Stecchi nella Copernicus Cup di Torun per salire ancora

Grande atletica stasera in Polonia con la terza prova Gold del World Indoor Tour

Dopo la parentesi statunitense di Boston dello scorso 4 febbraio, torna oggi in Europa il World Indoor Tour Gold con la Copernicus Cup di Torun, in Polonia, che vedrà sfide molto interessanti ed anche un tentativo annunciato di record del mondo sulla distanza del miglio da parte dell’etiope Gudaf Tsegay, che cercherà di migliorare il 4’13″31 realizzato nel 2016 della connazionale Genzebe Dibaba.

Sarà prima di tutto per quanto riguarda i colori azzurri una nuova occasione di rilancio per lo specialista del salto con l’asta Claudio Stecchi che, tornato finalmente in gara dopo oltre 18 mesi di lontananza dalle pedane agonistiche a causa di vari problemi fisici, ha dapprima superato la quota di 5,55 il 28 gennaio a Sabadell in Spagna, e poi quella di 5,70 sabato scorso 4 febbraio a Lodz, sempre in Polonia dove stasera proverà ad attaccare la misura di 5,82 che è per lui necessaria da superare ai fini della qualificazione per gli Euroindoor di Istanbul dal 2 al 5 marzo.

Non sarà certamente un’impresa semplice anche perché, la misura del minimo richiesto per la massima competizione continentale, rappresenta il personale dell’azzurro realizzato a Chiari nel settembre 2020, oltre che il record italiano indoor del suo tecnico Giuseppe Gibilisco, ma purtroppo non vi è per lui la possibilità di qualificarsi attraverso il ranking perché le uniche gare disputate nei due anni antecedenti sono state proprio quelle degli ultimi 10 giorni, a parte la sfortunata partecipazione olimpica in cui non ha superato la quota di entrata.

Tra i suoi avversari ci sarà nuovamente il filippino Ernest John Obiena vincitore a Lodz, dove Stecchi è stato quarto, con 5,77 e già salito a 5,91 in stagione, ma anche il bronzo olimpico di Tokyo il brasiliano Thiago Braz, il polacco Piotr Lisek, il greco Emmanuel Karalis e il norvegese Pal Haugen Lillefosse.

L’altro italiano impegnato in Polonia sarà il mezzofondista Simone Barontini negli 800 metri, con l’intenzione di far meglio del recente 1’48″09 dell’esordio sulla distanza a Manchester.

Per l’atleta di Ancona i principali avversari saranno soprattutto i due polacchi, Patryk Dobek bronzo sulla distanza alle Olimpiadi e Mateusz Borkowski, ma anche il britannico Jamie Webb due volte sul podio agli Euroindoor, lo svedese Andreas Kramer e il keniano Collins Kipruto.

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Il miglio femminile

Dopo aver battuto il record mondiale indoor dei 1500m con 3’53″09 al World Indoor Tour Gold di Lievin nel 2021, l’etiope Tsegay punta questa sera al record iridato del miglio di 4’13″31, stabilito da Genzebe Dibaba nel 2016, che aveva già provato a battere nella città francese nel 2022 ma allora, una caduta in gara, aveva compromesso il tentativo e il tempo finale della sua vittoria, di 4’21″72, era stato ben lontano dall’obiettivo prefissato.

Ora, al suo debutto stagionale come campionessa mondiale dei 5000 metri outdoor e medaglia d’oro iridata dei 1500 indoor, la 26enne atleta è pronta per un nuovo attacco al limite della sua connazionale in una gara dove saranno presenti, tra le altre, la giamaicana Adelle Tracey e la campionessa polacca dei 3000 al coperto Eliza Megger.

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800 metri donne

Mentre Tsegay cercherà di sfidare non tanto le avversarie ma il tempo, una competizione interessante è prevista per gli 800 donne grazie alla la presenza della britannica Keely Hodgkinson, dell’etiope Diribe Welteji e della keniana Mary Moraa, le prime due ventenni e la terza ventiduenne, che si contenderanno il successo nella loro prima sfida dell’anno.

Hodgkinson, medaglia d’argento mondiale e olimpica, ha iniziato bene la stagione alla fine del mese scorso, battendo il record mondiale indoor dei 600 metri con un 1’23″41 a Manchester e, questa sera, farà il suo debutto stagionale negli 800 al coperto sulla pista dove ha vinto l’oro europeo nel 2021, ma la keniana Moraa, che farà il suo debutto indoor in carriera, ha già battuto la britannica sia ai Giochi del Commonwealth che nella finale della Diamond League l’anno scorso.

Come Hodgkinson, anche Welteji quarta classificata sui 2 giri di pista dei mondiali di Eugene, ha iniziato la sua stagione con una vittoria avendo segnato 8’33″44 sui 3000 metri al Meeting de l’Eure sabato scorso dove è stata autrice di un incredibile errore di valutazione per cui si era fermata, credendo di aver concluso la sua gara con un giro di anticipo ma poi, dopo essersi seduta, è stata fatta rialzare di fretta e spinta di nuovo a correre per completare i 200 metri mancanti, alla fine dei quali ha fatto in ogni caso il miglior crono dell’anno sulla distanza.

Potrebbe non essere solo una lotta a tre fino al traguardo, tuttavia, poiché la lista delle iscritte include anche la campionessa mondiale di Doha 2019, l’ugandese Halimah Nakaayi, la leader mondiale Noelie Yarigo del Benin e la slovena Anita Horvat, che ha vinto il World Indoor Tour Gold di Karlsruhe in 2’00″44.

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1500 metri uomini

Il britannico George Mills cerca un altro successo dopo la vittoria a Karlsruhe con il personale al coperto di 3’35″88, affrontando atleti come il bronzo europeo indoor dei 1500 Jesus Gomez e il finalista olimpico polacco Michal Rozmys.

3000 metri donne

La campionessa mondiale indoor, l’etiope Lemlem Hailu, appare la favorita in un campo femminile molto ampio. La 21enne mezzofondista, che ha vinto a Karlsruhe in 8’37″55, affronterà di nuovo la connazionale Ejgayehu Taye, primatista mondiale dei 5 km, che ha conquistato il bronzo mondiale indoor dei 3000 dietro a Hailu a Belgrado, ed è salita al quinto posto nella lista mondiale dei 5000 metri di tutti i tempi con il suo primato di 14’12″98 ottenuto all’aperto lo scorso anno.

L’etiope Werkuha Getachew, medaglia d’argento mondiale dei 3000 siepi, e la medaglia d’argento mondiale indoor degli 800m Freweyni Hailu, seconda negli 800 a Karlsruhe, aggiungono ulteriore spessore tecnico alla gara insieme all’ugandese Winnie Nanyondo, all’olandese Maureen Koster e alle polacche Martyna Galant e Alicja Konieczek.

60 metri femminili

La polacca Ewa Swoboda, quarta classificata ai Mondiali indoor 2022 di Belgrado per una questione di millesimi, punta a bissare il successo dell’anno scorso alla Copernicus Cup quando realizzò il suo personale di 6″99 che rappresenta ancora il record della sua nazione.

La 25enne velocista, che ha ottenuto quale miglior tempo stagionale il 7″09 del meeting di Karlsruhe quando arrivò seconda dietro alla britannica  Dina Asher-Smith, ritroverà sui blocchi la svizzera campionessa del mondo sulla distanza Mujinga Kambundji e la britannica Daryll Neita che aveva preceduto nella prova tedesca Gold del World Indoor Tour.

Tra le altre partecipanti da segnalare la statunitense Kayla White, che sabato scorso si è classificata quarta nel meeting di Boston, oltre alla svizzera Geraldine Frey e alla spagnola Maria Isabel Perez.

Swoboda e Kambundji sono in perfetta parità per quanto riguarda il bilancio dei testa a testa nelle gare dei 60 metri che è di 4 a 4.

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60 ostacoli donne

Un altro emozionante testa a testa è previsto nella gara veloce sugli ostacoli riservata alle donne, grazie alla presenza dell’idolo di casa la 21enne Pia Skrzyszowska, campionessa europea dei 100 ostacoli, che ha già corso sabato scorso in 7″78 a Lodz, messo in pericolo il quasi 43enne record polacco di 7″77, ed entrata nella top 20 della lista mondiale di tutti i tempi.

Contro di lei la fortissima giamaicana Britany Anderson, argento sui 100 H dei mondiali in Oregon, ma anche la due volte campionessa europea indoor, l’olandese Nadine Visser, che vanta un personale di 7″77 e che cercherà di migliorare il suo stagionale di 7″86.

Tra le partecipanti l’altra olandese Zoe Sedney, la svizzera Ditaji Kambundji, la finlandese Reetta Hurske e la polacca Adrianna Sulek, medaglia d’argento nel pentathlon indoor, che nel fine settimana ha vinto il pentathlon a Tallinn con 4702 punti.

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60 ostacoli uomini

Il polacco Damian Czykier affronterà lo statunitense Daniel Roberts, che ha fatto registrare il suo secondo miglior tempo di sempre con 7″46 per arrivare secondo dietro Grant Holloway a Boston nel meeting Gold di World Indoor Tour di sabato scorso.

Anche il francese Dimitri Bascou, medaglia olimpica e mondiale indoor, è tra i partecipanti, insieme allo spagnolo Enrique Llopis, vincitore di Karlsruhe, al ceco Petr Svoboda e al britannico David King.

400 metri donne

La medaglia mondiale indoor e outdoor della staffetta olandese Lieke Klaver, che ha inaugurato la sua stagione con un personale di 51″00 per vincere a Ostrava, affronta nei la pluricampionessa ceca Lada Vondrova che ha migliorato il suo primato indoor con 51″57 dietro a Klaver al Czech Indoor Gala.

400 metri uomini

Il danese Benjamin Lobo Vedel, quarto classificato ai Mondiali indoor, e lo spagnolo Oscar Husillos, campione europeo indoor, si scontreranno nuovamente dopo Karlsruhe e troveranno lo svedese Carl Bengtstrom, bronzo mondiale indoor, che ha corso 46″26 in stagione.

Salto in lungo uomini

Lo straordinario saltatore greco Miltiadis Tentoglou, che ha conquistato nel 2021 l’oro europeo indoor ma soprattutto il titolo olimpico, e che nel 2022 ha vinto il titolo mondiale indoor, il campionato europeo a Monaco di Baviera e il trofeo della Diamond League, ma anche l’argento mondiale in Oregon, sarà certamente il grande protagonista della gara dopo aver già esordito a Goteborg con un buon 8,12.

Tra i suoi avversari di serata lo svedese Tobias Montler argento mondiale indoor a Belgrado, il campione del mondo indoor di Portland 2016 lo statunitense Marquis Dendy, il cubano Maykel Masso bronzo olimpico, e lo spagnolo Eusebio Caceres.

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Salto in alto uomini

Hamish Kerr, neozelandese bronzo mondiale del salto in alto indoor, è tornato in azione vincendo a Hustopece con la misura di 2,30, a un solo centimetro dal suo personale e affronterà l’australiano Brandon Starc che ha migliorato il suo record indoor con 2,27 m in quella gara e il pluricampione polacco indoor Norbert Kobielski.

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