Antonella Palmisano, come da noi anticipato nell’occasione del lancio dei campionati italiani di marcia sui 20 km disputati a Frosinone la scorsa domenica, è pronta per tornare alla competizione agonistica che, ironia della sorte, non affronta dal giorno più esaltante della sua carriera, quel 6 agosto 2021 in cui festeggiò nel migliore dei modi il suo trentesimo compleanno conquistando la medaglia d’oro olimpica sui 20 km di Tokyo 2020.

L’occasione sarà il prossimo 30 aprile sui 10 km del Gran Premio Internacional Madrid Marcha La Liga, seconda edizione di una gara di grande risonanza internazionale che vedrà la partecipazione di marciatori e marciatrici di primissimo piano in quello che rappresenta un evento Gold del World Race Walking Tour di World Athletics.

Sarà dunque la prima uscita agonistica di Antonella da campionessa a cinque cerchi, e lei stessa ha insistito con il suo allenatore che avrebbe forse voluto farle fare un rientro in un contesto meno altisonante a livello mondiale, perché grande è il desiderio di respirare l’atmosfera dei grandi eventi mondiali in attesa dei futuri importanti obiettivi da inseguire.

Ricordiamo che Palmisano ha subito, lo scorso 29 settembre nell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, un intervento di rimozione di setto fibroso inglobante il nervo sciatico nello spazio gluteo profondo dell’anca sinistra, operazione resa necessaria per il protrarsi di un problema articolare che la condizionava da anni ma che, sino ai Giochi Olimpici, non le aveva impedito pur con qualche apprensione nel corso dell’avvicinamento, di presentarsi nella straordinaria forma che le ha regalato l’oro, ma poi nell’anno seguente si è gradatamente aggravato costringendola a saltare ogni gara e, in particolate, Mondiali di Eugene ed Europei di Monaco.

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Abbiamo raggiunto telefonicamente Antonella per farci confermare la notizia del suo ritorno in gara e per farci raccontare qualcosa in più su quanto vissuto nel suo 2022 molto complicato, in particolare sul perché si fosse reso indispensabile l’intervento chirurgico ed è emersa tale necessità dal fatto che l’infiammazione all’anca sinistra, esistente come detto sopra da ben prima delle Olimpiadi, fosse peggiorata al punto da impedirle di esprimere nel giusto modo il movimento tecnico della marcia.

Le sue parole in merito: “Se fosse stato solo un problema di dolore fisico sarei riuscita in qualche modo a tenerlo sotto controllo ma, purtroppo, a un certo punto ho capito che non sarei mai più riuscita ad eseguire nel giusto modo il mio movimento tecnico perché, all’improvviso, durante l’allenamento mi si induriva la gamba ed allora è stato inevitabile intervenire chirurgicamente.”

Per il prossimo futuro Antonella è molto carica e determinata, con le idee molto chiare ed una grande voglia che arrivi la fine di aprile per poter fare, finalmente, la sua prima gara da campionessa olimpica, guardando naturalmente ben oltre.

Madrid sarà un test importante ed ho voluto assolutamente ricominciare da un contesto di grande livello internazionale, ma poi tutto sarà incentrato sui Mondiali di Budapest dove, allo stato attuale delle cose, non posso esattamente sapere che tipo di risultato potrò conseguire perché, di fatto, ho appena concluso la preparazione invernale che generalmente faccio sino ai primi di gennaio e quindi sono in ritardo ma, c’è tutto il tempo, e certamente andrò in Ungheria ad Agosto per lottare quantomeno per un podio.”

Oltre i Campionati del Mondo, però, l’obiettivo primario di Antonella saranno le Olimpiadi di Parigi 2024 e il sogno, totalmente fondato, di poter ripetere l’impresa del 6 agosto 2021.

Se mi sono operata all’anca, accettando i rischi che possono derivare da un intervento chirurgico, l’ho fatto solamente per poter puntare a rivincere la medaglia d’oro a un’altra edizione dei Giochi Olimpici.”

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Abbiamo voluto chiedere a Palmisano, allungando il raggio temporale, se abbia mai pensato di poter un giorno, magari dopo le Olimpiadi di Parigi, spingersi a provare la specialità della 35 km, introdotta da pochissimo tempo, che peraltro ha dato grandi soddisfazioni al suo amico e compagno di allenamento, Massimo Stano, come lei medaglia d’oro a Tokyo 2021 nella 20 e poi campione del mondo sulla 35 in Oregon 2022.

In effetti il mio allenatore Patrizio Parcesepe aveva pensato anche per me questa eventualità in quanto la distanza della 35, al contrario della 50, non è impossibile per una specialista della 20 ma, per la mia eccessiva fragilità fisica, ritengo sia una strada non percorribile.”

Antonella non è solo una grandissima campionessa di atletica, ma anche una persona di straordinaria generosità e passione per la sua disciplina della marcia, al punto che una delle sue attività preferite nel poco tempo libero che le rimane, tra allenamenti ed eventi di vario genere, è quella di andare nelle scuole di Roma, la città dove vive da oltre 10 anni, per raccontare ai ragazzi e alle ragazze la bellezza della sua specialità ed incentivarli a provare anche se, in tal senso, le piace essere sempre molto chiara con un messaggio che ci piace molto.

La marcia non è per tutti, questo è un concetto fondamentale, in quanto diversamente dalla corsa, ad esempio, è legata a delle regole molto rigide che non possono essere in alcun modo modificate ma, proprio per questo, se ci si appassiona e ci si sacrifica veramente, si possono ottenere risultati magari impossibili in altre specialità ed emergere sino ad altissimi livelli.”

Un grazie di cuore, come sempre, ad Antonella per la sua disponibilità.

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