Ennesima magia Duplantis: 6,21 di record del mondo nell’asta di Eugene

Il fenomenale saltatore svedese vince ancora una volta la sfida con se stesso

I campionati del mondo di atletica si sono conclusi in Oregon, nella notte italiana, con un altro straordinario risultato ottenuto da quel fenomenale acrobata che è Armand Duplantis, 22enne atleta svedese che alla sua ancor giovanissima età ha già vinto qualsiasi titolo e per conquistare quello iridato all’aperto, l’ultimo che gli mancava, ha realizzato la miglior gara della sua carriera superando la misura di 6,21 metri nel salto con l’asta.

La sensazionale impresa di Armand, che migliora la misura di 6,20 del record assoluto da lui detenuto tra indoor e outdoor con il salto che gli diede il titolo mondiale al coperto a marzo, nella Stark Arena di Belgrado, viene realizzata proprio come ultimo atto di tutti i campionati, essendo di fatto appena terminata l’ultima gara di corsa (la staffetta 4×400 donne).

Veramente un tripudio generale per festeggiare questo incredibile ragazzo svedese, nato e residente negli Stati Uniti, che dispensa primati con la regolarità a suo tempo inaugurata dal maestro Sergey Bubka da lui ampiamente superato.

La vittoria tra i normali, vale a dire lotta per il secondo posto, va ancora una volta come a alle Olimpiadi di Tokyo allo statunitense Chris Nilsen che sale a 5,94, stessa misura del filippino Ernest Obiena che conquista però il bronzo per un maggior numero di errori.

Se l’impresa di Mondo Duplantis ha ovviamente polarizzato tutta l’attenzione sella serata, grandissimo risultato ha rappresentato anche la prestazione, nei 100 ostacoli femminili, della nigeriana Tobi Amusan che, nella semifinale del pomeriggio di Eugene, ha realizzato il nuovo primato del mondo con un clamoroso 12″12 (vento +0.9), ben otto centesimi in meno rispetto al 12″20 realizzato dalla statunitense Kendra Harrison a Londra il 22 luglio 2016, anche lei peraltro in grande condizione che ottiene un notevole 12″27.

In finale Amusan si ripete per vincere il titolo mondiale e va addirittura oltre il record precedente con un anco più clamoroso 12″06, ma il vento oltre la norma vanifica la sua ennesima impresa, ma nulla toglie ovviamente alla sua infinita soddisfazione.

Alle sue spalle si piazzano la giamaicana Britany Anderson con 12″23, e la portoricana campionessa olimpica Jasmine Camacho-Quinn, anche lei con lo stesso tempo di Anderson e battuta di 5 millesimi.

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Staffetta 4×400 donne

Vittoria agli Stati Uniti con 3’17″79, ottava prestazione mondiale di sempre, con una strabiliante frazione di 47″91 attribuito a Sydney McLaughlin. Argento alla Giamaica (3’20″74), bronzo alla Gran Bretagna (3’22″64).

Il Mondiale italiano si chiude con il settimo posto delle ragazze della staffetta del miglio (Anna Polinari, Ayomide Folorunso, Virginia Troiani, Alice Mangione) con il tempo di 3’26″45, non lontano dal record italiano assoluto di 3’25″16 realizzato ai Giochi di Rio, che si colloca al terzo posto nella lista italiana di sempre.

Un risultato di valore tecnico, impreziosito da buoni tempi parziali (Polinari 52″46, Folorunso 50″77, Troiani 52″37, Mangione 50″85).

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Salto in lungo donne

Tra i pochi campioni olimpici a ripetersi un anno dopo vincendo il mondiale, la tedesca Malaika Mihambo, sempre presente in maniera ottimale quando conta, vince con un balzo a 7,12. Prima però che la tedesca planasse sui suoi standard abituali, un brivido: due nulli in avvio ed un terzo salto a 6,98 che rimette a posto le cose, prima di assestare la mira oltre l’ideale linea dei 7 metri.

Argento alla nigeriana Ese Brume (7,02), e bronzo alla brasiliana (sorpresa) Leticia Oro Melo, con il personale portato a 6,89.

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Decathlon uomini

Kevin Mayer regala alla Francia la sua medaglia d’oro dei mondiali. Il primatista del mondo porta a casa il secondo titolo iridato della carriera con un notevole 8816 punti, sfruttando anche l’infortunio patito ieri dal campione olimpico della specialità, il canadese Damian Warner.

Argento all’altro canadese in gara, Pierce Lepage (8701), bronzo allo statunitense Zachary Zimiek (8676).

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5000 metri uomini

Jakob Ingebrigtsen dopo la sconfitta nei 1500 si riscatta e vince con 13’09″24 ed un ultimo giro da 54 secondi. Argento al 21enne keniano Jacob Krop e bronzo al 20enne ugandese che vive e si allena in Italia Oscar Chelimo.

800 metri donne

Athing Mu vince come da pronostico ma deve lottare strenuamente per avere ragione della britannica Keely Hodgkinson con, alla fine, solo otto centesimi di secondo tra le due avversarie (1’56″30 per la Mu, miglior prestazione mondiale 2022, 1’56″38 per Hodgkinson).

Bronzo alla keniana Mary Moraa con 1’56″71 con le prime cinque che corrono in meno di 1’58.

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Staffetta 4×400 uomini

Oro agli Stati Uniti (Godwin, Norman, Deadmon, Allison) con 2’56″17 con Michael Norman fa segnare un eccellente 43″64 e Bryce Deadmon 43″82. Giamaica con 2’58″58 e Belgio (2’58″72) si dividono le restanti piazze del podio.

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