei di Berlino 2018 sono arrivato quarto. Il mio obiettivo è chiaro. Voglio salire sul podio agli Europei di Monaco”.

Erwan Konate: “Mi sento bene. Ho avuto un problema al piede in allenamento e ho pensato: ‘no deve succedere proprio ora. Mi sono detto che era il momento di provarci e ho saltato 7.98m”.

Salto triplo maschile

La sorpresa della serata di Karlsruhe è arrivata dal greco Andreas Pantazis, che ha vinto nel salto triplo maschile con 16.79m davanti al campione europeo indoor Nazim Babayev dell’Azerbaijan (16.76m), il tedesco Max Hess (16.73m) e il finlandese Simo Lipsanen (16.71m).

Andreas Pantazis: “Non mi aspettavo davvero di vincere. Il mio precedente record personale era 16.26m. E’ un enorme miglioramento per me. Sono davvero felice. Vengo dal nulla e questa vittoria mi dà fiducia per le prossime gare. Ora sono esausto. Non festeggerò ma cercherò soprattutto di riposare”.

800 metri femminili

L’ugandese Halimah Nakaayi ha conquistato la vittoria in 2’02”81 al debutto stagionale davanti alla sette volte campionessa tedesca Christina Hering (2’03”73).

Halimah Nakaayi: “E’ stata una buona competizione. Mi sono divertita a gareggiare davanti a questo grande pubblico, che ci ha sostenuto. Ringrazio la gente per il sostegno. La situazione del covid è molto strana ma siamo abituati. Dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro di dare il massimo in pista”.

400 metri femminili

La polacca Anna Kielabinska ha realizzato il miglior tempo assoluto delle due serie con 51”92 (crono più veloce al mondo nel 2022) battendo l’irlandese Phil Healy di cinque centesimi di secondo.

L’olandese Lieke Klaver si è aggiudicata la seconda serie in 52”41 davanti alla giovane tedesca Corinna Schwab (52”59) e all’azzurra Ayomide Folorunso (53”12).

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