Fantastico esordio stagionale di Zaynab Dosso, primatista italiana dei 100 e 60 metri, che nella batteria dei 60 della Orlen Cup di Lodz, meeting Bronze del World Indoor Tour, ha migliorato il proprio record nazionale di 5 centesimi portandolo ad un eccellente 7″09 ma poi, nella finale, si è addirittura migliorata portando il proprio limite a 7″05 battuta solamente dalla beniamina di casa, la polacca Ewa Swoboda, prima con 7″04 e certamente una tra le più forti specialiste al mondo, che a sua volta aveva corso in 7″08 in batteria.

La velocità azzurra può certamente essere soddisfatta anche per la buona prestazione dl rientrante, dopo un anno di vari problemi fisici, Chituru Ali, capace di un doppio 6″63 in batteria e in finale (quinto), a soli due centesimi dal personale di due anni fa. Niente finale per Marco Ricci con 6″74 in batteria e Aurora Berton eliminata con 7″40.

Alla festa in Polonia si unisce pure Leonardo Fabbri, direttamente in Polonia dal raduno del Sudafrica, e subito a segno con vittoria con 21,26 al quarto lancio, meglio del nigeriano Chukwuebuka Enekwechi (21,14), del giamaicano Rajindra Campbell (21,13) e del croato campione europeo Filip Mihaljevic (21,08).

Per Leo domani un’altra gara a Nordhausen in Germania alla quale prenderà parte anche il campione europeo indoor Zane Weir.

Gli altri principali risultati

Il due volte campione mondiale outdoor Sam Kendricks ha vinto il salto con l’asta maschile con 5.82m. Il turco Ersu Sasma e il polacco Robert Sobera hanno realizzato la stessa misura di 5.72m. I due cechi Matej Scerba e David Holy hanno migliorato il personale con 5.62m. Il primatista polacco Piotr Lisek ha superato l’asticella alla misura di 5.52m.

Il cubano Reynier Mena ha conquistato il successo sui 60 metri maschili in un ottimo 6”58 precedendo il polacco Oliwer Widowik (6”60), il francese Jeff Erius (6”61), l’ivoriano Arthur Cissé (6”62) e l’azzurro Chituru Ali, che ha corso in 6”63 in batteria prima di ripetere lo stesso tempo in occasione del quinto posto in finale al rientro agonistico dopo un anno di assenza dalle gare per un infortunio.

Il polacco Norbert Kobielski ha superato l’asticella alla misura di 2.25m nel salto in alto maschile battendo il giovane talento israeliano Yonathan Kapitolinik (2.22m). Il vice campione europeo under 20 Edoardo Stronati si è piazzato terzo a pari merito con 2.14m.

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