Ottima prova in un contesto internazionale di altissimo livello da parte di Larissa Iapichino che, nel salto in lungo dell’Istaf di Berlino, prova Silver del World Indoor Tour, ottiene un prestigioso secondo posto con la misura di 6.69, a soli 3 centimetri dalla sua miglior misura della stagione, battuta solo dalla fenomenale campionessa olimpica e mondiale, la tedesca Malaika Mihambo, sempre in testa nella gara ma che allunga solo all’ultimo salto con 6,81.
Battute nella classifica finale della gara, dalla ventenne primatista del mondo juniores al coperto, atlete del calibro della britannica Jazmin Sawyers che ha saltato la stessa misura di Larissa ma con una seconda peggiore misura, della serba Ivana Vuleta oro mondiale indoor, quarta con 6,66 e, tra le altre, anche dell’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk che ha ottenuto 6,56.
Un altro eccellente risultato per i colori azzurri è arrivato, ieri sera, dai 60 metri piani dove il 23enne Samuele Ceccarelli ha dimostrato che il suo recente personale realizzato ad Ancona il 15 gennaio scorso, con 6″61, non era stato un caso e ha fatto ancor meglio con il tempo di 6″58 nella finale, dopo aver corso in 6″63 la batteria.
Per il velocista toscano, che già aveva il minimo per gli Euroindoor e adesso lo ha ampiamente rafforzato, un ottimo quarto posto in una gara in cui ha impressionato il britannico Reece Prescod con un eccellente 6″49 che rappresenta il suo personale sulla distanza, gli fa eguagliare la migliore prestazione mondiale dell’anno e lo proietta come uno dei principali avversari di Marcell Jacobs nelle gara europea di Istanbul che si svolgerà nella giornata del 4 marzo prossimo.
Davanti all’ottimo azzurro che, con il suo crono è diventato l’ottavo italiano di tutti i tempi eguagliando il tempo che Filippo Tortu realizzò nel 2019, brillanti anche i due tedeschi, Joshua Hartmann secondo in 6″53 e anche lui al personale, e Julian Wagner terzo con 6″56, mentre al quinto posto si è piazzato l’altro atleta di casa Owen Ansah con 6″59 e sesto il bronzo europeo dei 100 metri, il britannico Jeremiah Azu con 6″68.
Le dichiarazioni di Iapichino: “La pedana era troppo corta e quindi abbiamo dovuto saltare con una rincorsa ridotta a 13 passi e preavvio, a differenza dei classici 15 passi e nonostante tutto è arrivata una bella serie, con un paio di salti nulli che erano superiori al mio stagionale di 6,72. È stata una bellissima gara, sono felice di questo secondo posto. Adesso testa agli Assoluti indoor, ci vediamo ad Ancona il 18”.
Le parole di Ceccarelli: “Sono molto felice di questo risultato vista l’importanza del meeting. In batteria sono partito un po’ più rigido ma sono riuscito a centrare l’obiettivo della vigilia, ovvero la finale. A quel punto non avevo nulla da perdere e ho cercato di arrivare il più rilassato possibile: sfondare il muro dei 6″60 è una grandissima soddisfazione. Sinceramente non me l’aspettavo, vedere scritto 6″58 sul tabellone accanto al mio nome è stata un’emozione unica.”
Nella pirotecnica serata tedesca anche altri due azzurri si sono messi in evidenza conquistando la finale dei 60 ostacoli uomini, a cominciare dal 35enne Paolo Dal Molin, al rientro agonistico dopo quasi otto mesi, che ha chiuso con un buon terzo posto in 7″69 alle spalle del britannico David King primo con 7″63, e del giamaicano Damion Thomas secondo con 7″65, mentre al quarto posto si è classificato l’altro italiano Lorenzo Simonelli con 7″72, a cinque centesimi dal 7″67 di domenica scorsa ad Ancona che gli aveva regalato la migliore prestazione italiana under 23.
Le parole di Dal Molin: “In batteria ho praticamente giocato e il tempo della finale non rispecchia ancora quello che posso fare ma l’importante era tornare a gareggiare, perché è passato davvero troppo tempo dall’ultima gara, dopo la frattura al piede. Non ho avuto nessun tipo di confronto nell’ultimo periodo e mi serviva ritrovarlo. Per oggi va bene, si pensa alla prossima.”
Degli altri azzurri in gara, ancora non brillantissima la primatista italiana dei 100 ostacoli, Luminosa Bogliolo che non ha superato la batteria dei 60 H chiusa con 8″25, come del resto Johanelis Herrera quinta nella sua serie dei 60 metri piani con 7″43 ed esclusa dalla finale.
Il principale risultato della serata è arrivato ovviamente dal salto con l’asta maschile dove il fenomeno Armand Duplantis ha vinto senza problemi la gara, con un quasi normale per lui 6.06, e poi ha provato ad attaccare, come quasi sempre gli capita, il record del mondo di 6,22 fallendo i tre tentativi ma regalando ai 12.000 presenti in sala le solite grandissime emozioni che solo lui può dare.
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