Kelly Doualla si conferma un grandissimo nuovo talento della velocità mondiale, ottenendo nella quarta edizione del Memorial Alessio Giovannini, prova challenger del World Athletics indoor Tour, il nuovo primato europeo under 18 dei 60 indoor con il tempo di 7″23 che migliora ovviamente anche il suo primato nazionale under 20 di 7″27 realizzato domenica scorsa a Bergamo, e avvicina di soli 5 centesimi quello mondiale sempre under 18 di 7″18, realizzato dalla statunitense Shawnti Jackson il 29 gennaio 2022 ai Millrose Games di New York all’età di 16 anni e 10 mesi, 1 anno e 8 mesi di più rispetto all’età attuale della giovanissima velocista azzurra.

La 15enne velocista lombarda, che nella batteria corsa un’ora e mezza prima aveva chiuso in 7″35 controllando totalmente e dimostrando come avesse grande margine da poter esprimere successivamente, diventa così la quarta italiana di sempre nella disciplina dopo la primatista italiana Zaynab Dosso con 7″01, Marisa Masullo e Manuela Levorato rispettivamente con personali di 7″19 e 7″20.

Nel meeting dedicato alla memoria dello scomparso giornalista si mette in grande evidenza anche Elisa Valensin, 18 anni compiuti il 1° gennaio, che dimostra ancora una volta il suo immenso talento ottenendo sui 400 al coperto il suo quarto primato italiano under 20, con il tempo di 53″04 con cui polverizza il precedente limite di 53″81 che apparteneva a Valentina Vaccari dal 2023, quarto record juniores della sua giovanissima carriera, mentre gli altri tre sui 200 al coperto e sui 200 e 400 all’aperto, li aveva ottenuti addirittura da allieva under 18 l’anno scorso.

Per l’atleta allenata da Fausto Frigerio, nominata dalla Fidal quale miglior giovane donna emergente del 2024, il terzo posto assoluto nella gara disputata tra due serie, con la vittoria andata alla specialista degli 800 metri, Eloisa Coiro grazie al tempo di 52″68 e il secondo posto della slovena Anita Horvat in 52″86 ottenuto nella prova disputata con Valensin che è stata da lei sopravanzata solo negli ultimi metri.

Nei 400 maschili, vittoria del primatista italiano all’aperto, il 21enne Luca Sito, che chiude in un buon 46″44 davanti a Lorenzo Benati secondo in 47″12 e a Vladimir Aceti terzo con 47″22, e dimostra di sapersi far valere anche su una pista al coperto per poter ambire presto ad attaccare il vecchio primato nazionale che risale al 1998, quando Ashraf Saber corse in 45″99 in occasione dell’argento agli euroindoor di Valencia.

Nei 60 maschili ottima impressione da parte del 28enne Filippo Randazzo, di fatto sino alla passata stagione specialista del salto in lungo con un personale di 8.12, che da quest’anno ha deciso di dedicarsi solamente alla velocità e, dopo un buon 6″64 in batteria di proprio personale, vince la finale in 6″63 migliorandosi ulteriormente.

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